>>21<<
Punto di vista di Jimin
Sprofondai il viso sul cuscino, e per tipo undici secondi funzionò bene, finché non ebbi bisogno di prendere fiato, dunque girai sul fianco, battendo i piedi sul materasso, sempre e comunque tentando di non svegliare Yoongi, dato che a casa mia avevamo un solo letto che potessimo usare insieme, altrimenti avrebbe dovuto usare la stanza degli ospiti, ma noi eravamo abituati a dormire assieme, l'avevamo sempre fatto piuttosto che essere separati, altrimenti che pigiama party è? Quindi dovevo stare attento a non far rumore. Purtroppo però dovevo averne fatto molto, perchè Yoongi si girò e mi guardò stranito
>>Che stai facendo?<<
Domandò con voce assonnata ed impastata
>>Non riesco a dormire<<
Sussurrai in risposta. Lui sospirò silenzioso, per poi toccare due volte col palmo della mano il posticino caldo più vicino a lui, invitandomi ad avvicinarmi, gesto al quale sorrisi. Rotolai verso di lui, accucciandomi fra le sue braccia, apprezzando la confortevolezza della posizione
>>Buona notte<<
>>Notte Ji<<
Piano piano entrambi riprendemmo sonno in compagnia l'uno dell'altro
.
Ero seduto in classe, sul banco, aperti, il libro di biologia e il quaderno degli appunti. Eravamo nel mezzo della lezione quando improvvisamente e rumorosamente, la porta della classe fu spalancata, Jungkook in piedi all'entrata. Quando mi vide s'avvicinò in fretta, ed afferrandomi per il polso mi trascinò fuori dall'aula sotto lo sguardo impressionato del professore e degli altri studenti. Lo seguii senza dire nulla, mentre la sua presa ferrea e quasi dolorosa mi costringeva a stargli dietro, in direzione del piano terra.
Una volta lì, mi spinse all'interno dell'infermeria, vuota, e chiuse la porta. Ancora una volta mi spinse, gentilmente, su uno dei lettini a disposizione, la mia schiena incontrò il soffice materiale delle lenzuola, mentre Jungkook si posizionava fra le mie gambe ed in posizione rialzata rispetto a me. Lo guardai, ma stranamente non v'era alcun segnale di esitazione in me, ne tanto meno negli occhi di Jungkook.
Si chinò su di me, e poggiò le labbra sulle mie baciandomi con dolcezza incredibile, e mentre con una mano mi carezzava la guancia sentii la sua lingua farsi strada verso la mia. Io m'aggrappai alla sua schiena con gesti sicuri, trattenendo il respiro nel momento in cui la sua bocca si mosse verso il mio collo e le dita giocherellavano con i bottoni della mia uniforme, chiamandomi per nome, sussurrandolo fra un bacio e l'altro.
Mi faceva sentire inebriato e stordito, ma in buon senso. Poco dopo mi resi conto di provare questa vampata di calore incredibile nel vedere Jungkook che si sfilava la camicia di dosso, rivelando un corpo tonico ed allenato. Le sue mani armeggiarono dunque leggere con i bottoni della mia uniforme, sbottonandoli e poi..mi svegliai.
Mi ritrovai intrecciato fra le braccia di Yoongi come un koala, le mie gambe una sulla sua coscia e l'altra fra le sue, mentre le sue braccia stavano una sotto la mia testa e l'altra attorno ai miei fianchi.
Provai a sgusciare via da quell'intrico, ma sentii una fitta di dolore incredibile provenire dalla parte bassa del mio corpo, ed improvvisamente la questione mi colpì con forza. Ero eccitato. E il mio affare stava premendo allo stomaco del mio migliore amico. M'affrettai a scappare dal letto, correndo verso il bagno della mia camera nell'imbarazzo più totale. Presi posto sulla tavoletta abbassata del bagno, preso dallo sconforto.
Strinsi le gambe, trattenendo le mani fra le cosce, tentando di calmarmi senza far nulla di concreto. Non era certamente la prima volta che ebbi di questi problemi, ero un ragazzo dopotutto, ma non avevo mai toccato nulla, dopo un po' di sofferenza alla fine si calmava da se, non era necessario fare null'altro. Ma quella volta la reazione doveva essere stata davvero forte, perchè attesi allungo e la questione non accennava ad 'ammorbidirsi'.
