cap.22
La mattina seguente mentre gli altri Avengers erano già operativi Tony, che ancora dormiva venne svegliato da un rumore proveniente dalla stanza accanto, così come un pupazzo a molla scatto verso la porta.
"Hey ragazzino, cosa credi di fare?"
Lo vide di spalle mentre era intento a sistemare qualcosa nello zaino.
"Sai che non andrai a scuola oggi!? Devi riposarti ancora un po'."
Continuò cercando di attirare l'attenzione del ragazzo ancora dolorante dal piccolo scontro della sera prima.
"Lo so, non sto andando a scuola, devo.."
Fu interrotto da Tony appena mise nello zaino il suo costume.
"Devi dare la caccia a quel criminale. No! Non permetterò che tu finisca di nuovo in pericolo. Mi hai sentito ragazzino!?"
Disse cercando di attirare l'attenzione del ragazzo ma lui continuava a prepararsi per partire in missione ignorando tutto ciò che il suo mentore gli stava dicendo.
"Peter!"
Disse alzando di poco la voce, ottenendo finalmente lo sguardo di Peter su di se. Peter sbuffò e lasciò la presa sullo zaino che si afflosciò sulla scrivania.
"Va bene. Allora hai la chiavetta? Voglio vedere cosa contiene, se non posso uscire dalla torre almeno vedo cosa quell' essere cercava da me."
Rispose guardando duramente il suo mentore quasi come se volesse convincerlo. Tony alzò gli occhi al cielo e anche se poco convinto gli rispose.
"Va bene."
I due successivamente uscirono dalla stanza percorrendo i corridoi quasi deserti dell' Avengers's Tower fino ad arrivare al laboratorio.
Peter era in ansia, voleva scoprire il contenuto di quella chiavetta, le intenzioni del suo nemico ma sopratutto come quel signore al negativo avesse scoperto la sua vera identità e inviato quel messaggio particolare sul suo cellulare.
Tony d'altro canto tremava al pensiero di Peter se scoprisse tutto, indicò una sedia vicino ad una scrivania e inserì la fatidica pennetta nel computer.
"Lei l'ha già vista?"
Domandò Peter.
"Si e no. Era criptata, ho passato tutta la notte qui per sbloccarla, non ho visto molto del contenuto."
Mentì, aveva si lavorato in laboratorio fino a tardi, ma ad un altro scopo. Peter aprì i file e fece partire i primi video, proprio come fece la sera prima Tony. Peter guardava confuso lo schermo, e il suo sguardo spaesato passò su quello preoccupato di Tony, il quale sudava freddo col timore che Peter potesse scoprirlo, dato l'alto intelletto del suo ragazzo.
"Che? Cosa sono questi video? Che significano e cosa centrano con me?"
Iniziò a domandare a raffica spegnendo quei video a sfondo nero che mostravano una serie di numeri a ripetizione. Decisamente non erano gli stessi video dell'aereo che vide Tony.
"Non so lo, Spidey. Forse è solo un gioco di cattivo gusto di Mr. Negativo"
Disse Tony stando al gioco, e tirò un quasi invisibile sospiro di sollievo. Peter era caduto nel suo piano. Tony per nessuna ragione al mondo avrebbe mostrato quei filmati al ragazzo, così spendendo un po' più di tempo in laboratorio la sera prima, aveva cambiato tutti i file, nascondendo quei video in uno dei suoi software protetti della sua azienda.
"Signor Stark, quel signore conosce la mia vera identità e mi ha lasciato questi video, questa serie di numeri. Devono avere per forza un collegamento con me."
"Calma ragazzino, farò analizzare questi codici, tu non preoccupartene hai già molto a cui pensare. L' allenamento con lo S.H.I.E.L.D., e la tua vita da liceale."
Rispose Tony e proprio in quel momento il suo cellulare squillò. Era Pepper.
"Tony! Dove sei finito? Non dirmi che stai ancora a letto a dormire? Ti ricordo che oggi arrivano i nuovi stagisti e tu come presidente di quest'azienda DEVI essere qui. Capito ANTHONY!?"
Disse la donna dall'altro capo del telefono.
"Si, si tranquilla, arriviamo. Siamo già per strada, sai stiamo aspettando al semaforo"
"Si, certo. Farai bene ad 'aspettare' più velocemente"
Disse concludendo la chiamata.
"Okay ragazzino, prendi la giacca e andiamo"
"Dove dobbiamo andare signor Stark?"
"A quanto pare devo presiedere alle Stark Industries."
Disse dirigendosi agli ascensori seguito dal ragazzo.
"E perchè devo venire anche io?"
