Capitolo 25: Il mio dolore ma anche la mia cura
Midoriya's POV
Qual è il significato di questo gesto da parte di Kacchan?
Potrebbe avere davvero tantissimi significati diversi, tra cui che è davvero cambiato. In effetti, da quando mi ha visto non ha parlato minimamente, quando normalmente mi avrebbe preso in giro, mi avrebbe detto qualche cattiveria delle sue, o comunque avrebbe protestato riguardo al fatto di aver invaso la sua stanza... mi avrebbe posto ulteriori limiti, mi avrebbe chiesto di rimanere in silenzio e cose così... invece non ha fatto niente di tutto ciò.
A dirla tutta, mi sembra piuttosto tranquillo, forse fin troppo. Insomma, non è da lui un comportamento del genere. Quindi... che sia cambiato davvero?
In ogni caso, non mi aspettavo di certo un'accoglienza così spenta da parte sua, anzi, inesistente. Insomma, eravamo migliori amici, non ci vedevamo da anni... e non mi dice nulla. L'unica cosa che ha detto è stata quella frecciatina riguardante Shoto...
Shoto. E se fosse geloso di lui? Impossibile, cosa sto dicendo...
Eppure... perché mi ha mandato quella frecciatina? Se non gliene importasse nulla di me non avrebbe detto quelle cose...
Mi sto facendo un sacco di film mentali? È probabile anche questo. Anzi, per com'è fatto realmente Kacchan, credo che in generale il significato di questo gesto da parte sua può essere riconducibile solo al fatto che semplicemente non riusciva a dormire a causa del mio tremolio e del rumore dei miei denti che battevano.
Però... ha chiamato mia madre "zia Inko" ...
Questi pensieri invadono completamente la mia mente, mentre finalmente mi addormento per la stanchezza ma anche perché sono cullato dal calore della coperta di Kacchan che è impregnata del suo profumo... caramello salato.
Mia nuova droga.
-
Sono alla UA? Sono davvero entrato nella UA, la scuola dei miei sogni?
Come andranno questi due anni? Chi saranno i miei compagni di classe? Farò amicizia con loro o mi prenderanno anche loro in giro?
Ce la farò ad affrontare questi due anni qui?
Io... sarò capace di laurearmi e di diventare un medico? Sarò in grado di svolgere il mio lavoro e di salvare le persone?
Diventerò un eroe?
Perché ho lasciato Shoto? È stato carino fin dall'inizio con me, mi ha trattato come nessuno mi ha trattato mai e mi ha fatto sentire speciale... è un ragazzo perfetto in tutto, il ragazzo che tutti vorrebbero.
Kacchan...
Io... sono nella stanza con Kacchan.
Ho davvero reincontrato Kacchan dopo così tanti anni, quando stavo quasi per perdere le speranze. Non solo l'ho reincontrato, ma ci dormirò insieme per il resto dei due anni.
Non ci siamo nemmeno accolti il primo giorno che già abbiamo litigato... gli ho urlato contro.
Gli ho chiesto di non parlarmi più finché non avrà qualcosa di serio da dirmi...
E se non mi parlerà mai più? E se mi eviterà per sempre? E se ha davvero chiuso con me? E se non ne vuole sapere proprio più niente di me?
Se si allontanerà di nuovo da me, come è già successo?
Se perderò di nuovo il mio Kacchan, questa volta definitivamente?
Io non voglio...
Se i miei compagni di classe mi odieranno?
Mamma io... io ho paura. Se ti deluderò di nuovo? Se non sarò capace di diventare un medico? Dopotutto sono inutile... Mamma...
La coperta di Kacchan diventa di troppo, inconsciamente mi agito nel sonno e la faccio finire a terra. Fa improvvisamente troppo caldo per tenerla addosso.
Shoto perdonami... ti ho trattato malissimo, non lo meriti, tu non mi meriti...
Sho... mi manchi, vorrei abbracciarti...