Mi morsi le labbra, trattenendo i piagnucolii doloranti e il desiderio di fare qualcosa al riguardo. Ero dentro già da dieci minuti, e niente era cambiato da quando m'ero precipitato all'interno, piuttosto peggiorava perchè non riuscivo a staccare la mente da quello stupido sogno che avevo fatto. Non riuscii più a trattenere a lungo quel dolore, per cui tirai giù i pantaloni del pigiama, iniziale all'intimo che indossavo, sedendomi di nuovo sulla fredda superficie del sanitario. Il mio affare mi sembrò esageratamente rosso, e si contraeva a tratti, lasciandomi senza fiato in quei momenti, e non sapevo che altro fare se non provare a toccarlo. Ne avevo sentito parlare da dei compagni di classe alle medie, ma non ci avevo mai provato. Qualcuno, adesso non ricordo neanche chi, mi aveva detto che era una brutta cosa da fare, quindi ero rimasto con questa convinzione, ma purtroppo non ebbi scelta.
Lo stuzzicai delicatamente con la punta dell'indice, ed immediatamente sentii questa bellissima sensazione pervadermi. Mi leccai le labbra che sentivo asciutte, e trattenni il respiro mentre ponevo le mani attorno al mio membro, per poi muovere verso l'alto, e poi giù di nuovo, controllando con calma che genere di sensazione mi provocasse. Improvvisamente gemetti, così mi tappai la bocca immediatamente, sperando che Yoongi di là non mi avesse sentito. Strinsi i denti e continuai.
In tempo due minuti sentii come se ''qualcosa'' dovesse uscire, per cui smisi di toccarmi, e nel panico afferrai la prima cosa che trovai, in quel caso i miei poveri pantaloni, stringendoli attorno alla punta, per poi sentire un'indescrivibile e puro piacere che mi costrinse a chiudere gli occhi preso dalla goduria.
Rimasi fermo un minuto buono prima di riprendermi del tutto, ed alzarmi. Le mie gambe mi sembrarono estranee e poco forti, come se non potessero adeguatamente sorreggere il mio peso. Raccolsi le mutande, e, dopo essermi pulito per bene, mi coprii, gettando poi il pigiama macchiato nella cesta dei panni sporchi, pensando poi a cosa farne per nasconderli dalla mamma. Diedi uno sguardo allo specchio prendendo atto del mio aspetto nel riflesso, arrossato, gli occhi erano stanchi e le pupille stranamente grandi, e comunque sembravo scombussolato nel complesso. Rientrai in camera da letto, notando con immenso sollievo che Yoongi era ancor. Era ancora addormentato. Non volendo svegliarlo, abbandonai la stanza invece.
Punto di vista di Yoongi
Ero già sveglio quando Jimin iniziò ad avere un probabile strano sogno. Finsi di dormire tutto il tempo, mentre lui rilasciava silenziosi e deliziosi lamenti, mentre il suo respiro velocizzava leggermente sul mio collo, e mi stringeva a se più forte, posizionando la gamba sulla mia, e poi sentii un qualcosa di chiaramente duro fra di noi. Stavo letteralmente sudando nel tentativo di ignorare tutto questo, nel tentativo di non lasciare che io reagissi a Jimin.
Non potevo neanche spostare le braccia via di dosso al ragazzo per paura di svegliarlo, piuttosto facevo movimenti lenti per toccarlo il meno possibile, per quanto mi fosse consentito nella mia posizione di minima, se non nulla mobilità. Trattenni un respiro e saltai un battito quando con l'altra gamba sfiorò fra le mie gambe, facendomi strozzare in gola una bestemmia che sarebbe altrimenti stata ben piazzata.
Non molto più tardi si svegliò, ed i suoi movimenti risultarono tesi e rigidi, finché non saltò letteralmente di sorpresa fra le mie braccia, un movimento tale che, se non lo fossi già stato, mi avrebbe sicuramente svegliato. Poi fuggì in tutta fretta, e solo quando sentii la porta del bagno chiudersi tirai un sospiro.
'Ma cosa diamine avrà sognato?'
