Capitolo 29: Un legame indistruttibile, più forte di tutto

♒︎Ricordo che i ragazzi si trovano all'ultimo anno di liceo e sono maggiorenni!

Bakugo's POV

Non so dove mi trovo, né che ore sono... quasi quasi non so nemmeno chi sono io.

Mi ritrovo in dormiveglia, ancora con gli occhi chiusi, in uno stato confusionario. Mi ricordo solo che ho iniziato a bere, bere da far schifo, visto che non è da me, e poi?...

È notte, non ci sono luci attorno a me. Eppure... perché queste fottute comparse fanno così tanto casino? Sicuro che è notte?

<<Kamibro, ecco dove si erano cacciati i piccioncini! Te l'avevo detto che questa sarebbe stata una buona occasione per farli unire in qualche modo!>>

<<Eccome e se si sono uniti...>>

<<Ma zitto! Sì, okay, sono seminudi, ma avrebbero potuto fare qualsiasi cosa, no? Ma tanto lo so che Bakubro me lo dirà. Non è questo l'importante ora, la cosa fondamentale è che si siano ritrovati in qualche modo e, come vedi, l'alcol ha facilitato il tutto.>>

<<Devo ammettere che sei stato un genio.>>

<<Lo so, lo so, essere un genio è virile! Bene, quello che dovevamo scoprire l'abbiamo scoperto, adesso lasciamoli soli e ritorniamo in camera.>>

Non capisco esattamente chi sta parlando e cosa sta dicendo, ma sento un rumore di una porta che viene chiusa.

Un rumore che sembra fortissimo dato il mal di testa altrettanto forte che si è presentato.

Ma... cos'è questo calore? E... questa piacevole sensazione lì?

È solo aprendo gli occhi che realizzo il tutto.

Un rapido sguardo alla sveglia mi fa capire che sono quasi le sei del mattino e che nel mio letto c'è il Nerd.

Seminudo.

Con la schiena attaccata al mio petto.

E io ho l'erezione mattutina poggiata tra i suoi glutei.

Cazzo.

Vorrei parlare ma non riesco a fiatare. Le uniche cose che fanno capire che sono ancora in vita sono i miei occhi sbarrati, che non riesco a staccare da Deku, e il mio cuore che batte all'impazzata per l'agitazione.

Cosa... cazzo è successo ieri?

Io... non posso aver fatto sesso con lui, non posso.

Non posso aver fatto sesso con lui la prima volta e non ricordarmi niente. Non voglio non ricordarmi niente!

E poi lui sta ancora con Bastardo a metà, no? Nessuno dei due mi ha detto che si sono lasciati, quindi... sì. E io non voglio ricoprire il ruolo dell'amante. Voglio Deku tutto per me.

Quasi tremante dall'agitazione e dalla rabbia dovuta al fatto di non ricordare cosa ho fatto, mi alzo rapidamente dal letto per recuperare i miei boxer rimasti a terra dalla sera prima e infilarmeli, rimanendo con la camicia aperta.

Apro leggermente la tenda della finestra, per guardare fuori e cercare di ricostruire il tutto.

Io ero ubriaco, questo è certo. Infatti ho un mal di testa da paura, un senso di nausea ancora presente e non ricordo un cazzo.

Quindi è stato Deku a trascinarmi qui? È lui che ha fatto tutto? Ma soprattutto, tutto cosa?

<<Fanculo!>> una delle mie solite parole dette tra i denti, per non svegliarlo. I pugni stretti e la rabbia che si fa sentire sempre di più. Rabbia dovuta al non ricordare, magari avrò fatto pure il cretino, magari sarò stato stronzo... magari dovrò scontrarmi con Bastardo a metà e non ne ho voglia!

<<Kacchan?>>

Midoriya's POV

Mi sveglio appena, non sentendo più il calore e la stretta dietro di me e a causa della leggera luce mattutina che arriva dalla finestra. Il mal di testa dovuto all'alcol di ieri sera inizia a farsi sentire.

Alzo lo sguardo sul biondo.

<<Kaccha->>

<<Deku, si può sapere cosa abbiamo fatto ieri sera? Abbiamo scopato?>> mi dà le spalle, non si gira ma è in evidente tensione, il tono quasi arrabbiato.

