>>26<<
Punto di vista di Jimin
>>Quindi , pensavo che magari potesse andarti di venire con noi sabato?<<
Jungkook mi domandò guardandomi dall'angolo più vicino del tavolo al quale eravamo seduti con Yoongi e Taehyung. Quest'ultimo mi osservava tutto contento, euforico, consapevole che avrei dato conferma per l'uscita, dato che me lo aveva già domandato.
>>Chiederò a casa, se mi daranno l'okay allora..<<
Jungkook, che mi teneva la mano sotto il tavolo, ci si aggrappò con più forza, ed io non potei fare a meno di sorridere nell'osservare le nostre dita intrecciate fra loro.
>>Posso venire anche io?<<
Mi girai stupefatto verso Yoongi alla sua strana richiesta. Jungkook non rispose solo perchè Taehyung lo batté sul tempo.
>>Si! Sarebbe mistico!<<
Annuii, molto contento della sua improvvisa voglia di aggregarsi a noi, forse per fare a me il piacere di provare a farci amicizia con quei ragazzi. Sarebbe stata una buona occasione per Yoongi e Kookie di conoscersi meglio.. ma magari ero solo un po' troppo ottimista. Masticai il mio tramezzino con aria accigliata. Jungkook intanto stava scolando la lattina di coca cola come se fosse stata acqua, e lo osservai con la coda dell'occhio, il suo profilo scolpito, le labbra premute contro il freddo alluminio del contenitore, il pomo d'Adamo che faceva su e giù, il collo mascolino, la mascella definita e affilata. Mi riscossi dai miei pensieri poco tranquilli, mentalmente dicendomi di smetterla, che era male. Jungkook mi guardò confuso dal mio scuotere il capo.
>>Tutto okay Mini? Sei molto rosso<<
Poggiò il dietro della mano sulla mia guancia per controllare che la mia temperatura corporea non fosse troppo elevata, e nonostante fosse ben intenzionato, peggiorò solo la situazione.
>>Jimin scotti, ma stai bene??<<
Annuii, e la faccia la sentii ancora più calda dato che Jungkook si stava preoccupando che non avessi una febbre o cosa, quando in verità il mio unico grosso problema era la sua presenza che mi distraeva e faceva sentire strano. Che roba.
>>Sicuro? Sicurissimo?<<
>>Estremamente<<
Enfatizzai. Mi scrutò da più vicino, facendomi respirare a fatica, allarmato dall'idea che potesse in qualche modo capire cosa c'era che mi rendeva così agitato, considerando che era così bravo a leggermi la mente, quindi tentai di allontanarmi e di distogliere lo sguardo. Mi piegai all'indietro finché la mia schiena non toccò la spalla di Yoongi, e Jungkook mi guardò sempre più corrucciato, allibito dal mio colorito probabilmente paonazzo.
>>Cos'hai?? Parla, mi spaventi!<<
Un braccio circondò le mie spalle protettivamente, attirandomi inevitabilmente ancora più dietro. Dio benedica Min Yoongi.
>>Gli stai mettendo soggezione<<
Yoongi disse con tono calmo. Incontrai incerto gli occhi di Kookie, e la sua mandibola si strinse per un secondo.
>>Se è così..<<
Ed a quel punto si ritirò, facendomi finalmente respirare. Presto fui rilasciato dal tocco protettivo del mio amico, e l'atmosfera tornò ad una più calma. Cercai la mano di Jungkook sotto al tavolo, ma non v'era più. Poco dopo un ragazzo piuttosto alto si avvicinò al nostro tavolo, verso Jungkook e Taehyung, circondandoli entrambi con un braccio su ognuna delle loro schiene.
>>Hey, allora sta sera all'Albero alle undici e mezza, rimaniamo con i piani?
Scoccò un occhiata complice al più giovane.
>>Jungkook non osare darmi buca<<
Il ragazzo chiamato in causa annuì.
