28 Novembre.

-Sei proprio un coglione Iero-

Sputò Michael mentre con lo sguardo fulminava il ragazzo davanti a sè.

Aveva ancora in mente l'immagine di suo fratello con gli occhi rossi, tutti, tutti, sapevano quanto Gerard stravedesse per Frank.

-Tu non puoi capire Micks, tu non sei gay, non è cosí semplice dirlo al primo che passa-

-Ah è per questo che ti diverti a fare il coglione con lui?-

Frank sospirò pesantemente, aveva ragione il biondo.
Si era accorto da qualche anno di avere delle "tendenze particolari" come le chiamava suo padre quando si entrava nel discorso, e mai avrebbe pensato di prendersi una cotta per quel ragazzo strambo.

-Hai ragione, sistemerò tutto-

Frank: Ehi Gerard, scusami per ieri sera, la verità è che non ho avuto il coraggio per dirti che quello per cui ho una cotta sei tu.

Frank: Gerard non mi ignorare, sono stato un cretino lo so, ma posso rimediare

Frank: Tuo fratello mi ha detto che ti piaccio molto, non è così?

Il ragazzo quasi si strozzò con la sua stessa saliva, che diritto avevano tutti di sapere quello che provava per qualcuno?

Gerard: Non è vero nulla

Frank: E se ci incontrassimo nell'aula 127 domani alle 10.00?

Gerard: Scordatelo

Stava letteralmente sudando, l'aula 127 era una stranza strettissima, nessuno ci entrava più da tempo.
Il solo pensiero di condividere quello stretto spazio con Frank lo eccitava da morire, ma non voleva star male ancora.

Frank: Beh Gerard, io ti aspetto lì in caso cambiassi idea

Frank: Dimenticavo, attento alla lezione di storia

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