>>28<<
Punto di vista di Jimin
Yoongi mi accompagnò a casa, ramanzina bella e pronta da parte sua per tutta la durata della corsa in auto, dopo di che, arrivati a casa, s'assicurò d'essere visto da mia mamma alla porta, così che non sospettasse nulla. Lei gli sorrise e lo salutò, e quando non fu più in vista mi afferrò per le spalle, chiudendo la porta dietro di se.
>>Jimin che diamine! Che amici stai facendo a scuola?!<<
La guardai stranito, non capendo perchè fosse così alterata.
>>Gente normale, perchè sei arrabbiata ma'?<<
>>Gesù, in quella macchina la musica era sparata a trecento! I vicini si sono lamentati!<<
Arrossii sentendomi in imbarazzo per quel fatto del quale, per di più, avevo dimenticato ogni cosa, anche se tecnicamente non era stata colpa mia, affatto.
>>Dove sei stato? Con chi?<<
>>Abbiamo mangiato la pizza con Yoongi, Jungkook, Taehyung e Namjoon<<
Non sembrò contenta di non conoscere la metà del gruppo, quindi afferrò il mio viso e l'avvicinò al suo.
>>Alito<<
Soffiai e mamma annusò per vedere se ci fossero o meno tracce di alcool o se avessi fumato, ma non ce n'erano più, l'odore dei drink era sparito da molto, portandosi dietro la sensazione di malessere e il dolore di testa. Lei emise un borbottio poco rassicurante, poi tirò di lato il collo della mia maglietta, dove i precedenti succhiotti stavano ormai schiarendo, controllando che non ce ne fossero di nuovi. Pregai nella mia testa che non arrivasse fino alla spalla, dove ce n'era uno grosso e fresco. Cosa le avrei detto se l'avesse trovato? Io dovevo essere a casa di Yoongi! Sembrò soddisfatta con le ricerche e mi lasciò andare, fortunatamente non beccato in nessuno dei miei ''crimini''.
>>Sei certo di aver dormito da Yoongi?<<
Io annuii in fretta, forse troppo in fretta, e i suoi occhi si strinsero sospettosi.
>>Guarda Jimin che lo faccio per te. Se combini qualcosa che non dovresti la tua reputazione si rovinerà. Capisci che io non voglio che accada?<<
Annuii nuovamente. Mi sentii malissimo ed irrispettoso nel mentire, ma non potevo dirle tutto..
>>Posso..posso uscire anche questa sera? Saremo io e Jungkook, lo conosci, è tranquillo..<<
Mi fissò intensamente, forse avevo un'espressione proccupata o cosa. Non avrei saputo cosa dirle se avesse scoperto che ero in una relazione con un ragazzo.
>>Dove?<<
>>Non lo so ancora, ma credo qualcosa di tranquillo<<
Sospirò, ripetendo le mie parole.
>>Qualcosa di tranquillo..<<
Sciolse le braccia da sopra al petto, dov'erano state incrociate fino a poco prima
>>Va bene. Scusa per averti inquisito, faccio solo il mio lavoro di mamma, spero che tu capisca<<
>>Si<<
Puntai con il pollice le scale.
>>Posso andare?<<
Lei annuì, ed io sgusciai via in fretta e furia, correndo in camera mia e chiudendomici dentro, per poi infilarmi in bagno, non curante del fatto che fossi sospetto nel correre a quel modo, chiudendo a chiave e sfilandomi di dosso i vestiti. Rimasi qualche istante a fissarmi allo specchio, davvero non riuscendo a capire cosa Jungkook potesse trovarci in quel corpicino. Squadrai tutto dall'alto in basso, alla ricerca di qualcosa da elogiare magari, ma non trovai nulla. Poi invece ricordai cos'aveva detto Jungkook, che ero bello senza maglietta, quindi arrossii, e girai le spalle, poi afferrai un buon punto del mio didietro e sorrisi. A Jungkook piaceva da impazzire quella parte di me, quindi avrei imparato ad apprezzarla anche io.
>>E' grande<<
Sghignazzai e mi rimisi di fronte allo specchio diritto, guardai il segno rosso che stava colorandosi verso il violaceo sulla mia spalla. Lo toccai piano piano, faceva varamente male, dopotutto era un livido e null'altro, ed un livido non è sicuramente piacevole, ma quel che lo rendeva speciale era il poterlo ricollegare alle labbra di Jungkook. Riportata la mano giù, di fianco a me, guardai in basso al 'piccolo me'.