>>Tranquillo Joonie, ci sono, il mio fidanzato e l'amico vengono, okay?<<
''Joonie'' ci guardò entrambi sorridendo e rivelando le fossette sulle guance.
>>Certo certo, porta chi vuoi! Comunque carino il biondino, sei sempre il solito!<<
Yoongi quasi si strozzò con l'acqua a quelle parole.
>>Quello non è il mio cazzo di fidanzato!<<
Jungkook indicò me, facendomi irrigidire tutto di colpo. L'altro ragazzo fece una faccia idiota, ma mi porse la mano, prendendo la mia senza esitazione, e stringendola.
>>Mi dispiace, ah..uh-
>>Jimin<<
Dissi io aiutandolo, sembrava imbarazzato. Non quanto me, ma c'eravamo vicini.
>>Ah cavolo, scusami ancora. Namjoon comunque<<
Sorrisi, e anche se devo ammettere che il suo errore mia aveva deluso un pochino, il ragazzo mi diede l'impressione di essere simpatico. Finite le presentazioni si piegò per parlare all'orecchio di Jungkook, e aprendo bene le orecchie riuscii a capire cosa gli stesse dicendo.
>>Bingo Kook, è proprio carino<<
Jungkook gli rispose qualcos'altro ed i due risero.
>>Magari se mi trovo un partner pure io allora mi presterete attenzione!<<
Taehyung piagnucolò, incrociando le braccia.
>>Non arrabbiarti, ti troviamo qualcuno sabato<<
Jungkook rispose, pizzicandogli la guancia e mandando giù l'ultimo sorso di cola.
>>Ma io voglio la vostra attenzione!<<
Il ragazzo ripeté, battendo le ciglia cento volte al secondo, le mani chiuse assieme al lato del viso, tentando un approccio puccioso.
>>Mi fai senso se fai così<<
Jungkook disse, facendomi ridere.
>>Io dico che è carino<<
Namjoon disse, e Taehyung gli gettò le braccia al collo, lamentandosi di Jungkook e della sua cattiveria. Nel frattempo Yoongi aveva le mani poggiate alle tempie e bofonchiava fra se e se 'non ce la faccio più' come un mantra.
Jungkook mi si fece più vicino, e sussurrò.
>>Andiamo? Ce ne stiamo un po' soli<<
Mi guardai attorno, e mi sentii un po' in colpa per Yoongi, ma eventualmente mi convinsi, quindi annuii. Jungkook prese la mia mano, e ce la svignammo di fretta, dirigendoci nella sua classe, completamente vuota. Scegliemmo un banco, e ci mettemmo a sedere l'uno in fronte all'altro. Lui mi fissava con il mento poggiato sugli avambracci, a loro volta premuti sul banco.
>>Che guardi?<<
>>Il mio fidanzato<<
Distolsi gli occhi dai suoi, e subito Jungkook eruppe in un risolino, attirando il mio sguardo di nuovo, poi aprì bocca.
>>Lo fai sempre<<
>>Cosa?<<
>>Guardi via quando sei imbarazzato<<
Scossi il capo, ma lui fece cenno di si per contraddirmi.
>>E quando parli ti tocchi spessissimo il naso. Ancora più spesso ti tiri i capelli all'indietro-
>>Non è vero<<
>>Allora guardami, ti sfido. So che non ce la fai<<
Lui non cambiò posizione, ed io, preso d'orgoglio, lo fissai intensamente, soffermandomi su ogni dettaglio di quel viso incredibile. Partii dal basso, le sue labbra avevano una forma assolutamente rara e bella, non l'avevo mai vista su nessun'altro. Andando verso l'alto mi soffermai sul suo naso a patatina, e di fianco notai una cicatrice.
