cap.24
È giovedì e quella lunghissima e intensa settimana stava volgendo a termine, Harley frequentava la stessa scuola di Peter ormai da tre giorni e già aveva attirato l'attenzione di molti studenti, era il nuovo arrivato e, a differenza di Peter, stava all'ultimo anno, e questo non fece altro che aumentare ancora di più la sua piccola 'popolarità'. Peter e Harley nonostante passassero quei due o tre pomeriggi allo stage con Tony a scuola si parlavano poco, si incontravano nei corridoi o a mensa, alcune volte si sedevano allo stesso tavolo, qualche chiacchiera, invece, volava prima di una lezione che i due avevano in comune, poiché Peter aveva saltato qualche classe ad un paio di corsi; ma nulla di più del 'Ciao, come va?'
Questa per quanto ricca di eventi rimase per Peter una normale giornata di scuola, arrivò la pausa pranzo e il ragazzo si recò, come gli altri studenti alla mensa, prese un vassoio e scelse cosa prendere oggi.
'Giornata tacos'
Lesse sul cartello, ma ricordandosi di ciò che accadde l'ultima volta scelse per la pizza.
Si incamminò al primo tavolo libero e si sedette, da solo. Ned era da poco tornato a casa per via di una lieve ma brutta storta presa prima nell'ora di ginnastica. Peter vide MJ mangiare con alcune sue amiche a qualche tavolo da lui, ma decise di restare al suo posto e fissarla. I due la sera prima avevano avuto un'accesa discussione e non si erano ancora parlati da allora.
Era completamente solo.
Dopo un po' di tempo sentì qualcuno dietro di lui.
"Hey tipo strano. Che fai?"
Peter solbazzò sorpreso e si girò alla sua destra, trovando Harley con un vassoio in mano intendo a sedersi.
"Ciao Harley" Rispose, tornado a guardare MJ sulla sua sinistra.
"Lo sai che i serial killer mangiano da soli, il tuo amico dov'è?"
"Sua madre è venuto a prenderlo dopo ginnastica"
"Che guardi?" Domandò il biondino girandosi poi nella sua direzione. "Ah, lei chi è? la tua ragazza?" Continuò iniziando a mangiare uno dei taco che aveva nel vassoio.
"Abbiamo litigato, per via di un ragno."
"Un ragno? Come Spiderman? Cavolo quello si che è un eroe forte. Vacci a parlare."
Parlò con leggerezza continuando con il pranzo mentre Peter sembrava non voler toccare neanche una briciola di cibo.
"Non è facile"
"Oh andiamo Pete, quanto può essere difficile, vai da lei e parli."
"Non conosci tutta la situazione, è qualcosa di più complesso di un 'vai e parla', poi Michelle è una ragazza particolare"
"Fai come vuoi, 'tipo strano', ti ho già detto che a volte sei strano, vero!?" Disse sarcastico.
"Si si, già l'hai detto. Comunque ora vado, abbiamo calcolo all'ultima ora"
"Abbiamo ancora più di dieci minuti per il pranzo!" Esclamò Harley.
"Lo so, ma non ho molta fame, aspetterò in aula." Rispose Peter alzandosi e prendendo il vassoio.
"Un consiglio, non mangiare più di tre tacos se non vuoi sentirti male, la signora della mensa esagera sempre col piccante."
Concluse voltandosi poi di scatto e scontrandosi con Flash, che stava passando proprio in quel momento.
"Hey sfigato! guarda dove vai!"
Esclamò arrabbiato, fortuna che non si era rovesciato nulla.
"Scusa Flash, stavo parlando con lui e non ti ho visto" Rispose indicando Harley.
"Il ragazzo nuovo? Wow, hey amico vuoi un consiglio, non fare amicizia con pecora Parker"
Disse Eugenie parlando ora con Harley, che stava per rispondere ma fu interrotto da Peter.
"Si okay Flash, ora spostati che devo passare, a meno che tu non voglia scontrarti di nuovo con il mio vassoio"
Rispose pacificamente, era inutile alimentare quella conversazione, Peter era Spiderman, sapeva quando valeva la pena batteri e quando no. Come Thor stesso gli disse: 'Un re saggio non cerca mai la guerra'. Deve avergliela detta Odino, e non so per quale motivo ma Thor continua a ripeterla spesso.
