>>8<<

Punto di vista di Jungkook
[Novembre]

Jimin s'offrì d'accompagnarmi in infermeria, per poter dare un'occhiata al livido che intanto si stava formando sul mio zigomo, ed io lo lasciai fare. Quando arrivammo, l'infermiera non era lì ovviamente, e il mio bel faccino necessitava un qualche tipo di trattamento porca zozza. Sbuffai, spiattellandomi su uno dei due letti disponibili, mentre Jimin rimase in piedi, guardandosi nervosamente attorno.

>>Jimin, vieni qui<<

Gli miagolai smielatamente, un piccolo gesto al quale nessuno poteva resistere. Il ragazzo s'avvicinò, e si mise a sedere proprio al limite del materasso, giù in fondo, fissandosi le gambe mentre le dondolava. Non disse nulla e non mi guardò per un bel pezzo, come se si sentisse in colpa nei miei confronti. E faceva bene a sentirsi così, tutto questo lo sto facendo per quel cavolo di idioma di perfezione che ha al posto del didietro.

>>Non è colpa tua<<

Gli dissi fissandolo con intensità, e lui ricambiò lo sguardo con uno accigliato, le labbra contorte con tristezza, per poco non si metteva a piangere.

>>Lo è invece<<

>>Anche volendo, come avresti potuto prevedere che Yoongi mi avrebbe tirato un pugno Jimin? Non è colpa di nessuno se proprio non gli piaccio, me ne faccio una ragione in quattro e quattr'otto, non m'interessa il suo parere<<

Lui annuì, ma non mi sembrò affatto convinto dalle mie parole. Mi fece venir voglia di abbracciarlo, preoccuparsi a quel modo per qualcuno che conosci da così poco non è da tutti. Improvvisamente mi resi conto di cosa stessi pensando, mentalmente rimproverandomi, non era il momento per farsi impressionare. Presi un respiro.

>>Potresti prendermi del ghiaccio? Il gonfiore mi sta uccidendo<<

Jimin si alzò di scatto, felicemente fuggendo dall'imbarazzante situazione. Gli ci volle un po' per trovarne, mentre io sapevo esattamente dove il ghiaccio fosse, ma mi divertì troppo vederlo panicare fra gli scaffali e gli armadietti mormorando 'solo un secondo' e 'ormai l'ho in pugno'.

Finalmente si trovò al di sotto dell'armadietto più in alto, e aprendolo, in suo sfavore, scoprì che l'oggetto desiderato si trovava un tantino fuori dalla sua portata. Jimin piagnucolò adorabilmente alla sola vista, e tentò anche di arrivarvici, ma poté solo sfiorare i sacchettini con la punta delle dita nonostante fosse in punta di piedi, suscitando in me una fragorosa risata.

Lui arrossì di un acceso e clamoroso rosso bordeaux, che lo fece assomigliare ad un chewingum alla fragola, e nonostante fosse accigliato, potei dedurre che fosse anche agitato.

>>Chiudi il becco! Ci arrivo!<<

Tentò ancora, voltandomi le spalle. Io nel frattempo m'alzai, e lo misi alle strette fra il mio corpo e la superficie del ripiano di fronte a lui. Mi sporsi in avanti, e presi il ghiaccio dalla cabinetta senza problemi. Lui inclinò la testa all'indietro con occhi grandi e stupiti, mentre io lo fissai con un sorrisetto beffardo.

>>Adorabile, ma la prossima volta ricorda la scaletta<<

Dissi, puntando il dito all'angolo della stanza.

>>E' proprio lì<<

Lui sbuffò, distogliendo lo sguardo e incrociando le braccia.

>>Come ti pare. Ci sarei arrivato comunque..<<

Io mi morsi la lingua, intuendo che il ragazzo non stesse affatto recependo i miei segnali. Lo afferrai per le spalle, forzandolo a girarsi verso di me, e non potei che concentrare tutta la mia attenzione ed attrazione sulle sue labbra, che sembravano così soffici e rosee, e soprattutto innocenti. Lui credette di poter divincolarsi dalla strana atmosfera semplicemente domandandomi piano che cosa stessi facendo, il che mi diede sui nervi, facendomi pensare a mia volta se lui non credesse forse che io scherzassi e non mi stesse dunque prendendo sul serio.

