Capitolo 19: La vera perdita

♒︎Ricordo che i ragazzi si trovano all'ultimo anno di liceo e sono maggiorenni!

La mia casa e la mia stanza silenziose sono piene dei nostri sospiri, dei nostri piccoli gemiti, del nostro calore.

Le labbra di Shoto sono così calde e morbide che non riesco a farne a meno neanche per un secondo e il suo tocco su di me è così delicato. Sembra stia toccando qualcosa di estremamente fragile, come se si potesse rompere da un momento all'altro.

La mano sinistra sul mio membro e la mano destra ad accarezzarmi piano un fianco scoperto: riesco a sentire addirittura il caldo e il freddo provenire dalle sue mani, ad amplificare ancora di più la sensazione che sto provando.

Una mia mano sul suo membro e l'altra sui suoi pettorali scolpiti.

Le nostre mani impegnate che si toccano coordinate nel movimento, le nostre erezioni così vicine. Labbra umide incollate, lingue che danzano, nasi che si sfiorano.

Non pensavo fosse una cosa così naturale, che viene da sé, pensavo fosse più difficile arrivarci... e invece.

Lui è così dolce, attento, gentile e premuroso in ogni tocco, in ogni movimento, in ogni sguardo.

È una sensazione bellissima quella che mi ha fatto e mi sta facendo provare: mi sento di appartenere a lui, come lui a me, anche se non abbiamo fatto l'amore. Anzi, lo siamo facendo, anche se non al completo.

Ci conosciamo da così tanto ormai e, nonostante ciò, lui ha saputo aspettare il momento giusto rispettando i miei spazi. Così, sempre in modo naturale, senza chiedere, senza mettere pressioni o fretta, semplicemente aspettando e capendo da solo i miei pensieri, il mio essere pronto ad affrontare queste cose.

Io... volevo che la mia prima volta fosse Kacchan, che fosse lui a prendersi la mia verginità come io la sua, che fossi io il primo a scoprire il suo corpo e lui il mio, il primo a scoprire quale può essere il punto più sensibile del suo corpo, quello dove più gli piace essere toccato, accarezzato, baciato e stimolato.

Ma in questo caso sono ancora vergine? Beh, io direi di sì, visto che il mio corpo non si è unito ancora a quello di Shoto, anche se ormai non potrà mai più essere Kacchan il primo ad avermi scoperto, ad accarezzare il mio corpo nudo, a sfiorare la mia intimità e a farmi provare piacere.

Dopotutto, non posso di certo rimanere vergine a vita visto che probabilmente io e Kacchan non ci rincontreremo più. Perciò, mi voglio godere questi momenti e Shoto in tutto e per tutto.

Le nostre labbra si staccano per dare spazio a gemiti più rumorosi. I nostri membri sono rossi ed estremamente duri, il che significa una sola cosa.

Raggiungiamo l'orgasmo insieme, gemiti sulle labbra dell'altro, fronte contro fronte, sguardi di piacere incatenati, le nostre mani si bagnano dei nostri semi, ormai indistinguibili.

Continuando a muovere piano le mani su e giù, sempre nella stessa posizione, ci prendiamo qualche minuto per riprenderci da questa nuova, intensa e bellissima sensazione, facendo placare i nostri cuori impazziti e ritornare regolari i respiri affannati. Piccoli baci a stampo per concludere con dolcezza il tutto.

<<È stato così bello...>> sussurro sulle sue labbra, sorridendo.

<<Puoi dirlo forte, sono così felice...>> mi dà un bacio sul naso.

<<Questa è la mia prima volta con qualcuno...>> dico abbassando lo sguardo, lievemente in imbarazzo, ma due sue dita sulla mia guancia ad accarezzarla delicatamente mi fanno incatenare gli occhi nei suoi eterocromi: nel suo sguardo posso leggere solo una cosa e cioè amore, mi guarda sempre come se fossi la cosa più bella del mondo e mi fa sentire ogni volta così.

