Capitolo 1
Cara mamma,
Non puoi leggere cuesta cosa perche tene sei andata ma e perla scuola e devo scrivere una letera a un parente
La maestra dice cè le mamme sono parenti
Non tela manderò perchè non sò lindirizzo ma spero che sei felice
Mi manchi mamma e mimi dice di non dire che le cose vanno male
Le cose non vanno male
Con affeto
John
5 dicembre 1946
Sotto il foglio spiegazzato c'era un quaderno logorato dalla prima pagina mezza piena con una calligrafia accurata.
Mamma,
Beh, penso che sia stupido. Cosa dico? La tengo semplicemente per me questa lettera?
Non lo so, davvero. Forse la sto scrivendo a me stesso.
Bene allora, Caro Paul Che Finge Di Essere Mamma.
Beh, è ancora peggio, no? Riferirmi a me stesso in terza persona?
Non avrei dovuto usare questo quaderno per scriverti lettere. A te come mamma o non mamma, quello che è. Non dovrei giustificarmi nel mio stesso dannanto quaderno!
Comunque. Mi è sembrata una buona idea allora, ma penso di aver appena sprecato la prima pagina del quaderno. Smetto di scrivere adesso.
Forse c'era qualche logica per i documenti nella scatola.
SONGBOOK
Di John W. Lennon
Hello Little Girl
When I see you everyday
I say, mm mm, hello little girl
Though I try to break away*
I say, mm mm, hello little girl
*When you're passing on your way
John rise leggermente. Si ricordava quel momento, era esploso dalla rabbia quando Paul era andato a cambiare un verso della canzone, anche se adesso ammetteva che la seconda versione era molto meglio.
Scosse la testa, sedendosi sul pavimento e spostando una nuvola di fumo. La scatola era stata spostata da una soffitta a un'altra, e non era stata aperta fino a Kenwood. Era una scatola grande e grossa contenente tutto ciò che avevano scritto, i quaderni e diari di Paul donati a John perchè li leggesse.
Non ne ebbe mai il tempo. O forse era troppo spaventato a vedere i pensieri incensurati di Paul. L'avvertimento di Paul tornò indietro da tutti quegli anni passati: "Ho scritto cose su di te mentre ero arrabbiato, quindi non prendertela".
Merda, era il diario di Paul. Come poteva prenderlo e leggere i pensieri più intimi di Paul fra i quattordici e diciannove anni?
Quest'ultima era l'età in cui aveva finito di scriverlo e John gli aveva chiesto cosa stesse scrivendo.
"Oh, niente. Tieni", aveva detto Paul.
John si domandò se Paul si ricordasse o meno che gliel'aveva dato. Avrebbe potuto distruggere completamente la sua reputazione e mandarlo in galera se fosse stato trovato. Prendendo un respiro profondo e tremante, John ripose il libro nella scatola.
Sotto c'erano ancora cose che John non aveva guardato: lettere, pacchetti, tutti tipi di cose la cui esistenza era stata cancellata dal tempo. Non aveva idea di cosa potesse esserci lì. Cazzo, John stava invecchiando. Quarant'anni sembravano un'età avanzata e stanca.
Rispinse la scatola nelle nicchie della soffitta; Yoko si stava chiedendo che fine avesse fatto. Era venuto qui per trovare un libro che stava cercando, la soffitta del Dakota building sembrava il posto giusto in cui cercare, pieno di cose di John che Cyn gli aveva dato e che lui non aveva mai guardato.
Un brivido attraversò per la schiena di John. Possibile che Cynthia avesse guardato nella scatola e capito cosa era successo fra lui e Paul?
John si disse di non pensarci più. Era tutto finito, era finito da un po' ormai; non c'era più John e Paul. Doveva smettere del tutto di pensare a McCartney, ma sarebbe stato difficile dato che sarebbe venuto a far visita in una settimana.
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