cap.18

Tony varcò come ogni giorno la porta tenendola aperta per la moglie nel mentre rideva per una battutina sarcastica che egli stesso aveva scambiato con la moglie, ma il suo sorriso sparì appena vide chi attendeva nell'atrio.
 "Lo conosci?"
Sussurrò Pepper nell'orecchio del marito appena vide il cambio d'espressione di quest'ultimo.
"Si diciamo di si" Rispose ponendosi davanti verso l'ospite indesiderato nella hall.
"Scusami non ti avevo licenziato già?" Domandò con sarcasmo.
"Sono qui per proporle un altro progetto, Signor Stark. E pensavo, considerando che ora è affiancato anche da sua moglie, che potevamo mettere da parte le nostre divergenze passate."
Rispose l'uomo stringendo a se una cartellina nera.
"Caro signor Beck, credo di essere stato chiaro quando le ho detto di andarsene la prima volta. Le sue idee sono corrotte dalla sua voglia di potere e gloria. Non voglio nè finanziare nè prendere parte ad uno di questi, la sua arroganza e fame di gloria sono minacciosamente pericolose." Continuò Tony con tono calmo e deciso.
"Ma signor Stark, mi lasci spiegare.."
"Può scegliere se uscire ora con le sua gambe o essere scortato dagli agenti della sicurezza."
Concluse Stark superando la figura di Quentin e si diresse all'ascensore. Il signor Beck indignato raccolse l'altra cartellina e la giacca dalla poltrona e uscì dalle Stark Industries con l'amaro in bocca. Pepper poi raggiunse il marito.
Sentirete ancora parlare di me, lo giuro"
Urlò mentre si dirigeva all'usicita.
"Perfetto contatta pure i miei avvocati se desideri" Rispose Stark.
"Non sei stato troppo sgarbato con lui, dopotutto non abbiamo neanche visto i suoi progetti?"
"Credimi tesoro se ti dico che con lui è meglio non aver a che fare." Tagliò corto con freddezza.
Appena i due arrivarono nel loro ufficio Tony fu colpito nel vedere una pila di fogli sulla scrivania. Di solito sui se ne sta nel suo laboratorio all'azienda per lavorare a qualche nuovo progetto, lasciando la maggior parte del lavoro burocratico e amministrativo alla moglie, che era più afferrata in questo, ma tra un progetto e l'altro Tony le dava una in ufficio.
"Wow, e questi fogli?" Domandò sgranando gli occhi.
"Le domande di quest'anno per avere uno stage qui." Rispose la bionda sedendosi alla sua scrivania.
"Okay sono tanti. Come facciamo a sceglierne solo dieci?"
"Dobbiamo valutare le loro carriere scolastica, i punti di merito che hanno nei loro college, e selezionarli venti, no dieci Tony. Noi ne scegliamo venti in base al loro passato e poi li chiamiamo per il colloquio e ne scegliamo dieci secondo le loro aspirazioni future e la loro tenacia."
"D'accordo Pep, ho bisogno di altri caffè se dobbiamo finire oggi" Disse sfogliando un primo fascicolo contenente il curriculum e la domanda di partecipazione di uno dei ragazzi, Tony poteva contare difronte a se almeno cento di quei fascicoli azzurrini. Lui e la moglie iniziarono a scorrere, scartare o mettere da parte i fascicoli mentre Friday riproduceva della musica messa da Tony. Tony era visibilmente più distratto e annoiato della moglie, si lasciava distrarre facilmente, alzava lo sguardo per incrociare quella della donna, ogni tanto tra un fascicolo e l'altro si alzava canticchiando per l'ufficio e andava vicino alla moglie come fa un cucciolo in cerca d'attenzione e di coccole. 
"Tony se non si sbrighiamo non finiremo mai, e ricorda che non sono semplici fascicoli, ma è il futuro di qualche ragazza o ragazzo"
Lo rimproverava con leggerezza, sebbene non sembrasse Tony ci prestava molta cura ad accettare o scartare un fascicolo. Sapeva bene quanto potevano contare quel qualcuno e sapeva bene anche le consequence di un errore di valutazione, capitava che qualche volta studenti furono costretti a terminare il loro stage prima della scadenza dell'anno.
Scorsero una trentina di fascicoli in silenzio prima che Pepper parlò sorpresa.
"Qui devono aver fatto un errore!" Esclamò ottenendo l'attenzione del marito.
"Di che si tratta?" Domandò incuriosito.
"I nostri stage sono aperti per gli studenti del college, questo qui invece c'è scritto che frequenta l'ultimo anno di liceo. Devo ammettere che la sua carriera scolastica è impressionante."
"Fa vedere" Rispose con maggiore curiosità e si avvicinò a lei osservando quei fogli.
"Harley Keener, un ragazzo del Tennessee, qui dice che..."
"Lo voglio!" La interruppe appena riconosciuto il nome, suscitando stupore e disorientamento nella donna, che subito guardò l'uomo.
"È un ragazzo in gamba. Lo conosco, ricordi quella storia del mandarino?" 
Tony iniziò a parlare ad alta voce camminando per la stanza e poi borbottò con un tono leggermente più basso, pensando all'opportunità appena postagli.
"Si è perfetto." Penso. "Si Pep, mi serve il ragazzo." Affermò con convinzione.
"Ma Tony non possiamo accettarlo è ancora un liceale, i termini dell'azienda non lo permettono, avremo problemi anche con un eventuale assicurazione in caso di.."
"Sarà il mio assistente personale allora, ma si così è ancora più perfetto. Le polizze dell'azienda sono per uno stage alle Stark Industries, non per essere un mio stagista interno, dopotutto abbiamo già Peter, no!? E lui non frequenta neppure l'ultimo anno, ma a che sta!? Secondo!? Comunque legalmente possiamo accettare se messa in questo piano."
Spiegò Stark con gli occhi che luccicavano per una soluzione tanto geniale.
"Non so Tony, alle carte lo Stage di Peter non esiste, mi sembra rischioso per il ragazzo, considerando i progetti di cui tu e Peter vi occupate. Con Pete è diverso, lui è Spiderman e teoricamente tu ne hai la sua custodia, se malauguratamente  dovesse accadere un incidente il ragazzo sarebbe scoperto dall'assicurazione dell'azienda. È una decisione grossa e importante, se proprio vuoi lavorare col ragazzo devi avere il consenso dei genitori."
"Ah, d'accordo, contatterò la madre" 
"Proprio non capisco perché vuoi il ragazzo, ancora un altro anno e lo stage gli si sarebbe accreditato"
"Non posso aspettare quando mi si è presentata un'occasione con i fiocchi, non devo lasciarmela scappare. Devo lavorare con i miei due genietti preferiti"
Nel frattempo Tony pensava alla fortuna e alla coincidenza che aveva avuto, era da un po' che voleva che Peter e Harley si incontrassero e diventassero amici e ora aveva il modo in cui farlo.