<<Anche la mia e non posso esserne più contento.>> un bacio sulle labbra.

<<Sei mai stato fidanzato?>>

Scuote la testa, senza mai smettere di guardarmi innamorato.

<<Io sì, cioè no in realtà... beh, insomma, come ti ho raccontato già, è stata una cosa passeggera e per me non ha neanche avuto valore, quindi sei tu il mio primo in tutto.>>

<<A questo punto è stato un bene che col primo è andata male, così abbiamo avuto l'opportunità di stare insieme noi due.>> mi sorride sulle labbra e riprende a baciarmi.

Abbiamo completamente perso la cognizione del tempo e non ci siamo resi conto che ormai è ora di cena, mentre il sole fuori è già andato via.

Ci ricomponiamo e ci puliamo, per poi andare in cucina e inventarci qualcosa insieme da preparare per cena.

La cena procede tranquilla e, dopo aver sistemato tutto, decidiamo di non uscire per rimanere a casa a guardare un film che scegliamo insieme.

Peccato però che di quel film io non ricordo assolutamente nulla perché mi sono addormentato quasi all'inizio, accoccolato sul petto di Shoto, un suo braccio a circondarmi le spalle. Cosa posso farci se con lui mi sento così rilassato? Mi fa sentire protetto e al sicuro da tutto e da tutti. Il fatto che io mi sia addormentato, anche con la bocca aperta tra l'altro, non sembra essere dispiaciuto a lui, dato che mi ha svegliato solo alla fine del film.

<<Hey Izuku, che ne dici di andare a dormire a letto?>> mi scuote piano per svegliarmi.

<<Mh?>> riesco a dire solamente, completamente intontito, con gli occhi socchiusi per la luce fastidiosa della TV, le labbra leggermente bagnate di saliva e i capelli arruffati come se non lo fossero già abbastanza. A questa mia vista patetica, Shoto ride.

<<MA?! Mi sono addormentato! Il film è finito e tu non mi hai svegliato? Perché non l'hai fatto?! Dai! Guarda in che condizioni sto!>> mi copro la faccia con le mani, diventando tutto rosso per l'imbarazzo.

<<Come potevo svegliarti? Ti avevo tra le mie braccia, il tuo profumo costantemente nelle mie narici, stavi dormendo così bene e in più sei così bello quando dormi, perché avrei dovuto? E poi la cosa più interessante per me sei stato tu, non il film.>>

A quell'ultima frase, come se non bastassero le altre, abbasso le mani dal viso e lo fisso come un ebete, troppo meravigliato ed entusiasta: parole che arrivano dritte al cuore e ti fanno bene all'anima.

Lo abbraccio di slancio baciandolo, con le braccia intorno al suo collo, mentre lui mi stringe forte a sé ricambiando.

<<E io mi sento protetto e al sicuro tra le tue braccia.>> gli sussurro sulle labbra, sorridendogli.

A questo punto decidiamo di andare a dormire e...

<<Dormi con me?>> gli chiedo, seduto sul bordo del mio letto.

<<Se me lo chiedi così come potrei rifiutarmi?>> lui in piedi di fronte a me.

Lo tiro verso di me prendendolo per un braccio e iniziamo a baciarci. Lui si posiziona in ginocchio tra le mie gambe e senza staccarci mai, ci stendiamo a letto e iniziamo a spogliarci, rimanendo solo in boxer. Finalmente posso ammirare il suo corpo scolpito e rimanerne incantato, d'altronde come non potrei: alto, tonico e muscoloso al punto giusto, viso angelico e perfetto... Shoto è oggettivamente un bellissimo ragazzo.

Ci baciamo con foga, senza malizia questa volta, semplicemente per sentire sul proprio corpo il calore dell'altro. Con i baci arriva anche sul collo: nuovo posto, nuova sensazione, nuovi brividi che mi fanno venire la pelle d'oca. Quando si stacca, sono io ad andare sul suo collo, lasciandogli però un succhiotto bello evidente.

