Capitolo 16 - Il "primo" di tutto
Pov's Yuichiro
Sussurai lievemente un "Itadakimasu", lasciando che la voce degli altri spiccasse di più, per poi iniziare a mangiare la colazione del giorno.
Il pasto è qualcosa di semplice e nutriente: una ciotola di riso, un piatto di pesce fritto e una ciotola di sugo con carote, patate e pomodori.
Affero delicatamente le bacchette in legno e inizio a mangiare il riso bianco accompagnato da qualche boccone di pesce, masticando con molta calma.
In molti dicono che il pasto più importante del giorno è la colazione, ma personalmente non sono del tutto d'accordo in questa affermazione poiché appena svegli, è possibile trovarsi con la nausea allo stomaco o non avere per niente appetito.
Cosa che mi succede sempre ogni mattina.
E l'unica soluzione è quella di svegliarsi più presto, aspettare che passino uno o due ore e mangiare, dato che a quel punto la fame sarà sicuramente a farmi compagnia.
Ma poi ci sono quelli "fortunati", ovvero quelle persone che hanno già fame dall'inizio della giornata.
«Ragazze, oggi andiamo a fare shopping~!»
Avvertì una delle ragazze, che non fu affatto difficile capire chi dei tre l'avesse detto: Maiko; fin troppo chiaro no?
Sentì anche qualcuno tossire, e curioso, con la coda dell'occhio lanciai un'occhiata furtiva sulle figure degli altri, trovando il biondo battere ripetutamente sul proprio petto con un pugno.
Ah sì, giusto: se andava anche Elizabeth, lui verrà di sicuro trascinato a forza per andare con lei.
Probabilmente la sua reazione fu così ovvia che nessuno si preoccupò più di tanto, me se si strozzase con il riso?
No Yuichiro, ti stai preoccupando inutilmente.
In fondo cosa ti importa di lui? Beh, a dire la verità, mi importa tutto di lui.
Vorrei conoscerlo di più, sapere i suoi gusti e le sue abitudini.
Preferisce il dolce o l'aspro? Il suo colore preferito? Il suo hobby? La musica che preferisce?
Oppure farei prima a dire: "Raccontami tutto di te."?
Scossi violentemente la stessa, cercando di negare e sopratutto di poter scacciare quei maledetti pensieri, davvero sono stato curioso di lui?
Ah no, forse lo sono sempre stato; e anche peggio di uno stalker, direi.
«Yui-chan, tu vieni con noi?»
«No grazie, questa volta passo.»
«Perché? Non vuoi farci compagnia? Prometto che non ti faccio portare le buste!»
«Per niente, è solo che... Solo che oggi mi sento poco bene, tutto qui.»
«Uhm, sinceramente non hai un bel colorito. Allora va bene, mi hai convinta~.»
Ovviamente mentii, e mi pento di averlo fatto, ma di sicuro non potevo dire di fronte a tutti la frase: "Scusami Maiko ma al momento mi fa male il sedere, non penso di essere capace di camminare molto oggi."; e no, giustamente no.
Sospirai per poi posare le bacchette sul tavolo, per poi guardare quello che semplicemente doveva essere la mia colazione, ormai sparita, ma che per compassione lasciai le carote.
Va bene, va bene; più che per compassione, le carote non mi picciono, per niente.
Mi alzo lentamente, e cercando di camminare il più normale possibile ma con calma, mi allontano dalla sala e salgo fino al secondo piano, dritto dritto in camera.
Poi mi lancio sul pavimento in tatami, ignorando totalmente il dolore per la botta, sospirando più volte.
Poco dopo la porta si aprì, e curioso, mi alzai con il busto intravedendo in questo modo la figura di un Maiko guardarsi intorno, per poi entrare con calma e lentezza, ed avvicinarsi a un angolo della stanza.
Lì ci ho messo le nostre cose, come ad esempio le valigie e i zaini e Maiko li guardarlo più volte che alla fine, si decise - finalmente - di frugarci dentro.
Io rimasi impassibile alla scena, più che stupito che neutrale, insomma...
Cosa sta combinando questa ragazza?
«Maiko, cosa stai facendo..?»
«Uhm? Non lo vedi da te?»
«Oh sì, certo che lo vedo da me. Eccome se vedo una ragazza frugare come una ladra negli effetti personali di due ragazzi.»
«Molto spiritoso Yui-chan. Comunque Ryuki-kun mi ha chiesto il favore di prendergli il portafoglio»
«E da solo non poteva farlo?»
«Beh, non so di preciso il motivo ma so che non può farlo. Dopotutto Elizabeth-chan non lo lascia in pace nemmeno per un secondo.»
«... Capisco.»
