Cap. 2

Rientro a casa verso le undici di sera. Dopo che il cosiddetto Marvin se n'è andato, lasciandomi sola in mezzo alla sala a piantare le radici, mi sono impegnata ad ubriacarmi fino a farmi perdere la testa. Ancora adesso sono convinta che le stelle girino intorno alla mia testa ballando sulle note di Cheap trills. ARG! Perché i casini succedono solo a me! Insomma, che cosa ho fatto io per meritarmi tanti guai? Bah! Mi tolgo le scarpe, lanciandole nei luoghi più remoti della casa, e mi dirigo nella mia stanza. Vado verso il comodino e prendo il caricabatterie, che collego subito al telefono. 

OH-OH! 

Ma guarda chi è che mi ha chiamata per ben sette volte! D'un tratto la mia stanchezza scompare e lascia spazio alla curiosità. Mi butto sul letto e scorro i messaggi che Mike mi ha scritto accompagnandoli con chiamate. Un'intermittenza di ''dove sei?'' e ''ma dove CAZZO sei?!'' e anche ''dobbiamo parlare'' si susseguono nella chat. Come osa parlarmi in questo modo? Io dovrei essere quella arrabbiata! Non lui! Al massimo ha la possibilità di sentirsi uno schifo e di farsi qualche domanda sul perché non mi sia presentata! STRONZO! Lancio il telefono sul divanetto difronte al mio letto e mi rimbocco le coperte. È strano, ma aver scoperto che Mike mi tradiva già da un po', considerando che aveva una certa esperienza nel leccare audacemente l'interno bocca della tipa, non mi abbia sconvolta più di tanto. È come se mi fossi tolta un peso. Forse è giusto che sia andata così. D'altronde anche le ragazze non avevano un buon presentimento, né i colleghi di lavoro, né la signorina Rosy. Ci sono! Domani io e Mike romperemo da persone perfettamente adulte e civili. Senza arrabbiarci o picchiarci (quest'ultima rivolta soprattutto a me). Mi rigiro sul letto in cerca di una posizione comoda. Quando mi rendo conto che non riesco a dormire mi ricordo del bigliettino che Marvin mi ha consegnato. Frugo nella borsa e lo tiro fuori. Mi sembra un sogno! Marvin Berger vuole rivedermi! Ancora ricordo la prima volta che l'ho incontrato nel bed&breackfast di famiglia circa dieci anni fa...

(esattamente dieci anni fa)

Din! Messaggio di Sorella Alice: ''Ari! Sono arrivati due tedeschi nel B&B!!!''

Din! Messaggio di Sorella Alice: ''Uno è 03 e l'altro è 05''

COSA?!

Se c'è una cosa che adoro dell'estate sono le vacanze estive e l'arrivo di ragazzi single nel nostro B&B!

Scendo dal letto il più in fretta che posso e decido di indossare un vestito verde a fantasia floreale. Bisogna farsi belle per i principi azzurri!

Esco dalla mia stanza, cercando di non sbattere la porta troppo forte per l'emozione, e mi fiondo in cucina, dove trovo stravaccata sul divano mia sorella.

Mi fiondo letteralmente su di lei e la scuoto per bene.

«DOVE SONO?»

«Ma sei scema?!»

«Può darsi, ma DOVE SONO?»

«Ma chi?»

Ma come fa a non sapere di chi sto parlando se nemmeno due minuti fa mi ha scritto i messaggi. Odio essere l'unica di questa famiglia perspicace.

«I TEDESCHI!» le urlo in faccia, facendola rabbrividire di paura. Ah, che bella sensazione è quella di avere la dote di spaventare tua sorella.

Lei, per tutta risposta, mi butta per terra con uno spintone e si porta delle ciocche di capelli dietro le orecchie. Poi, mi fissa con quel suo sorriso malizioso, sapendo che potrei fare qualsiasi cosa mi verrebbe chiesto pur di avere qualche informazione clandestina sui due ragazzi. (Perché, in teoria, non possiamo avere nessuna informazione sui clienti, fino a quando non si presentano nella nostra casa. Ma mia sorella è la regina dello stalking...quindi).

