Parte 16

Nelle puntate precedenti:
Lubov, sovrano del regno di ghiaccio, grazie al sortilegio di una strega ha l'opportunità di diventare umano al fine di conquistare una ragazza. Le cose non vanno però come sperava, una volta tra gli umani infatti conosce un ragazzo, Einrich, e se ne innamora. Dopo varie vicende, racconta ad Einrich la verità e lo conduce con sé nel mondo magico da cui proviene, dove torna al suo aspetto originario: quello di bestia.
Qui, parlando con il suo consigliere, il demone accompagnatore, Lubov scopre che la strega non solo ha stretto un patto con lui al fine di appropriarsi del suo potere di sovrano, ma punta ad ottenere il potere degli altri due sovrani magici e impadronirsi così del tri-regno. Giunto nel regno di terra di Dehanie, Lubov scopre che il sovrano ha già accettato il patto della strega.
Ora siamo nel regno di terra, la mattina della loro partenza per il regno di fuoco.


Quando le prime luci dell'alba filtrarono attraverso la finestra, Einrich si svegliò.

Era ancora abbracciato a Lubov, sdraiato insieme a lui sotto le coperte color verde smeraldo.

La sua mano sinistra era adagiata sul petto del sovrano, coperto da morbido pelo grigio scuro.

L'umano sentì sempre più chiaramente il calore emanato dal corpo dell'altro e la morbidezza del suo manto a contatto col le proprie dita.

Si sentì felice, perché ricordò di essere insieme a lui.

Quando aprì gli occhi ne ebbe la conferma.

Lubov dormiva beatamente avvolgendo il suo corpo con un braccio, come a volerlo proteggere o per assicurarsi di non allontanarsi mai da lui durante il sonno.

Einrich si soffermò ad osservare l'espressione rilassata del suo volto.

Lubov era, ai suoi occhi, la creatura più bella che potesse esistere.

Mosse delicatamente la mano sul suo petto, per accarezzarlo. Sperò di non svegliarlo.

L'ultimo giorno era stato molto intenso. Aveva messo piede in quel regno magico, camminato a lungo insieme ai suoi compagni di viaggio e incontrato una strega.

Tutto quello era successo veramente, la presenza di Lubov al suo fianco ne era la conferma.

Ripensò a tutti i momenti vissuti insieme e si rese conto di aver già accettato di rimanere con lui per sempre.

Dopo qualche ora aveva già ceduto, mettendo da parte tutto.. e di certo non se ne pentiva, anzi non vedeva l'ora che iniziasse la loro vita di coppia.

Erano insieme anche in quel momento, certo, ma finché la strega era a piede libero non potevano rilassarsi.

Lentamente, Lubov si voltò verso di lui con gli occhi ancora chiusi e se li sfregò con una mano.

Einrich sorrise. Si era svegliato, ma in fondo non gli dispiaceva.

Gli si avvicinò e gli diede un bacio, gesto che fece finalmente aprire gli occhi al compagno.

Lubov gli sorrise e lo strinse a sé, mettendosi a sedere e portandoselo in braccio.

Einrich ridacchiò felice.

L'umano lo baciò di nuovo, questa volta mettendoci più passione.

Il contatto delle loro lingue rese l'atmosfera ancora più calda di quanto non fosse già.

Einrich appoggiò le mani sui fianchi dell'altro e le fece scivolare fino al basso, dopodiché alzò lo sguardo per puntato dritto negli occhi di lui.

Lubov riusciva a leggergli il desiderio nello sguardo.

"Ti voglio, non farmi più aspettare.." gli disse.

La bestia rimase seria e non distolse lo sguardo.

"Non faremo niente qui, stamattina"

"Perché no? Ti ho già detto che rimarrò con te e l'abbiamo anche già fatto, una volta"

"Quella volta era diverso, io avevo un corpo umano e non riuscivo a controllarlo" ribatté.

"Controllarlo? Vuoi dire che riesci a controllare certi istinti?"

Lubov annuì, Einrich portò allora le mani sulla sua veste.

"Che vuoi fare?" si sentì chiedere.

"Voglio vederti senza vestiti. Questo almeno mi è concesso?"

Lubov fu così sorpreso dalle sue parole che non riuscì a dire niente. Dopo un attimo di esitazione decise che sì, almeno questo poteva concederglielo.

Si lasciò togliere la veste azzurra sentendosi osservato per tutto il tempo, ogni centimetro ora scoperto del suo corpo.

Einrich non poteva che apprezzare ciò che stava vedendo. Attraverso il soffice manto grigio che lo ricopriva, il corpo di Lubov era bellissimo. Malgrado il pelo, si riuscivano a vedere bene i muscoli tonici.

Quando arrivò al bacino si ricoprì a fremere per l'attesa. Visto il fisico invidiabile che aveva, si aspettava tanto anche lì.

Quello che vide, però, gli fece provare un misto di delusione e sconforto.