Cioè, in realtà non lo ero affatto serio, ma lui non aveva bisogno di saperlo. Lo spinsi leggermente più indietro, così che la sua schiena fosse a stretto contatto con una superficie più solida, e guardandolo negli occhi mi sporsi in avanti, verso il suo viso sconcertato. Le sue labbra tremarono e si mossero, come volesse dirmi qualcosa, ma la porta si aprì rumorosamente, all'entrata l'infermiera ci guardava con occhi piccoli e frustrati, pronta a farci prendere una grossa grassa nota.

>>Cosa pomiciate in infermeria?!<<

Cazzo. Jimin mi sembrò terrorizzato oltre ogni immaginazione, e ovviamente incapace di intuire cosa fare in una situazione del genere. Io invece, abituato a questioni simili, fui molto più irritato dall'essere interrotto piuttosto. Feci scivolare la mia mano nella sua, più piccola e morbida, prima di urlargli di correre. Lo trascinai fuori dalla stanza, spingendolo fuori dalla portata dall'anziana signora, e correndo furiosamente a tutta velocità, via da quella caspio di arpia, e il più lontano possibile, il che impose come minimo due rampe di scale per arrivare al terzo. Ad un certo punto Jimin ritirò la sua mano, fermandosi in mezzo al corridoio con ambo i palmi sulle ginocchia, prendendo fiato. Anch'io respiravo a fatica, ma comunque mi accosciai di fronte al ragazzo, cercando di atteggiarmi da preoccupato o cosa.

>>Tutto bene?<<

Mi accorsi immediatamente di quanto Jimin fosse sexy al momento: I suoi capelli erano un disastro e si stavano adagiando sulla fronte a causa del sudore, la sua faccia era rossa, e ansimava con fatica, rilasciando dei suoni che mi risuonarono nella testa per giorni.

 Lui mi rivolse un cenno d'assenso alla mia precedente domanda.

>>S-si...ma perchè correre? A-avremmo potuto ch-

Vidi la vecchiaccia salire le scale, e prima che potesse vederci e che tutto il mio sforzo andasse in fumo, mi limitai a spingere Jimin nel primo bagno che vidi, chiudendo entrambi a chiave dentro una delle cabine. Jimin s'appoggiò con la schiena sul muro fresco, sempre cercando di riacquistare il respiro.

>>Ci ha quasi beccati la stronza..<<

Mormorai innervosito.

>>Ma perchè?<<

>>Ha sicuramente presupposto che stessimo pomiciando o cosa<<

Jimin boccheggiò per un paio di secondi

>>Ma noi non stavamo affatto facendo q-que..quello!<<

Io di tutta risposta sospirai, e passandomi una mano fra i capelli li spinsi all'indietro

>>Si lo so..ma potremmo<<


Punto di vista di Jimin

Guardai Jungkook con occhi esterrefatti. Era forse un gioco, uno scherzo? Sentii il mio battito accelerare ed il suo rumore rimbombante nelle orecchie, il calore sul mio viso invece m'indicò il mio stato d'appariscente imbarazzo. Mi domandai se tutta questa reazione non fosse causata da Jungkook invece che dalla corsa che avevamo appena effettuato.

Chiariamoci, ci vedo, e so riconoscere un bel ragazzo quando lo vedo, e se è una brava persona ben venga. Solo Yoongi lo sa, ma a me i ragazzi son sempre piaciuti. Eppure le parole e gli avvertimenti del mio migliore amico mi lasciavano interdetto. 

Cos'avrei dovuto fare? L'attrazione che provavo nei suoi confronti mi sembrò più che palese. Per rispondere alla sua precedente domanda scossi la testa più e più volte, balbettando tante di quelle parole che non potevo che inciamparvi maldestramente e consecutivamente sopra, balbettando.

>>T-ti conosco d-da due giorni..N-non sto dicendo c-che non mi piaci, m-ma vorrei conoscerti meglio p-prima di..uh.. sei simpatico, e m'interessi, pe-però..però io non-

Decisi di sollevare lo sguardo, notando come il suo viso fosse adesso pochi centimetri distante dal mio, indossando un'espressione seriosa.

>>Posso?<<

Ingoiai a fatica, come se avessi uno spesso nodo attanagliato giusto all'inizio della trachea. Prim'ancora che potessi rispondere lui mormorò silenziosamente

>>Solo una volta..<<

Poi la sensazione delle sue labbra, così soffici e dolci sulle mie, intorpidì completamente i miei sensi e la percezione al di fuori di quel contatto, come se una coltre avesse annebbiato le mie facoltà mentali. Le sue dita si posarono leggere, con delicatezza sulle mie guance, e con una m'accarezzò con estrema cura. Presto mi convinsi ad abbassare le palpebre, la mia mente seguì semplicemente il flusso degli eventi.