Mi girai, faccia sul cuscino che smorzò il rumore del mio lamento frustrato. Provai a non pensarci, non mi sarei mai masturbato in casa di Jimin, mai e poi mai. Sentii chiaramente un mugolio dietro a quella porta, il che mi fece bloccare qualsiasi attività. Non riuscivo a credere che Jimin potesse stare facendo quel che credevo, ma da un lato trovai estremamente eccitante l'immagine che si formò nella mia mente di adolescente, un idea di Jimin che si toccava, o il movimento che la sua mano potesse star facendo, che faccia potesse avere in un momento simile, l'espressione di piacere, le labbra schiuse e le palpebre abbassate, il corpo caldo e le guance rosse, o gli altri gemiti che fosse in grado di emettere con quelle stesse labbra. Mi girai ancora, e fissai il soffitto. Non sapevo cosa fare a quel punto
Quando ebbe evidentemente concluso, abbandonò il bagno e poi la camera dopo essersi infilato un paio di pantaloni. Qualcosa intorno a mezz'ora dopo, quando riuscii a darmi una calmata anch'io, scesi di sotto, e ci trovai Jimin, che sembrava lì lì per addormentarsi. Sbadigliò.
>>Buon giorno<<
Lo salutai, e lui saltò per aria, girandosi ed arrossendo.
>>..'Giorno<<
>>Dormito bene?<<
Si stava versando dell'acqua nel bicchiere, ma alla domanda sembrò agitarsi e fece rovesciare l'intero bicchiere. Afferrai il primo strofinaccio che riuscii a trovare e procedetti nell'asciugare il tavolo.
>>Mi dispiace<<
>>Non è che l'hai fatto apposta, tranquillo<<
Mi misi a sedere di fronte a lui, e lo scrutai incuriosito, il suo viso colpevole, il collo snello, i marchi viola su di esso, le spalle lisce e...a quel punto mi resi conto che i succhiotti erano ben in vista, quindi m'alzai di colpo dalla sedia, facendo un gran frastuono, spaventandolo
>>Ji i tuoi s-
Buon giorno ragazzi!<<
Sua madre disse entrando in cucina. Merda
>>Avete dormito abbastanza? A chi è caduta l'acqua? Il bicchiere si è rotto??<<
Jimin subito sollevò la mano.
>>Mi dispiace..comunque no, non si è rotto<<
Quando sua madre procedette verso il frigo, Jimin mi guardò incuriosito dal motivo per il quale gli gesticolavo stupidamente. Mi schiarii la voce, poi poggiai una mano sul mio collo, e sgranai gli occhi così che magari capisse che doveva coprirsi. Gli occhi sembrarono uscire dalle orbite, e la sua mano improvvisamente schiaffò sul collo, producendo un rumore chiarissimo, tanto che zia di girò e lo guardò storto.
>>Che hai?<<
>>Una...zanzara<<
Dopo aver mangiato, salimmo entrambi su in camera a cambiarci. Jimin s'infilò in bagno anche quella volta. Non lasciava che nessuno lo vedesse neppure mezzo nudo, era molto rigido su questo, ed incredibilmente timido. Quando finì lì dentro mi parlò
>>Sei pronto?<<
>>Quasi, ma puoi uscire, tranquillo<<
Aprì leggermente la porta, per poi sgusciare in camera senza rivolgermi gli occhi, s'inginocchiò vicino alla scrivania per preparare lo zaino. Quando anche quello fu fatto si diresse verso il comodino vicino al letto, staccando il cellulare dalla carica. Mi allacciai le scarpe, e poi m'avvicinai per prendere lo zaino, notando come Jimin stesse sorridendo alla schermata. Mi guardò tutto contento, e girò il cellulare verso di me, una conversazione con ''Kookie'', che supposi essere Jungkook, aperta nel telefono.
Kookie:
Buongiorno Mini ♥
Non vedo l'ora di vederti
Jimin mi guardò attendendo una mia reazione ai messaggi, i suoi occhi urlavano quanto felice fosse.
>>Visto! E' adorabile no??<<
Rise, rileggendo i due messaggi.
>>Si, quello che vuoi, ma se non dovesse trattarti nel giusto modo glielo farò rimpiangere<<
Passai una mano fra i suoi capelli, e lui sorrise ancora, luminosamente.
>>Mi tratta bene, non preoccuparti Yoongi<<
Poi si dedicò a rispondergli, ma io scesi di sotto, non volendo sapere quale sarebbe stata la sua adorabile risposta.
Insomma di li a poco ci trovammo sulla via per scuola, io alla guida della mia macchina ed il mio migliore amico al mio fianco. Appena il veicolo fu parcheggiato, Jimin mi ringraziò e abbandonò il mezzo frettolosamente. Lo vidi camminare verso Jungkook, che l'aspettava all'entrata sorridente. Mossi lo sguardo altrove.