>>Come te la sei procurata?<<
Dissi indicando la sua guancia
>>Una litigata con mio fratello maggiore per chi avesse il turno al computer, quando ero più piccolo<<
Ripresi a scrutarlo con attenzione, questa volta gli occhi. Profondi. Erano così scuri che potevi letteralmente poter esserne posseduto, ammaliato. Erano grandi, espressivi, e quando era felice delle piccole pieghe da sorriso si formavano ai lati dell'occhio. Notai le sue guance colorarsi di un leggerissimo tono rosato, un tantino, ma sicuramente per me, che lo studiavo così attentamente, era lì.
>>Kookie stai arrossendo?<<
>>No<<
Disse lui, distogliendo lo sguardo. Ecco, quello dunque era l'effetto che gli provocavo fissandolo.
>>Come mai sei imbarazzato?<<
Gli pizzicai le guance, e lui rise cercando di scrollarmisi di dosso. Mi sporsi in avanti, e posai un bacio leggero sulla sua guancia. Lui smise di agitarsi ed affannarsi tanto e mi guardò, mi sembrò sorpreso, felicemente sorpreso.
>>A cosa lo devo questo?<<
Domandò toccandosi la gota, sorridente. Io feci spallucce, scuotendo il capo, alla fine non doveva esserci per forza un motivo per voler baciare il mio ragazzo, no?
Ripiegò nuovamente le braccia sul banco, testa su di esse.
>>Kookie<<
>>Mh?<<
>>Lo so che avevamo già programmato questo, ma..<<
Mi morsi il labbro, domandandomi se non potessi per caso risultare irritante chiedendogli questo. Mi diede un'espressione da 'va avanti'.
>>Posso disegnarti ancora? Devi solo stare come stai ora.. posso?<<
>>Certo<<
...
Dopo quelli che sembrarono solo pochi minuti, la campana suonò, facendo emettere un lamento annoiato a Kookie. Io mi alzai dalla sedia dopo aver messo a posto nello zaino le mie cose, mentre altre persone iniziavano ad entrare in classe. Sorrisi a Jungkook, il quale tratteneva la mia mano, come se non volesse che lo abbandonassi lì. Non che volessi, ma dovevo.
>>Kookie-
>>Lo so, però prima di andare a casa aspettami un attimo, okay?<<
>>Va bene<<
Jungkook strinse la mia mano ancora una volta prima di lasciarla, dopo di che abbandonai la stanza
.
Punto di vista dell'autrice
La macchina di Namjoon accostò davanti casa di Jimin, dove il proprietario e Yoongi li attendevano, Jungkook e Taehyung invece erano già dentro. Namjoon e Tae erano ai posti davanti, mentre Yoongi, Jungkook e Jimin erano nei posti passeggero. Lo stereo dava a tono bombastico Kendrick Lamar, così alto che Jimin iniziò a preoccuparsi delle prediche che avrebbe dovuto subire una volta a casa, sulle nuove amicizie che stava coltivando e blah blah blah.
Jungkook, che stava nel mezzo, aveva la mano poggiata su una delle cosce di Jimin, rendendo l'altro un po' rigido, non solo per il gesto, ma maggiormente per la presenza degli altri nel mezzo. Sperò soltanto che il ragazzo non facesse altro, ma da una parte forse voleva che Jungkook facesse qualcosa.
>>Ragazzi chi guida per tornare a casa??<<
Jungkook domandò, ma dai sedili davanti non si sentiva nulla, quindi alzò la voce.
>>CHI GUIDA AL RITORNO?!<<
>>GUIDO IO<<
Namjoon affermò, ma Jungkook roteò gli occhi, poi continuò.
>>QUESTO SIGNIFICA-
Il ragazzo colpì la nuca di Taehyung attirando la sua attenzione, preso com'era dalla canzone.
>>CAZZO, ABBASSA IL VOLUME<<
>>COSA?!<<
>>ABBASSA QUEL CAZZO DI VOLUME!<<
Yoongi gridò, spaventando tutti. Abbassato il volume, Jungkook riprese a parlare.