<<Kacchan io... non sapevo cosa regalarti per il tuo compleanno, nessun regalo era all'altezza e quindi->> la voce inizia a tremare, mi metto seduto sul letto con le gambe piegate e aperte, scordandomi completamente di essere seminudo.

<<Quindi hai deciso di scoparmi?>>

<<Kacchan! Fammi spiegare! E ti prego, guardami negli occhi!>>

Il biondo si gira verso di me, lo sguardo misto tra il preoccupato e l'arrabbiato fisso nei miei occhi già colmi di lacrime, pronte ad uscire...

<<Ieri sera non so per quale motivo hai iniziato a bere, volevo fermarti in qualche modo, così ti ho trascinato fuori dalla festa e siamo andati in giardino. Ti ho baciato, Kacchan, doveva essere questo il tuo regalo di compleanno... poi siamo stati presi entrambi dal momento, tu mi hai trascinato in un punto senza ritorno e io... ti ho chiesto di andare in camera. In poche parole, ti ho fatto un pompino, poi tu lo hai fatto a me, siamo venuti insieme e dopo ci siamo addormentati così come ci hai trovato...>>

Abbasso lo sguardo, mentre le lacrime iniziano a rigare il mio viso.

<<Non abbiamo scopato?>>

<<No!>>

Il biondo tira un sospiro di sollievo.

E questo cos'è? È quello che pensavo? Che non mi vuole e che è felice di non aver scopato con me perché gli avrebbe fatto schifo?

Il biondo mi squadra, puntando gli occhi tra le mie gambe.

<<Vestiti, Deku.>>

<<Perché? Ti faccio schifo? Non- non volevi fare l'amore con me?>>

Kacchan mi guarda interrogativo: <<Cosa stai dicendo? Hai bevuto anche tu ieri?>>

<<Rispondimi! Se avessimo fatto sesso ti avrebbe fatto schifo e non mi avresti guardato più? Perché magari le altre persone con cui sei stato sono state migliori di me?!>>

<<Deku, ma quante cazzate riesci a sparare una dopo l'altra? No, spiegamelo, perché ancora non so qual è il tuo limite!>> Kacchan, sconcertato, alza la voce.

Non rispondo.

<<Vestiti.>> un altro ordine.

<<Perché, Kacchan? Spiegamelo, spiegami tutto! Perché io non capisco!>>

<<È possibile che ti devo dire sempre tutto io? Ti devi vestire perché altrimenti non riuscirò più a resisterti! Non volevo aver già fatto sesso con te perché avrei voluto ricordarmi la mia prima volta con te! In più non avremmo dovuto fare sesso a prescindere visto che stai ancora con Bastardo a metà! Contento adesso? La prossima volta cerca di non arrivare subito alle tue fottute conclusioni affrettate del cazzo, visto che sono sempre sbagliate!>> sputa tutto d'un fiato.

Ma... ma io... io non sto più con Shoto.

E mentre io piango più forte, il biondo non mi dà nemmeno il tempo di parlare, che recupera i suoi vestiti ed esce dalla camera sbattendo la porta.

Come sempre, giungo alle mie conclusioni affrettate sempre sbagliate.

Come sempre, ho rovinato tutto.

Come sempre, bastava solo parlare per chiarire e finalmente capirci.

Come sempre, sono un coglione.

Mi ributto letteralmente a letto e abbraccio il cuscino, come se quello mi desse un senso di protezione, come se Kacchan fosse ancora vicino a me.

Avrei dovuto dirglielo dall'inizio che io e Shoto non stiamo più insieme.

Lui... lui voleva solo fissarsi nella mente la nostra prima volta, non voleva che questa fosse annebbiata dall'alcol... ma, questa prima volta, l'ha avuta già con qualcun altro? Oppure ha sottolineato il fatto che fosse con me perché è l'unica cosa che vuole?

Lui non voleva che rimanessi nudo davanti a lui perché altrimenti non avrebbe resistito a lungo... mi voleva...

E io sono un coglione. Sì l'ho già detto, ma non è mai abbastanza.

Ed è così che credo passerò il resto di questo nostro giorno libero, nel letto di Kacchan, sperando che mi venga in mente un modo per aggiustare le cose, con la speranza che lui ritorni qui da me il prima possibile.

