21. Serse e Louis


Louis rimase spiazzato dalla reazione di Harry, era la prima volta, infatti, che lo vedeva perdere la pazienza!

Guardò l'anello sulla sua mano e capì di aver esagerato con le parole.

Non sapendo come fare a rimediare, si sedette su un divano e attese il ritorno del principe.

Harry tornò dopo circa mezz'ora e disse in modo sbrigativo:

" Andiamo, mio padre ci aspetta. Lascia parlare me, tu non dire nulla a meno che non ti venga chiesto "

Louis gli si avvicinò lentamente, gli toccò una mano e mormorò:

" Scusa per prima, non volevo essere irrispettoso verso di te...so quello che hai fatto e fai per me e per il mio bambino...."

Harry lo osservò serio per un istante, ma poi sorrise e, per la prima volta da quando l'aveva conosciuto, Louis notò quanto fosse profondo il suo sguardo.

Il principe lo prese per mano ed insieme percorsero lunghissimi corridoi fino ad arrivare ad una enorme porta dorata presidiata da due guardie.

" Appena sarai di fronte a mio padre, prostrati ai suoi piedi e alzati quando io ti aiuterò a farlo " sussurrò Harry.

" Non lo farò mai! " borbottò Louis.

" Lo farai invece! " rispose il principe, strattonandolo per la mano e passando davanti alle guardie che si inchinarono di fronte a lui aprendogli la porta.

Serse era seduto sul trono e, a differenza di quello che Harry credeva, non era solo, ma circondato da tutti i nobili del regno.

" Stai calmo, Louis, stai calmo..." mormorò a bassa voce.

Il Greco annuì e, non appena fu davanti al re, si prostrò ai suoi piedi toccando con la fronte il pavimento.

Serse osservò compiaciuto il gesto del giovane greco e chiese in lingua persiana:

" Vedo che il ragazzo ha accettato, sei sicuro, figlio mio, della scelta?"

Harry annuì e con tono sicuro rispose:

" Mi ha già dato un figlio maschio, un figlio di stirpe regale anche da parte sua, visto che è nipote di un re e soprattutto un figlio nelle cui vene scorre anche sangue greco.
Credo rappresenti il destino del nostro popolo che, grazie a te, padre, sottometterà il mondo! "

Serse si guardò attorno con sguardo orgoglioso e ascoltò compiaciuto i commenti entusiastici dei nobili di fronte alle parole di Harry.

Fece cenno al figlio di far alzare il compagno e, quando il ragazzo Greco fu in piedi, chiese direttamente a lui:

" Che nome porta tuo figlio?"

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