>>Joonie, questo significa che non toccherai alcool, giusto?<<
Namjoon annuì, ma Taehyung e Jungkook si scambiarono un'eloquente occhiata, conoscendolo sapevano che avrebbe bevuto qualcosa. Qualsiasi cosa. Ovviamente perchè ci sarebbe stato il barista carino a lavorare lì, Seokjin, e Namjoon non l'ammetteva ma il duo sapeva benissimo che era attratto da quella sottospecie di fatina menomata comunemente conosciuta come semplicemente Jin. Jungkook si avvicinò all'orecchio di Jimin, e sussurrò.
>>Mini potresti chiedere a Yoongi di guidare al ritorno? Conoscendo Namjoon so che sarà così ubriaco che scommetto i miei capelli saremo fortunati se non dovremo portarlo in ospedale<<
Jimin deglutì all'idea di un Namjoon ubriaco alla guida.
>>Chiediglielo tu?<<
Rispose, incoragiandolo a fare conversazione, ma Jungkook piegò la testa da un lato.
>>Mi odia. Io non glie lo chiedo<<
>>Prova ad essere amichevole Kookie, sono certo che andrete d'accordo presto<<
Il ragazzo sospirò, stringendo la presa sulla carne della gamba del fidanzato e, per quanto questo gli costasse fatica, si girò verso Yoongi, toccandogli la spalla per richiamare la sua attenzione, e sussurrargli.
>>Yoongi, ti starebbe bene riportarci a casa dopo? Dubito dell'abilità di Namjoon di guidare dopo la discoteca<<
Yoongi annuì.
>>Se dovesse rendersi necessario. Ad ogni modo cercheremo di evitare<<
>>Grazie<<
Yoongi rivolse nuovamente l'attenzione al finestrino, non volendo assistere alla vicinanza del suo Jimin e del ragazzo che non sopportava. Riportato lo sguardo a Jimin, carezzò la gamba del ragazzo attraverso i suoi jeans.
>>Di che sussurrate la dietro?<<
>>Si parlava di me che riporto i vostri culi a casa se diventi uno straccio<<
Jimin si drizzò sul sedile, irrigidendosi al movimento, che comunque s'interruppe in mezzo minuto, con suo grande sollievo. Poco dopo le lunghe dita di Jungkook casualmente caddero fra le cosce di Jimin, afferrando la carne, e facendo di Jimin un accumulo di imbarazzo ed ansia.
>>Col cavolo, questa macchina è il mio gioiellino, giù le mani. Guido io<<
Yoongi non rispose, sapeva cosa fare, e continuò a guardare fuori annoiato. Jimin incrociò gli occhi di Jungkook, ed impercettibilmente scosse il capo, pregandolo con gli occhi di non fare quel che stava facendo. Jungkook amava tutto questo. Amava il controllo che otteneva facilmente su Jimin. E di certo non gli importava della compagnia che avevano tutt'attorno a loro. Polpastrelli che stuzzicavano la pelle bollente, Jungkook guardò Jimin con occhi affamati, a come il viso dell'altro fosse rivolto verso il basso, labbra abusate di morsi per trattenersi, ed anche come entrambe le sue piccole mani fossero poggiate al suo bicipite, supplichevole. Jungkook notò in oltre che, nonostante le gambe di Jimin fossero, si chiuse, c'era comunque abbastanza spazio per lui da muovere la mano, deducendone che a Jimin non stesse affatto dispiacendo l'azione.
>>Jungkook mica tu hai i cosi dietro? Io me ne sono dimenticato!<<
Taehyung domandò improvvisamene, e Jungkook si espresse in un sorrisetto malizioso.
>>Ovviamente Tae, cosa faresti se io non esistessi?