«Ecco, trovato. Allora io vado Yui-chan! Dovremmo tornare verso l'ora di cena, e se vuoi puoi farti anche una passeggiata in giardino, che si trova nel retro dell'edificio. Però compriti bene che fa freddo fuori!»
Mi disse prima di lasciare la stanza e correre velocemente giù per le scale.
Alzai le spalle, e ritornai a starmene sdraiato sul pavimento a fissare con insistenza il soffitto.
Che noia.
Poi mi venne in mente la proposta di Maiko, ovvero quella di fara una passeggiata in giardino, e devo dire che l'idea è più allettante di quanto pensassi, ma forse perché per il momento non ho proprio nulla da fare.
Così, una volta essermi messo il cappotto, uscì nel giardino nel retro, trovandolo totalmente spoglio.
Di certo non mi aspettavo un giardino verde e fiori con varie decorazioni, sopratutto se ora siamo in pieno inverno.
Quindi Yuichiro, accontentati.
Fa freddo, ma non così tanto e se devo dire la verità si sta anche bene, se avessi una sciarpa a coprirmi il collo e un pò il viso, sarebbe stato sicuramente meglio.
Guardandomi intorno, vidi una una panchina poco più in là, non molto distante da uno stagno d'acqua quasi del tutto congelata.
Subito mi avvicino e con la mano lo pulisco un pò dalle foglie secche, poi mi ci sedetti, lì dove c'era assoluto silenzio e tranquillità.
Chiusi gli occhi ripensando a tutto ciò quello che mi è accaduto ultimamente, proprio quest'anno che sono successe molte cose.
Dopotutto, ho potuto incontrato lui.
Con lui sono successe davvero molte cose, come ad esempio il primo bacio, il primo battito, il primo amore, i primi attacchi di gelosia o anche la prima volta insieme, ma sopratutto, con lui ci sono stati i primi cambiamenti, cambiamenti che volevo fare e non fare.
Tipo nei sentimenti, proprio io che non volevo più aprirmi, io che non volevo più avere una cotta dopo quello che è successo con Midoka Matsuta, che all'epoca, non sapevo nemmeno se quello che provavo per lui fosse una cotta.
Però non mi lamento affatto, dopotutto sono felice di essere cambiato, perché in fondo, ma molto in fondo, mi ha fatto più che bene.
E solo ora so che era ammirazione, poiché ammiravo davvero la sua intelligenza.
«"Se amate qualcuno per la sua intelligenza, non è amore ma ammirazione. Ma se amate qualcuno e non sapete il perché, è amore", giusto?»
Avrei voluto ringraziare quella signora, grazie a lei ora ho le idee più chiare, ma non ancora precise.
Perché con lei, ho risolto il primo "problema di cuore".
Ma poi, in quel momento ci vide Kimiko, e lei se ne andò durante la mia distrazione, cogliendo esattamente il momento più opportuno.
È davvero un peccato non averla salutata, dato che non la rivedrò una seconda volta.
Riapro gli occhi non appena sentii freddo, forse perché la temperatura si stava lentamente abbassando e d'istinto andaii ad abbracciarmi da solo, cercando di darmi calore.
Decido di tornare nell'edificio prima che mi prenda un altro malanno, camminando sempre nella solita maniera, poi l'idea di andarmi a fare un'altra doccia mi balzò stranamente in mente.
E no, non sarebbe affatto male se me ne faccio un'altra.
Solo una doccia calda senza alcuna sorgete termale, e senza niente.
Qualche ora dopo rientro in camera con un kimono maschile trovato casualmente nei bagni, indumento che non avevo per niente notato questa mattina, forse perché ero ancora in sovrappensiero.
Un angolo della stanza catturò subito la mia attenzione, e vidi quel casino che aveva combinato la ragazza.
Avevo messo tutte le nostre cose lì in modo che non fossero d'intralcio, ma evidentemente Maiko ha frugato in entrambe le valigie e i zaini, ed ora tutti i nostri effetti personali sono sparse qua e là.
Maiko Suzuhara, sappi che io ti odio.
E ora dove vado a cercare i miei vestiti?
Inizio a rovistare in quella montagna di oggetti, trovando solo i boxer e dei pantaloni di ricambio, senza trovare alcuna traccia di una delle mie tante maglie.
Tiro l'ennesimo sospiro, quando con la coda dell'occhio non intravidi una maglia bianca poco distante da me.
«Ecco dov'era, forse l'ho lanciata per sbaglio.»
Sollevato mi metto la maglia, per poi accorgermi di una piccola stranezza: è leggermente più grande di come me lo ricordavo.
Osservo più attentamente l'indumento, più o meno di una taglia più grande del solito, quando d'un tratto, non mi venne in mente chi potrebbe mai essere il suo proprietario.