Mi giro e mi rigiro sul letto, non riesco a trovare una posizione comoda. Inizio a sudare freddo.
Kacchan-
Kacchan, per favore, perdonami, non volevo dirti quelle cose brutte... io voglio che tu mi parli, che mi dica qualcosa, che mi consideri...
Una stretta al collo, boccheggio.
Kacchan, sono qui... sono Deku...
Il cuore inizia ad accelerare sempre di più, sembra stia per esplodere.
Kacchan non andare via di nuovo, ti prego, non lasciarmi...
Tremo.
Lacrime salate vanno a solcare il mio viso.
Non riesco a respirare, mi manca l'aria...
Con la bocca ormai spalancata, cerco disperatamente di recuperare quanto più ossigeno possibile.
Mi sento soffocare, come se qualcuno non volesse lasciare il mio collo.
Il mio cuore sta per uscire dalla gabbia toracica e lacrime continue e tremore non aiutano a farmi calmare.
Io non so cosa mi sta succedendo... sto dormendo...
O sto per morire?
Non voglio morire... devo dirti tante cose Kacchan...
<<Ka-!>> la mia bocca riesce a pronunciare qualcosa quando finalmente mi sveglio di soprassalto da quell'incubo, con il letto tutto disfatto, la coperta a terra, cuscino di traverso e... insomma uno schifo.
Sono un disastro: capelli umidi sulla fronte, lacrime sul viso e muco dal naso, sudato e tutto rosso.
Continuo a piangere per la paura e a non respirare, a tremare.
Ma non mi sono svegliato da solo, no. Qualcosa o, meglio, qualcuno mi ha scosso bruscamente e finalmente riesco a sentirlo, riesco a sentire le sue parole dette con un tono di voce agitato.
<<Oi, Deku! Cazzo, mi senti? Respira!>>
Kacchan continua a scuotermi violentemente per le spalle, cercando di farmi svegliare del tutto.
Fissa i suoi rubini lucidi e spaventati nei miei occhi, mentre continua a chiamarmi.
Mi fa prima sedere sul letto, poi mi fa mettere un braccio attorno alle sue spalle e così mi fa alzare, mentre continuo a boccheggiare in cerca di ossigeno.
Non volevo mi vedessi così Kacchan, sono un disastro.
Anche Shoto ha avuto il primo incontro con me mentre ero in questo stato...
Un altro attacco di panico per mille ansie che mi frullano per la testa.
Mentre mi sostiene, Kacchan mi fa camminare verso la mia scrivania. Con un calcio fa girare la mia sedia, la posiziona esattamente vicino alla finestra e mi ci fa sedere sopra, aprendo la finestra di fretta per farmi arrivare quanta più aria possibile.
Con la stessa rapidità, prende la sua sedia e si siede di fronte a me. Continua a fissarmi preoccupato.
<<Oi!>>
Non riesco a stare seduto. Mi piego in avanti cercando di poggiarmi sulle ginocchia, ma quasi mi sento svenire.
Prima che cada veramente a terra, il biondo mi sostiene per le spalle e mi spinge su, incollandomi letteralmente allo schienale. Mi costringe a tenere le spalle ben aperte, mentre con due dita mi alza leggermente il mento.
<<Stai fermo così! Adesso respira insieme a me, okay?>>
Si posiziona meglio di fronte a me, i suoi occhi inondati di lacrime...
Inizia prendendo un bel respiro dal naso, gonfiando i polmoni il più possibile, trattiene un po' e poi caccia l'aria dalla bocca.
<<Nerd, seguimi!>>
Non smette per un attimo di fissarmi. Ma io non riesco a seguirlo. Continuo a piangere e quella sensazione orribile di morte non mi vuole abbandonare... mi sento davvero come se mancasse ancora poco alla mia fine...
<<Deku! Forza cazzo!>> urla quasi, terrorizzato.
Mi poggia una mano sulla coscia, il suo calore...
Debolmente e inconsciamente, la mia mano raggiunge la sua poggiata sulla mia gamba, dove la poso delicatamente.