Flash si spostò di poco e Peter fece per andare ma Harley lo fermò.
"Che fai? Non gli dici nulla?" Disse.
"Pecora Parker è uno sfigato, che deve dire? Anche ad occhi chiusi legato ad una sedia riuscirei a batterlo"
Parlò Flash, Harley provò di nuovo a parlare ma fu nuovamente interrotto da Peter con un gesto della mano. Il ragazzo passò dirigendosi verso l'ingresso della cucina per posare il vassoio e uscì dalla mensa.
Gli altri studenti continuarono quasi indisturbati il loro pranzo, solo pochi si accorsero di quella scenetta, e ovviamente anche MJ che con occhio attento osservò tutto anche mentre era occupata a socializzare con le sue amiche.
Uno squillò della campanella face alzare gli studenti diretti verso le loro classi. Harley aspettò fuori vicino alla porta, fu tra i primi ad uscire e appena uscì anche Flash, lo spinse tirandolo fino ad arrivare al muro.
"Easy tiger, ma sei impazzito!" Disse Flash.
"Ti senti potente solo perché i tuoi genitori sono importanti e ricchi, Nah!?"
Rispose Harley, stringendo la presa sulla giacca in pelle di Flash.
"Oh calma. Non ti ho fatto nulla."
"Smettila di dare fastidio agli altri."
"Ti riferisci a Parker? Io e lui siamo amici da due anni, non ti impicciare, se avesse problemi me lo direbbe lui. Che c'è sei il paladino degli sfigati?"
Harley gli diede un pugno allo stomaco, non era un colpo molto forte, ma nemmeno una carezza.
"Peter è un mio amico, lui potrà passarci su, ma io no, dagli ancora fastidio e il prossimo colpo non sarà allo stomaco"
"Thompson! Keener! Nel mio ufficio"
Urlò il preside dall'altro lato del corridoio, allertato da alcuni studenti.
Il preside mise in punizione i due ragazzi e dopo aver passato svariati minuti a subirsi la ramanzina furono riaccompagnati nelle loro aule.
Finita la lezione Peter si avvicinò ad Harley, quando vide che al posto di camminare verso l'uscita prese la strada opposta.
"Harley! L'uscita è di qua. Happy ci sta aspettando per andare alle Stark Industries, ricordi!?"
Gli disse.
"Oh lo so, oggi non potrò venire, sono in punizione, tranquillo Pete vai tranquillo ho già avvisato il Signor Stark."
"Aspetta. Come sei in punizione? Cos'hai combinato?"
"Pete, vai. Il signor Hogan odia aspettare." Concluse prima di sparire in una classe.
Il ragazzo ragno uscì e raggiunse velocemente l'audi nera parcheggiata a pochi metri dalla scuola.
"Hey Happy. Harley oggi non"
"Lo so, su svelto ragazzino salta su" Disse Happy seccato per l'eccessivo entusiasmo di Peter.
"Passiamo anche a prendere Morgan, Tony vuole evitare che dondoliate di nuovo per New York" Continuò, poi mise in moto, in pochi minuti raggiunsero la scuola della bambina e Peter scese dall'auto per andarla a prendere al cancello.
"PETER!"
Esclamò entusiasma correndo verso quello che lei considerava come un fratello maggiore.
"Hey Morgan"
Rispose prendendola in braccio.
"Torniamo con le ragnatele?" Chiese.
"No, con me. Forza ragazzini in auto."
Disse Happy portando le mani alla vita, appena tutti salirono a bordo Happy mise in moto e guidò fino all' Avengers's Tower.
"Pete, Tony ti aspetta su"
Comunicò Happy lasciando i due ragazzi nella hall, Morgan corse all'ascensore aspettando Peter e Friday li portò al piano dove si trovava il milionario.
"Oh bene eccovi qui!" Disse.
"Allora Morgan com'è andata a scuola?" Domandò prendendo in braccio la figlia.
"Benissimo papà, abbiamo fatto dei modellini dei vulcani con i ragazzi più grandi!"
