Capitolo 11
Normani's pov
"Salve signora, posso salire?" "Oh ciao cara, no amore, Michelle è in punizione" aveva chiamato Lauren con il suo secondo nome, non era un buon segno "lo so, e a proposito, mi dispiace di averla segnalata al vicepreside..." "no tesoro, tu hai fatto la cosa giusta, deve imparare." "Okay... comunque, devo parlarle appunto di quello che è successo a scuola, non ci metterò tanto, solo dieci minuti" "Normani, io ti ci manderei pure, ma se faccio salire le sue amiche in camera sua non capirà mai" "capisco signora, mi scusi per il disturbo" "aspetta!" "Si?" "Non sei andata a scuola?" "Non ne avevo voglia... sono venuta direttamente qui" la signora sospirò, valutando la situazione "e va bene, ma diglielo che è un caso speciale questo!" "La ringrazio!" "Di nulla Normani, e dammi del tu! Sono 17 anni che te lo dico!" "Si! Mi scus- voglio dire, scusami!"
Bussai "è permesso? Ehi, Lauren" vidi la mia migliore amica distesa sul letto con le mani in mano "esci dalla mia camera" "Laur... ho fatto tanta fatica per convincere tua madre a farmi salire e tu ora mi mandi via così?" Chiesi accennando un sorriso triste "io e te non abbiamo niente da dirci" "Lauren, ti prego" sbuffò "cosa vuoi" entrai e mi sedetti ai piedi del suo letto "volevo scusarmi con te, per il comportamento che ho avuto in questi ultimi giorni... e beh... Volevo darti una spiegazione, penso che te la meriti..." lei si risistemò meglio e la vidi più interessata "okay, dimmi" presi un respiro profondo e cominciai a raccontare "ti ricordi la festa? Quella di sabato?" "Si" "qualche giorno prima Josh mi aveva dato il suo numero, ma per sbaglio l'ho salvato male e ho scritto ad uno sconosciuto, che poi si è rivelata una ragazza, di un anno più piccola di noi, che viene nella nostra scuola..." "cosa?" "Si... è dolcissima, sempre carina con me, mi tratta normalmente, come te, mi fa sentire amata, ma veramente però, non come tutti lì a scuola, che ci stanno intorno solo perché sperano di poter venire a letto con noi o comunque per doppi fini..." Cominciai a sentire i miei occhi pizzicare "ehi, va tutto bene" Lauren mi prese la mano e mi sorrise incoraggiandomi ad andare avanti "probabilmente non ha cambiato atteggiamento come fanno tutti con me solo perché non ci siamo dette chi siamo, sappiamo solo le iniziali dei nostri nomi, ci siamo raccontate di noi, ma sempre senza fare nomi o cose così, lei si chiama D." Presi il telefono e cominciai a sbloccarlo, continuando poi a raccontare, mentre Lauren sembrava sempre più interessata e comprensiva che arrabbiata "la picchiano" "cosa..." "me l'ha detto un sacco di volte che le fanno del male, la ho pregata di dirmi chi fosse la persona che la riduce così ma non vuole dirmelo, nonostante tutto non vuole che le faccia del male" "wow... questo non è da tutti..." "lo so... l'altro giorno mi ha detto che la avevano ridotta malissimo, non è potuta andare a scuola e si è sfogata, dicendomi come si sentiva, è stato orribile Laur" dai miei occhi ormai scendevano lacrime una dopo l'altra "mi ha pregata di non fare del male a nessuno, per non far soffrire agli altri quello che soffre lei, mi è venuta in mente la Hansen, scusami Laur, ma quello che mi ha detto D è stato terribile, non voglio far sentire nessuno nel modo in cui si sente lei, sono solo un mostro" mi coprii il viso con le mani e scoppiai, cominciando a singhiozzare "ehi, è tutto okay, è tutto okay..." Lauren mi abbracciò e quando io ripresi a respirare con regolarità le porsi il telefono per farle leggere la chat con D.
"Cavolo..." Lauren mi porse il telefono asciugandosi una lacrima che le percorse velocemente il viso "è solo per quello che ti ho fermata Laur, mi dispiace tanto, dovevo dirti tutto subito, dall'inizio" e ricominciai a piangere "la tua 'amica' ha ragione..." e mimò le virgolette sulla parola 'amica' "cosa stai insinuando?" Chiesi alla mia amica sorridendo maliziosamente "niente Manibear, niente" rispose lei sorridendo ancora "si, si, certo! E allora perché hai fatto le virgolette quando hai detto 'amica'"? E alzai un sopracciglio, sorridendo ancora, mentre lei alzò le mani in segno di resa "io non ho detto proprio niente, se tu hai la coda di paglia non è colpa mia!" "Che scema! Siamo solo amiche!" "Mh..." "BASTA!" "okay, okay!"