Perchè no dopotutto? Era anche ora che dessi il mio primo bacio. Era come se i miei pensieri scivolassero sempre più nell'oblio, e per quanto questa sensazione mi spaventasse, allo stesso tempo mi elettrizzò.

Jungkook si scostò di appena un paio di centimetri, lasciando che io battessi le ciglia e lo guardassi, i nostri sguardi così vicini che ci vidi doppio. Anche lui mi sembrò scombussolato, con le pupille dilatate e fisse su di me, guardandomi con un'espressione che non potei classificare o definire sotto una qualche categoria, qualcosa che non avevo mai visto. 

Anzi, in verità mi ricordò molto l'espressione che avvolte avevo visto Yoongi assumere quando mi guardava, succedeva in poche occasioni, ma era accaduto. Significava forse che a Kookie importa davvero di me? Come Yoongi, che mi voleva bene? Che cos'è? Volevo poter capire ed interpretare cosa fosse tutto questo, quella sensazione di spossatezza nel mio corpo.

Il ragazzo si fece nuovamente vicino, sussurrandomi ancora una volta.

>>..Uno ancora<<

Prima di sfiorare il mio labbro inferiore con il suo, il respiro caldo sulla pelle mentre poneva ancora una volta le labbra sulle mie. Non m'accorsi nemmeno che le mie mani fossero poggiate sul suo petto, il quale si sollevava e s'abbassava ad un ritmo forsennato. Non era affatto calmo come sembrava. Si allontanò nuovamente, ed io morsi il punto sul mio volto che aveva appena abbandonato, sentendone la mancanza ed, al gesto, Jungkook gemette con il tono di chi sta cercando di contenersi in ogni modo.

>>Cazzo Jimin<<

A quel punto si appropinquò una terza volta, facendomi tremare nell'anticiparne il sapore, poggiando la fronte sulla mia, ci fissammo per qualche secondo, anche se gli occhi mi facevano male nel guardare un qualcosa così vicino, di così bello.

>>Vuoi che mi fermi?<<

Inaspettatamente annuii. La mia parte conscia e d'indole timida doveva aver lavorato di sua spontanea volontà, perchè al contrario, sentii in me questo bisogno di averne ancora. Per un attimo sperai non seguisse la mia richiesta. Invece lui mi tolse le mani di dosso, ma prendendo tempo, indugiando nel farle scivolare sui miei fianchi, continuando a guardarmi

>>Scusami, credevo ti stesse piacendo<<

Io scossi la testa, non volevo che pensasse qualcosa di errato, e volli essere sincero, nonostante all'inizio l'idea di baciarlo mi fosse stata restia, avevo cambiato idea in pochi secondi. Baciarlo quella prima volta si rivelò l'esperienza più bella della mia vita.

>>A me..è piaciuto<<


Punto di vista di Yoongi

Ero in piedi davanti alla classe di Jimin, aspettando il suddetto ragazzo perchè non riuscivo a calmarmi al pensiero che lui potesse essere arrabbiato con me. Semplicemente non potevo contenere la frustrazione. Anche dopo il suono della campana rimasi al mio posto in corridoio. Era estremamente raro, quasi impossibile per Ji essere in ritardo a lezione, il che non fece altro che aumentare ogni secondo che trascorreva le mie ansie.

Finalmente colsi l'immagine della sua chioma castana sbucare fuori dall'angolo del corridoio. Mi sembrò preoccupato, probabilmente ansioso di non essere visto da qualche insegnante. Anche allora Jimin mi sembrò piccolo e dolce, adorabile, delizioso e tutte cose belle. Si avvicinò all'entrata della classe, notandomi e guardandomi insicuro. Ero così intento ad ammirarne la bellezza che non m'accorsi nemmeno della sua presenza, in piedi alle sue spalle, toccandogli il braccio con quelli luridi artigli.

Io sospirai un respiro tremolante, tentando di contenermi e rimanere al mio posto. Jimin si fermò a mezza strada, così fui io a raggiungerlo.