Non avrei mai potuto essere un buon amico per Jimin, sapevo che era felice, ma non riuscivo davvero a non sperare di essere io a farlo sorridere a quel modo con un semplice messaggio, non ero capace d'essere felice per lui, e mi odiavo per questo. Lo volevo tutto per me come prima, anche se non potevo toccarlo e baciarlo, almeno ero l'unico che lo conosceva per quello che Jimin davvero è, una persona deliziosa.
Ero io l'unico prima che Jungkook apparisse. Jungkook non avrebbe mai potuto apprezzare tutto di Jimin, non come lo apprezzavo io.
Punto di vista di Jimin
>>Buongiorno Mini!<<
>>Ciao<<
Giocherellai nervoso con le mie dita, aspettandomi da Jungkook un abbraccio o.. o anche un bacio magari, ma questo non accadde, lui riprese a parlare semplicemente.
>>Quindi per la questione del posare per il disegno, si fa da me o da te?<<
Lo guardai confuso,e lui spiegò meglio.
>>Hai detto che sarebbe stato bello se fossi stato il tuo modello, no?<<
>>Oh si! Certo, si fa da me, tanto mamma non si lamenta mai se porto gente a casa<<
>>Ho notato<<
Disse con un risolino.
>>Quindi quando?<<
>>Domani?<<
Jungkook annuì, poi si guardò attorno, e probabilmente notando che molta gente era già entrata a scuola, si girò verso di me.
>>Andiamo dentro o..?<<
Annuii in fretta, seguendolo, ma purtroppo provai una profonda sensazione di delusione in me, ero desolato quasi. Mi domandai come mai sentissi una qualche mancanza. Kookie mi accompagnò in classe dato che ormai lo faceva sempre, la campanella stava ormai per suonare.
>>Devo andare, ma ci vediamo dopo vero?<<
>>Si<<
Mi salutò con la mano.
>>A dopo allora, Mini<<
Io replicai il suo gesto, e quando la sua figura sparì fra la folla nel corridoio, lasciai il sorriso sparire dalle mie labbra.
''Non mi tocca..?''
Scossi il capo, dicendomi che probabilmente doveva essere tutto nella mia testa, che mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto in bagno appena quel mattino, che doveva essere così, per forza.
Seguii le lezioni con attenzione dato che quei giorni ero stato così distratto, e non avevo alcuna intenzione di lasciare che i miei voti scendessero neanche di un mezzo voto. Ma man mano che la ricreazione si avvicinava iniziai a sentirmi ansioso, nervosamente guardando l'orologio in attesa che la campana suonasse. Quando questo accadde io riposi le mie cose nello zaino, e caricandolo sulla spalla aspettai che Jungkook passasse in classe. Comunque quando sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla guardai su e vidi Yoongi dietro di me.
>>Cosa fai ancora qui Ji? Dobbiamo andare di sotto<<
Sospirai, Jungkook era in ritardo, ma poi pensai che magari potesse essere già in cortile. M'alzai e seguii Yoongi, e mi scoprii essere nel giusto. Kookie era effettivamente di sotto, ma era seduto con un numeroso gruppo di persone, rumoroso e pieno di risate. Quando mi vide alzò un braccio e mi salutò, per poi chiamarmi là. Io guardai Yoongi e gli dissi di scegliere un posticino tranquillo, promettendo che sarei arrivato presto, poi mi avvicinai al suddetto gruppo. Jungkook mi attirò per il braccio, provocando l'attenzione generale di molti fra i suoi compagni.
>>Vi ho portato il mio amico Jimin! Così magari smetterete di rompere!<<
Per qualche motivo mi sentii male alla sola definizione di amico con la quale il ragazzo a cui ero interessato mi aveva definito, ma dopotutto non eravamo altro che questo all'epoca. I presenti mi salutarono ed alcuni si presentarono a me, Jungkook mi presentò uno ad uno i restanti. Tentai poi di dirgli qualcosa, ma non riuscì a sentirmi su tutto quel macello, per cui m'avvicinai.
>>Credevo..credevo che mangiassi con me? Con me e Yoongi s'intende..<<
>>Ma certo! Porta Yoongi qua, sono certo che ai miei amici non dispiacerà<<
Mi morsi il labbro inferiore e scossi la testa.
