Capitolo 11
"Canada. Per quale fottutissimo motivo siamo in Canada?"
John guardò Paul, che stava facendo una serie di imprecazioni, e si divertì per quella che sembrava la dolce manifestazione di Paul. Per il viaggio l'avevano caricato con tutte quelle cose che intorpidiscono e ciò, ovviamente, lo stava facendo diventare un po' matto.
Era ancora nella sua sedia a rotelle, nonostante avesse borbottato molte proteste come "Posso camminare sulle mie maledette gambe, dannazione".
John prese la scatola di cartone dal retro del furgoncino e la mise sotto un braccio, mentre con l'altro sistemava un braccio della sedia a rotelle.
John cominciò a trasportare Paul mentre l'autista che li aveva portati al loro nascondiglio gli aveva rivolto uno sguardo compassionevole, forse aveva avuto una brutta impressione di McCartney nel suo attuale stato confuso dalla droga. Paul si rilassò e aspettò mentre John inseriva la chiave nella porta e la apriva con esitazione.
L'interno dimostrò ciò che mostrava l'esterno; era una piccola baracca che non aveva molto di cui vantarsi. Un interno chiaramente rustico mostrava un soggiorno con uno tavolo in legno robusto, un tappeto accogliente ma scolorito fra un camino scuro e un morbido divano verde, e John sbirciò nel corridoio che portava in due piccole stanze che sembravano contenere solo letti.
"C'è una cucina e un bagno", disse John, in parte informando Paul e in parte rassicurandosi.
Paul sospirò. "Sono davvero stanco..." borbottò.
"È normale", disse John. "Ecco, puoi dormire mentre io sistemo le istruzioni della polizia...".
John tirò Paul su dalla sedia per metterlo sul divano. Non era la prima volta che aveva toccato Paul; nemmeno la prima volta negli ultimi giorni, ma non poteva far a meno di sentire un leggero brivido e un'onda di nervi formicolanti che attraversava la punta delle dita, mentre improvvisamente e dolorosamente si rendeva conto del peso di Paul sulle sue braccia e dei muscoli della schiena che riusciva a sentire nonostante il maglione che indossava. John lo sistemò giù e le sue dita si fissarono su un'area irregolare nella sua spalla, spessa per la fasciatura.
***
Paul si svegliò accanto a un fuoco scoppiettante, sotto una coperta che, combinata con il maglione di lana di pecora dell'indistinto Macca, lo faceva sudare come un maiale. Paul tirò via la coperta e spostò i capelli umidi dal collo, guardandosi intorno e ricordandosi dove fosse.
Al di là delle fiamme scoppiettanti, Paul sentiva il gentile pizzicare e strimpellare di una chitarra acustica. Paul chiuse gli occhi. Quel suonare misurato tranne che per le cadenze leggermente impazienti nella vibrazione era indistinguibile. Paul l'avrebbe riconosciuto ovunque.
"John?"
La sua voce era dolorante e leggermente spezzata, proprio come quando aveva quindici anni e aveva incontrato John per la prima volta e aveva sperato che non avesse sentito il piccolo squittio sposarsi con la sua altrimenti buona imitazione di Eddie Cochran.
John entrò nel soggiorno, sorridendo radiosamente. Certo che aveva portato la chitarra quando era venuto a nascondersi. Paul allungò le mani per raggiungerla e John gliela passò. Paul la girò sotto sopra come d'abitudine, prima di ricordarsi. Oh.
Guardò John, che aspettava con grande attesa che suonasse. Il labbro di Paul tremò leggermente prima che mettesse le sue dita nelle posizioni a lui familiari, sentendo tendersi la parte idolenzita nella spalla con dolore lungo la schiena.
Paul strimpellò una volta con la mano sinistra, e John sembrava sempre più confuso. Questo potrebbe essere stato il periodo più lungo passato a distanza da uno strumento in cui Paul non aveva fatto alcun suono; diamine, Paul prendeva strumenti che non aveva mai suonato solo per provarli.
Le dita di Paul si allungarono, in modo incredibilmente lento, e si misero in posizione, tremando per lo sforzo che ci voleva per tenerle lì. Paul strimpellò di nuovo, nel triste tentativo di fare un accordo di fa#, e le sue dita scivolarono.
Scivolarono e la mano destra di Paul perse completamente la presa dello strumento, cadendo giù, con le dita allargate, sul divano. Una grossa lacrima si formò all'angolo dell'occhio di Paul, che la scacciò con la mano "colpevole".
"Paul", sospirò John, alzandosi dal suo posto sul tappeto e andandosi a sedere accanto a Paul sul divano.
"Avevi ragione... a pretty face may last a year or two..." disse tristemente Paul, posando gentilmente la chitarra ai loro piedi.
John sentì un'ondata di sensi di colpa scatenarsi in lui al riferimento di Paul ad How Do You Sleep.
"Ehi... hai ancora la tua bellissima voce", disse John, cercando di consolare Paul che aveva improvvisamente assunto l'espressione di un cucciolo abbandonato sotto la pioggia.
"Cantami qualcosa", richiese John, riprendendo la chitarra.
"Che cosa?" chiese Paul.
"Ehm, che ne dici di Another Day?" disse John, nominando una canzone a caso che aveva cercato nella sua memoria, trovandone una pubblicata da Paul con una parte acustica.
"Va bene", disse Paul. Si schiarì la gola dolorante, chiedendosi se sarebbe stato in grado o meno di cantare dopo essere stato quasi strangolato, e aggrappandosi all'ultima disperata speranza di riuscire a tenere almeno una delle sue abilità.
"Everyday she takes a morning bath she wets her hair", iniziò Paul.
John suonò abilmente,accompagnando Paul beat dopo beat. Nonostante non l'avesse mai ammesso ora, John aveva ascoltanto la canzone, abbastanza volte da aver memorizzato ogni singola fottuta nota, e sapeva come muoversi con la chitarra.
"Till the man of her dreams comes to break her spell..."
John fece persino ridere Paul aggiungendo l'armonia di Linda con un ridicolo falsetto: "Oh, stay, don't stand around", sbattendo velocemente le ciglia.
Dopo non la finirono davvero la canzone, Paul rise per John mentre quello continuava da solo la canzone, cambiando con una voce profonda e burbera per la parte di Paul, finchè fu difficile dire che stesse ancora cantando.
Fu fantastico ridere di nuovo, specialmente con John, ed essere passato attraverso così tanto per andarlo a trovare, anche prima quando gli avevano sparato ed era finito in ospedale. Paul rise finché i suoi polmoni in fase di guarigione non si sentirono come se stessero per esplodere. In quel momento erano così spensierati che dimenticarono di essere lì per nascondersi dal potenziale assassino di John.
Se lo ricordarono, comunque, dopo quel che successe più tardi quella notte.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top