>>Probabilmente avrei una vita fantastica, una ragazza, buoni voti e-
La mano di Jungkook corse più verso l'interno, afferrando la coscia, disegnando immaginarie decorazioni, e Jimin rilasciò un piccolo tremolante sospiro, una leggera patina di sudore imperlantegli la fronte. Tentò di parlare col labiale a Jugkook, un ''per favore'', accrescendo ancora di più la fibrillazione nel corpo del più giovane fra i due. Adorava vederlo pregare.
>Se la tua vita fa schifo non è colpa mia<<
Jungkook disse, rivolto a Taehyung, facendo ridere Namjoon, poi tirò un pizzico nella parte più morbida dell'interno coscia di Jimin, facendogli emettere un leggero lamento. Gli occhi di Jimin si fecero enormi, guardandosi attorno alla ricerca di eventuali testimoni, ma nessuno sembrò aver notato, complice la musica.
>>Vi faccio scendere qui, poi vado a cercare parcheggio<<
Jimin e Taehyung furono i primi a scendere, seguiti a ruota da Jungkook e Yoongi, il primo avvinghiando un braccio attorno alla vita di Jimin.
>>Stammi vicino, questo posto è sempre parecchio affollato, e le persone sono sempre cafonissime<<
Jimin annuì e seguì il consiglio, per maggior sicurezza afferrando il bordo della maglietta grigia di Jungkook, facendolo sorridere al gesto, procedendo ad entrare. Il buttafuori li lasciò entrare senza chiedere nulla, li aveva visti spesso, e ovviamente non aveva neanche il minimo sospetto che Jungkook fosse ancora minorenne, piuttosto lanciò un'occhiatina sospettosa verso Jimin. Quest'ultimo si coprì le orecchie con le mani appena furono, dentro nel vano tentativo di fermare la cacofonia che veniva sparata su di loro da enormi casse, il volume così alto che ad ogni beat Jimin sentiva i propri organi tremare. Gettò uno sguardo a Jungkook, il quale invece sembrava incredibilmente a suo agio nell'ambiente, tranquillo, osservava in giro alla ricerca di posti a sedere, le luci brillanti e colorate vicine alla console del dj riflettevano sull'adolescente, facendo della sua già appariscente figura uno spettacolo ancora migliore per gli occhi.
>>Andiamo, di qua<<
Disse, guidando gli altri, il suo abbraccio sicuro mai abbandonante il fianco di Jimin, che francamente poteva dire di sentirsi protetto. Scelsero di non attraversare la folla di corpi sudaticci che ballavano, sarebbe stato un suicidio, ed invece di girarci attorno per raggiungere la zona bar, Taehyung e Yoongi alle loro spalle. Si misero tutti a sedere al bancone, attendendo che Namjoon arrivasse e si unisse a loro
>>Ma guarda chi abbiamo! Tae e Kookie! E' da un po' che non vi si vede ingiro insieme<<
Jimin sollevò gli occhi su un bellissimo ragazzo dietro al bancone, che parlava con un tono così gioioso, e che tra parentesi aveva appena chiamato il suo ragazzo Kookie. Aveva grandi occhi scuri, labbra a forma di cuore, rosa, era alto, e con totale casualità sfoggiava capelli colorati di rosa.
>>Jinnie! Hai cambiato colore di capelli, ti sta bene!<<
Taehyung rispose, spingendosi col corpo sul bancone.
>>Namjoon è con voi?<<
Non ci girò neanche attorno. Jungkook annuì, un sorriso divertito sulle labbra mentre scambiava uno sguardo con Taehyung, il quale rideva come se lui stesso fosse stato cupido dopo un grosso match su Tinder.
>>Si, ormai sarà qui in qualsiasi momento<<
Un rumore piuttosto forte alle loro spalle li fece girare tutti. Namjoon si stava inchinando davanti ad un uomo, una sedia rotta sul pavimento, facendo realizzare a tutti coloro che lo conoscevano che doveva aver rotto nuovamente qualcosa. Finalmente, dopo alcune altre scuse, si avvicinò al gruppo.
