cap.9

Ormai era pomeriggio inoltrato, ognuno alla torre era occupato con le loro attività quotidiane, tranne nel laboratorio di Bruce, dove Tony aveva convito Peter a sottoporsi a qualche esame. Le circostanze non erano ancora chiare per Tony, il ragazzo che aveva di fronte si era comportato per giorni come se nulla fosse accaduto. C'era qualcosa che turbava Tony, e Peter gli stava sicuramente nascondendo qualcosa.
"Allora Bruce, trovato qualcosa?"
Domandò avvicinandosi allo scienziato che controllava i file e dati sullo schermo.
"Tutti i valori sono nella norma, certo sono tutti sballati per un essere umano, ma riguardandosi di Spiderman è tutto normale."
Rispose sistemandosi gli occhiali.
"Si ma non capisco, c'è qualcosa che non quadra Bruce..." disse abbassando gradualmente il tono della voce fino ad arrivare a bisbigliare."...si comportava come se avesse cancellato la sua mente, eliminando il ricordo della morte di May , e sai che la mente non è come un computer in cui cancelli file senza avere effetti collaterali"
Tony si avvicinò ancora di più a Bruce per 'controllare' anche lui i dati e lanciò un occhio a Peter che dall'altro lato del vetro stava aspettando nel laboratorio di Tony li accanto.
"Lo so Tony, lo so. Forse è stato per via di quei viaggi inter-dimensionali, viaggiare nello spazio e nel tempo forse ha deformato alcuni dei suoi ricordi dolorosi, e ora che è tornato alla normalità tornerà alla normalità anche lui"
"Forse"
"Dovresti portarlo da T'challa, per esserne più sicuri"
"In Wakanda? E perchè mai?"
"È l'unico posto che possiede tecnologie al pari delle nostre e poi sono abbastanza competenti in quel capo, stanno pur sempre aiutando Bucky!"
"Si e così far congelare pure mio f.... il mio stagista. No, non se ne parla, lui resterà in questo Stato e non si muoverà da New York."
All'improvviso Natasha entrò nella stanza.
"Tony, Fury ti cerca" Disse.
"Si dirgli che sono occupato lo chiamerò più tardi."
"No, non capisci, è di sotto e ti sta aspettando. Ha detto di scendere prima che faccia un buco nel soffitto e farti cadere da lui"
Tony roteò gli occhi e decise di scendere per incontrare l'uomo.
"Potete dare un occhio a Peter, non voglio che stia da solo dopo tutto questo"
Concluse lasciando la sala e scendendo le scale andava incontro al suo destino, ingoiò un nodo formatosi in gola e entrò nella sala riunioni abbassando lentamente quella maniglia grigia e spingendo la porta di mogano.
"Hey Fury, qual buon vento ti porta qui!"
"Lo sai il perchè, su siediti dobbiamo parlare di Spiderman"
Tony entrò chiudendo la porta e si mise seduto su una poltrona e fisso dritto negli occhi Fury.
"Mi sembra che avevamo già detto tutto, no? Resterà qui! Tu l'hai oscurato dal sistema, nessuno verrà a cercarlo, o non è cosi?"
"Il ragazzo resta qui, ma Spiderman è ancora un problema da gestire"
"Scusami e da quando Spiderman è un problema?"
"Da quando so che è un ragazzino che TU hai portato in Germania e messo in mezzo a guai peggiori!"
Fury sbottò sbattendo entrambe le mani sul tavolo attirando immediatamente lo sguardo di Stark.
"Non è mai stato un problema fino ad ora, e non mi sembra che Peter sia diventato di colpo un ragazzino, gli ho fatto io la tuta con gadget per aiutarlo e sono sempre io che lo controlla, E fino ad ora è sempre scivolato tutto liscio."
"Le cose sono cambiate Stark. Il ragazzo ha appena perso il suo ultimo parente in vita, ed è un adolescente, sono imprevedibili, per questo deve essere istruito."
"Non era il suo unico parente"
Borbottò.
"C'è qualcosa che devi dire Tony?"
