Capitolo 13 - Quello che mi serve
Nota: Questo capitolo inizia prima del viaggio a Sapporo, per poi ritornare a dove ci siamo lasciati~
Pov's Ryuki
«Cosa avete di così d'importante da dirmi dato che mi avete trascinato qui con la forza?»
La donna di fronte a me rise emettendo un piccolo suono, rendendo quel suo gesto più aggraziato ed elegante possibile, pure l'uomo seduto accanto a lei rise, ma in un modo più spontaneo e libero.
Davvero è così divertente quello che ho detto?
A mio parete non sembra.
«Ryuki, non dovresti "arrabbiarti" ogni volta che vieni qui, questa è pur sempre casa tua.»
«Certo madre, solo che questa casa non mi piace poi così tanto. Risalta fin troppo...»
Esattamente, lei è mia madre di origine inglese, mentre l'uomo accanto a lei è mio padre di origini nipponiche.
Da quello che mi hanno raccontato, si sono conosciuti ad una festa circa venti anni fa a Londra, dove al loro primo incontro ci fu il cosiddetto "amore a prima vista".
Per quanto riguarda il loro aspetto, direi più che altro che ho preso di più da lei che da mio padre, in molti c'è l'ho dicono poiché abbiamo entrambi i capelli biondo scuro e gli occhi verde smeraldo.
Lui, invece, ha i classici aspetti di un asiatico: la colorazione degli occhi e dei capelli sono entrambi scuri, solo che ora ci sono alcune apparizione di capelli bianchi dovuti alla vecchiaia che, lentamente si sta facendo sentire sempre di più con il passare degli anni.
Ma riprendiamo il filo del discorso, dopotutto non sono qui per parlarvi dei miei genitori, o almeno credo.
«Quindi il motivo per la quale mi avete portato di nuovo qui è sempre lo stesso, giusto?»
«Esatto figlio mio, dovresti deciderti. E devi farlo da ora.»
«Vi avevo già detto che non è arrivato il momento. Non ne ho assolutamente bisogno, dopotutto ho solo diciassette anni.
Secondo me è ancora troppo presto.»
«Nulla è fin troppo presto, Ryuki.»
Rieccoli, sempre a tirare fuori questo argomento totalmente assurdo.
Ancora non hanno capito che non ne ho veramente bisogno, perché ho già trovato quello che mi serve.
Ogni volta che tirano fuori questa cosa, finisco sempre col irritarmi notevolmente, ed oggi ci fu perfino lo squillio del cellurare ad interrompere il tutto; devo supporre che chiunque sia la persona che mi sta chiamando deve avere sicuramente un pessimo tempismo.
La mia intenzione era quella di spegnere definitivamente il telefono, ma quando lo tirai fuori dalla tasca dei pantaloni cambiai subito idea, perché sul display era segnato un numero a me fin troppo familiare, quindi risposi alla chiamata senza troppi indugi.
«Pronto? Qui parla Ryuki.»
«Ciao Ryuki-kun, sono Maiko. Per caso sei stupito della mia chiamata?»
«Diciamo di sì, non me l'ho aspettavo proprio. Per caso c'è un motivo particolare?»
«Indovinato! Allora, che ne dici di andare a Sapporo proprio domani? Lo so, è un pò improvviso la cosa, ma sarebbe perfetto se accettassi.»
«Mh, certo.»
«Benissimo, allogeremo lì per tre giorni esatti. Quindi ci vediamo domani davanti alla stazione, e non fare tardi! Alle 10 in punto, okay?»
«Va bene, ho capito. Sì a domani.»
A questo punto chiusi subito la chiamata, e solo ora noto i sguardi curiosi dei miei genitori, come se volessero sapere con chi avevo parlato prima, di cosa abbiamo parlato o del perché abbiamo parlato.
Possibile che non posso avere nemmeno un pizzico di privacy nei loro confronti?
«Con chi stavi parlando?»
Come immaginavo, subito dritto al punto.