>>Scusate ragazzi, ho avuto un imprevisto..Hey Jinnie, mi piace questo colore!<<
Il barista gli sorrise, ringraziandolo. Jungkook roteò gli occhi, sapendo che i due sarebbero andati avanti con il loro chiacchiericcio tutta la notte, invece iniziò a pensare a cosa ordinare da bere.
>>Jimin, cosa prendi da bere?<<
Jimin scosse il capo, ringraziandolo comunque, allora Jungkook si girò verso Jin.
>>Potresti preparare due Kir per me e Taehyung?<<
>>Certo, dammi un secondo<<
>>E chi l'ha detto che voglio un Kir?<<
>>L'ho detto io<<
>>Okay, ovviamente ha logica<<
Molto presto la situazione iniziò a cambiare, Taehyung era già sparito con i preservativi che Jungkook gli aveva gentilmente prestato e due gemelli, un ragazzo ed una ragazza. Jungkook pensò che dovesse essere divertente, non mancò di immaginare di dividere quei due col migliore amico. Cercò di cancellare quell'idea dalla mente.
Yoongi stava invece seguendo Namjoon ovunque, facendosi certo che non toccasse una sola birra, mentre il poveraccio seguiva Jin nel tentativo di rimanere solo con lui. Ad un certo punto Namjoon prese a parole Yoongi, giurando che non avrebbe bevuto, ma Yoongi non era affatto sciocco, dunque non convinto, continuò imperterrito nella sua missione.
>>Jimin prova questo, è un Cosmopolitan, è dolcissimo, credo potrebbe piacerti<<
Jungkook reggeva un bicchiere colmo di ghiaccio ed un liquido rosato, offrendolo a Jimin, il quale, dopo averlo annusato, ne bevve un sorso, il sapore zuccherino e fruttato stuzzicò le sue papille gustative, era sorprendentemente buono.
>>Com'è?<<
>>Delizioso!<<
>>Allora bevilo tu, io ne prendo un altro<<
Jimin avrebbe voluto restituirlo, ma il drink era così buono che alla fine non gli dispiacque affatto berne dell'altro. Fu dopo un paio di bicchieri che iniziò a sentire la testa leggera e disorientata, mentre Jungkook, abituato com'era, era ancora tranquillissimo dopo cinque cocktail. Jimin poggiò la faccia e le braccia sul bancone, guance vagamente arrossate.
>>Kookie.. non mi sento molto bene<<
Bofonchiò piano, ma il ragazzo non capì cos'aveva detto, quindi gli si fece più vicino, facendogli ripetere quello che aveva appena pronunciato.
>>Non mi sento bene<<
Jimin intravide il lampo di preoccupazione negli occhi dell'altro.
>>Cosa senti?<<
>>Fa caldo qui<<
Il più giovane spostò i capelli di Jimin all'indietro, cercando di fargli abbassare la temperatura.
>>E il cervello sta tipo ballando la polka nel mio cranio<<
>>Va bene, vieni, andiamo a prendere un poco d'aria fresca, mh?<<
Jimin annuì piano, e con l'aiuto del fidanzato scese dall'alta sedia, e si avviò barcollando fra la folla, verso la porta. Scelsero di avvicinarsi ad una panchina poco lontana dall'entrata, e Jungkook aiutò Jimin a prendere posto, ma quando lo guardò sotto la luce dei lampioni, si rese conto di quanto in realtà fosse messo male il ragazzo, sentendosi un po' in colpa, avrebbe potuto immaginare che Jimin non fosse tipo da reggere l'alcool, e che non era abituato. Diamine conosceva gente che era capace di dar di matto con una Corona Extra, figurarsi Jimin con due Cosmopolitan.
>>Come va? Meglio?<<
S'accosciò fra le gambe di Jimin, e il moro annuì lentamente, poggiando poi le mani sulla faccia di Jungkook, sorridendogli.