>>Ji...<<

Lui deglutì visibilmente, ad ovviamente notai la stretta di Jungkook farsi più salda sulla sua spalla. Il suddetto ragazzo mi guardava con aria di scherno, mentre in Jimin sembrava esserci qualcosa che lo tormentava, in oltre il suo aspetto appariva scomposto rispetto a prima. Le sue guance erano arrossate, i suoi capelli scompigliati, ed era vagamente sudaticcio. Se da una parte Jimin evitava il mio sguardo, dall'altro Jungkook mi fissava con persistenza. Cos'era appena accaduto del quale non ero al corrente??

>>Io-

Jimin iniziò, attirando la mia completa attenzione.

>>Noi dobbiamo parlare Yoongi<<

La presa di Jungkook si fece più lenta, con mio immenso sollievo, finché la sua mano non scivolò dalla spalla alla mano di Jimin, stringendola con sicurezza, e Jimin lo guardò, adorante.

>>Allora vi lascio, ci vediamo dopo io e te<<

Il mio cuore si strinse dolorosamente, ma lasciai correre. Jimin annuì, stringendo più forte le loro dita insieme e poi lasciando la presa. Quando Jungkook sparì, io afferrai il mio migliore amico, attanagliando il suo gomito con il mio, e trascinandolo nell'aula di musica, l'unica vuota a quell'ora. Uscivamo così di rado dalle nostre classi durante le lezioni, che gli inservienti non sapevano neanche come ci chiamavamo, dunque ci lasciarono andare.

Lui non si pronunciò per tutto il tragitto, ed io feci altrettanto. Quando fummo nella sala, poggiai le mie mani sulle sue spalle, standogli in fronte e guardandolo dritto in viso, contrariamente a lui, con braccia incrociate sul petto

>>Cosa ti è successo?<<

>>C-cosa intendi?<<

Io sospirai. Sapeva benissimo a cosa mi riferivo, stava solo fingendosi ignaro.

>>Cos'è accaduto fra voi due?<<

Lui mi diede un'occhiatina svelta, prima di abbassare nuovamente lo sguardo al pavimento, le sue guance coloratesi di rosso nuovamente.

>>Non ho idea di che cosa ti preoccupi Yoon-

>>Ji per favore, devi dirmelo!<<

Lui mi guardò ancora, e sospirò, così che io sapessi che aveva appena ceduto.

>>Va bene, okay<<

Le sue parole dunque mi rivelarono che davvero qualcosa era successo, e l'idea non mi piacque affatto. Jimin dischiuse le labbra, e dopo aver preso un profondo respiro riprese a parlare.

>>Un bacio<<

Saltai un battito. Jungkook aveva appena rubato il preziosissimo primo bacio di Jimin, portando via la cosa più casta al mondo. Il che significava che quell'idiota aveva baciato i più gentili e teneri petali conosciuti. Quello schifoso, come aveva osato?? Non avrei mai dovuto lasciare il fianco di Jimin, è stato stupido da parte mia! Come avevo potuto abbassare la guardia in tal modo?? E pensare che mi ero ripromesso di non lasciarli soli per nulla al mondo!

>>Ow-OW! Yoongi mi fai male!!<<

Mi ripresi dal mio momento di trance al guaito di Jimin, rimuovendo immediatamente le mie mani dalle sue spalle, le quali Jimin immediatamente toccò, dolorante

>>M-mi dispiace.. Jimin non puoi fare questo. Davvero non puoi, non te lo lascio fare<<

Il ragazzo non mi sembrò arrabbiato alle mie parole, ma frustrato? Frustrato mi sembrò decisamente il termine adeguato.

>>Yoongi lo so che mi vuoi bene, ma non sono stupido. Jungkook mi guarda come mi guardi tu, a lui importa di me..cioè, non ne sono sicuro, ma sono certo che mi guardi come fai tu e-... e lo so che lo conosco da così poco..davvero poco, lo so!<<

>>Questo è impossibile perch-

>>Lo è! Ricordi quella volta in cui dormivo a casa tua e mi sono svegliato, e tu mi guardavi? Prima che la tua faccia mostrasse la sorpresa tu avevi la stessa espressione negli occhi, perchè siamo amici, e tu ti preoccupi per me, giusto?<<

Oh ricordavo quel giorno. Cavolo, Jimin era davvero troppo innocente, se solo avesse saputo! Quella volta mi ero così agitato che il mio corpo aveva iniziato addirittura a fare male. Credevo di poter rubargli un bacio, e tenere quel ricordo per me stesso. Ma fortunatamente si svegliò di li a poco, prima che io potessi prendermelo.