"Ragazze?" "Si mamma?" Lauren rispose a sua madre con il sorriso "credo che per Normani sia ora di andare" e il sorriso di Lauren sparì "oh... okay, ciao Mani" aprì le braccia e io mi ci buttai dentro "ciao Lau" salutai la mia amica con la mano e uscii dalla camera, seguendo la madre al piano di sotto "mi scusi se mi sono trattenuta troppo, mi dispiace, dovevamo chiarire un malinteso" "Normani tesoro, dammi del tu! E comunque non fa niente, per me saresti anche potuta rimanere a dormire, ma stava ridendo e scherzando troppo, deve capire che sta in punizione, non in vacanza" "capisco" lei mi sorrise gentilmente "buona giornata tesoro" "buona giornata a lei" e uscii da casa.
Dinah's pov
Da ieri non avevo mai smesso di pensare a Kordei, ricordi sfumati continuavano ad apparire nella mia testa, soprattutto uno, c'era lei che si chinava su di me e mi guardava, poi mi prendeva in braccio e sorrideva portandomi in infermeria. La domanda però restava sempre la stessa: perché l'ha fatto? Non lo so.
"A che pensi?" La ragazza più bassa accanto a me attirò la mia attenzione "niente..." "lei?" "Lei." Risposi annuendo e guardando in basso "cosa credi che sia successo?" "Non lo so... magari è tutto uno scherzo, sai come sono quelle due" "secondo me no, nessuno è in grado di fingere in quel modo, e poi andiamo, la Jauregui è finita dal vicepreside!" "Lo so, infatti sono combattuta... e poi dov'è Kordei? Non l'ho vista oggi, o almeno non ancora" "...i suoi occhi sembravano quasi grigi..." "cosa?" "Vuoti..." "Camila?" Niente, riprovai "Mila?" "Mh?" "Di che parli?" "Di Lauren" "cosa? Oh! Ma ti riprendi o no? Ti ha spedita in infermeria con gli occhi neri quella stronza! Ora la chiami anche per nome?!" "Calmati China! Stavo solo facendo un'osservazione sui suoi occhi, sto solo dicendo che sono belli!" "Sarà... comunque non me la racconti giusta, e poi da quand'è che quella merita il tuo tempo e i tuoi pensieri?" "Ti stai semplicemente sbagliando Dinah, e comunque non mi sembra che io ti faccio appunti quando guardi il culo alla Kordei, quindi..." "che faccio io?!" "Le guardi il culo, non negarlo, ti ci perdi proprio" "non è vero" "mh, certo" "basta. Discorso chiuso."
"China, guarda che se quello ti becca ad usare il telefono te lo sequestra!" "Shh" sbloccai il mio cellulare e scrissi
A: N
D: mi manchi...
Ma lo cancellai e ricominciai a seguire la lezione, dopo mezz'ora mi vibrò il telefono
N: mi manchi... come stai?
Persi un battito
D: mi mancavi anche tu... bene grazie, tu?
N: mh... non c'è male
D: che combini?
N: sto a casa, non avevo voglia di venire a scuola
D: ah, beata te, io sto in classe invece e giuro che adesso tiro l'astuccio al professore
N: no ahahahah
D: ti giuro non ce la faccio più a sentirlo!
N: ti sto disturbando? Vuoi che ci sentiamo dopo?
D: non mi disturbi mai
N: ...
D: ?
N: niente, mi fai sorridere
D: anche tu
N: grazie
D: per cosa?
N: per avermi cambiata, in meglio
D: non so nemmeno come ti chiami per intero, non posso essere così influente
N: lo sei...
D: ci conosciamo da quasi un mese
N: sei già speciale
D: anche tu, troppo
N: 'troppo' è un male?
D: forse si...
N: scusami, non voglio farti stare male, mi dispiace tanto
D: no, non hai capito, non intendevo in quel senso...
N: e cosa intendevi?
D: niente...
N: dimmelo :(
D: no :)
N: :c
D: c:
N: daaaii
D: nope
N: uff, sei cattiva però
D: tanto
N: D:
D: :D
N: ma tu una volta non stavi in classe?
D: yep
N: e il professore?
D: pfft! Che si fotta
N: oh mio
N: sono traumatizzata
D: perché?!
N: non ti facevo così trasgressiva!
D: eheheh
D: no ok mi ha vista e adesso secondo me ora mi prende il telefono, a dopo N :*
N: a dopo D <3
Ignorate l'ultima parte della chat che è degenerata malissimo però ok, capitemi, stavo in classe durante l'ora di sta, stavo delirando
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top