>>La dentro ti guardavano in molti..non mi è piaciuto<<
>>Mah, davvero?<<
Jimin era geloso, ma quanto poteva essere carino agli occhi di Jungkook? Quest'ultimo posò ambo le mani sulle cosce di Jimin.
>>Mi dispiace allora<<
>>Non è colpa tua se..se..... sei così sexy. Anche io qua sto cercando di contenermi, quindi..<<
Continuò, poggiando una mano sulla fronte e scuotendo il capo prima di scoppiare a ridere.
>>Ma che sto dicendo?<<
Tirò giù la pelle sulle guance, cercando in qualche modo di fare chiarezza nella sua mente, e Jungkook lo guardava preoccupato ed innamorato allo stesso tempo.
>>Però adesso fa freddo<<
Il ragazzo presumibilmente alticcio, se non ubriaco, mormorò, stringendosi nelle spalle.
>>Che fidanzato problematico, ecco qua<<
Jungkook disse stringendolo fra le braccia, poggiando il mento sulla sua spalla, tenendolo al caldo
>>Mi dispiace<<
L'altro si scusò sommessamente.
>>Guarda che scherzavo, sciocco. Ti pare? Mi dai la scusa per starti addosso e credi mi dia fastidio?<<
>>E allora mi scuso per essere uno sciocco<<
>>Ma non sono serio!<<
>>Mi...mi spiace comunque<<
Jimin posò le labbra sul collo del più giovane, facendolo irrigidire un istante, prima di ritirarsi leggermente, così da poter vedere Jimin in viso.
>>Che combini?<<
>>Ti seduco<<
>>Ah davvero?<<
>>Si<<
>>E come lo faresti esattamente?<<
Jungkook domandò giocoso, non prendendolo seriamente nelo stato in cui Jimin si trovava.
>>Guarda che non scherzo<<
>>Certo, certo<<
>>Kookie sono serio!<<
>>Allora fa vedere<<
Cancellate le sue inibizioni grazie all'alcool nelle vene, Jimin gettò le braccia al collo di Jungkook, premendo le loro labbra unite, con avarizia e brama, infilando la lingua nella bocca dell'altro, senza dargli tempo né controllo del bacio. Quella volta Jimin era in frettoloso, affamato di tutto, anche se volendo, Jungkook avrebbe potuto riprendersi il controllo facilmente, comunque lo lasciò fare per un po', lasciandosi mordere il labbro inferiore, e che lo baciasse con tutta la foga che voleva.
Poi si fermò, posando gli occhi in quelli di Jungkook s'alzò, e il più giovane fece altrettanto. Jimin lo spinse sulla panchina, salendogli sulle gambe cavalcioni, le mani sul petto dell'altro, toccando i muscoli tesi sotto i polpastrelli. Jungkook afferrò i fianchi morbidi di Jimin, portandolo più avanti, così che sedesse proprio sulle sue parti basse, per poi cercare le labbra del brunetto, baciandolo, uno, due, tre volte, poi più profondamente, più ingordo. Era iniziato per gioco, divertito da Jimin, ma ora stavano per scottarsi.
Jungkook amava aver visto Jimin in controllo, ma preferiva decisamente averne lui. Dopo l'ennesima pausa-respiro, Jimin gli sorrise ammiccante, poggiando la fronte sulla spalla dell'altro, i loro torsi che si sollevavano e s'abbassavano pesantemente. Con la sorpresa di Jungkook, poco dopo, il respiro di Jimin si fece leggero e tranquillo, addormentato, facendo sospirare il poveraccio sotto di lui. Non poteva davvero credere che ogni volta che si stava facendo qualcosa in qualche modo venissero interrotti sempre. Incredibile.