>>Non credo che sarebbe d'accordo. Andrò.. andrò da lui allora, non fa nulla<<
Jungkook annuì, come se non gli importasse granché.
>>Allora ci vediamo pi tardi suppongo?<<
>>Si.. credo<<
M'avvicinai alla panca che Yoongi aveva scelto, e sospirando rumorosamente mi misi a sedere.
>>Non viene?<<
Torsi il collo verso di lui con sguardo confuso.
>>Ah?<<
>>Jungkook. Non viene?<<
Ripeté allora. Scossi la testa alla domanda, e tristemente iniziai a dare piccoli morsi al mio panino.
>>..E meno male che lo tratta bene<<
Yoongi bofonchiò a bassa voce. Io pretesi di non aver sentito nulla, e mentre mangiavo, di tanto in tanto, gettavo un'occhiatina in direzione di Jungkook, sentendo la gelosia che si faceva strada sotto la pelle quando i suoi amici lo toccavano, o anche solo gli parlavano.
Essendo giorno di rientro, il pranzo lo avevamo a scuola. Allora effettivamente lui sedette con noi, accompagnato da Taehyung. Si misero a sedere vicini, e parlarono un sacco, praticamente facendo comunella e lasciandoci fuori. Mi sentii ignorato e infelice, provai davvero ad inserirmi nel discorso, ma la maggior parte del tempo non capivo di chi o cosa stessero così animatamente discutendo. Mi domandai cosa potessi aver fatto, magari era davvero arrabbiato..ma non dava l'impressione, non capivo.
>>Jimin?<<
Mi ripresi dai miei pensieri quando mi sentii chiamare dall'oggetto di tutte le mie preoccupazioni.
>>Si? Perdonami ero distratto<<
>>Ti ho domandato a che ora devo venire domani?<<
>>Alle quattro?<<
>>Mh, perfetto<<
E dopo di quella breve conversazione non mi rivolse più la parola per tutto il pranzo.
Durante la lezione di geografia continuai a domandarmi e ad a preoccuparmi della situazione che si stava creando fra noi, ed alla fine non resistetti più all'ansia, quindi estrassi il cellulare dalla tasca dello zaino, ed aprii la chat.
Tu:
Hey?
Kookie:
Si?
Tu:
Mi annoio, ti va di parlare?
Kookie:
Mi piacerebbe ma sono occupato
Sai com'è..faccio schifo a matematica
Mi converrebbe seguire
Tu:
Capito, okay 😊
Kookie:
Mi spiace 🙏🙏
Sospirai, chiudendo l'app e nuovamente riposi lo strumento nello zaino, provando a concentrarmi sulla spiegazione in corso. Dopo scuola aspettai Jungkook dove sapevo essere il suo armadietto. Quando mi notò mi sorrise dolcemente.
>>Mini!<<
Mi chiamò. Io ricambiai il suo sorriso.
>>Hey Kookie, ascolta, so che magari con così poco preavviso potrebbe essere difficile, ma ti andrebbe di uscire oggi pomeriggio? Poi potremmo andare in palestra e-
La sua espressione mi sembrò davvero dispiaciuta.
>>Non posso Jimin, non ho tempo neanche di venire in palestra, ho..cose da fare<<
Annuii lentamente, e mi fissai le scarpe.
>>Tutto okay, ci vediamo a scuola domani..<<
>>Certo<<
Mi accarezzò i capelli e se ne andò. Seguii con gli occhi la sua figura finché non fu completamente fuori dal mio campo visivo. Raggiunsi poi Yoongi alla macchina.
>>Mi sembri un po' giù<<
Disse, ed io sospirai per la centesima volta.
>>Jungkook, lui..non mi ha prestato attenzioni oggi, per niente<<
Brontolai, infilandomi nel posto-passeggero. Il biondino mi guardò preoccupato per un secondo, poi riprese a fissare la strada.
>>Vuoi fare qualcosa oggi pomeriggio? Ti distrai un po'..<<
Io scossi la testa, dicendo che avrei studiato, e poi il silenzio cadde come una coltre su di noi.
Anche il giorno a seguire Jungkook mi trattò allo stesso modo, ignorandomi e non occupandosi di me e.. addirittura sembrava evitarmi. Quando tentai di prendere la sua mano, più volte la spostò con stupide scuse. Ma in ogni caso quel pomeriggio sarebbe venuto a casa mia, e a quel punto non avrebbe potuto evitarmi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top