«Ah, ma alla fine non sono granché! Anzi, a dire la verità, sono bruttissimi. Da far girare le budella!» EH?

Non so se essere più arrabbiata per aver pensato solo per un secondo che fossero arrivati dei ragazzi carini a casa nostra o per aver immaginato di tutto punto una storia romantica con uno dei due. Così, mi siedo vicino a mia sorella e comincio a mangiarmi le unghie pensierosa e rattristata.

«RAGAZZE!! VENITE A SALUTARE I NUOVI OSPITI!!» sono le parole di nostra madre che ci ricompongono dallo stato di trans che avevamo intrapreso.

Con riluttanza ci alziamo e ci dirigiamo verso i nuovi clienti. Forza, andiamo a salutare quei due goblin!

Arrivate fuori prendiamo i fiori che ci consegna nostra madre e ci dice di aspettare che la famigliola varchi la porta d'ingresso.

«Su con la vita Ari! Vedrai che arriveranno un giorno anche dei bei ragazzi!» mi dice mia sorella con fare premuroso.

«Sì, forse hai ragione. Spero soltanto che quel giorno non arrivi quando io sarò diventata un organismo decomposto»

Alice ridacchia alla mia battuta e poi al cigolio di una porta raddrizza la schiena. Ci siamo. Il cancello si apre ed entra una signora di mezza età molto bella. Alta, bionda e snella. La segue un uomo più vecchio di lei, ma che sembra uscito da una rivista di Vogue e infine, dietro di loro ci sono i loro due figli e...

«ARI! CHIUDI LA BOCCA, O RISCHIERAI DI ALLAGARE L'INTERA CASA!» le urla di mia sorella mi ridestano dai miei pensieri non poco angelici sui nuovi ospiti. Che sono tutt'altro che brutti.

«Ali, dì alla mamma di prenotarti una visita dall'oculista, perché credo che tu abbia dei seri problemi!» le dico stampandomi un sorriso in faccia e dirigendomi verso la famiglia imperiale per porgere i fiori alla loro signora.

«Buongiorno signora...emm...signora.» dico porgendole la mia mano.

«Chiamami Anastasia, ti prego. Non farmi sentire vecchia più di quanto lo sia già» mi dice lei con un sorriso dolce e afferrando la mia mano. Ha una presa calda ma forte.

«Oh, beh, allora piacere, io sono Arianna e quella dietro le mie spalle è Alice, mia sorella»

«Siete proprio due belle ragazza educate, non come i miei due figli che sono uguali al padre» dice rivolgendo uno sguardo tutt'altro che scocciato verso il marito e verso i suoi figli.

Si vede che vuole bene a loro!

«Marvin! Tim! Venite a salutare Arianna e sua sorella!» dice rivolta ai due principi azzurri, e poi rivolgendosi a me aggiunge a bassa voce «Devi scusarli se non ti parlano molto, ma sono un po' timidi. Soprattutto Marvin, il fratello maggiore»

Non faccio in tempo a rivelarle che anche io sono molto timida che i due ragazzi si avvicinano a me e si presentano. Da quanto ho capito Tim è quello più energico, con i capelli biondi che gli sfiorano le spalle e quel sorriso da strafottente sulle labbra. Marvin, invece, è quello più tranquillo. Alto e biondo al punto giusto. Gentile e divertente. E cortese. E bellissimo. E mio futuro marito. OPS! Ho già cominciato a farmi film mentali. 

E non credo saranno gli unici che farò...