Ci riempiamo di baci e carezze, di leggeri morsi e succhiotti, senza andare oltre, coccolandoci infine. Ed è proprio mentre ci stiamo coccolando, io tra le sue braccia stesi su un fianco, che mi addormento, beandomi del suo calore e del suo profumo.

Il giorno dopo mi sveglio tastando il letto, accorgendomi del fatto che è ritornato ad essere di nuovo troppo spazioso, infatti, aprendo gli occhi, mi accorgo che Shoto non è lì con me, ma un buon profumo che arriva da fuori la camera mi fa capire.

Il suo ingresso nella mia stanza mi dà conferma di ciò che avevo pensato: mi ha preparato la colazione e me l'ha portata a letto.

<<Buongiorno! Finalmente ti sei svegliato! Sai, per me è strano trovare qualcuno che dorme più di me e invece eccoti qui. Come stai? Hai dormito bene?>>

Poggia il vassoio con la colazione per entrambi sul comodino e si siede sul bordo del letto, guardandomi con amore stropicciarmi gli occhi per il sonno e la luce che entra nella stanza. È la seconda volta che mi trova in queste condizioni, tutto disordinato, ed è la seconda volta che continua a guardarmi come se fossi la cosa più bella del mondo.

<<Buongiorno! Io di solito non dormo così tanto ma evidentemente avevo sonno arretrato... comunque sto benissimo, non potrei stare meglio, soprattutto con un risveglio del genere... e ho dormito come mai prima. Grazie per la colazione!>>

Mi poggia delicatamente una mano sulla guancia, accarezzandomela, per poi avvicinarsi e baciarmi, tenendomi il viso tra le sue mani.

Passiamo il resto della giornata a fare il nulla, semplicemente godendoci quest'ultimo giorno di convivenza a coccolarci, chiacchierare di tutto e di più e godendoci la presenza dell'altro.

Shoto rimane con me finché la sera tardi non arriva mia mamma, la quale lo ringrazia per avermi tenuto compagnia. Prima di ritornare a casa sua, ci fermiamo fuori la porta dell'ingresso per salutarci.

<<Sono stato così bene in questi due giorni e poi... quello... è stato fantastico.>> gli dico tenendogli una mano.

<<Anch'io sono stato bene, così tranquillo e spensierato... sai, non mi capita spesso. E per... quello, ci saranno altre occasioni.>> mi sussurra queste ultime parole sulle labbra, prima di baciarmele piano.

Prima che si allontani definitivamente, ci diamo l'appuntamento per il giorno dopo per il nostro jogging serale e poi lo seguo con lo sguardo andar via.

-

Bakugo's POV

Questo lunedì arriva presto, ma la forza di affrontarlo ancora non ce l'ho.

I professori ci avevano avvisato già la settimana scorsa che oggi avrebbero organizzato un'esercitazione particolare in cui ci saremmo sfidati a turni uno contro uno e gli sfidanti sarebbero stati sorteggiati.

Arrivato in classe, tutte le comparse sono già super attive e discutono di questo, delle loro strategie che avrebbero usato, ragionando su come comportarsi in base all'avversario che sarebbe loro capitato.

Gli scocciatori Capelli di merda e Pikachu non impiegano molto tempo prima di venire da me e inondarmi la testa delle loro chiacchiere sullo stesso argomento.

Mi parlano continuamente, ma non riesco ad ascoltarli perché sono troppo concentrato a guardare Bastardo a metà che oggi è particolarmente felice, nonostante la sua espressione sia sempre la stessa.

Che cosa avrà fatto insieme al Nerd?

<<Bene ragazzi, sedetevi perché ora ci sarà il sorteggio degli sfidanti.>> annuncia il professore Present Mic, mentre il professor Aizawa è impegnato a trasformarsi in una fottuta farfalla.

Infila la mano in una scatola contenente dei bigliettini e ne estrae due. Rimango distratto finché non chiama il mio nome.

<<Bakugo e... Todoroki!>> annuncia con la sua solita voce da presentatore, mentre un colpo mi arriva nello stomaco.