Loro due sono sempre stati molto esigenti per questa cosa, infatti vogliono trovarmi quella più giusta, quella più bella e quella più adeguata.
Soprattutto mia madre che in passato, mi raccontò dei principi fondamentali che doveva avere assolutamente la ragazza adatta alla nostra famiglia, tra la quale comprendeva il carattere, la bellezza e la raffinatezza.
Lei doveva essere bella come un fiore di primavera, dolce come lo zucchero filato ma che allo stesso tempo era raffinata come un gioiello: volevano trovarmi quella perfetta.
«Una mia amica, di un anno più grande.»
«Di cosa avete parlato?»
«Niente di importante, solo un viaggio con gli amici a Sapporo, per tre giorni.»
«Sapporo? Mh, sì. Va bene, puoi andarci ma devi portare anche Liza con te. Le farà sicuramente bene conoscere un pò di più l'ambiente qui in Giappone.
Decisamente sì.»
Prima, avevo specificato di molto quel "di un anno più grande", in modo che quel "amica" non dia a loro la possibilità di rendere Maiko una possibile canditata poiché onestamente le trovo molto carina, gentile e con un carattere un pò bizzarro.
Ed una ragazza positiva come lei avrebbe sicuramente fatto piacere ai miei anche se non aveva le carte i regola.
Anzi, sarebbero perfino capaci si sottoporla ad un duro allenamento per farla diventare "perfetta", e sinceramente non voglio coinvolgerla, in nessun modo possibile.
Quindi devo ritenerlo come una fortuna che lei abbia un anno in più, perché grazie a questa cosa, loro avranno sicuramente già dimenticato chi sia questa "amica".
Ma la cosa che mi stupì di più è quello che disse mia madre, ovvero che dovevo portate anche Elizabeth; sono ben consapevole che tra lei e lui non c'è proprio un ottimo rapporto ma non potrei nemmeno rifiutare la proposta, poiché se lo venisse a sapere Liza, potrebbe insistere di voler venire con me fino a domani mattina.
L'unica cosa che posso fare è quello di arrendermi completamente all'idea, e pregare a qualche Kamisama.
Ormai è decido; perciò mi alzai dicendo un semplice "Ho capito" ed uscì - finalmente - da quella casa.
Poi inviai un messaggio a Maiko, per avvertirla della presenza di Liza e come pensavo mi rispose con un "Non ci sono problemi".
Forse era meglio se ci pensavo più attentamente se dovevo portarmi dietro Liza, perché sta già creando i primi problemi.
Durante il viaggio sarà anche stata buona, ma ora sta iniziando a mostrare i suoi soliti capricci, come il fatto di voler dormire con me.
Per questa cosa abbiamo impiegato più o meno una decina di minuti per convincerla, anche se a dirla per davvero ci siamo riusciti solo in parte, ma almeno - per ora - sembra momentaneamente d'accordo per la distribuzione delle stanze, ed io non so quanto questa cosa può ancora durare.
Per Liza questo è tutto, per Yui invece...
Beh, mi sta ignorando come sempre.
In qualche modo ho provato una grande delusione quando venni costretto da Liza per farmi sedere accanto a lei sul treno, perché pensavo che in quel momento questa cosa avrebbe suscitato qualcosa in lui, magari un pò di gelosia e invece, era totalmente indifferente.
Speravo anche di stuzzicarlo un pochino con il fatto di sedermi davanti ad esso, speravo in una sua reazione ma a quanto pare era fin troppo concentrato a leggere, talmente concentrato da non avermi nemmeno notato.
Una vera delusione, direi.
Non so cosa potrebbe succedere se per questi giorni dormirò nella stessa stanza con Yui; l'ultima volta che l'ho visto in uno stato dormiente, o semi-dormiente, è stato quando aveva la febbre, tutt'ora devo capire come io abbia fatto a trattenermi nel non saltargli addosso.
Ora dubito fortemente di riuscire a farlo un'altra volta, potrei perdere il controllo, in questi tre dannatissimi giorni.