"Si, non puoi inserirlo in uno dei tuoi protocolli assurdi dello S.H.I.E.L.D.!"
"Ti ricordo che gli Avengers SONO uno dei miei come li definisci tu... protocolli assurdi dello S.H.I.E.L.D."
"Ad ogni modo non puoi prenderlo e spedirlo in una delle tue missioni in giro per il mondo."
"Non andrà in nessuna missione, per ora, voglio solo reclutarlo per qualche allenamento e qualche missione di poco conto, quando sarà pronto si unirà agli Avengers"
Tony si alzò di scatto e camminò verso la porta, totalmente contrario a quell'idea, Peter è il SUO stagista, lasciarlo andare con Fury significava non sapere dove Fury l'avrebbe spedito nelle missioni e che genere di missioni avrebbe avuto, e Tony odiava non sapere; ma dopotutto è pur sempre Peter a dover scegliere.
"Dovresti parlare con il diretto interessato, no me e non oggi, come hai detto tu è appena morta sua zia e domani ci saranno i funerali, dargli un po' di tregua. Peter è adulto, più o meno, ma comunque abbastanza grande per scegliere, ma devo dirti una cosa, Nick. Non provare a dare al mio Spiderboy qualche gadget pericoloso o spedirlo da qualche parte di potenzialmente pericoloso, sai che ho di nuovo iniziato a collezionare armature vero!?"
Concluse uscendo dalla stanza e si incamminò per ritornare ai laboratori. Lungo la strada si scontrò con la rossa.
"Nat, Peter?"
Si affrettò a domandare.
"Con Bruce, lui e Morgan stanno facendo dei piccoli esperimenti"
"Si, immagino quanto piccoli siano."
Rispose alzando gli occhi al cielo, conoscendo i due ragazzini sicuramente non si sarebbero limitati agli esperimenti con acqua e olio.
Arrivò in laboratorio dove Bruce giocava al piccolo chimico con i ragazzi, appena lo vide il fusto verde solbazzò, alzandosi e fissandolo intensamente.
"Ragazzi devo parlare un attimo con Tony, voi nel frattempo non fate esplodere nulla"
Disse facendo a Tony segno di uscire, e lo segui nel laboratorio accanto.
"Allora Bruce, c'è qualcosa da dirmi?"
Lo fissò curioso di sapere perchè tutta quella fretta.
"Tony il ragazzino mi preoccupa. Prima, stando con lui ho scoperto qualcosa e mi è sembrato strano, diverso. Era irrequieto, come se qualcuno lo stesse chiamando in continuazione. Ho fatto qualche ricerca mentre i ragazzi si divertivano, ci sono molte cause che portano ad allucinazioni, ma penso che la più probabile sia il disturbo post-traumatico da stress. Con tutto quello che è successo, tutto quello che ha visto; ha solo diciassette anni e ha dovuto già affrontare la morte di troppe persone"
"Ha sedici anni. C-Cosa dobbiamo fare?"
Chiese timoroso, spaventato e preoccupato per il ragazzo.
"Non lo so, gli servirà tempo, ma riusciremo sicuramente ad aiutarlo, siamo pur sempre gli eroi più forti della terra no!? Tu ora parla col ragazzo, io penso alla squadra"
Bruce diede una pacca di rassicurazione sulla spalla dell' amico e uscì dirigendosi al piano di sotto, mentre a Tony serviva un secondo per riprendere fiato e sistemare i pensieri, dopodiché uscì e tornò dai di ragazzi.
"Morgan, tesoro puoi andare a giocare giù devo parlare con Peter di cose da grandi"
"Posso usare lo scudo di capitan America?"
"No, ma credo che zio Steve sarà felice di gioacere con te"
Rispose Tony e dopo Morgan con un sorriso allegro uscì dalla stanza.
"Spero che Rogers abbia messo quello scudo sotto chiave"
Borbottò sarcastico mentre si girò a guardare Peter.
"Bimbo ragno noi dobbiamo parlare un po'."
Tony prese una sedia e si posizionò difronte al ragazzo.


¡Hola!
I'm back.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ci vediamo presto.
~Leo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top