>>Sarà poi così strano che non ti tocco mai?<<
Lo fissai, come se potesse davvero rispondermi.
>>Suppongo che parlare da solo sia ancora più strano<<
Mormorai, e con un sospiro mi infilai fra le ante della doccia.
Punto di vista di Jungkook
Decisi di chiamare Taehyung nella completa noia in cui mi trovavo, quindi cercai il contatto. Dopo alcuni lunghi secondi si decise a rispondere finalmente.
>>Chi è lì?<<
La sua voce era bassa e rauca, probabilmente lo avevo appena svegliato.
>>Tae sono io, Jungkook. Almeno controlla chi ti chiama prima di rispondere<<
>>Mh, si..solo- solo un istante<<
Sentii il rumore di lenzuola arrotolate, e poi porte che venivano aperte e chiuse, poi riprese a parlare.
>>Kook sei davvero un testa di cazzo lo sai?? Te ne sei andato senza una parola, e noi, beh..loro avevano grossi problemi!<<
>>Ho avuto un contrattempo a cui letteralmente badare<<
>>Tipo?<<
>>Un fidanzato ubriaco è una scusa valida?<<
Taehyung sussultò drammaticamente dall'altro capo del telefono.
>>Jimin era ubriaco?! Nooo volevo vederlo!!<<
>>Si, ma..cioè non ha bevuto chi sa che, tipo due Cosmopolitan, era K.O<<
>>Cazzo Jungkook ma sei un mostro, poverino! Dimmi, oh ti prego, dimmi che poi te lo sei fatto? Perchè io me lo sarei fatto personalm-
>>Non essere stupido Tae! Non che non l'ho nemmeno sfiorato!<<
''Beh in verità a sfiorare ho sfiorato eccome..''
Pensai. Taehyung bofonchiò piano qualcosa, ma non riuscii a capire, in ogni caso continuai a parlare.
>>Ad ogni modo, perchè avrei provocato problemi a ..loro? Loro chi poi?<<
>>Namjoon e Yoongi! Oh è stato fantastico, ti giuro! Tempo che Yoongi uscisse e rientrasse dal bar, Namjoon aveva già bevuto parecchio, ma per tornare non voleva dare le chiavi a Yoongi, quindi brevemente erano bloccati lì perchè Yoongi non voleva tornare in macchina con quell'ubriacone innamorato. Adesso non so le esatte dinamiche perchè sono stato trascinato via dagli eventi, ma Yoongi parlava di lasciare Namjoon li<<
>>Mh e che bel faccino avevano questi eventi?<<
Dissi io maliziosamente, sapendo esattamente cosa Taehyung avesse combinato, mi misi a sedere sul divano.
>>Oh gli eventi avevano due indentici faccini. Sono andato a casa di questi due gemelli, un ragazzo e una ragazza, ed è stato strepitoso ti giuro. Sono così identici che ad un certo punto non capivo più con chi dei due stessi facendo robe! Il ragazzo era un power bottom niente male, fantastico a dirla tutta! Cavoli avresti dovuto esserci<<
Sbuffai, doveva davvero essere stato divertente. Però svegliarsi abbracciato a Jimin, fare colazione e giocare insieme sul letto, fare piccoli passi avanti nell'abituarlo a me, a renderlo più mio ogni minuto che passavamo assieme, erano abbastanza motivi per non farmi pentire del aver, in fine, deciso di scendere a compromessi e provare qualcosa di nuovo, una relazione stabile.
>>Avrei passato anche se me lo avessi chiesto, e anche le prossime volte Taehyung<<
>>Come ti pare, ma adesso fammi attaccare che qualcuno si sta svegliando, magari mi becco il terzo round! Addio bastardo!<<
Con questo chiuse la chiamata. Sospirai, cercando poi il numero di Namjoon, all'inizio anche lui non pareva voler rispondere, ma alla fine ce la fece.
>>H-Hey?<<
>>Sono io, Kook<<
>>Oh, uh, certo, cosa c'è?<<
Sentii anche in questo caso il rumore di coperte, poi un rumore forte che mi fece saltare sill'attenti, seguito da Namjoon che bestemmiava, ed in cima a tutto sentii un chiarissimo 'Sta attento Joonie!'