All'epoca ero solo una ragazzina e pensavo che col tempo la mega cotta che provavo per lui si sarebbe affievolita. Ovviamente non potevo sapere che il tedeschino figo sarebbe andato a lavorare a Londra nello stesso quartiere dove vi sarei andata anche io. Mi rigiro tra le mani il foglietto, come per vedere se sia autentico poi

«Gli scrivo!» dico rivolta alla statuetta a forma di maiale, come se potesse darmi una risposta. Riacciuffo il telefono, che poco fa avevo buttato sulla poltroncina, e aggiungo il numero. Poi vado su WhatsApp e premo, con il dito, sulla sua foto profilo esaminandone tutti i dettagli nascosti che potrebbero dirmi se è impegnato, sposato, single. Non trovo nulla di particolare nella sua foto profilo. Vi è soltanto lui con indosso una felpa nera, che sorride verso l'obbiettivo.

Bene! Ora passiamo alla domanda principale: che cosa gli scrivo? Senza pensarci due volte digito il numero di Elena e la chiamo. Vedo che sta rispondendo alla videochiamata, ma mentre sto per salutarla, di colpo, mi fermo, notando lo sguardo omicida che mi manda.

«Se questa chiamata non è per dirmi qualcosa di importante...io, ti giuro sul mio onore, verrò lì a Londra e ti torturerò l'anima per avermi fatto interrompere un sogno spettacolare che stavo facendo!» mi minaccia. Emm, ok forse non ho preso in considerazione l'orario, ma molta gente va a dormire verso l'una di notte, no? Comunque decido di risponderle nel modo più pacato possibile, nell'intento di addolcirla

«Mi dispiace per averti fatto interrompere un sogno spettacolare, ma la mia è una questione di vita o di morte» dico cercando di essere convincente. Elena sembra non dare segni di vita, quindi continuo

«Io e Mike ci siamo lasciati» dico tutto di un fiato.

«Merda! Merda! Ari cavolo, mi dispiace, cioè non così tanto, però sapevo che a te piaceva e che...ehi, ma non sembri essere tanto afflitta dalla rottura» mi dice. Poi d'un tratto la sua espressione cambia, 1diventando tutta pallida in solo colpo.

«L'hai ucciso?» non so se sentirmi offesa o divertita. Nel dubbio mi metto a ridere con uno sguardo imbronciato.

«Ma cosa...NO! Non sono così vendicativa...almeno...credo» dico imbarazzata

«Io non escluderei l'opzione» prima che Elena possa aggiungere qualcos'altro dico:

«Comunque non è questo il problema» e ricomincio a diventare di nuovo iperattiva

«Ari, non guardare me, io non ti nasconderò in casa mia dalla polizia e no, non nasconderò il cadavere del tuo ex» mi dice tutta agitata.

«ELE! NON HO UCCISO MIKE!» sbotto

«È la stessa frase che direbbe un serial killer» mi dice lei. MANTIENI IL CONTROLLO ARI!

«Ho incontrato Marvin...» 

«MERDA!» 

«...e...l'ho baciato, cioè, in realtà è stato lui a baciarmi...» «CAZZO!» 

«...e mi ha dato il suo numero di telefono...» 

«PUZZOLA FRITTA!»
«...e ha chiesto di rivedermi.»
«MADRE SANTA DI TUTTI GLI ANTENATI DEGLI UNICORNI!»

«Ele, quando avrai finito di imprecare in tutte le lingue del mondo, potremmo portare un discorso da persone civili e parlare di Marvin» le dico, alche lei mi risponde:

«Emm...ok, dammi solo qualche minuto per diventare una persona più civile» e così dicendo spegne il microfono per qualche minuto.

Solo che si è dimenticata di disattivare la telecamera e così facendo, mi viene presentata una scena a dir poco esilarante. Elena sta saltando, sul suo letto, alzando e abbassando le mani e suppongo che stia anche urlando, dato che sta tenendo la bocca aperta come se avesse una paralisi. Dopo due minuti il suo microfono viene attivato.

«Bene, ora che siamo due persone adulte perfettamente civili, possiamo parlare» non passano nemmeno due secondi che io ed Elena scoppiamo in una fragorosa risata

«Non riesco a crederci che Marvin ti ha baciata!» mi dice Elena sorridendo e scuotendo, lentamente, la testa.