Nel frattempo la giornata di Peter a scuola procedeva tranquilla e serena. Aveva seguito i suoi corsi della giornata, senza trovare particolari difficoltà nonostante la lunga assenza dalla scuola, a mensa si era seduto con Ned e MJ e discussero del miglior film fantasy nella storia del cinema. Flash era assente, si diceva che il padre era tornato nel weekend e avesse portato Flash in giro in barca. Nell'ora riservata ai club pomeridiani Peter ricevette un messaggio, da parte di un numero sconosciuto, ma Peter sapeva che si trattava dello S.H.I.E.L.D.  per discutere di quella proposta di allenarsi come Agente compiere qualche missione da principiante prima di unirsi definitivamente e ufficialmente negli Avengers, quando sarà pronto.
Rispose alla chiamata che arrivò poco dopo il messaggio, restando sorpreso dal trovarsi al posto di Nick Fury la voce di un uomo calmo e pacato.
"Salve Spiderman, sono l'Agente Coulson dello S.H.I.E.L.D., dobbiamo parlare per quanto riguarda la nostra proposta. Fuori nel cortile ti aspetta un auto, non preoccuparti per il tuo professore ci abbiamo pensato noi."
Una volta conclusa quella chiamata Peter uscì, trovando l'auto in questione. Con prudenza si avvicinò alla vettura, il suo senso di ragno non gli diceva nulla e questo lo convinse ad entrare.
L'auto con un separatorio tra i posti anteriori e posteriori si fermò alle spalle di un  edificio abbastanza alto, ai piani superiori si trovavano alcuni uffici privati, come lo studio di uno psicologo, l'ufficio di un avvocato e altre piccole imprese. Nonostante i numerosi piani Peter fu sorpreso quando seguì l'uomo che lo aveva accompagnato nel semminterato.
'Il luogo perfetto per uccidermi' pensò Peter osservando il look anonimo dell'uomo, la giacca nera lunga fino a sopra le caviglie si apriva su un completo che al ragazzo ricordava molto il look di un maggiordomo, la testa era coperta da un cappello elegante e indossava dei grossi occhiali scuri a coprirgli il viso. 
"Aspetta qui" 
Furono le prime parole che quell'uomo pronunciò.
Peter si ritrovò solo in una stanza quasi totalmente oscura, il senso di ragno lo avvertì che non era più solo.
"Allora Spiderman, finalmente ci conosciamo"
Disse Nick Fury facendo dei passi verso il ragazzo, e lentamente la stanza si illuminò mostrando vari schermi con file aperti su. Peter si tranne dal fare domande, nonostante ne avesse molte. 
"Ragazzino prima che accetti devi sapere in che cosa ti stai cacciando. Lo S.H.I.E.L.D. recluta agenti, no ragazzini col complesso dell'eroe. Sei tu quell' agente? o sei il ragazzino?"
Fury aveva piena fiducia in Spiderman, ma non in Peter, lui era un ragazzino con uno smisurato potere e perciò pericoloso. 
Fury proseguì illustrando il programma e Peter ascoltò con entusiasmo, per poi essere scortato grazie ad un Jet su un Helicarrier. 
"Questa è attualmente una delle basi principali dello S.H.I.E.L.D. dopo che Loki ha distrutto il Triskelion. Ti allenerai qui. Abbiamo istallato un intera sala per il tuo allenamento e potenziamento, ti daremo dei gadget per le missioni alle quali potrai partecipare. Non saranno missioni normali come quelle per gli altri agenti, ne pericolose come quelle degli Avengers. Come concordato con Stark, non sarai solo nelle missioni e avrai un team di supporto tecnico. Dato che sei un ragazzino gli allenamenti si terranno dopo scuola per tre giorni a settimana. Potrai continuare a essere l'amichevole Spiderman di quartiere quando vorrai, basta che arrivi puntuale agli allenamenti. Se sei protnto direi di incominciare oggi stesso."

Mentre Fury istruiva il nuovo arrivato una strana e occasionale riunione stava avendo luogo per cambiare le sorti dell'umanità.



¡Hola!
Scusate la lunga attesa ma ho avuto vari problemi da risolvere, fatemi sapere se questo capitolo vi sia piaciuto e cosa ne pensate di questi nuovi personaggi. E grazie a tutti voi per star leggendo e commentando questa storia.
~Leo 

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