>>Namjoon??<<
>>Scusami, è caduto il telefono<<
>>Quello era Jinnie??<<
>>Uh..... no?<<
>>Brutto uovo sbattuto! Sei con Jin!<<
>>Ugh ascolta, Yoongi se n'è andato con un taxi lasciandomi indietro, tu e quella troia di Taehyung vmi avete piantato in asso, e Seokjin non voleva farmi guidare, quindi..si, sono da lui<<
Sentii di nuovo una voce di sottofondo 'Con chi parli?'.
>>E' Jungkook..Kook, Jin ti saluta<<
>>Salutalo da parte mia, ma davvero Joonie, dimmi che eri abbastanza sano da fare il dovuto<<
>>Certo! Calmati bimbo<<
>>Davvero?? Oh, grazie a Dio. Scusa chiudo la chiamata, ho qualcosa da riferire a Taehyung<<
>>Jungkook, tappati quella fogna altriment-
Terminai la chiamata e scrissi a Taehyung le notizie, ma probabilmente doveva essere al terzo giro perchè non mi rispose per la seguente ora.
.
>>Bowling?<<
Jimin domandò stranito.
>>Si bowling, perchè no?<<
Lui fece spallucce, facendomi accigliare. Pensavo fosse un'idea brillante.
>>Non ti piace il gioco?<<
Jimin arricciò il naso e scosse il capo.
>>Allora?<<
>>..Non ci ho mai giocato<<
>>Non sei mai stato al bowling?!<<
Jimin scosse il capo.
>>Woh, okay. Se si tratta solo di questo ti insegno io<<
Lui sollevò il viso con aria speranzosa.
>>Davvero?<<
>>Certo! Dai andiamo<<
Lo sospinsi all'interno dell'enorme edificio, il quale conteneva, oltre al bowling, bar, ristoranti, e tanti negozi. Ci dirigemmo all'interno della destinazione designata, ed alla cassa alla quale stava ritto in piedi un ragazzo magrolino e molto alto. Nel momento in cui poggiai la mano sul bancone la mia spalla entrò in contatto con quella di qualcun'altro, ed entrambi ci voltammo. Guardai sorpreso lo sconosciuto, o colui che avrebbe dovuto esserlo, invece si rivelò essere Namjoon.
>>Jungkook?<<
>>Vedo che sei ancora vivo dopotutto Namjoon<<
>>Si, e non grazie a te!<<
Entrambi scoppiammo a ridere fragorosamente.
>>Con chi sei? Mica l'hai già lascia-
Disse sporgendosi in avanti per controllare chi fosse il mio accompagnatore, chiudendo la bocca prima di proferire parole che gli sarebbero costate care
>>Oh, Jimin! Non ti avevo visto<<
Jimin gli sorrise un tantino annuendo, fortunatamente sembrava non aver afferrato cosa Namjoon stesse per dire
>>Tu invece con chi sei?>>
Fummo interrotti dal coso rosa che ci si avvicinò sorridendo ampiamente. Guardai con scetticismo il suo cappotto rosa chiaro, e passai un'occhiatina complice a Jimin, anche lui piuttosto stranito, ma non osammo dire nulla. Nessuno, e dico nessuno, si metterebbe a discutere con Jin, solo un pazzo kamikaze.
>>Hey cos'è questa riunione!<<
>>Buona sera anche a te Jinnie, sempre un piacere<<
Dissi sarcastico, mentre Jimin si limitò ancora una volta a sorridere con gentilezza al nuovo arrivato.
>>Non ho tutto 'sto tempo<<
L'impiegato alla casa disse alle nostre spalle, spaventandoci, tanto che Jin imprecò, poi ''l'imprecatore'' continuò.
>>Siete ad un appuntamento?<<
Io risposi di si, e SeokJin propose di dividere la pista e fare a gara. Io scambiai uno sguardo eloquente con Namjoon, entrambi avremmo preferito avere i nostri appuntamenti separati, ma prima che potessimo dire qualcosa, Jin si era già infilato fra me e Jimin, battendo il palmo della mano sul bancone in legno.