"Perché come puoi vedere la torre è vuota e no, non mi interessa che hai sedici anni, non ti lascio qui da solo a combinare guai. Visto che ci troviamo dopo aver accolto i nuovi stagisti lavoreremo anche al tuo 'stage' nel mio laboratorio. Su sbrigati prenderemo la colazione per strada"
Disse uscendo dall'ascensore e diretto verso un auto.
"Ma signor Stark sono le undici!"
"Bene, allora faremo un pre-pranzo"
Concluse salendo su una lussuosa macchina e appena Peter salì a bordo mise in moto ad alta velocità.
Dopo un mezz'ora scarsa di macchina arrivarono alla nuova struttura delle Stark Industries.
"Bene Pete, resta dietro a me e cerca di non scatenare una guerra di paparazzi e giornalisti"
Ironizzò mentre camminavano nella hall, sotto gli occhi sconcertati e confusi da parte di alcuni stagisti che sedevano pazienti la riunione di benvenuto che sarebbe iniziata a breve.
Tra l'esercito di ragazzi provenienti dalle migliori università e college c'era un ragazzino che come Peter era ancora al liceo, alla fine dopo molti scongiuri quel ragazzo che aveva mandato la richiesta quasi come sfida era riuscito a convincere la madre a partecipare ad uno stage un po' più particolare affianco di Tony Stark. Harley aveva dovuto salutare la madre e la sorella minore per trasferirsi a new York a casa di amici di famiglia per seguire lo stage annuale delle Stark industries.
La riunione iniziò con la spiegazione dei vari settori dei vari stage, Peter aspettava fuori nella zona ristoro sorvegliato a vista da Happy, mancava ancora un po' all'intervento di Stark, così il boss fece chiamare nel suo ufficio quello stagista speciale, molto più giovane dei suoi 'colleghi'.
Il ragazzo biondino bussò alla porta del miliardario e dopo l'invito entrò timidamente, non sapeva se Tony lo avrebbe riconosciuto o meno, quindi decise di rimanere sul generico.
"Salve signore, voleva vedermi?"
Domandò chiudendo la porta alle sue spalle.
"Oh si" Rispose posando la rivista che stava leggendo nel frattempo, poi guardò il biondino dritto negli occhi, aggrottando leggermente le sopracciglia, iniziando a far sentire il ragazzo in imbarazzo. "L'ultima volta che ci incontrammo volevi spararmi con un fucile lancia patate. Questa volta l'hai lasciato a casa o ne hai creato uno con i pannelli retro-riflettenti e aspetti il momento migliore per sparare?"
Disse con ironia finendo con un lieve sorriso.
"Si ricorda di me?"
Domandò sorpreso, convinto che una persona importante e famosa come Tony Stark fosse troppo occupata per ricordasi di un ragazzino.
"Certo, io non dimentico nessuno! Devo ammettere che ti ricordavo un po' più bassino, tipo la metà di ora e con un taglio di capelli diverso, ma sono lo stesso sicuro che sei Harley, il ragazzino del Tennessee con un bel caratterino. Sono felice di rivederti, e sopratutto che hai accettato questo stage. Come ho già detto anche a tua madre questo stage è diverso da quello che seguiranno quei ragazzi lì. Sarai un mio assistente di laboratorio, dopo scuola chiaramente e per un paio d'ore, ci sarà anche in altro ragazzo, lui è...."
Tony stava per aggiungere altro ma un assistente li interruppe.
"Oh, è il momento. D'accordo Harley continueremo più tardi, tu aspetta pure al punto ristoro, questa riunione è più per gli altri. Happy ti dirà dov'è, dovrebbe esserci anche l'altro ragazzo, si chiama Peter, scommetto andrete d'accordo."
Tony salutò Harley e si diresse verso la riunione.
Nel frattempo Peter si trovava da solo al punto ristoro a gustarsi l'ormai terzo milkshake, quando gli si avvicinò Happy con un ragazzo. Doveva essere l'altro assistente di cui il signor Stark gli aveva parlato.
"Voi due aspettate qui, quanto Tony avrà finito verrà lui."
Disse Happy prima di andarsene, lasciando modo ai due ragazzi di conoscersi.
"Ehm, ciao. Io sono P..."
"Peter, suppongo. Tony mi ha parlato di te. Io invece sono Ha..."
"Harley" Rispose Peter con un lieve sorriso. "Il signor Stark ha parlato di te anche a me."
I due scoppiarono in una breve risata.
"Quindi saremo come una specie di compagni di laboratorio."
Disse il maggiore, ovvero Harley, che era di quasi due anni più grande di Peter.