Jungkook controllò l'orario, era circa l'una del mattino, non era tardi ovviamente per i suoi standard, ma per quelli di Jimin si, e anche molto probabilmente. Tirò fuori il cellulare di Jimin dalla tasca posteriore dei pantaloni, sbloccandolo tranquillamente considerando che Jimin non si era mai preoccupato di impostare una password, per paura di dimenticarla. La rubrica fu aperta, e la ricerca del numero di Yoongi non fu difficile, era fra i preferiti, dunque digitò il numero sul proprio cellulare, e attese che il biondo rispondesse.
>>Yoongi?<<
Tutto quel che si poteva sentire dall'altro lato fu musica a tutto volume. Era ancora dentro.
>>Yoongi, sono Jungkook! Non ti sento però!<<
Rumori indistinti vennero dall'altro capo della linea, fra cui un cazzo e il nome di Jimin, poi musica.
>>Vabbè, se tu mi senti, vieni fuori dal locale, abbiamo un piccolo problema<<
Chiusa la chiamata si alzò, sollevando Jimin come un bambino dato che il piccoletto aveva le mani ancora abbandonate attorno al suo collo, e le gambe attorno ai suoi fianchi, e Jungkook fu costretto, non che gli fosse dispiaciuto, a trattenerlo su con le mani sotto entrambe le cosce. All'iniziò risultò facile sostenerlo, ma un po' alla volta il peso, seppur leggero, iniziò a farsi sentire. Yoongi non ci mise molto a venir loro incontro, velocizzando il passo quando vide Jimin in braccio a Jungkook, era chiaramente incazzato.
>>Dove cazzo eravate?!Vi ho cercati ovunque, mi stava venendo un infarto!!<<
Quando fu più vicino ed in grado di vedere che Jimin non rispondeva, si preoccupò.
>>Che succede?? Che gli è successo? Jungkook ti giure che ti amm-
>>Calmo, calmo. Dorme soltanto, guarda tu stesso.. e abbassa la voce, lo svegli<<
Sospirò, più tranquillo, ma non per questo meno innervosito.
>>Qual'è il problema quindi?<<
>>Vorrei portarlo a casa ma.. lui.. beh tecnicamente, ha bevuto un tantino<<
>>L'hai fatto bere?!<<
>>Poco! Non è colpa mia! Gesù Cristo, praticamente ha buttato giù due bicchieri e bidibi bodibi era ubriaco! Che ne potevo sapere che non regge??<<
Yoongi scosse la testa, e fece per prendersi Jimin, ma io scossi la testa, assicurando che ce la facevo, dopotutto dubito che lui avrebbe potuto fare un lavoro migliore. Dunque mi incitò a continuare il discorso.
>>Quindi come dicevo, non è molto in condizioni, e non vorrei che i genitori lo venissero a sapere<<
>>Non è un problema, può venire da m-
>>Ma poi<<
Jungkook interruppe, roteando gli occhi, annoiato dal comportamento di Yoongi, che non lo lasciava finire in pace.
>>Ho pensato bene che potesse tornare a casa tua, ma le vostri madri sono molto amiche giusto? Me lo ha detto Jimin, per cui la tua direbbe cos'è successo a sua mamma, quindi non puoi portarlo neanche con te<<
Yoongi lo guardò fisso, senza espressione, ma dato che non lo contraddiceva, Jungkook suppose che fosse d'accordo con lui, che si rendeva conto.
>>Quindi quel'è il piano?<<
>>Chiamo un taxi, lo porto con me, e tu dici a sua madre che è da te invece<<
>>Ti aspetti ch'io menta a sua madre e che te lo lasci portare via??<<
>>Si, l'ipotesi è questa<<
>>Starai scherzando spero?<<
>>Na-ah<<
>>Non lo farò<<
>>E allora dammi un'altra idea, genio<<
>>Non saprei<<
>>E chiamala allora, che aspetti? Guarda che si congela qui fuori<<
Yoongi rimase in silenzio ancora, poi però afferrò il telefono.
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