>>SI, MATCH SIA<<
Il ragazzo che doveva servirci roteò gli occhi, dandoci le tessere per iniziare.
>>Le scarpe potrete trovarle in quello scaffale, non lasciate le vostre incustodite. Divertitevi<<
Disse monotonamente, come se lo avesse detto centinaia di volte quel giorno, ed ero positivo nel pensiero che lo avesse effettivamente fatto. Andammo a procurarci il necessario.
>>Che numero ti occorre?<<
Domandai rivolto a Jimin, il quale era intento nel cercare fra gli scaffali per il paio giusto.
>>Un trentanove o un quaranta, non saprei<<
>>Persino i piedi sono piccoli<<
>>Zitto<<
Ribatté lui col musetto da finta arrabbiatura. Quando tutti furono dotati delle scarpe giuste, ci avviammo verso la piattaforma, guardando in alto ai cartelli numerati delle piste.
>>Dunque, io ho il numero..ventitrè, quindi noi usiamo questo lato<<
Dissi a Jimin, ma lui corrucciò le sopracciglia.
>>Ma io ho il ventidue<<
>>Ah sono io ad avere il ventitrè Kook<<
Namjoon si intromise, così tutti voltammo lo sguardo verso Jin, la sua tessere leggeva il numero ventidue. Namjoon allungò la tessera verso Jimin.
>>Scambiamoli e avremo risolto<<
Jin però li fermò prima che potessero, un sorriso elettrizzato sulle labbra.
>>No no! Sarà divertente con le coppie mischiate! Vi stracceremo, vero Jiminie?<<
Sentendosi chiamato in causa, Jimin annuì, ma dalla sua espressione s'evinceva che non fosse molto convinto, ma si lasciò trascinare da Jin alle loro poltroncine. Scossi il capo, e Namjoon fece altrettanto, con una mano sugli occhi, poi borbottò.
>>Non era questo quel che avevo in mente.. non-..<<
Sospirò, voltandosi e avviandosi a sua volta verso la sua postazione.
>>Non esattamente<<
Completò. Mi trovai a concordare con lui. Jin, dopo aver impostato le squadre ed inserito i dati, fu il primo a tentare, riportando in casa sette punti, compresi nei quali v'era il birillo in più caduto dopo il tiro supplementare.
>>E' il tuo torno Jiminie<<
Vidi il ragazzo alzarsi dalla sedia esitante, dirigendosi verso le bocce, e tentando di sceglierne una. Jin gli andò in soccorso per aiutarlo. Si posizionò alle sue spalle, indicandogli il vario peso delle bocce e quella che forse sarebbe stata più adatta alla piccola stazza del mio ragazzo. Dunque Jimin sollevò una boccia verdino chiaro, le dita già infilate all'interno dei tre buchi sulla sfera. Si avvicinò alla piattaforma, e SeokJin gli fece tifo. Jimin letteralmente sbatté la boccia a terra, producendo un rumore assurdo, molta gente si girò a guardarlo. La palla rotolò letargica verso il canale di sinistra, e le spalle di Jimin s'abbassarono sotto il peso della sconfitta, a quel punto Jin gli si fece di nuovo vicino.
>>Dai tranquillo, hai un altro tiro Jiminie<<
Non capivo perchè continuasse a chiamarlo Jiminie, mi irritava, come anche il vederlo arrotolare le maniche di Jimin per lui, sussurrargli nell'orecchio. Vidi persino Jimin arrossire! Reagiva alla vicinanza del maggiore, e Namjoon anche non sembrava affatto contento della vista. Jimin mi lanciò un'altra occhiatina incerta, sorreggendo una nuova boccia, per poi lanciarla, prendendo, con assoluta sgrazia di movimenti, tre punti.
Più avanti nella serata io e Namjoon ci trovammo avanti di 135 sul punteggio dell'altra coppia, purtroppo Jimin non ancora era riuscito a capire come giocare correttamente, e la decente bravura di Jin non bastò a compensare la quasi completa mancanza di un giocatore. Comunque ero molto stizzito, forse esageratamente. Per chi sa quale assurdo motivo Jin continuava a stare addosso a Jimin, lo faceva arrossire, gli era appiccicato, e nonostante questo, Jimin sembrava apprezzare la sua compagnia.