Mi mancava da morire questo tuo tocco gentile su di me... quelle mani che tu usavi per picchiarmi, ora...
Inizio a seguire i suoi respiri.
I polmoni pian piano regolarizzano il ritmo della respirazione, ma il cuore non si decide a placarsi. Adesso però non è per lo spavento di prima, quanto per l'emozione.
Non ritrae la sua mano dalla mia coscia, né sembra turbato o infastidito dal mio tocco. Anzi, lo vedo man mano tranquillizzarsi, vedendo a sua volta che sto riuscendo a calmarmi.
Con la sua mano libera, in un gesto gentile, mi scosta i capelli umidi dalla fronte, tirandomeli dietro.
Poco dopo si alza e si avvicina al suo comodino per prendere un fazzoletto, per poi porgermelo.
Mi soffio il naso. Non sto più tremando né sudando, mi sento come se... come se fossi rinato da un momento all'altro. Come se l'attacco di panico di appena qualche minuto fa fosse ormai un lontano ricordo.
Incredibile Kacchan, come tu sia il mio dolore ma anche la mia cura.
Mi riprendo quasi totalmente, non riuscendo ancora però a smettere di piangere. Per quanto il biondo si sia tranquillizzato, si siede nuovamente di fronte a me con gli occhi ancora preoccupati.
<<G-grazie Kacchan... e scusami, non volevo svegliarti, avevo promesso di non darti fastidio, ma a quanto pare non ci riesco mai... Sono solo... Sono->> faccio per alzarmi e andare verso il mio letto, ma il biondo mi trattiene per un polso.
<<Aspetta.>>
Si alza anche lui, si mette di fronte a me a pochi centimetri.
<<Ti ho sentito prima, mentre stavi avendo quell'incubo o quello che è...>>
<<C-cosa hai sentito, precisamente?>>
<<Non si capiva benissimo, farfugliavi frasi apparentemente sconnesse... ho sentito però che stavi parlando di me, di tua madre e del fatto che hai paura del tuo futuro, che sei insicuro e pieno di ansia...>>
Abbasso lo sguardo, non avrei voluto che Kacchan sentisse, non avrei voluto mostrarmi di nuovo debole davanti a lui...
Con una delicatezza spaventosa, mi alza il mento con il pollice e l'indice, costringendomi a guardarlo. I rubini lucidi pieni di lacrime.
Kacchan è davvero preoccupato per me... E poi... Kacchan delicato? Sta quasi piangendo... è cambiato davvero.
Con il pollice asciuga le lacrime sulle mie guance. Mi fissa per qualche istante, poi... poi mi abbraccia.
Circonda interamente le mie spalle e la mia schiena con le sue forti braccia e mi stringe a sé, poggia delicatamente una guancia sui miei capelli.
Io rimango impietrito, completamente senza parole, non ricambiando l'abbraccio. Ma non perché non volessi farlo, semplicemente perché... non me l'aspettavo, non è da lui...
L'unica cosa che può fargli capire che sono ancora vivo e che non mi sono mummificato è il mio cuore che batte all'impazzata, all'unisono con il suo, petto contro petto...
<<È colpa mia, cazzo. È sempre stata colpa mia. È colpa mia se non credi più in te stesso... e io mi odio fottutamente per questo. Ma adesso posso dirti, se ti può consolare, che non sei solo... non più.>>
Quelle parole... mi sembra di star parlando con un'altra persona. Mi lasciano così, totalmente scioccato e ancora immobile. Mi sembra tutto troppo surreale. Sto ancora dormendo? Sto sognando?
Trema leggermente, così come la sua voce. Io non volevo farmi vedere in questo stato da lui, eppure lui non si è fatto problemi a farsi vedere così da me... oppure se li è fatti eccome, ma la volontà di dire e fare queste cose ha superato quei problemi, andando oltre la paura di mostrarsi debole agli altri, anzi, di mostrarsi debole a me...