Rispose entusiasta.
"Fantastico! Allora dopo mi fai vedere come si fanno?"
"Si"
"Perfetto. E tu Pete? Tutto okay?" Disse voltandosi verso il ragazzo che aveva lo sguardo perso.
"Si, tutto alla grande signor Stark"
Rispose fingendo un sorriso, Stark nel frattempo aveva messo giù Morgan, che era scappata dalla zia Nat per mostrarle una sorpresa creata per lei. Stark si avvicinò a Peter poggiando una mano sulla sua spalla.
"Sei sicuro!? Sai che è passata più o meno una settimana da quando..tua zia è morta. Sei proprio sicuro di stare bene?"
Continuò guardando intensamente i suoi occhi nocciola, aspettando uno sguardo di risposta, Peter poteva anche fingere un sorriso,ma gli occhi rispecchiano l'anima.
"Sa, non ho voglia di parlarne ora. Dovremmo andare, abbiamo da fare con, con lo stage"
La sua voce era tremolante e raschiante, Peter stava cercando con tutto se stesso di non fare cadere neanche una lacrima da quei suoi occhi pieni, odiava farsi vedere debole, soprattutto davanti a Tony Stark! Lui è Spiderman un eroe che ferma autobus e treni a mani nude.
"Pete, non faremo nessuno stage oggi, e non devi fingere, so quando lo fai, sei identico a me. Abbiamo ancora qualche minuto, che ne dici di sfogarti un po'? Su sono tutto orecchi"
Disse Tony sedendosi su uno dei divani nella sala facendo segno a Peter di seguirlo.
"Qualche minuto per cosa?" Domandò.
"Sapevo che qualche cosa non stava filando giusto con te, ho già avvisato anche gli altri così che si tenessero liberi. C'è una fiera ad un Luna Park fuori città, che ne dici di andarci? Magari passare un po' di tempo con questa bislacca famiglia può servire a qualcosa. Allora ti va?"
"Si credo sarà divertente"
Rispose Peter un po' titubante con ancora la voce flebile.
"Vuoi dirmi qualcosa? Sai non ti voglio obbligare, voglio solo che tu sappia che per qualunque cosa sono qui, okay Petey!?"
Il ragazzo annuì leggermente sorridendo al proprio mentore sibilando.
"Forse più tardi"
Rispose.
"Okay, e più tardi sia. Allora vado a vedere se gli altri sono pronti così possiamo partire per questa gita di famiglia"
Concluse con sarcasmo e si recò al piano di sopra, incrociandosi con Pepper.
"Lo sai che lo stagista per cui tu hai tanto voluto con te quest'anno, è finito in punizione a scuola" Disse Pepper.
"Si me l'aveva detto"
"Per una rissa!?"
Tony sgranò gli occhi sorpreso.
"Ecco questo non me l'aveva detto."
"Già, a sua difesa voleva solo difendere Peter, a quanto pare quell'altro ragazzo gli stava dando fastidio. Di in po' c'entri tu? Insomma Peter e Harley si comportano come cane e gatto quando sono insieme"
"Stavo per dirglielo. Ad Harley ovviamente, su chi fosse Peter, ma credo non sia ancora il momento."
"Tony, credo che temporeggiare sia solo per accrescere ancora di più questa valanga. Peter dovrà saperlo e aspettare non rende le cose migliori o peggiori, non potrai sapere quando sarà il momento giusto"
"Lo so Pep, ma ora è già a pezzi, diamogli almeno il tempo di guarire queste ferie"
Un amaro sorriso spuntò sul volto di Tony, totalmente preoccupato per il suo ragnetto.
"Hey. Noi siamo tutti pronti, gli altri stanno aspettando giù impazienti, qualcuno un po' di più di altri"
Disse Steve che era corso a chiamare i due coniugi.
Una piccola gitarella in famiglia era l'ideale per sollevare la situazione.
¡Hola!
Vi è piaciuto il capitolo?
Hey ho cambiato l'immagine di copertina, che ne pensate?
Ps. Gli aggiornamenti saranno quasi sempre di lunedì.
~Leo
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