1. Quando sei un'eccezione

La stramaledetta sveglia stava suonando da più di un'ora sul comodino di Lisa, una "semplice" ragazza. I suoi capelli d'oro erano scompigliati, mentre gli occhi grigio-verdi non riuscivano quasi ad aprirsi. Girandosi e farfugliando, la ragazza aveva preso la sveglia e l'aveva guardata, con gli occhi ancora impastati dal sonno... "O MIO DIO! Sono in un ritardo iper-spaziale! Mia madre mi ucciderà... SE NON SCENDO SUBITO, MALEDETTI I PANTALONI!". Correndo come una matta per le scale, Lisa sapeva già che stava per iniziare una tipica mattinata alla Malis: una bella predica mattutina, un volo sfrenato per arrivare a scuola, un salto dal panettiere per prendere il solito pan-di-segale... una mattinata orrendamente noiosa, tranne per un fatto... " LISA MALIS! Il prossimo ritardo me lo paghi con i soldi, altro che sgridate. Se lo avessi fatto prima, adesso avrei guadagnato più di mille euro da te. Allora, signora Ritardo, quando ti muovi?". Non ascoltando nemmeno una parola di quel discorso memorabile, Lisa si era buttata sulla sedia per fare colazione, ma si era dovuta alzare per sistemare decentemente le ali. Già, le ali. Due magnifiche composizioni di platino, con le punte leggermente nere e le piume disposte in modo impeccabile: il suo grande segreto. Stranamente, per tutti gli altri comuni mortali, quelle ali erano invisibili. Ecco perché la madre, mentre Lisa si sistemava le ali, la guardava come una appena uscita dal manicomio. Immaginatevi la scena: voi cosa avreste fatto? Lisa, infilandosi l'ultimo pezzo di pane in bocca, aveva preso lo zaino e si era gettata fuori, con un "ciao, mamma!" di circostanza.  Dopo aver girato l'angolo, Lisa si era rilassata e, con un balzo in alto, aveva preso il volo. La sensazione che provava era fantastica! Volare la faceva sentire libera, e lo zaino non pesava poi tanto nella sua mano. Mentre il vento le agitava i capelli, Lisa si era girata un attimo a guardare intorno a se: i gabbiani volteggiavano sopra ai palazzi, alcuni passeri si rincorrevano, strillando. All'improvviso, sopra ad una nuvola, Lisa aveva scorto un movimento anomalo. Prendendo quota, la ragazza si era posizionata in un punto abbastanza coperto dal vapore acqueo (la nuvola), in modo da poter vedere chi riusciva a volare come lei. Era un ragazzo abbastanza alto, con capelli straordinariamente... BIANCHI? Per lo stupore, Lisa aveva saltato un battito di ali. Si, aveva i capelli di un bianco accecante, con uno strano bastone di legno in mano. Proprio mentre Lisa si rendeva conto di chi aveva davanti, Jack Frost si era voltato, avvistandola, e aveva iniziato a inseguirla.                                                                                                                                                                                                                         

Jack non era mai stato seguito in volo da nessuno, dopo aver sconfitto Pitch Black. Il suo stupore, in quel momento, superava quindi le stelle per grandezza. Che ci faceva, lassù, una ragazzina? Leggermente sospettoso, il Guardiano si era messo a seguirla, ma lei si era girata ed era volata via. Non volendo perderla, l'albino si era messo a volare più in fretta, e in quel momento aveva visto le ali di platino sulla sua schiena. Erano... bellissime! Desideroso di raggiungerla e farle un paio di domande, Jack non si era accorto delle ombre scure che seguivano la scena, incuriosite.

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