Mi stringe di più, la sua voce continua a tremare. Io invece sono ancora senza parole, ancora bloccato, incapace di agire o di pensare o di fare qualsiasi cosa... ho mantenuto gli occhi sgranati e la bocca spalancata da prima.
<<L'unica cosa che vorrei è continuare ad essere il "fantastico Kacchan" che ero una volta per te... Invece non sono diventato altro che un mostro da temere...>>
Dai miei occhi continuano a uscire lacrime senza controllo. Non so se per le sue parole, per il suo abbraccio che mi mancava da anni, per il suo calore sul mio corpo...
Mi sei mancato, mi sei mancato da morire Kacchan. Nessuno sa quanto ti ho aspettato, quanto ti ho pensato, quanto ti ho voluto e desiderato...
Finalmente riprendo il controllo del mio corpo e debolmente ricambio l'abbraccio, stringendogli la vita.
<<Kacchan...>>
Dico solamente, prima di iniziare a piangere rumorosamente, affondando il viso nel suo petto.
Stringo tra le mani la sua canotta, mentre lui mi accarezza i capelli sulla nuca.
Ma... cosa stiamo facendo esattamente?
Due amici, o insomma quello che siamo, qualsiasi cosa sia, non si abbraccerebbero in questo modo...
Noi non siamo niente. Non dovremmo abbracciarci così.
Noi non dovremmo abbracciarci affatto, dopo tutto quello che è successo tra noi...
Con uno scatto, lo allontano da me, abbassando lo sguardo e tenendo le mani sul suo addome.
<<Non posso Kacchan, non possiamo.>>
Adesso è la mia voce che inizia a tremare.
<<Perché, Deku? ...è per colpa di quel dannato Bastardo a metà?>>
La sua voce più graffiata si fa più forte.
<<Basta mettere in mezzo Shoto, non c'entra niente lui. Il problema siamo noi... Tu... tu mi hai allontanato da quel giorno e non ne hai voluto sapere più niente di me->>
<<Non è vero Deku->>
<<Ma è quello che mi hai mostrato Kacchan! Come posso crederti adesso, dopo così tanti anni?>> alzo lo sguardo e lo punto nel suo, affranto.
<<Mi hai fatto sentire una merda per anni, inutile, un sassolino sul tuo percorso, il tuo sacco da boxe, una persona che non merita nemmeno di vivere... come potrei cedere adesso, all'improvviso?>>
Piango, ancora e ancora, questa volta per rabbia, per angoscia, amarezza verso il passato...
<<Deku->> allunga una mano verso di me, come se non volesse farmi scappare.
<<Basta, Kacchan... adesso andiamo a dormire che si è fatto tardi e domani ho il mio primo giorno qui, non voglio arrivarci come uno zombie...>>
Mi metto direttamente a letto, senza guardarlo e dandogli di nuovo le spalle.
Il biondo rimane per ancora un po' di tempo in piedi, immobile. Poi sento che anche lui si mette a letto, sbuffando.
<<Deku, mi conosci benissimo. E sai perfettamente che io sono uno che non si arrende mai, in qualsiasi occasione. Sai perfettamente anche un'altra cosa: io vinco e vincerò sempre.>>
Fa una pausa.
<<Non mi arrenderò mai e vincerò anche questa volta, con te.>>
Dopo queste ultime parole cala un silenzio assoluto.
Cerco di riaddormentarmi, quelle poche ore rimaste, per provare ad arrivare lucido alle lezioni.
Con ancora il suo tocco leggero e forte allo stesso momento sul mio corpo, sentendo ancora quelle calde braccia che mi stringono e quelle mani che mi accarezzano, il suo profumo impregnato su di me... E con queste ultime parole che mi ha rivolto.
Non si arrenderà ad aspettarmi, a rincorrermi... mi raggiungerà e vincerà ancora... con me...
"Insieme" ... questa parola mi mancava. Può essere che... ritornerà ad esistere per noi?
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Foto: joelysmile_art
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