Guarda un po', chi devo sfidare? Proprio lui, Doppia faccetta. Altro che ironia della sorte, sembra proprio che questa mi stia prendendo per il culo e me la stia facendo pagare cara.

Bastardo a metà punta i suoi occhi inespressivi nei miei, i quali, invece, sono già pronti a sfidarlo.

Vedremo subito chi è il migliore tra i due.

I professori ci invitano ad indossare il costume da eroe e a prepararci per andare nella palestra, ci sfideremo lì. Hanno disegnato sul perimetro del pavimento una linea di confine che non avremmo dovuto superare per poter vincere. In poche parole, vincerà il primo che butta l'altro fuori dal campo.

Mentre chi è stato chiamato prima di noi due inizia già lo scontro, io mi concentro sul fare un po' di stretching e a riscaldarmi per poter fin da subito utilizzare a pieno il mio quirk, mentre lui sembra essere intento a pensare a qualche strategia per buttarmi subito fuori.

Illuso.

Il nostro momento arriva e Present Mic a fare la telecronaca, con il Bozzolo a fianco, chiama me e Mezzo mezzo in campo.

<<Complimenti a Kirishima per aver vinto lo scontro precedente contro Kaminari! E adesso è il turno di Bakugo Katsuki contro Todoroki Shoto!>>

Io e Mezzo mezzo ci posizioniamo nel campo l'uno di fronte l'altro, alle due estremità.

<<START!>> urla Present Mic.

Il Bastardo a metà parte subito creando un enorme muro di ghiaccio diretto verso di me, in risposta io sono già pronto con le mie esplosioni a distruggere tutto il ghiaccio che mi si avvicina.

Non sento più quello che Present Mic ha da commentare sul nostro operato, sono solamente concentrato su ciò che devo fare io e cioè vincere.

Il Bastardo a metà crede di essere in vantaggio tenendomi a distanza con questo ghiaccio, ma si sbaglia di grosso perché non ci vuole molto affinché con il mio quirk lo raggiunga scavando nel ghiaccio, facendo infine saltare qualche pezzo di qua e di là, mentre lui indietreggia allontanandosi da me.

Sciolgo altro ghiaccio che mi sta attorno e con le esplosioni mi do la spinta per raggiungerlo, anche lui questa volta decide di avvicinarsi a me e lo fa rapidamente, allungando un braccio per afferrarmi, ma io lo scanso con un'altra esplosione e mi ritrovo in aria, sopra di lui.

Ne approfitto per afferrargli la testa, roteare su di lui per poi poggiare i piedi a terra e lanciarlo lontano, cercando di buttarlo fuori dal campo.

<<NON SOTTOVALUTARMI, CAPITO?!>> urlo ringhiando.

Ma lui non demorde: si crea una pista di ghiaccio per evitare di uscire dal campo che lo fa scivolare di lato. Muovendosi su di essa, mi raggiunge e allunga il braccio per afferrare il mio, cerco di colpirlo con un'esplosione ma lui la evita, afferrandomi il gomito.

Mi scaraventa sul pavimento ma riesco ad atterrare con i piedi a terra, fermandomi con l'attrito creatosi tra le mie scarpe e il suolo. Di nuovo l'uno di fronte all'altro.

<<Che ti succede, non sono abbastanza forte?>> lo sfido, ginocchia leggermente piegate e piccole esplosioni che escono dalle mani.

<<Oi strafottente, smettila immediatamente di prendermi in giro o te ne pentirai!>>

Per cosa mi sto arrabbiando esattamente non lo so nemmeno io, non sono sicuro sia solo per la sfida in sé che voglio vincere a tutti i costi, ma anche per qualche altra cosa, dove però lui ha già vinto da un pezzo.

Questo non è soltanto un semplice allenamento ed esercizio che ci serve per affinare le nostre tecniche e prepararci a combattere contro ogni avversario. O almeno non è solo questo per me.