Bakugo's POV

Esco dalla camera ricomponendomi il più in fretta possibile.

Devo trovare Capelli di merda, ho bisogno di sfogarmi.

Scendendo le scale per andare verso la sala comune, sento la sua inconfondibile voce, insieme a quella di Pikachu, e così lo raggiungo.

<<Hey, Bakubro! Vieni->>

Quando sono abbastanza vicino a lui, lo prendo per la maglia e lo porto fuori in giardino, senza nemmeno fargli terminare la frase.

<<Hey hey, è successo qualcosa di brutto?>>

Ci sediamo su un muretto lì vicino.

<<Sì, cioè... no, ho solo bisogno di sfogarmi.>>

<<Ho capito perché Midoriya non ti ha fatto il regalo di compleanno, era tutto calcolato nei minimi dettagli!>> sorride raggiante come suo solito.

<<Non è come credi. Non abbiamo fatto nulla, cioè, non fino a quel punto...>>

<<Quindi non avete fatto->>

<<No, ci siamo fermati prima. In realtà io ho solo ricordi confusi, non ero in me e ha fatto tutto lui...>>

<<Non lo facevo così intraprendente, sai? E che cos'è questa faccia? Non ti è piaciuto?>>

<<Cazzo se mi è piaciuto! È vero, non ricordo gran che, ma ricordo di aver provato una delle sensazioni più belle del mondo...>>

<<E allora perché stai così?>>

<<Perché avrei voluto essere cosciente, avrei voluto ricordarmi tutto e avrei voluto fosse tutto mio, non che stesse ancora con Mezzo mezzo...>> mi porto le mani tra i capelli, cercando di fermare la testa che sembra girare fortissimo.

<<Senti ma... tu sei sicuro che Midoriya stia ancora con lui? Voglio dire, non ti hanno detto nulla, questo è vero, ma io non credo che lui sia il tipo capace di tradire il suo ragazzo, sotto i suoi occhi d'altronde... Insomma, Todoroki sarebbe potuto entrare in qualsiasi momento visto che la vostra camera era aperta->>

<<Quindi eravate voi due coglioni stamattina a parlare in camera mia? Cazzo, ci avete visti così->>

<<Intimi? Sì, eravamo io e Kamibro... ma non ti preoccupare, l'abbiamo fatto bonariamente, volevamo sapere se fosse andato tutto come si deve. E sembravate così... beh, eravate carini.>>

Sbuffo.

<<Che volevi dire prima?>>

<<Volevo dire che, secondo me, Midoriya non sta più con Todoroki. Non te l'ha detto, ma probabilmente te lo dirà a breve. Dato che ti ho visto piuttosto scosso ho pensato che avete litigato... è così?>>

Annuisco.

<<Non facciamo altro che litigare da quando è arrivato. Ci avviciniamo, ci vogliamo così tanto, poi litighiamo, poi ci abbracciamo, poi mi bacia, stavamo quasi per fare sesso e invece abbiamo litigato di nuovo... è così che va ormai dall'inizio della scuola. È che sono rimasto turbato quando ho scoperto di aver combinato qualcosa con lui, avevo paura di aver sbagliato qualcosa, di essere stato stronzo, di avergli fatto male... il problema è che non ricordo nulla, perciò sono confuso, anche per il fatto di Doppia faccetta...>>

<<Il vostro problema è che sapete solo litigare senza mai comprendervi, dovreste parlare con calma e chiarire tutti i vostri dubbi.>>

<<Prima gli ho detto delle cose, cosa provo per lui... l'ho fatto perché anche lui mi ha frainteso, pensava non volessi stare con lui e che mi avrebbe fatto schifo farlo con lui... cazzate così.>>

<<E tu, cosa ne pensi?>>

<<Penso che sia stata la cosa più bella del mondo e vorrei tanto ricapitasse. Era tutto ciò che volevo.>>

<<È così semplice, Bakubro! Volete la stessa cosa, basta parlarne come persone civili, senza fraintendimenti, e tutto si risolve.>>

<<Come se fosse facile...>>

<<Perché, non lo è?>>

<<Io e lui abbiamo un rapporto molto complesso, te l'ho detto, siamo stati amici d'infanzia, poi lui si è trasferito...>>