"Cosa intendi.. Quando dici che riesci a controllarlo?" chiese alla bestia.

"Il nostro corpo non funziona come il vostro" gli rispose. "L'organo sessuale rimane all'interno finché non decidiamo razionalmente che è il momento di usarlo"

Einrich rimase spiazzato: le sue preoccupazioni erano fondate. Non aveva speranze di riuscire a fare qualcosa con lui quel giorno, e non lo avrebbe visto.

Ma una parte di lui pensò che fosse troppo presto per arrendersi. Forse poteva ancora far vacillare la sua sicurezza.

Si sporse in avanti e diede un bacio a Lubov. Mentre faceva entrare in contatto la sua lingua con quella del compagno, gli accarezzava il petto con le mani.

Si fermarono per riprendere fiato entrambi, e nel fare questo Einrich non perse tempo e si tolse la maglietta.

"Sei stato umano anche tu quindi mi puoi capire.. devo mettere a tacere questo desiderio. Toccami, ti prego.. voglio che sia tu a farlo"

Lubov deglutì.

La vista del petto nudo di Einrich non poteva lasciarlo indifferente, e riconosceva che il suo discorso aveva senso. Per questo allungò una mano verso di lui e gli lasciò fare quando il ragazzo prese l'altra mano per mettersela nei pantaloni.

Al contatto della sua mano con il membro di Einrich, Lubov sentì che presto avrebbe perso la ragione e ceduto a quegli istinti che stava cercando in tutti i modi di zittire.

"Stringilo e muovi la mano.. come ho fatto io con te quella sera, ricordi? Ah! Così.."

L'umano si morse il labbro inferiore mentre si aggrappava alle sue spalle.

Bastava l'espressione sul suo viso a far desiderare alla bestia di andare fino in fondo, ma cercò di non arrendersi al bisogno di lui che sentiva.

Resistette ancora e continuò a muovere la mano. Dopo un po' Einrich inarcò la schiena e venne, lasciandosi andare ansimante addosso al suo compagno.

Ormai era venuto, senza riuscire a convincere Lubov ad accontentarlo a pieno.

La bestia gli stava ora accarezzando dolcemente la schiena scoperta, senza dire niente.

Il rumore di qualcuno che bussava alla porta interruppe il silenzio del momento.

Lubov si schiarì la voce mentre Einrich si spostava e tirava a sé le coperte.

"Avanti" disse la bestia, e dalla porta fece la sua entrata il demone accompagnatore.

L'essere giallognolo osservò con sospetto prima l'uno e poi l'altro prima di parlare.

"Spero che non abbiate fatto niente di sconsiderato.. la prossima volta mi opporrò più duramente all'idea di farvi dormire insieme"

"Sei venuto solo per dirci questo?" gli chiese Lubov, ignorando il suo monito.

"No. Vi ho fatto preparare un bagno e ho dato indicazioni perché vi venisse preparata la colazione. Subito dopo partiremo alla volta del regno di fuoco"

"Va bene, grazie"

Il demone accompagnatore li aspettò fuori e quando i due furono pronti li condusse fino in bagno. Qui, dopo essersi assicurato che il suo sovrano avesse tutto il necessario, li lasciò nuovamente soli.

La grande vasca in legno in cui Lubov era immerso era colma di acqua calda, profumata con petali di rosa ed erbe aromatiche. Einrich vi entrò e andò a sedersi accanto a lui.

"Perché il demone accompagnatore insiste a non volere che dormiamo insieme?" gli chiese.

"Perché la tradizione vuole che per certe cose si aspetti il momento giusto, cioè dopo il rito di unione"

"Insomma, dopo il matrimonio.."

Einrich abbassò lo sguardo e si rigirò una ciocca di capelli biondi intorno all'indice.

"Noi però lo abbiamo già fatto" puntualizzò.

Lubov rimase in silenzio un secondo, mentre cercava una scusa adatta.

"È vero ma in un certo senso non è così, quello non era il mio vero corpo"

"Hai sempre la risposta pronta" ribatté Einrich inarcando un sopracciglio. "Va bene, ho capito.. aspetterò" si arrese e lo abbracciò. "Ma non lascerò che il demone accompagnatore mi impedisca di dormire con te in questi giorni"

Dopo il bagno si rivestirono e raggiunsero la sala da pranzo, dove consumarono la colazione. Qui rividero Dehanie; lo salutarono, ringraziarono per l'ospitalità e uscirono per salire sulla carrozza già preparata dal demone accompagnatore, con lui a bordo.




~Freetalk~
Buonasera! Mi rendo conto che non aggiornavo da un bel po', spero che il riassunto iniziale sia stato utile a chi non ricordava la storia.
Spero di riuscire a portarla fino alla fine, questa volta.
Aspetto come sempre di sentire i vostri pareri, grazie per aver letto fino a qui.

xx

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