 In quel momento pensai però che, anche se temevo di non esserne affatto degno di tale privilegio, forse sarebbe stato meglio se l'avessi preso io al posto di quell'insetto. Forse l'avrei apprezzato molto di più. Almo Jimin non avrebbe dovuto baciare delle labbra assaporate già da tanti altri prima di lui, poiché io, a differenza di Jungkook, mi ero risparmiato per Jimin, tutto.

>>Jimin tu devi credermi! Jungkook non è quel che pensi che sia!<<

Jimin mi rivolse un sorrisetto accondiscendente.

>>Yoongi, potresti per favore dimenticare cos'è accaduto oggi? Possiamo semplicemente far finta che tutto questo non sia accaduto, okay? Tu lasciami fare, ed io perdonerò il tuo comportamento a ricreazione. Ho convinto Jungkook a lasciar perdere, non vi costringerò a parlarvi... voglio bene a te, e lo sai, ma io voglio anche conoscere altre persone..<<

Io lo fissai incredulo, mi sentivo arrabbiato e triste allo stesso tempo. Afferrai le sue braccia attirandolo a me ed abbracciandolo con forza. Lui rimase fermo giust'appena un secondo, poi rispose al mio abbraccio con uno più delicato, più gentile, molto più Jimin.

>>Accetto<<

Mormorai sulla sua spalla, ma questo non significava che avrei perdonato lo schifo che Jungkook aveva appena combinato.


Punto di vista di Jungkook

Baciare Jimin mi aveva lasciato un sapore dolce in bocca, ma con quello anche uno stranissimo senso di eccitazione, capiamoci, non è stato nemmeno vagamente vicino ad una pomiciata, per cui come potevo essere così influenzato da quel ragazzo da farmi reagire così? 

Si era sexy. E, si aveva un corpo mozzafiato e... si, anche un bellissimo faccino, ma fino a quel momento avevo avuto anche troppi ragazzi con le stesse caratteristiche generali. Intuii che qualcosa in Jimin riusciva ad eccitare persino le mie ossa. Non prestai molta attenzione alla lezione, pensando e ripensando a quei baci. Alla fine non resistetti oltre.

>>Posso andare in bagno?<<

Domandai con la mano sollevata.

>>Vai e non metterci troppo<<

Velocemente abbandonai l'aula, tirando fuori il mio telefono e premendo sul tasto rubrica, alla ricerca di un qualcuno che potesse darmi una mano. Non trovai nessuno, e che diamine, il mio telefono era una miniera d'oro contenente solo la crème de la crème di bellezza e buon sesso che conoscevo! Com'era possibile che non riuscissi a trovare qualcuno adatto al semplice compito di aiutarmi?!

L'unica persona che mi venne in mente, ed odiai ammetterlo, fu Jimin. Volevo le sue labbra per Dio, dopo averlo immaginato servirmi un pompino bello e buono non desideravo altro.

 Raggiunsi i bagni, e m'introdussi all'interno di una delle cabine, e mi misi a sedere sul wc, finché l'illuminazione non mi colpì in pieno. Cercai un contatto nell'archivio di Whatsapp, scrivendo un semplice messaggio-

You:
Hey Mel, possiamo vederco?
Sono al bagno del terzo piano  

345 xxx xxx : 
Certo Junkook, arrivo ❤️❤️❤️ 

Non ho mai neanche salvato il suo numero, non era una così bella ragazza, ma ad essere onesti, Melanie aveva delle labbra piuttosto simili a quelle di Jimin, anche se quelle di quest' ultimo erano più rosa e baciabili, più invitanti, insomma tutto un'altro livello. Lei non ci mise nulla ad arrivare, entrando nella cabina e salutandomi

>>Sbrighiamoci, non abbiamo molto tempo<<

Le dissi, quasi controvoglia, alzandomi. Lei continuò a sorridere come un'idiota, e s'inginocchio di fronte a me, la mia erezione piuttosto evidente nei pantaloni. Lei sghignazzava slacciandomi la cintura, e fatto questo, procedette nel lasciare i miei pantaloni e boxer bassi sulle mie cosce. Onestamente parlando mi stava davvero irritando, non so nemmeno cosa in particolare, ma la situazione mi dava ai nervi nel modo più assoluto.

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