cap.23
Tony ritornò nel suo laboratorio, rimanendo più che sorpreso nel ritrovare il caos più totale.
"Vi ho lasciato solo per quaranta minuti!!"
Esclamò a metà tra il sorpreso e l'arrabbiato, mentre lo sguardo passava dal volto di Peter alla scrivania cosparsa di viti e bulloni, poi slittava ancora da Harley ad alcune sostanze sparse sui loro vestiti e sul pavimento, per fortuna nessuno di quei liquidi contenuti nei loro reciprochi contenitori, ora anch'essi sparsi sul pavimento, era esplosivo o dannoso.
"E per l'amor del cielo da dove avete trovato la farina e le uova!!"
Esclamò ancora notando che questi due alimenti sporcavano la maggior parte del pavimento, neanche nel peggiore programma di cucina c'era tutta quella farina, pensò. I due ragazzi restarono fermi, dispiaciuti per il casino, ma anche divertiti per via di ciò che era successo, Harley cercava di trattenere le risate, mentre Peter era quasi color pomodoro per l'imbarazzo, ma doveva ammettere che anche lui si era divertito come poche volte accadeva.
Fu in quel momento che entrò una quarta persona nella stanza.
"Ho preso i coriandoli e brillantini dal mio kit per il disegno!"
Esultò tutta contenda entrando, non realizzando chi fosse entrato nel laboratorio in quel lasso di tempo.
Tony si voltò verso l'ingresso, sorpreso ancora una volta, sgranò gli occhi.
"E tu che ci fai qui? Signorinella non DOVRESTI essere a scuola!?"
Disse guardando dritto negli occhi la sua piccola principessa, accorgendosi che anche lei aveva qualche tracia di farina sui vestiti.
"Ci hanno fatto uscire prima perché Billy Westcott ha attivato il sistema anti incendio giocando a dodge-ball, la mamma mi è venuta a prendere e mi ha portato qui perché a casa non c'era nessuno."
Si giustificò la piccola tenendo ancora tra le mani coriandoli e una scatoletta con dentro barattolini di brillantini.
"E vi è sembrato giusto iniziare una guerra nel mio laboratorio!?"
L'atmosfera per quanto tesa traspirava un'aria di esilarante.
Tony si girò da sinistra a destra guardando a turno i tre ragazzi, poi si mosse di qualche passo verso i due più grandi, ma si fermò quando calpestò qualcosa di viscido e quasi gelatinoso.
"Che cos' ho calpestato?"
Chiese esasperato, non sapendo se dover essere divertito per la scena o la persona più arrabbiata della terra.
"Slime"
Rispose la piccola, Tony si portò una mano sul volto, stringendo leggermente il ponte del naso, per metabolizzare la situazione. I tre ragazzi sapevano che stava per arrivare una sorta di punizione, anche se Tony Stark è da sempre dipinto come l'amante delle feste e del divertimento loro sapevano che la situazione gli era inconsapevolmente sfuggita di mano.
Morgan posò su un tavolino gli oggetti che aveva tra le mani per andare ad abbracciare il padre, nella speranza che la sua tenerezza possa alleviare la situazione.
"Ti amo tremila"
Disse abbracciandolo, Tony abbassò lo sguardo verso di lei.
"Lo sai che non attacca vero!?"
Le rispose dolce prendendola in braccio.
"Mi stai solo sporcando di più così, e non aggiusta il casino che avete fatto. Sto cercando un motivo per non mandarvi nello spazio. E no, Peter e Morgan questa non è un opzione."
Disse ironico poi chiese a Friday di chiamare la moglie, che poco dopo arrivò nel laboratorio.
"Tony, è successo qualc-"
Si bloccò appena vide la stanza e scoppiò in una dolce e lieve risata, e il marito si girò di scatto.
"Scusa tesoro ma tutto questo fa veramente ridere"
Rispose facendo ridere anche i ragazzi, Tony guardò i due ragazzi, in particolare Peter, che aveva un sorriso in faccia e gli occhi gli brillavano di gioia come li aveva un tempo, la stessa gioia che Tony a volte invidiava e a volte lo mandava fuori di testa, alla fine cedette al suo lato giocoso e quasi si convinse, per questa volta.