«Lo so, è strano anche per me...comunque volevo chiederti se gli scrivo oppure no» non faccio in tempo a finire la frase che mi risponde

«CERTO! SCRIVIGLI!» mi dice.

«Ma è tardi...starà dormendo...» protesto in modo poco convincente

«...oppure no» termina la frase Elena lanciandomi un sorrisetto malizioso. Con un sorriso mesto annuisco.

«Ari, non credo che Marvin stia dormendo, dopo questa serata così passionale. Anzi, credo che lui stia aspettando il tuo messaggio. Buttati Ari! Basta organizzare qualsiasi cosa della tua vita.» Mi sto per commuovere, dico davvero.

«Ora, Ari, scusami ma io ti lascerei e andrei a finire il sogno che tu hai interrotto» e così dicendo mima il segno del saluto militare, che mimo a mia volta. 

Chiamata terminata. 

E ora si inizia a chattare...

...PER TUTTE LE BOLLETTE DEL GAS!

Ho dimenticato di chiedere ad Elena la domanda più importante: Che cosa gli scrivo?!? Mi presenterò. Sì, mi sembra un'ottima idea. Entro su WhatsApp. Premo l'icona di Marvin per iniziare una conversazione. La prima fra tante. Speriamo. Respira Arianna. Ce la puoi fare. Devi solo mandare un semplice messaggio. Digito il messaggio e premo invio. Ora posso morire. Quando sto per buttarmi dal balcone, ecco che sento la musichetta che indica che mi è arrivato un messaggio. Mi fiondo sul telefono. Prima di accenderlo, però, prego tutte le divinità, spiriti e mantra, che il messaggio sia di Marvin. Ok. Tre...due...uno...Sìììììì. È Marvin!  

CHAT CON  MARVIN

ARIANNA: Hey, sono Arianna! (Quella che hai baciato)

MARVIN: Hey, suppongo tu sappia già chi sono. (Quello che ti ha baciata)

Mi ha risposto ironicamente! E' un buon segno, giusto? ASPETTA! Ora che cosa gli rispondo! Ma miracolo dei miracoli, ecco che Marvin mi scrive, togliendomi, così, il problema di iniziare un nuovo discorso.

MARVIN: A cosa stai pensando, in questo momento?

Emmm. Non credo si possa mettere per iscritto quello a cui sto pensando. Soprattutto, non si può dire, a colui che si ha una cotta, che si fanno pensieri non tanto innocenti su di lui.

ARIANNA: Al giorno di domani. Tu?

MARVIN: A te.

ARIANNA: Lo dici a tutte le ragazze che baci?

MARVIN: No, ad ogni ragazza dico qualcosa di diverso, per non sminuirle. 😉

ARIANNA: Quindi dovrei sentirmi onorata?

MARVIN: Sì, dovresti.

ARIANNA: Beh, non lo sono, e comunque sarei curiosa di sapere che tipo di messaggio hai  dato  alle altre tue ragazze.

MARVIN: Attenta, my lady, io non ho detto che erano le mie ragazze, quelle fanno parte di un'altra categoria, ma ho parlato in generale.

ARIANNA: Ed io, di quale categoria farei parte?

MARVIN: Buona notte Arianna.

Ha per caso eluso la mia domanda? O l'ha fatto per provocarmi? O entrambe? Lo sa vero che adesso non riuscirò più a dormire? Ne è cosciente?! Uff....sono così arrabbiata con lui, che gli tirerei un pugno in faccia...oppure...CI SONO! Non gli darò la buona notte! Ben gli sta! Mi alzo dal letto e vado a mettere il telefono in carica. Poi, mi butto nella mia adorata culla, nella quale mi addormento.

SPAZIO ALLA PRODUTTRICE: Allora, come avete visto abbiamo fatto la conoscenza di Elena, una persona molto vivace e solare, ma...la cosa importante è che Arianna si sia decisa di scrivere a...Marvin ;-)

P.S. Mi scuso in anticipo per eventuali errori che ci saranno e che ci sono già, provvederò a correggere. <3

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