I due finirono per chiacchierare del più e del meno, trovarono alcuni punti in comune e altri meno, ma già dal loro primo scambio di sguardi si può leggere una leggera e sana competizione che quasi sicuramente farà impazzire un certo genio miliardario playboy filantropo.
Finito di parlare, il signor Stark si diresse verso i suoi due nuovi assistenti.
"Bene, vedo che avete già iniziato a fare conoscenza. Su coraggio, è il momento di iniziare, abbiamo tantissimi progetti da realizzare"
Disse Tony invitando i due ragazzi a seguirlo nel suo laboratorio
I tre iniziarono un progetto che Tony aveva progettato un po' di tempo fa, era una tecnologia abbastanza elementare, perfetta per iniziare il piano che Tony aveva in mente. Il progetto era così semplice che quasi non richiedeva l'aiuto di Tony che si fece in disparte perso in altri problemi e progetti.
"Signore, il reparto di sicurezza ha trovato l'hacker"
Disse Friday disturbando la canzone che Tony aveva messa a basso volume come sottofondo che accompagnava quella loro ora di lavoro, Peter si girò guardando stranito Tony, e così fece anche Harley.
"Hacker?"
Disse il biondino.
"Hanno hackerato le Stark industries?"
Domandò preoccupato Peter, sapeva che in alcuni database delle Stark industries, protetti da Friday c'erano conservate anche delle informazioni sugli Avengers e soprattutto su Spiderman.
Tony rispose con uno sguardo rilassato, anche se lui stesso era il più turbato.
"Oh si, nulla di che. Un hacker dilettante, però devo andare a controllare, responsabilità del capo, presumo. Voi continuate su questo progetto, non toccate nulla che possa esplodere e cercate di non uccidervi a vicenda"
Ironizzò Tony prima di uscire dal laboratorio per dirigersi nel reparto sicurezza, col timore che l hacker possa aver trovato informazioni succulenti, e a giudicare dagli strani eventi avvenuti in quei giorni, tutti riguardanti il suo Spiderboy i suoi timori crescevano di secondo in secondo.
Nel frattempo Peter e Harley lasciati da soli iniziarono, proprio come Tony sperava, a socializzare.
Peter scopri che per l'anno che Harley avrebbe trascorso a New York sarebbero andati nella stessa scuola, e Harley scoprì che Peter aveva pressappoco la stessa età di sua sorella minore.
Harley raccontò di come a nove anni aveva aiutato Ironman a riattivare la sua armatura.
Peter raccontò di aver incontrato e parlato con Spiderman.
E così continuando i due finirono in un discorso che sarebbe potuto durare per ore e ore.
Tony nel frattempo aveva raggiunto gli schermi dove alcuni ricercatori e nerd dei computer gli indicavano cosa avevano trovato.
Qualcuno aveva fatto un piccolo buco nella loro rete di sicurezza, ma sfortunatamente per lui la sua fuga non è stata pulita e infatti proprio in quel momento Tony stava fissando il nome proprietario dell'indirizzo IP del computer del hacker.
"Beccato!" Sospirò soddisfatto, poi mise a fuoco sull'immagine. "Proprio non ti dai pace. Non basta averti licenziato, continui a darmi noie"
Disse tra se e se, sospirando esausto.
"Fate un rapporto completo, voglio sapere fin dove si è spinto, a quali dati ha avuto accesso e soprattutto perché non sono scattati i protocolli di difesa. Dirigo un' azienda miliardaria multinazionale e un piccolo hacker anche abbastanza incapace è riuscito ad accedere!!??"
Sbottò guardando le persone intorno a lui, era agitato. Nessuno poteva hackerare Friday, Tony aveva trasferito alla nuova intelligenza artificiale tutti i protocolli di Jarvis, perciò era impossibile accedere di straforo da fonti esterne. Tony guardò l'ora ricordandosi dei ragazzi nel suo laboratorio.
"Trovate il signor Beck, e chiamate la polizia informatica, abbiamo le prove che è lui l'hacker e deve rispondere per ciò che ha fatto."
Ordinò, il suo ex dipendente stava iniziando ad essere pericoloso, minacciare lui era un conto e hackerare la sua azienda mettendo a rischio anche la sicurezza di Peter e degli altri Avengers un altro.
¡Hola!
Innanzitutto mi scuso per la lunga attesa, è passato quasi un secolo XD. Ho avuto problemi di tempo principalmente, vi prometto che cercherò di aggiornare più velocemente, almeno un capitolo a settimana.
Detto questo vi è piaciuto il capitolo??
Se avete dubbi scrivete pure.
Preparatevi perché di bombe da scoprire ce ne sono molte..
~Leo
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top