"È stato un incidente, è iniziato tutto con delle palline di carta, non volevamo fare tutto questo casino" Disse Peter dispiaciuto.
"Va bene, va bene, ho capito. È stata colpa mia, prendere nota, mai lasciare soli voi tre. Ora faremo meglio ad uscire tutti di qui, sono sicuro che sareste capaci, per quanto impossibile fare di peggio voi ci riuscireste facilmente."
Pepper prese in braccio Morgan e uscirono tutti dal laboratorio.
"Questi li prendo io, è un arma pericolosa."
Disse Tony prendendo la valigetta di glitter.
"Ah un altra cosa, dove avete trovato uova e farina?"
"Peter l'ha presa al supermercato qui vicino, si è calato con le"
Iniziò a dire Morgan, ma fu fermata di colpo da Peter, prima che lei rivelasse accidentalmente la sua identità a Harley. Ovviamente aveva usato il costume per fare prima, ma Harley era troppo occupato per vederlo saltare dalla finestra e calarsi con le ragnatele.
"COSA! Non è vero, sono innocente signor Stark! E poi è stata un idea di Harley usare le uova"
Harley sullo sfondo scuoteva la testa rimanendo fintamente sorpreso come a dire che lui non ne sapeva nulla. Ovviamente per scoprire la vera versione della storia Tony dovrà guardare le registrazioni di Friday.
<skip time>
Dopo pranzo gli Avengers tennero un meeting alla torre, c'era la squadra al completo, compresa Wanda, momentaneamente tornata dal college, e Clint.
"Perché non posso partecipare anche io a questa riunione? Infondo sono un Avenger anche io!"
Disse Peter Parker guardando il suo mentore negli occhi.
"Perché così ho deciso, poi per la precisione sei ancora in training, ricordi!? Devi ancora finire l'allenamento con Fury, poi se ti faccio partecipare a queste riunioni dovrei mettere in ordine le tue schede con gli accordi, sei ancora minorenne e per regolarizzare tutto richiede tempo, c'è sempre la questione del tuo tutore e altre centinaia di scartoffie da compilare. Uhm, c'era anche un altro punto...ah! giusto! sei un mutante quindi secondo le modifiche del governo devi registrarti pubblicamente, quindi ciao ciao identità segreta. Credimi è una normale e noiosa riunione di routine, non ti perdi nulla, quando ci sarà qualcosa di importante te lo dirò e se ritengo opportuno troverò un modo per portarti con noi in missione senza che nessuno lo scopri. Ora finisci i tuoi compiti, vai a pattugliare il quartiere se vuoi, ho fatto pulire e sistemare il costume, dopo tutto quello che è successo ieri. Ora vado, non combinare guai ragazzo"
Tony sorpassò la figura più esile di lui del ragazzo e raggiunse gli altri Avengers che già erano intorno al tavolo.
"Di cosa dobbiamo discutere?" Domandò Thor.
"I vulcani non stanno esplodendo e ancora nessun mostro è spuntato dal suolo, quindi direi che.."
"Tony." Lo interruppe esausto Steve.
"Okay stellina, recepito il messaggio. Rossa cos'hai per noi?" Disse il milionario voltandosi verso Natasha, la quale accese il tablet proiettandolo sugli schermi olografici posti al centro del tavolo.
"Abbiamo notizia da T'challa, pare che il programma per riabilitare il sergente Barnes stia funzionando e dando i suoi frutti, stanno iniziando a programmare il suo risveglio. Il damage control sta facendo un ottimo lavoro, l'opinione pubblica è dalla nostra parte e abbiamo la loro fiducia anche dopo quel inspiegabile incidente con l'apertura tempo di uno dei cavò nel west coast"
"A me questo sembra una vittoria, pare che non abbiamo nulla di cui preoccuparti"
Disse Bruce sereno.
