28. Ti amo


Fu circa dopo cinque mesi dalla data del matrimonio, che Louis cominciò ad avvertire una certa nausea al mattino.

All'inizio non disse nulla, poi, però, con il passare del tempo, si accorse che il suo corpo stava cambiando e capì che dentro di lui stava nascendo una nuova vita.

Si accarezzò la pancia, non sentendo ancora nulla, ma sorridendo al pensiero che presto sarebbe nato un figlio suo e di Harry.

Si diresse quindi fuori dalla stanza da bagno e si aggirò nell'appartamento cercando il proprio marito.

Lo trovò piegato sul suo tavolo da lavoro, che studiava una dettagliata cartina geografica e il piccolo Serse vi era seduto sopra e rideva felice perché, ogni volta che Harry spostava lo sguardo, da un punto all'altro della piantina, gli mordicchiava la pancia.

Gli occhi scuri del bimbo seguivano attenti i movimenti del padre e, non appena vedeva i suoi ricci muoversi, agitava i pugni come un matto, aspettando di venire vezzeggiato.

Louis si avvicinò lentamente e chiese:

" Vi disturbo?"

" No, tu non disturbi mai " rispose Harry, prendendo in braccio Serse e chinandosi a baciare le labbra del marito.

Louis amava le attenzioni e le coccole che il principe gli riservava, erano infatti diventati molto amici, molto complici e facevano l'amore molto spesso.

Sorrise dolcemente e mormorò:

" Credo che tra un po' saremo in quattro..."

Non appena Harry realizzò quanto Louis aveva detto, sul suo viso si dipinse un sorriso tutto fossette.

" È meraviglioso, piccolo mio " balbettò in preda alla più grande emozione.

Il ragazzo greco lo fissò in volto e mormorò sincero:

" Non so cosa darei perché la creatura che porto in grembo avesse i tuoi occhi e le tue fossette! "

Harry scosse la testa arrossendo e poi accarezzò i capelli di Serse.

" Lui ha i miei riccioli...vero, piccolo, che hai ereditato i capelli del tuo papà ?"

Il bambino gorgogliò felice e il cuore di Louis battè impazzito all'udire le parole del marito, che considerava Serse suo figlio in tutto e per tutto, anche se non lo era.

E allora capì che doveva dire quello che da un po' di tempo sentiva di provare, doveva farlo per l'uomo meraviglioso che aveva sposato e per quello che aveva fatto e faceva per lui.

" Harry...."sussurrò.

Il riccio sollevò lo sguardo dal bimbo e sorrise.

" Ti amo "

Ciao a tutti!
Dato che alcuni di voi ci hanno scritto dicendo che non avrebbero fatto in tempo a completare la storia per il concorso " Il morso dei Larry " abbiamo deciso di dare una proroga.
Il termine per la consegna non è più il 15 ottobre, ma il 31 e i vincitori saranno annunciati a metà novembre!
Speriamo di poter leggere parecchie storie! Baci piccicati!

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