It was just the beginning. [Brooklyn]

Stava succedendo davvero, li stavo abbracciando.
Il mio cervello era come vuoto, non riuscivo ad elaborare niente, se non che stavo abbracciando uno ad uno i miei idoli.
Il mio cuore, invece, aveva preso vita battendo fortissimo, ed ero sicura che mentre ero attaccata ai loro corpi, anche loro potevano sentirlo.

Mi sentivo così al sicuro tra le loro braccia, che quando si separarono da me, mi sentii indifesa.

Continuavo a sentire le braccia e le gambe molli, come se potessi cadere da un momento all'altro e vedevo tutto appannato a causa delle lacrime appena versate, ma non mi ero mai sentita meglio in tutta la mia vita.

E anche quando due uomini entrarono dalla porta da cui tutto il mio sogno era iniziato, riuscii a rimanere nel piccolo paradiso in cui mi ero rifugiata.

Sapevo che avrebbero chiesto di me e della mia vita, e anche se per me era un argomento difficile, non avrei smesso di essere felice, e di raccontare tutto con un sorriso.

Non appena i due uomini si presentarono, fui comunque presa da un piccolo senso di ansia, che però non mi impedì di accettare l'idea di dover essere sottoposta a delle domande.

"Allora Brooklyn, accomodati pure" disse indicando le sedie ai lati del tavolo vicino alla vetrata "Come ho detto prima, ti faremo qualche domanda su di te, va bene ?" Chiese l'uomo che mi si era presentato come Max.

"Certo"

"Allora " iniziò prendendo una cartellina, nella quale immaginai ci fossero delle domande " pronta per la prima domanda?" Mi chiese, ricevendo un segno di assenso fatto con il capo "Nome completo?"

"Brooklyn Anne Evans " risposi

"Come mia mamma" esclamò sorpreso Harry, ricevendo subito un'occhiataccia da parte del manager, che lo fece zittire.

"Andiamo avanti" proseguì "Data di nascita e età attuale?"

"Sono nata io 27 gennaio 1996 e ho 19 anni" precisai

"Perfetto" disse Max, segnandosi la mia risposta sulla cartellina appoggiata sulle sue ginocchia "Con chi vivi attualmente?"

"Con mia madre " risposi, iniziando a diventare inquieta a causa dell'argomento suo quale era finita la conversazione

"Tuo padre?" Chiese annotando ancora una volta la mia risposta

"È stato trasferito in Afganistan per lavoro, fa il militare" dissi, facendo suonare la voce meno sicura delle domande precedenti

"Ringrazialo per ciò che fa per il nostro stato " si complimentò "Attualmente dov'è situata la tua abitazione? Questa è l'ultima domanda personale, dopo parleremo un po di questi ragazzi vicini a te" disse indicando i miei idoli, che si erano seduti a fianco a me qualche momento prima.

"Abito a Manahttan Beach " risposi, felice di aver concluso l'interrogatorio personale, poiché non ero abituata a fornire fatti personali

"Ora si parla di noi " urlò Louis, facendo sussultare tutte le persone nella stanza

"Louis mi hai distrutto un timpano" Parlò Liam, portandosi la mano verso l'orecchio

"Scusa" si scusò Louis scoppiando a ridere.

"Bene " disse Dave trattenendo una risata " sei mai stata ad un loro concerto?"

"Volevo andare a quello di due mesi fa, fatto qui a Los Angeles, ma quando sono stati messi in vendita i biglietti ero in ospedale a causa di un incidente" spiegai, ripensando alla sensazione del mio cuore in frantumi quando vidi che tutti i biglietti erano stati venduti." Ma se si contano tutti i giorni e le notti passate a guardare i video dei concerti e le Live, posso dire di aver partecipato ad un loro concerto" conclusi con un piccolo sorriso.

"Okay " disse Dave annotando qualcosa su un'altra cartellina. "Hai mai preso lezioni di canto?"

"No" risposi senza esitazione

"Fantastico" sentii borbottare a Max " Pensi di essere in grado di partecipare alla stesura del testo del singolo nel quale canterai?"chiese, ricevendo solo un segno d'assenso da parte mia, sperando di riuscire davvero a fare ciò che mi era stato richiesto.

"Come avrai capito, dovrai viaggiare insieme alla band, quindi ti saranno dati tutti i comfort dei quali dispongono anche loro, avrai tutto pagato.
Per la questione del tour bus, avrai una cuccetta vicino a quella dei ragazzi, poiché non disponiamo di molto spazio." Mi spiegò, successivamente tirando fuori un foglio dall'interno della prima cartellina e posandolo davanti a me "Queste sono le date del tour, al momento la band rimarrà in pausa a Los Angeles per tre settimane, dopo partiremo per il tour europeo, nel quale tu verrai con noi. Assisterai a primi concerti dal backstage e dopo qualche data, parteciperai anche tu. Comunque ti verrà detto tutto in queste settimane, nelle quale passerai un po di tempo con la band, per conoscervi meglio e inizierete a lavorare al singolo." Disse, continuando a fissarmi, finché assorbivo le informazioni.

Non avendo ottenuto risposta da me, si affrettò a chiedere se avessi capito e fossi d'accordo con quello che avevo appena sentito, ma feci fatica ad elaborare tutto, quindi risposi con un semplice 'si'.
Poco dopo, dopo averci salutato, Max e Dave, lasciarono la stanza, lasciandomi di nuovo sola con i ragazzi che, fino al giorno prima, avevo visto solo da poster e computer.

"Posso dire di essere sconvolta?" Chiesi più a me stessa che a loro

"Eccome" rispose Zayn, provocandomi una piccola risata

"Credo di non aver mai provato tante emozioni in un giorno e, cavolo, voi siete davvero davanti di me e tutto questo è molto strano" dissi rivolgendomi ai cinque ragazzi nella stanza

"Quello che hai detto è molto dolce, ma non per rovinare la tua frase,ma io sono dietro di te,non davanti" precisò Louis, ottenendo una gomitata da parte di Harry.

Il poco tempo che mi rimase in loro compagnia, lo passammo a parlare e a ridere, e quando arrivò un uomo della sicurezza ad avvisarli che nel giro di pochi minuti sarebbero dovuti scendere, mi sentii inspiegabilmente triste, poiché li avrei rivisti nelle settimane successive.
Poco prima di salutarli mi ricordai di Paige, la segretaria che mi aveva aiutato quella mattina, e sentendomi in debito con lei, fermai i ragazzi.

"Posso chiedervi un favore ?" Azzardai

"Certo" rispose immediatamente Harry

"Giù c'è una vostra piccola fan che spera di conoscervi e volevo chiedervi se potreste far avverare un'altro sogno oggi" risposi

I ragazzi si scambiarono qualche sguardo e dopo aver annuito, mi abbracciarono e mi salutarono.

Quando mi separai da loro e mi avviai verso il parcheggio, mi sentii libera.

Quando misi in moto la macchina partendo e rielaborando ciò che era appena successo , capii che avevo appena realizzato il mio sogno, ma che sarebbe stato solo l'inizio.

***
Scusate se il capitolo fa schifo, ma è di passaggio e non ho avuto molto tempo di scrivere negli ultimi giorni,poiché sono appena tornata dalla Croazia e devo sistemare tutto.
Spero di riuscire ad aggiornare per mercoledì.

Se oltre alla stellina vi va di lasciare un commento, mi farebbe molto piacere.

-Alis

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