I sussurri, le risatine e il loro essere così apertamente coinvolti l'uno con l'altro mi faceva bollire il sangue. Una volta capitò persino che Jimin ricevesse una pacca sul didietro dopo aver fatto i suoi unici sette punti della serata. Mi alzai dalla sedia al mio turno, lanciando la sfera blu con movimento veloce e totalmente disinteressato, non avevo più voglia di giocare. Mi girai e lasciai che la palla facesse il suo lavoro, tornai a sedermi quando sentii il rumore prodotto per lo strike. Captai Jimin parlare con Jin ancora una volta.
>>Vado in bagno<<
Disse, e senza nemmeno girarsi verso di me si allontanò verso il lato destro della sala. Attesi che terminasse anche il turno di Namjoon, poi seguii i passi di Jimin senza pensarci troppo. Dovetti cercare un po' prima di beccare l'entrata dei bagni, dunque entrai, ma di Jimin non c'era traccia.
>>Jimin?<<
>>Uh? Kookie?<<
La voce proveniva da una delle cabine, e pochi secondi dopo la porta s'aprì e Jimin ne venne fuori.
>>Ti cercavo<<
>>Mi sembrava di aver detto di essere in bagno..ho forse dimenticato di dirlo?<<
>>A me non l'hai detto, ma ti ho sentito dirlo a Jin<<
Sembrò stranito, non capiva cosa ci facessi lì.
>>Se sapevi dov'ero perchè mi cercavi?<<
Si avvicinò ai lavandini e lasciò che l'acqua scorresse qualche secondo per scaldarla.
>>Volevo parlare, non ne abbiamo avuto grande possibilità dato che sei stato sempre appiccicato a SeokJin<<
Strofinò le mani ben insaponate sotto il flusso tiepido.
>>Mh, abbiamo fatto amicizia.. è gentile<<
>>Ti sta cazzo addosso e mi da fastidio, potresti dirgli almeno di smettere?<<
Gli occhi del ragazzo si fecero grandi
>>N-non è vero..non mi sta addosso! Cosa stai cercando di insinuare Jungkook?<<
>>Non essere stupido Jimin, vi ho visti<<
Il suo bel viso si fece scuro, le mani ancora gocciolanti d'acqua strette al petto in modo protettivo, noncurante di asciugarle data la situazione.
>>Io non sono stupido, e-e questo non è il posto giusto per litigare<<
Provò ad abbandonare la stanza, ma io gli afferrai il polso che trovai più comodo raggiungere, sollevandolo ad altezza del suo capo, le gocce d'acqua calda mi scivolarono fra le dita
>>O stai facendo lo scemo o sei fottutamente stupido! L'abbiamo visto tutti!Ma l'hai vista la faccia di Namjoon o eri troppo concentrato sul tuo amichetto?!<<
Jimin sollevò il capo mostrando un'espressione furente, per la prima volta da quando lo avevo conosciuto
>>Non sono stupido! Non lo sono!<<
Strattonò il braccio fuori dalla mia portata, ed abbandonò l'antibagno in fretta. Io seguii a ruota, provando ad afferrare quelle mani, sentendomi in colpa, avevo alzato i toni e non era stata mia intenzione farlo. Ero ancora convinto delle mie accuse, eppure sapevo che non avrei mai dovuto alzare la voce con Jimin, non era necessario. Sapevo cos'avevo visto, ma quell'espressione arrabbiata mi aveva gelato dentro, comunque Jimin si rifiutava di fermarsi, e raggiunse in fretta le nostre postazioni.
>>Ce ne avete messo di t-
Non guardò Jin che parlava, ne tanto meno me o Namjoon, infuriato afferrò le sue cose e si cambiò le calzature in quelle di suo possesso.
>>Jimin, fermati un secondo e discutiam-
>>Non parlarmi<<
Disse avviandosi verso gli scaffali, ed abbandonando le scarpe in affitto, poi andò alla cassa, pagò la sua parte ed abbandonò anche il bowling. Lo fissai scioccato dalla mia posizione fissa, senza dire nulla, come se il suo ordine avesse in qualche modo fatto effetto sulle mie labbra, sigilandole
>>Ma che è successo?<<
Sentii Jin sussurrare alle mie spalle, ma Namjoon non disse nulla, probabilmente anche lui shockato dalla reazione di Jimin. Mi passai una mano fra i capelli, poi decisi di andare a cercarlo. Presi le mie cose ed anche la giacca di Jimin, avendola dimenticata sulla mia sedia, poi procedetti a fare quel che anche lui aveva fatto poco prima, ed in fine uscendo dal posto, provando a dare un'occhiata fra la massa di persone che camminavano nei grandi magazzini.