"Io direi che è presto per parlare."
Riprese parola la rossa dopodiché proiettò sugli schermi le foto di un palazzo demolito, ottenendo l'attenzione dellasquadra.
"Hanno rivelato che questo deposito non è crollato per una falla nelle fondamenta, come avevano presunto. L'azienda che possedeva quei depositi si sta muovendo in una causa per danni a favore degli Avengers."
"Perché dovrebbero dare a noi la colpa se quel deposito è crollato! Poi è successo circa un anno fa, e noi eravamo ancora dei criminali, per la maggior parte"
Disse Sam, Nat fece scorrere le foto, poi continuò.
"Hanno recuperato le foto da un satellite, e qui poco prima che l'edificio implodesse su se stesso si vede una figura prendere il volo."
Tutti guardarono con attenzione le foto, erano sfuocate e troppo zoomate per poter vedere chiaramente cosa fosse, ma sembrava un'armatura di Tony, e tutti iniziarono a fissarlo. Stark aveva perso la concentrazione e giocava col cellulare, ma sentendosi lo sguardo di tutti addosso alzò la testa.
"Cosa!?" Chiese.
"Sei tu questo?" Domandò Rhodey
"E perché ha distrutto quell'edificio?" Parlò Sam.
"Calma uccellino, io non ho fatto esplodere nulla"
Rispose e si alzò per guardare meglio le foto.
"Se non sei tu allora chi è?" Chiese Steve.
"Potrebbe essere qualcuno che è ancora a piede libero" Disse Clint preoccupato.
"Tranquilli." Annunciò Tony avendo capito tutto. "Era un tipo travestito da uccello, rubava i rottami e materiali alieni rimaste dopo i nostri sconti. Per questo presumo che si facesse chiamare avvoltoio, perché andava a caccia delle carcasse, ottima metafora devo ammetterlo."
Disse camminando per la sala.
"E adesso dov'è? Abbiamo un modo per rintracciarlo?" Chiese Wanda e Tony rispose.
"Oh si, è in prigione, il bimbo ragno gli ha dato una lezione."
"Da solo?" Parlò Sam.
"Si, è in gamba il ragnetto" Rispose come un padre fiero dei successi del figlio. "Ad ogni modo chi è questa azienda a cui apparteneva il deposito?" Chiese.
"Uhm Hammer industries"
Lesse Nat, Tony alzò gli occhi al cielo e rispose esasperato con un ci parlo io con Justin
"Bene, resta solo la questione di Peter" Disse Steve.
"Resta da capire come ha fatto Mr. Negativo ad avere quelle notizie su Peter, e sopratutto chi sia, per ora abbiamo una traccia sui proprietari di quella palestra, appartiene ad una famiglia proveniente da una regione cinese del Fujian, ma di questa famiglia non c'è nessuna traccia e la palestra è abbandonata da anni"
Disse Bruce.
"Peter aveva detto che questo tipo doveva solo consegnarli un'informazione, credo che collabori con un mio vecchio dipendente, ho scoperto che ha hackerato il mio sistema, e anche lui sembra essere sparito dalla faccia della terra. Ho controllato cosa cercava di fare, sembra essersi concentrato solo sul ragazzo" Rispose Tony.
"Perché? C'erano un infinità di informazioni, codici nucleari, coordinate per i nostri depositi, le basi dello SH.I.E.L.D." Disse Clint.
"Era interessato al passato del ragazzo, forse ha qualche conto in sospeso con Spiderman e vuole rimediare" Parlò Visione.
"Se conosce il passato di Peter, e ha tutti i file che avevi tu, e intendo TUTTE le tue ricerche, forse non voleva ferire il ragnetto, ma..." Disse Rhodey voltandosi verso il suo migliore amico "...hai detto che l'hai licenziato giusto!?"
"Io giuro che lo ammazzo"
Disse Stark stringendo i pugni dalla rabbia.
¡Hola!
Vi è piaciuto il capitolo?
Ci vediamo presto.
~Leo.
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