cap.7
Tony aiutò a caricare i due borsoni di Peter e la valigetta con il costume nel cofano e dopo seguì il ragazzo in auto. Peter viaggiava accanto a Tony, ma nella sua testa era come se stesse solo. Restò a fissare il vuoto dal finestrino stringendo il pugno più forte che poteva, quasi come se volesse cancellare tutto ciò che è accaduto.
"Sei pronto?"
Domandò Tony parcheggiando nel garage della torre, Peter senza proferire parola annuì e seguì il miliardario nell'ascensore.
La tensione era più tagliente di una lama, e il silenzio la alimentava. Finalmente arrivarono a destinazione, le porte si aprirono e i due eroi si trovarono nella sala dove usualmente organizzavano le feste e dove passavano il tempo libero. Tony sperava che incontrare anche gli altri della squadra e distrarsi fosse d'aiuto al piccolo ragnetto, ma in realtà peggiorò solo le cose. C'era un motivo per cui Peter aveva deciso di dimenticare la morte di May, e questo non lo aiutò.
Friday gli diede il benvenuto e i presenti nella stanza si voltarono verso l'Ascensore.
"Peter!"
Urlò Morgan correndo verso di loro. Adorava passare del tempo con Peter così come Peter adorava passare del tempo con Morgan.
E Tony si sentì quasi sollevato a vedere un accenno di sorriso sul volto di Peter.
"Ragazzi ho una bella idea. Morgan perché non mostri a Peter la nuova sala cinema? Sicuramente inpazzirete entrambi per quella"
"Va bene papà. Vieni Peter è di qua!"
Disse Morgan urlando di gioia e tirando Peter verso la nuova sala che avevano da poco finito di sistemare. L'energia di quella bambina è così contagiosa che Peter si sentì meglio, o quasi.
Tony rimase solo con Nat che stava giocando con Morgan e Steve che leggeva un libro di letteratura antica.
I due eroi guardarono confusi Tony, si domandavano perché il ragazzo fosse qui, ma soprattutto perché Tony aveva quel viso scuro che cercava ad ogni costo di nascondere a Peter.
"Gli altri dove sono?" Domandò e Steve gli rispose
"Sam è a correre, Bruce a quell'appuntamento con quel dottore, Crondors mi sembra"
"Connors" Lo corresse la rossa.
"Poi c'è Thor, beh sai come fa, si allontana senza dire nulla."
"Probabilmente è da quel suo amico Erik Selvig. Gli altri sono qui."
Concluse Nat.
"Ho bisogno di tutti. Dobbiamo parlare del ragnetto. Friday dí a tutti gli Avengers nella torre di venire qui." Ordinò Tony.
"Subito capo. Il colonnello James Rhodes e Visone stanno arrivando"
Informò l'AI. All' appello mancavano Wanda e Clint, ma la loro assenza era già prevista, dopotutto Clint è a casa dalla sua famiglia e si vedeva alla torre solo per partecipare a una riunione o ad una missione, Wanda d'altro canto abitava ancora all'Avengers's Tower, ma spesso le lezioni al college la prendevano più del dovuto.
La porta dell'ascensore si aprì e Rhodey e Visione uscirono da lì incontrandosi con i tre Avengers.
"Allora qual è l'emergenza?"
Chiese Rhodey, poi vide la faccia scura del suo migliore amico, e dopo tanti anni che lo conosceva aveva quasi sviluppato una sorta di telepatia.
"È morto qualcuno?"
Domandò, Tony ingoiò il nodo formatosi in gola e sputò il rospo.
"La zia di Peter"
"Cosa!"
Fu la risposta all'unisolo dei presenti, palesemente sconvolti.
"Come è successo?"Domandò Steve
"Non lo so di preciso, per quanto ne sappia potrebbe essere morta da giorni, da quando Peter è stato via probabilmente" Ammise Tony.
"Questo spiega perché era così strano ultimamente" Rispose Nat.
"Bruce dovrà fargli dei controlli. Quando sono stato con lui, a casa sua, Peter era ancora più strano. Era come se il suo cervello avesse cancellato quella parte della storia, poi all'improvviso sì è sbloccato."
"Ora che faremo?" Chiese il biondino.
"Vivrà qui, mi sembra ovvio. Nessuno toccherà il mio nipotino." Disse Natasha facendo l'occhiolino a Stark, ricordando ciò che qualche anno prima le aveva confidato.
"Si. Ho parlato con Fury, se ne occuperà lui affinché Peter non finisca nei fascicoli degli assistenti sociali. Ora qualcuno di voi può aiutarmi, avrei delle borse di Peter nel cofano"
I quattro uomini scesero quindi nel garage per prendere la roba del ragazzo e portarla nella sua nuova camera.
Tony's pov.
I ragazzi mi aiutarono a portare le cose di Peter in quella che sarà la sua nuova camera, e che sicuramente Peter adorerà. O almeno lo spero, c'è di tutto, dai modellini in lego a alcuni piccoli accessori ragneschi, potrei aver per sbaglio svaligiato una di quelle bancarelle in quella fiera dedicata a Spiderman, dove vendevano ogni cosa , dalle magliette alle tazze; e forse mi è un po' sfuggita la mano.
Che ci vuoi fare, il mio ragnetto aveva appena salvato la città.
Una volta finito con i bagagli decido di raggiungere Peter e Morgan.
La scena che vidi fu tra le più dolci che abbia mai visto. Stavano vedendo insieme un film, ridendo e scherzando. La mia bambina a quanto pare aveva anche lei un super potere, quello di far ridere gli altri. Anche se negli occhi di Peter si poteva vedere ancora qualcosa.
