LA NOTTE (1 parte)
(New York, Primavera 1925)
Notte fonda e gelida, nella fifth Avenue di New York .
La notte ha il suo fascino con le sue luci e lo scorrere del traffico mai interrotto.
Grattacieli altissimi e di grande bellezza architettonica, in uno di questi appartamenti, c'è ancora una piccola luce accesa, il balcone è aperto, il vento fa svolazzare le tende e i fogli di carta bianca poggiati sulla scrivania, ci sono libri di letteratura, e copioni di teatro rilegati da rigide copertine di pelle, il loro profumo è veramente piacevole.
La stanza di candide pareti, rivestiti da meravigliosi affreschi d'epoca.
Mobili di stile liberty,di colore dell' ebano e lucidi, ogni cosa in ordine e al suo posto, grande la libreria con numerosi volumi di letteratura.
Il mobile con mensole di trofei, targhe,premi in ordine degli anni ricevuti, era splendido e privo di polvere.
Un bellissimo luminoso pianoforte a coda caratterizzava tutta la bellezza della stanza.
Ma tutto questo non bastava per il giovane che si trovava
nella stanza accanto quasi sulla trentina con un fisico scultoreo e dai delicati lineamenti, un viso stanco coperto dai lunghi capelli lucidi di colore mogano,che nascondevano due occhi azzurri color oceano splendenti come due zaffiri, ma nello stesso tempo tristi e sofferenti pieni di malinconia, si era appena svegliato preso da soprassalto e dai mille pensieri.
Aveva un grande nodo in gola si avvicinò alla caraffa dell'acqua, la verso' un' po' nel bicchiere, per poi sorseggiare un piccolo sorso d'acqua.
Sentiva che proveniva dall'altra stanza un vento gelido,
forse aveva lasciato la finestra aperta e si recò nel suo studio per chiuderla.
La notte, era sua amica quel silenzio e quel oscurità, gli trasmetteva sicurezza e pace che ormai aveva perso da tanti anni.
Si avvicinò alla sua scrivania e raccolse fogli di carta sparsi a terra a causa del vento.
Già!! fogli di carta bianca, era veramente tanto tempo che non scriveva lettere.
Lettere che per molto tempo erano state unica forma di contatto verso il suo unico grande Amore.
Lui era Terence Granchester, all'anagrafe.
Meglio Duca di Granchester, nel mondo dello spettacolo Terence Graham, notò attore Skekesperiano.
Figlio del nobile Duca Richard Giorge Granchester una delle più nobili famiglie inglesi e della famosa bellissima attrice statunitense Eleonor Baker. Una relazione illegittima non consacrata in chiesa.
Era nato il 28 Gennaio 1897 già con una triste infanzia per un capriccio di suo padre, nei primi anni di vita lo portò via dalle braccia di sua madre Eleonor.
E costretto a vivere con la sua matrigna e i suoi due fratellastri.
La matrigna era una donna senza scrupoli, che pensava solo al bene dei suoi figli e al proprio benessere, non aveva mai accettato Terence in famiglia.
Per questo il giovane aveva scelto di vivere in illustre scuole private della città di Londra.
Era in piedi davanti alla sua scrivania aprì velocemente il cassetto per poi richiudere con la stessa velocità.
Un lieve sospiro, c'era tanto silenzio attorno a lui, nella sua mente tanta confusione.
Riaprì di nuovo lentamente il cassetto, decise di sedersi, tirò fuori con molta cura una scatola di velluto l'aprì delicatamente, vi erano un insieme di lettere, legate da un nastro di seta di colore lillà,era uno dei nastri che la sua Amata raccoglieva i suoi codini.
Quelle lettere erano la cosa più preziosa che aveva, poteva sentire ancora il suo candido profumo,le facevano sentire vicino a lei, sentire la sua voglia e forza di vivere.
Ne estrasse una a caso e iniziò a leggerla,era la lettera dove la sua amata le confermava che sarebbe stata presente alla sua prima a Broadway di Romeo e Giulietta.
Fino ad arrivare a quella triste notte dove la sua vita era cambiata, piena di dolore e sofferenza.