Venticinque minuti passarono, ed io ancora non avevo la minima idea di dove fosse, supposi dunque che potesse essere fuori alla fermata dell'autobus, quindi m'affrettai a raggiungere il luogo. Non lo trovai lì, quindi mi diedi dell'idiota per non aver ancora provato a chiamarlo, ma quando ci provai risultò futile, infatti il suo cellulare iniziò a vibrare da dentro la tasca del suo cappotto. Sospirai e rimasi li seduto alla fermata una ventina di secondi. Quando feci per alzarmi vidi qualcuno avvicinarsi al bus stop, e capii immediatamente dalle sue piccole proporzioni che non potesse essere altri che Jimin. Quando sollevò lo sguardo dall'asfalto del marciapiedi s'accorse di me, quindi voltò le spalle e riprese a camminare nel verso direttamente oppostoa. Io però ne avevo avuto abbastanza del suo comportamento, quindi lo raggiunsi di fretta, afferrandolo per le spalle, ma non volle saperne di voltarsi.
>>Jimi-
>>Sta zitto!<<
>>Ma-
>>Ti ho detto di tapparti quella boccaccia!<<
Strinsi le sua manine gelide, realizzando di avere ancora il suo giubbotto, che quindi posizionai sulle sue spalle.
>>Starai congelando..<<
Jimin non rispose, spalle ancora rivoltemi silenziose. L'abbracciai con l'intenzione di trattenerlo ma anche di scaldarlo un po', e lui non fece nulla per negarsi al mio tocco.
>>Mi spiace averti trattato con cattiveria. Ero arrabbiato, mi dispiace<<
Mormorai con le labbra poggiate sul suo collo. Non si scostò, ma persistette nel non voltarsi, piuttosto girando il capo dall'altro lato.
>>..Mini dai, non mettere il muso con me<<
Silenzio
>>Non fare così<<
...
>>Mini<<
...
>>Jimin mi fai sentire trenta volte più in colpa così!<<
Finalmente rinunciò, e la sua mano si posizionò sulla mia, stretta attorno ai suoi fianchi
>>Non chiamarmi stupido, è una cosa che odio sentirmi dire, mi fa bollire il sangue<<
Annuii. Non avevo neanche realizzato quanto stretto Jimin mi tenesse in pugno ormai. Non era normale per me cercare la gente, non lo era essere obbediente e di certo non lo era preoccuparsi per gli altri. Ero stato egoista tutto quel tempo, ma Jimin sembrava essere su tutto un altro livello rispetto agli altri. Perderlo per me significava una grande sconfitta, se lui mi avesse voltato le spalle, sarei stato io a perderci, non certo lui. Si girò fra le mie braccia e poggiò la fronte sul mio petto, le mani sulla mia schiena.
>>Credo che morirò di ipotermia<<
Disse ridendo, però stava effettivamente tremando molto, mi stringeva quasi come se non avesse l'energia necessaria per farlo. Dopotutto era stato fuori quasi quaranta minuti al freddo.
>>Jimin tremi da pazzi<<
Lui annuì, producendo un verso d'assenso, faccia ancora sprofondata nel mio cappotto.
>>Stai bene?<<
Non rispose, ed io presi a carezzargli la schiena
>>Jimin?<<
>>Mh<<
>>Stai bene?<<
Ripetei, e lui scosse il capo lentamente, strusciando la fronte sul mio sterno. Poggiai una mano altrettanto fredda sul suo viso, e come mi aspettavo si rivelò essere davvero bollente. Lo chiamai ancora.
>>Mh<<
>>Ce la fai a camminare?<<
Annuì.
>>Okay, sono solo pochi metri, poi ci sediamo e aspettiamo il bus, si?<<
Non rispose ancora. Lo sorressi dalle spalle, aiutandolo lentamente a raggiungere la panca, dalla quale vidi la prima nevicchiata dell'anno scendere a terra, Jimin dormiente appoggiato alla mia spalla.
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