"Bene, che mi sono perso qui?"
Dissi entrando nella sala e sedendomi sull'immenso divano tra Peter e Morgan.
"Il regno delle fate è tutto congelato." Disse Morgan stringendo un peluche.
Mi giro poi alla mia destra dove Peter stava comodamente seduto, ma con lo sguardo perso nel vuoto. Con un rapido movimento lo afferrai per le spalle tirandolo a me, facendolo appoggiare sulla mia spalla.
"Si sistemerà tutto"
Peter's pov
"Si sistemerà tutto"
Come può dire una cosa simile. Oh giusto lui non sa cosa è successo. Per questo pensa che si possa aggiustare qualcosa e tornare tutto alla normalità, ma non c'è niente da sistemare.
Mia zia è morta, così come molti dei miei spider-amici che in questi mesi avevo iniziato a conoscere e a legare. Ora tutto questo è finito. Morlun si è preso tutto. Da quando è entrato in casa mia quella sera e uccise May fino alla sua morte non ha fatto altro che portarmi via amici.
Perciò no, non c'è nulla da sistemare.
Il film che stavo vedendo con Morgan finì.
"Allora piccoli genietti che ne dite di fare un giretto in laboratorio?"
Propose il signor Stark e Morgan esultò entusiasta, io un po' meno.
"Tutto bene bimboragno?" Disse il signor Stark girandosi verso di me con Morgan tra le braccia.
"Si, tutto okay; sono solo un po' stanco, con tutto quello che è successo non credo di avere molte energie per stare in laboratorio"
Gli mentii, la verità è che vorrei stare solo, chiuso in un posto dove nessuno può vedere questa mia debolezza.
"Oh bene, allora ti mostrerò la tua camera. Morgan, tu inizia ad andare al laboratorio e stai con lo zio Bruce finché non sarò arrivato, e ricorda non toccare nulla" Rispose facendo scendere la bambina a terra.
"Va bene papà"Disse prima di scattare via.
"Bene ragnetto abbiamo circa cinque minuti prima che questo posto salti in aria"
"Cosa?"
"Scherzo, dai vieni le stanze sono di quà."
Mi disse e mi fece strada verso un corridoio in cima a delle scale.
"Questa è la camera di Steve, quest'altra di Thor..."
Iniziò a mostrarmi dove erano posizionate le loro camere, nel caso avessi bisogno di loro.
"....e infine questa qui è la tua. La mia stanza si trova proprio qui difronte se hai bisogno di qualcosa."
Disse aprendo la porta mostrando un'immensa camera.
"Le tue cose sono qui, in più abbiamo aggiunto qualche cosa che ti piacerà."
Restai colpito, il signor Stark deve aver perso molto tempo per arredarla.
"Che c'è? C'è qualcosa che non va? Non ti piace? Se vuoi possiamo cambiare l'arredamento se non ti piace qualcosa!"
"Oh no signor Stark, è perfetta. Grazie"
"Perfetto, allora riposa pure, verrò a chiamarti per il pranzo. Se hai bisogno di qualunque cosa, chiedi a me o a Friday."
Con questo il signor Stark si congedò e uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
Rimasi solo in quella grande stanza, finalmente. Mi avvicinai ad uno dei borsoni che avevo portato dal mio appartamento e lo aprii. Certo dovrei sistemare i bagagli, prima o poi, ma d'altronde non dovrò stare qui per un po'.
In uno dei borsoni trovai una vecchia foto di me e zia May. Come ho fatto a dimenticarmi di ciò che ha fatto Morlun? Oh ma certo, è ovvio, ho viaggiato per i mondi attraverso universi alternativi e tutto dopo che ho fatto uccidere mia zia. Perchè è solo colpa mia se è morta. Quell'essere era venuto per me, May ha solo cercato di proteggermi, ma io sono Spiderman, io devo proteggere le persone. A quanto pare non sono in grado di proteggere nemmeno me stesso, come potrei proteggere gli altri? Se non fosse per quei altri Spiderman saltati fuori da un portale aperto al momento giusto sarei anche io un corpo carbonizzato che giace sdraiato su un tavolo di metallo in un obitorio.
Sono completamente inutile, e inoltre tutte le persone intorno a me muoiono. Quanto tempo dovrà passare affinchè perda tutti coloro a cui tengo?
Forse è meglio se allontanassi tutti, e infine me ne andassi io. Sono una calamita per le sventure. Prima i miei genitori, poi Gwen, una mia vecchia amica, poi ancora zio Ben e ora infine May e gli altri amici ragno. Ho solo sedici anni e la lista delle persone morte a causa mia è già lunga, e di certo non si concluderà qui. Ma non voglio che questa lista si allunghi ancora di più.
"Friday?"
"Si Peter"
"Tu controlli tutta la torre vero?"
"Si, e anche molto altro"
"Mi stai monitorando in questo momento?"...."Friday? Allora rispondimi!"
"Si Peter, il signor Stark mi ha chiesto di controllare i tuoi movimenti"
"Bene, allora smettila di farlo"
"Purtroppo solo il signor Stark ha il potere di disattivare i miei protocolli"
Mi avvicinai alla finestra, ma era bloccata.
"Friday, sblocca la finestra"
Le chiesi e lei obbedì. Il signor Stark potrà anche tenermi d'occhio nella torre, ma fin quando starò via non potrà sapere dove sono.
¡Hola!
Come state? Vi sta piacendo la storia?
~Leo
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