<<Ah sì, me l'hai raccontata questa storia, e di cosa hai paura?>>

<<Ho paura che non riuscirò mai a riconquistare la sua fiducia, per tutto quello che gli ho fatto non si fida più di me e quindi voglio rimediare, voglio chiedergli s-... insomma, voglio riaverlo, voglio ricucire le sue ferite, voglio essere perdonato e voglio renderlo felice accanto a me. Voglio... voglio passare il resto della mia vita insieme a lui. È questa la verità.>>

<<Ohoh ma qui abbiamo un innamorato perso! Ahi->> un mio pugno raggiunge la sua spalla.

Capelli di merda si alza e si mette di fronte a me, con le mani poggiate sulle mie spalle.

<<Seriamente parlando, hai detto delle cose bellissime. Solo due cose servirebbero per ottenere ciò che vuoi: parlargli e dirgli tutto ciò che hai detto a me e dimostrarglielo con gesti d'affetto. Comportandoti sempre così non ci metterà nulla a perdonarti. E anzi, una cosa fondamentale sarebbe... che tu gli chiedessi scusa, innanzitutto. E che gli spiegassi tutte le tue ragioni e i motivi per cui sei stato stronzo con lui.>>

Annuisco piano, tremando un po'.

<<Non è facile, per uno come me...>>

<<Ma è quello che vuoi, quindi per ottenerlo devi superare i tuoi limiti, "plus ultra" no?>> mi sorride con i suoi denti da squalo.

Midoriya's POV

Dopo aver cacciato tutta l'acqua presente nel mio corpo e dopo essermi reso conto di aver bagnato abbastanza il cuscino di Kacchan, cerco di sistemargli al meglio il letto e decido di farmi una doccia, per riprendermi.

Devo reagire, non posso stare qui senza fare nulla.

E la cosa fondamentale in questo momento è che lui sappia che io non sto più con Shoto e che l'ho lasciato solo per lui, anche se non sapevo ancora ci saremmo mai rivisti... l'ho fatto perché... perché sentivo che c'era qualcosa tra noi, qualcosa che mi legava a lui nonostante tutto e che mi avrebbe riportato a lui. Un legame indistruttibile, più forte di tutto, anche del dolore e della distanza.

Indosso qualcosa a caso ed esco dalla camera in cerca di Kacchan.

Nella sala comune non c'è. Nemmeno in palestra.

Sarà in giardino?

Esco dalla palestra e mi dirigo in giardino.

In lontananza vedo dei capelli biondi e più su dei capelli rossi... una testa rossa poggiata su dei capelli biondi... e quei capelli biondi sul petto del ragazzo dai capelli rossi...

Kacchan sta abbracciando Kirishima con la testa sul suo petto...

Prima avevo detto che non avevo più acqua da versare, giusto?

Mi sbagliavo, ce ne ho ancora eccome. Probabilmente oggi morirò di disidratazione dopo aver pianto per l'ennesima volta. E morirò anche per il dolore che provo ogni volta per Kacchan.

Che senso ha, il suo comportamento? Prima mi dice quelle cose belle... sì, urlandomele contro, ma belle, e poi va a consolarsi tra le braccia di qualcun altro? E se Kirishima fosse innamorato di Kacchan e Kacchan ne avesse approfittato credendo che stessi ancora con Shoto?

Pensavo di avere una possibilità con lui, dopo quello che mi ha detto, e invece...

Io... non so più cosa credere, non so più cosa dire o fare.

Anzi, le mie gambe sanno esattamente cosa fare senza che le comandassi.

Ed è così che con le gambe che si muovono da sole per riportarmi in camera il più presto possibile e con il cuore per l'ennesima volta in frantumi, spaccato in pezzi talmente piccoli da essere sottili come la sabbia ormai, ritorno in camera nostr- mia, buttandomi di nuovo sul letto, questa volta il mio, con la faccia sprofondata sul cuscino.

Non ne voglio sapere più niente, altro che reagire. È qui che passerò il resto della mia giornata libera, se non anche le prossime.

Ecco dove merito di rimanere: qui nel mio letto a piangere per qualcuno che non riuscirò mai ad avere.

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Foto: hk3_mha

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