Kiss. [Harry]

Se quella mattina mi avessero detto che, grazie alle reazioni di una ragazza, avrei provato tante emozioni, non gli avrei creduto, men che meno se mi avessero detto che mi sarebbe piaciuta quest'ultima dopo averle parlato solo due volte.

Quando l'avevo vista piangere, avevo sentito il mio stomaco affondare, ma esso si era risollevato nel momento stesso in cui lei era tornata a sorridere.

Non riuscivo nemmeno io stesso a descrivere ciò che provavo, soprattuto dopo che Brooklyn si era avvicinata a me, grondante d'acqua, guardandomi negli occhi.
Quegli occhi erano ipnotici, tanto che mi accorsi delle braccia della ragazza attorno alla mia vita, solo una volta che sentii la maglietta inumidirsi.

Dovetti usare la scusa di dovermi cambiare, per staccarmi da lei, poiché in quel momento mi sentivo vulnerabile, ma nel momento stesso in cui lo feci, la sensazione si amplificò, e si trasformò in senso di vuoto.

Trascinandola nella mia stanza, mi resi conto della facilità con cui la mia mano,avvolgeva la sua, come se fossero fatte ad incastro, come un puzzle.

Quando presi i miei vestiti e glieli porsi, indicandole il bagno, dovetti sforzarmi con tutto me stesso per non seguirla,fermarla e baciarla .

Dubitavo che quella ragazza sapesse cosa mi provocava,poiché lei continuava a vedermi solo come il suo idolo, e non come persona normale, ovvero con dei sentimenti.

E sicuramente non immaginavo nemmeno io l'intensità di ciò che avrei provato quando Brooklyn sarebbe uscita dal bagno con i miei vestiti avvolti attorno al suo piccolo, rispetto al mio, corpo.

Mi rendevo conto che ciò che sentivo non era semplice attrazione fisica, ma io stesso non riuscivo a concepire ciò che provavo realmente.

Avevo letto, già molte volte, che ad un uomo bastava qualche decimo di secondo per innamorarsi di una donna, ma dubitavo fortemente che il mio fosse amore, per di più ero convinto fosse solo una cotta passeggera.

Ma nonostante la mia convinzione, quando Brooklyn avanzò all'interno della stanza, mi sentii come se non toccassi con i piedi a terra e mi resi conto di trattenere il respiro.

Era bellissima, pur non avendo niente di vistoso, era ugualmente bellissima.

Quando la invitai, a tornare di sotto, mi sorpresi a balbettare, e fui obbligato a respirare a fondo, prima di ripetere la domanda.
Speravo con tutto me stesso che Brooklyn non si fosse accorta del mio piccolo momento di debolezza, ma anche se l'avesse fatto,non ne dava prova.

Una volta arrivati al piano sotto, cercammo i ragazzi all'esterno, ma di loro non vi trovammo traccia, almeno fin quando non vidi un movimento attraverso le vetrate della palestra, la quale si trovava dal lato opposto della piccola area relax e della piscina.

Camminando verso l'edificio, passammo a fianco all'acqua, dove poco tempo prima, la ragazza al mio fianco, era stata buttata, lasciandola completamente bagnata, imbevendo anche i suoi capelli castani, tutt'ora legati in una coda umida.

Nel passare a lato della grande vasca, Brooklyn si spostò, così evitando di avvicinarsi ulteriormente all'acqua piena di cloro.

"Cos'è? Hai paura che ti faccia cadere ancora una volta nella piscina?" Esordii, con tono scherzoso, fermandomi a lato di essa.

"Esattamente" rispose quest'ultima, utilizzando lo stesso tono utilizzato in precedenza da me. "Mi sono bagnata abbastanza per oggi."

Sentendo quel l'affermazione, non potei fare a meno di sorridere per il doppio senso, ricevendo immediatamente uno schiaffo sul retro del collo dalla ragazza.

"Ma che ho fatto?" Chiesi, portando la mano sul punto precedentemente
colpito, e ora dolente, però mantenendo sempre il sorriso.

"Cretino" borbottò la mora, ricominciando a camminare con passo veloce.

"Cavolo, per essere così piccola hai forza" Parlai, continuando a massaggiare il collo.

"Mio papà, quando ancora era in servizio qui a Los Angeles, mi ha insegnato l'autodifesa"

La fissai sorpreso, poiché non mi sarei mai aspettato una risposta simile, ma fui anche sollevato, così nel caso si fosse trovata in qualche situazione spiacevole, sarebbe riuscita a reagire.

Superandola, aprii la porta scorrevole, scorgendo tre dei quattro ragazzi messi a semicerchio davanti ad un attrezzo, che al momento non identificai.

Quando Niall,Liam e Zayn sentirono la porta aprirsi, si girarono verso di noi, così scoprendo Louis, disteso sulla panca del sollevamento.