Così dopo aver convinto - del più o del meno - Liza, prendiamo le nostre cose per portarle in camera e da lì in poi ci fu proprio il silenzio in persona ad accompagnarci.
Anche durante l'ora di cena non c'e stato nessun tipo di conversazione tra di noi.
Abbiamo solo parlato in generale con gli altri, e niente di niente da ritenere un qualcosa di così "intimo".
Una volta finiti di mangiare, siamo ritornati in camera ed ora siamo da soli, ed è da ormai una ventina di minuti che Yui non mostra nessun segno di voler iniziare una conversazione, e come immaginavo dovrò essere di nuovo io ad iniziare per primo, come al solito d'altronde.
«Ehm... Senti Yui, io-»
«Non parlarmi.»
«Ehhh? Guarda che mi offendo, non essere così presuntuoso oppure finirai per rovinare quel bel visino che ti ritrovi.»
«Non sono affatto presuntuoso, e poi non m'interessa il tuo parere per quanto riguarda il mio viso. Anzi, non dovresti nemmeno
p-preoccuparti...»
Veramente?
Perché ogni volta va a finire così? Pensavo che il nostro rapporto sarebbe sicuramente cambiato dopo quello che è successo, dopo quella sua confessione, pensavo che sarebbe stato più dolce nei miei confronti e che forse sarebbe successo qualcosa di più intimo, che andasse oltre ad un semplice bacio.
Onestamente Ryuki Sayo, fatelo dire, sei andato al di là di qualsiasi immaginazione e realtà possibile, perché lui è rimasto il solito ragazzo orgoglioso.
Anche se devo dire, che provo un certo divertimento nel riuscire a stuzzicarlo; mi piace quando cambia la sua espressione da quello indifferente a quello imbarazzato, perché ogni volta lo trovo dannatamente carino.
Però non mi dispiace se diventasse più dolce, solo che se mai succederà una cosa del genere, lui non sarebbe più Hanade Yuichiro.
Morsi il labbro inferiore, per poi avvicinarmi di più, diminuendo la distanza fino al punto di ritrovarmelo a pochi centimetri dal viso, diamine se è carino.
Osservo ogni sua minima reazione, e potei notare con gioia che prima, all'inizio l'ho preso per davvero alla sprovvista e solo dopo che si accorse della cosa, arrossì leggermente.
Incurvo le labbra, sorridendo soddisfatto per poi avvicinarmi sempre più al suo orecchio; prima ci soffiai sopra e poi gli sussurro dolcemente qualcosa.
«Allora, cosa stavi per fare oggi sul treno?»
D'un tratto vengo allontanato via, aumentando così, quella piccola distanza che ci separava dall'uno all'altro; mi aspettavo una reazione simile da parte sua, dopotutto stiamo parlando di lui, no?
Il suo viso cambiò tonalità di colore, esso diventò ancora più rosso di prima, e ora come ora assomiglia proprio ad un pomodoro maturo.
Io sorrisi a quella piccola reazione così carina, così dannatamente carina.
Già, mi viene voglia di mangiarlo.
Angolino di Ren-san:
Yeah~!
Dai, questa volta mi sono fatta sentire più velocemente del solito, sono stata brava vero? '^'
Ehehe~
Se tutto va bene aggiornerò più o meno circa quattro volte al mese, non siete felici?
Così non vi faccio più attendere per - quasi - un mese intero x'
Anche perché voglio finire questa storia il più presto possibile, perché la mia mente sta iniziando ad elaborare nuove idee con nuove storie, e potrei cedere alla tentazione da un momento all'altro--
Sigh, odio la mia mente- (?)
Quindi per questo capitolo è tutto, mi scuso come al solito per errori che mi sono sfuggiti - ovviamente -per caso /infatti, rileggendo i capitoli precedenti... Vedo certi errori che piango di me stessa--/
Perciò ora vado a sparire - finalmente - nell'ombra, che il potere dello Yaoi sia con voi~~!
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