Per me questo è anche un momento in cui posso sfogarmi su di lui senza far capire agli altri il vero motivo.

Il vero motivo è che... è che lui... si è rubato il mio... il mio...

<<Voglio ottenere il primo posto avendo combattuto veramente, non in questo modo! Non ha senso se devo battere chi mi sottovaluta! Se non ti va di vincere, allora sparisci subito dalla mia vista!>> cerco di istigarlo per costringerlo a fare sul serio.

Prendo a correre verso di lui.

<<PERCHÉ RESTI LÌ IMPALATO SENZA FAR NULLA?!>>

Bastardo a metà continua a guardarmi con quel suo sguardo indecifrabile ma con una punta di sfida.

Mentre corro verso di lui lancio un'esplosione sul pavimento che mi fa salire in aria e da lì posso vedere Doppia faccetta che attiva il suo lato sinistro, sprigionando fuoco.

<<Se devi startene lì impalato mentre ci affrontiamo, almeno fai il possibile per strapparmi di mano la vittoria!>>

Mentre sono in aria lancio delle esplosioni prima a destra, poi a sinistra, incrociando le braccia e alternando i due lati, roteando su me stesso e preparando l'attacco. Velocità, rotazione... un proiettile.

Il Bastardo a metà ha già preparato davanti a sé un muro di fuoco.

<<HOWITZER IM->>

Qualcosa mi fa bloccare.

Uno sguardo buttato di sfuggita sul suo collo in mostra.

Un segno rosso circolare proprio sul suo collo. Troppo evidente e conosciuto per essere stato accidentale, in quel posto poi.

Quel succhiotto arriva ai miei occhi come l'ennesimo colpo arriva al mio stomaco. Un attimo di distrazione che mi fa fermare il mio attacco.

È proprio quello che Doppia faccetta stava aspettando.

<<ONDA DI ESPANSIONE TERMICA!>>

Il suo attacco finale mi scaraventa violentemente contro il muro opposto, facendomi uscire fuori dal campo.

<<Todoroki è il vincitore di questo scontro!>> annuncia Present Mic.

Me ne frego del dolore a tutte le ossa del mio corpo, della perdita...

A me che non interessa più vincere, tutto d'un tratto, solo perché...

Solo perché... loro... loro hanno... lo hanno fatto...

Bastardo a metà si è preso tutto del mio Deku...

La faccia corrucciata in un'espressione di dolore più al petto per la scoperta che per il dolore fisico.

Non sento niente di ciò che mi circonda, né i professori, né le comparse che probabilmente staranno urlando dall'entusiasmo. Solamente il suono dei robot infermieri che mi prendono e mi portano probabilmente dalla Vecchia.

Uno schifoso bacio sulla fronte e tutto passa, tranne il dolore psicologico.

<<Ecco qui ragazzo, adesso sei come nuovo!>> mi dice, prima di allontanarsi col suo bastone.

Solo allora mi accorgo che c'è anche Bastardo a metà sul letto accanto, seduto sul bordo a guardarsi una fasciatura sulla mano, probabilmente per un'ustione.

Questa volta, a differenza di tutte le altre, non mi importa di aver perso lo scontro.

Non mi importa, io che sono l'incarnazione della vittoria stessa, io che non perdo mai.

Non è stata una vera perdita per me questa, perché la vera perdita è stata quella di aver perso Lui.

La Vecchia si allontana abbastanza da lasciarci soli.

<<Bakugo, volevo farti i miei complimenti, sei comunque stato molto bravo e->>

<<Oi, senti, lasciamo perdere queste stronzate, ho bisogno di parlarti in privato, anche adesso.>>

Senza dire nulla, scende dal letto e mi guarda, col suo solito sguardo indecifrabile. Faccio lo stesso ed esco fuori dall'infermeria, seguito da lui.

Mi fermo fuori dalla palestra, lontano da tutti, e mi giro verso di lui poggiandomi al muro.

<<Allora, di che si tratta?>>

-

Foto: TAKuMA

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