A solo l'idea di essermi messo una sua maglia mi provoca un enorme imbarazzo e vergogna, perciò senza pensarci due volte provo a togliermi la maglia.
Ma per sbaglio sentii il suo profumo, quel suo dannato profumo entrarmi nelle narici facendomi andare in totale confusione, e lasciarmi lì incantato ad annusare ancora una volta quella fragranza.
È buono, davvero buono.
Annusai nuovamente, respirando di più quell'odore che mi manda letteralmente in estasi.
«Chissà quale prodotto usa...»
Sussuro, assottigliando un pò sguardo.
Ha un profumo che non so definire con precisione, so solo che è strano e buono.
«Beh, se vuoi te lo dico.»
Una voce mi rispose, e non appena lo sentii, un brivido mi percorse velocemente la schiena e il cuore perse un battito.
Mi volto leggermente spaventato e alle mie spalle, lo trovo sorridermi con tranquillità come un perfetto idiota, per poi avvicinarsi a me.
«Posso spiegare..!»
«Non c'è bisogno Yui, non c'è ne bisogno.»
«Ma tu che ci fai qui? Pe-Pensavo fossi con le altre, e poi Maiko mi aveva detto che ritornavate verso l'ora di cena. Manca ancora un po' di tempo.»
«Mh, come dire... Hanno visto un ristorante italiano e si sono messe in testa di mangiare lì. Quindi sono venuto per riportare quello che hanno comprato e avvisare sia te che la nonna di Maiko.»
«Ah... Ho capito.»
Perché mi deve "beccare" nei momenti più assurdi e imbarazzanti? Perché?
Ryuki si avvicinò di più, per poi alzarmi la frangia con la mano e lasciarci un bacio sulla fronte, sussurandomi lievemente un "Sei davvero carino Yui".
E se prima l'imbarazzo era tanta, ora è diventata enorme, esageratamente enorme.
Mi porta una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio, per poi accarezzarmi la guancia con gentilezza, tutto questo mentre mi guardava con quei suoi occhi smeraldini.
I suoi occhi sono di un colore strano, sono fredde, profonde, intense e vivaci allo stesso tempo.
Tanto, infondo, ho sempre pensato che fossero belli, ed affascinati.
«Il tuo corpo sta bene?»
«Ovvio che sì, non mi hai visto camminare? Grazie a te ora cammino come fa un vecchietto.»
«Allora devi essere un vecchietto molto tenero.»
«E tu un idiota molto idiota...»
Rise, per poi ritirare la sua mano e tirare fuori qualcosa dalla tasta dei pantaloni porgendolo davanti a me.
A prima vista, è un ciondolo a forma di quadrifoglio che invece di essere verde, è di un azzurro vivace, con alcune perle colorate lungo il filo; semplice e carino.
Alla vista dell'oggetto, alzo un sopracciglio assottigliando leggermente lo sguardo, e spostare continuamente la mia attenzione dal ciondolo al suo viso, dal suo viso al ciondolo, non capendo la sua vera intenzione.
«E questo cosa significa?»
«Un regalo per te.»
«Mi fai preso per una ragazzina?»
«Forse sì e forse no.»
Sorrise, per poi fare una smorfia ed alzare le spalle.
Ryuki mi sta chiaramente prendendo in giro.
Mi prende la mano e pose su di esso il ciondolo, per poi sorridermi ancora una volta ed alzarsi, dicendomi di cambiarmi in fretta o sennò Maiko ci avrebbe fatto una ramanzina per il ritardo.
Abbasso lo sguardo, osservando attentamente quell'accessorio che si può definire il mio primo regalo ricevuto da parte sua e d'istinto, sorrisi.
Prima che uscisse dalla stanza, sussurai una frase che spero vividamente abbia sentito, poiché lui sa perfettamente quanto io posso essere testardo da non ripeterlo una seconda volta, almeno per questa giornata.
Lo sai? Forse, questa è la prima volta che ti ringrazio con il cuore.
Ti ringrazio per avermi cambiato, anche se di poco, Ryuki Sayo.
Angolino di Ren-san:
Ehi ehi. Ci sono ci sono, sono ancora viva!
E sì gente, le vacanze invernali sono ormai alle porte, yeah~!
Dunque dunque dunque, come al mio solito di fare voglio scusarmi per gli errori, dopotutto non sono perfetta ewe.
Poi volevo dire che ho una bella sorpresina per tutti voi, che spero vividamente di riuscire a fare x'
Quindi, aspettate ansiosi per il prossimo capitolo! (So che potete farcela-)
Perciò, alla prossima gente~
Nyah nyah nyah~!
[#LaSerietàInPersona]
[Questa volta ho detto poche cose, wow-]
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