Era un uomo bellissimo ogni donna sarebbe caduta ai suoi piedi, un affermato attore di teatro una stella di Broadway.
Soldi non mancavano, poteva godere di ogni bene e lusso.
Ma si sentiva un uomo vuoto e inutile, infelice di vivere, ormai da tempo, era ancora alla ricerca di un barlume di felicità.
L' unica ragione di vita era il suo lavoro, il teatro, la sua amata, il suo Angelo biondo era rimasta sempre la sua musa ispiratrice.
Da anni si era rinchiuso nella sua solitudine, passava le sue notti insonne, spesso affogava i suoi dispiaceri nell'alcool e fumo.
Erano passati sei mesi dalla morte di Susanna.
Susanna Marlowe una giovane attrice dagli occhi dolci e lunghi capelli biondi.
La giovane già dal primo incontro con Terence se ne era invaghita, fino al punto di di salvargli la vita, in un maledetto incidente tecnico a teatro durante le prove di Romeo e Giulietta, dove ne rimase gravemente invalida di gamba.
La giovane nonostante conosceva i sentimenti di Terence verso un' altra donna, riuscì a portarlo via dalla sua Amata.
Susanna Marlowe
Terence non l'amava e non l'avrebbe mai amata, aveva sentito per lei solo una forte gratitudine, era stato un peso enorme da sopportare,un vero nodo in gola, un tunnel buio.
In quella triste e fredda notte insieme alla sua adorata amata decisero di sacrificare il loro amore per il bene di Susanna.
La giovane aveva minacciato il suicidio sul tetto dell'ospedale dove era ricoverata, per fortuna salvata in tempo dal suo Angelo biondo.
Terence sarebbe rimasto al suo fianco e prendersi cura di lei.
Si era sentito un vero codardo non era riuscito a proteggere quel grande amore su quelle scale maledette dell' ospedale, l'aveva lasciata andare e lei non si era voltata ne anche un istante.
Flash Back
Il suo angelo biondo lo aveva pregato e implorato di prendersi cura di Susanna.
Aveva accettato, con grande dispiacere era solo un peso.
Il suo Angelo biondo, le aveva insegnato ad amare, la voglia di vivere già dal momento che la conobbi in una nebbiosa notte di fine anno, sul piroscafo Mauritania, che li stava conducendo verso la città di Londra.
Lei era riuscita a capire la sua anima, entrare nel profondo del suo cuore.
Lei già da quella sera aveva capito attraverso le sue espressioni i suoi stati d'animo, lui era il ragazzo dai mille volti, lei conosceva la sua tristezza, la sua gioia, i suoi pensieri.
Se ne era innamorato dal primo istante, i suoi capelli dorati, i suoi occhi verdi e profondi, belli come smeraldi.
Il suo buffo viso ricoperto dalle sue tante lentiggini sul suo piccolo nasino, erano belle le sue lentiggini, fino al punto di dargli il nomignolo di
"Signorina tutte lentiggini"
(Un dolce sorriso apparve sul viso di Terence.)
La grande gioia era quella di averla ritrovata proprio nella stessa scuola, Royal San Paul school.
Era preso a rileggere quelle lettere quando all'improvviso, scivolò un suo fazzoletto con le sue iniziali TG.
L'aveva prestato al suo angelo per fasciarsi una piccola ferita fatta dopo una caduta.
Quanti giorni felici e pieni di spensieratezza, aveva trascorso con la sua amata, ma non sarebbero più tornati.
Erano solo dei ricordi, aveva spesso giorni inutilmente,la sua vita non aveva più senso.
Sarebbe corso da lei, per rivedere il suo dolce sorriso, accarezzare il suo viso e i suoi biondi capelli, aveva voglia di sentire la sua voce e la sua allegra risata.
Ritrovare una goccia di felicità, ma dove iniziare??
Dove cercare?? Lei lo avrebbe accettato di nuovo nella sua vita,Lei forse aveva una nuova vita, un nuovo amore?
Tante erano le domande, la testa le pulsava fortemente,
Voleva scrivergli, ma dove?
Dove viveva ora il suo Angelo??
A Chicago o nelle Illionios??
Solo dove ho usato immagini dell'artista Fan art credito dell'autore.
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