"Ma che cavolo?" Esordii Brooklyn, entrando nella stanza

"Ho scommesso con Louis che se riusciva a sollevare trenta chili, al prossimo concerto sarei salito sul palco in costume, con i braccioli" rispose Zayn, rispondendo alla domanda inespressa di Brooklyn

"E come sta andando?" Chiesi, trattenendo una risata

"Ci sono quasi!" Urlò Louis, con il viso rosso per lo sforzo

"Non è vero" Lo derise Niall, ricevendo un'occhiataccia dal moro

"Louis non scoreggiare, ti prego, almeno finché c'è Brooklyn" Parlò Liam, indicando la ragazza, che fece una smorfia, per poi far suonare la sua voce in una risata.

"Non prometto niente" Continuò Louis.

"Allora io esco, non voglio rimanere impressionata" rise la ragazza, avviandosi verso l'esterno.

Come se fossi un segugio,mi girai, così da seguirla, ma fui bloccato dell'affermazione di Zayn, che mi spiazzò, ma allo stesso tempo mi emozionò.

"Sei cotto, Styles"

E l'unica cosa che riuscii a fare, fu sorridergli, per poi uscire.
Trovai Brooklyn seduta sul bordo della piscina, intenta a slacciarsi le scarpe, così da toglierle e immergere i piedi nell'acqua.

Quando mi sedetti, lei sussultò, non aspettandosi il mio arrivo.

"La giornata è passata velocemente" Sussurrò, bagnando i piedi nell'acqua piena di cloro, e facendomi notare il sole, che ormai non era più alto, ma si stava avviando verso ovest, dove vi sarebbe stata una vista stupenda del tramonto.

"Si" iniziai " Mi sono divertito tanto, e sono felice di avere la possibilità di conoscerti meglio" dissi, rendendomi conto solo dopo di aver detto quelle parole.

"Anche io"

È fu in quel momento, che sentii il bisogno di baciarla, ma appena incominciai ad avvicinarmi, i ragazzi uscirono dalla palestra urlando.

"Che succede?" Chiese Brooklyn, distogliendo lo sguardo da me, e portandolo ai tre ragazzi.

"Louis ha scoreggiato" urlò Niall con tono schifato, così facendo ridere a crepapelle la mora.

"Ma almeno ha vinto la scommessa?" Chiesi guardando in direzione della vetrata ancora aperta.

"No" urlò Louis da dentro, con voce strozzata "Ci sono quasi"

"Io devo andare" mormorò la mora, alzandosi e prendendo le scarpe in mano.

Quel'affermazione mi fece male, anche se sapevo che l'avrei vista due giorni dopo.

"Ti accompagno di sopra a prendere i vestiti " dissi, alzandomi a mia volta.

Una volta che Brooklyn ebbe prese gli abiti, ancora umidi, tornò nella stanza, la sorpresi a fissarmi.

"Vuoi una foto? Così puoi ammirarmi in ogni momento." Risi per la mia stessa affermazione.

"Non so se lo sai, ma sono una tua fan, e ho la galleria piena di foto tue." replicò con tono sarcastico. "Comunque martedì ti restituisco i tuoi vestiti lavati" continuò, toccando le maniche della felpa.

"Tranquilla, puoi tenerla. Sta meglio a te, che a me" risposi in modo sincero.

"Okay" disse dopo qualche momento di silenzio "Ora devo proprio andare, devo preparare la cena a mia madre"

"Certo"

Quando ci trovammo davanti alla porta, la abbracciai, sentendomi ancora una volta completo,al sicuro.

"Salutami i ragazzi e fammi sapere l'indirizzo dello studio"

"Certo, tu mandami un messaggio quando arrivi a casa." Parlai, sentendomi subito in imbarazzo "Sai, non si sa mai" continuai, portando la mano tra i miei capelli

"Va bene. Ciao Harry" sorrise, uscendo e avviandosi alla macchina.

Le aprii il cancello premendo il pulsante a lato della porta, e rimasi sulla soglia finché la macchina non diventò che un segno indistinto.
Quando chiusi la porta e mi ci appoggiai contro, mi sentii vuoto; ma in quel momento capii una cosa fondamentale: ero davvero cotto di Brooklyn.

***
Capitolo decisamente orribile.
Comunque mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, ma negli ultimi giorni sono stata molto occupata, tra l'Expo, il diciottesimo di una mia amica, e l'avventura a gardaland con la mia migliore amica, non ho trovato molto tempo.

È successa una cosa che mi ha scioccata, ovvero mi è stata richiesta un intervista.
Naturalmente ho accettato, quindi se vi va di leggerla la trovate nel profilo di Luxanne_Andrea

Ditemi che ne pensate e boh.
Buona giornata

-Alis

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