-Ora che ci penso, perché ti hanno messo alle telecamere se non puoi vedere?- chiese Tecchou

-Perché io, come te, ho un'abilità che funziona anche da lontano- rispose Jouno.

-Che abilità hai?- 

-Non te lo dico, non ho voglia-

-Uffa-

Sentirono un rumore, come un'esplosione.

Chuuya stava usando la corruzione e nessuno era più al sicuro.

I cani da caccia si precipitarono sul posto, pronti a combattere.

-Lasciate fare a me, sono l'unico che può annullare il suo potere-.

Dazai si avvicinò, e gli altri lo lasciarono fare.

Il problema che l'obbiettivo di Chuuya era proprio Dazai, quindi lo colpì in pieno.

Akutagawa e Atsushi uscirono dallo stanzino e andarono subito ad aiutare Dazai.

Ma non potevano niente contro Chuuya, anche i cani da caccia fecero fatica, ma poi riuscirono ad immobilizzarlo.

A quel punto Dazai annullò la corruzione e Chuuya tornò normale.

Ouchi lo portò in una cella apposita per i dotati di potere, era un luogo temporaneo ma che lo avrebbe fatto stare buono.

Tutto tornò come prima, gli attimi di panico erano passati e tutti potevano tornare a divertirsi.

Kouyo era infuriata, sapeva cosa era successo e andò dritta da Dazai.

-Cosa gli hai detto per fargli avere una reazione simile?- lo prese per il colletto e pronunciò queste parole.

Aveva uno sguardo da Killer, ed in effetti voleva ucciderlo.

Il viso del ragazzo cominciò a bagnarsi di lacrime -se vuoi uccidermi, fallo. Me lo merito.

Mi sento in colpa per quello che ho fatto, ma sappi che l'ho fatto per il suo bene-

-Per il suo bene? PER IL SUO BENE! Ti rendi conto che gli hai spezzato il cuore? Sei almeno consapevole del danno che hai commesso!-

-Per favore, lasciami spiegare; Un'organizzazione lo stava cercando, e se non fossi intervenuto in questo modo avrebbero potuto fargli delle cose orribili-

Kouyo non aveva idea di cosa stava dicendo Dazai, ma prima che poteva chiedergli informazioni, le luci della sala si spensero.

Vennero buttate delle granate piene di un gas capace di disattivare i poteri e che aveva un effetto narcotizzante.

Tutti nella sala persero i sensi, cani da caccia compresi.

Dazai sapeva che fosse successo, ma l'obbiettivo di quell'assalto non si trovava lì.

Quando aprì gli occhi si trovò in una stanza.

Era stato immobilizzato, ma quando riuscì a vedere tutto più nitidamente vide un uomo davanti a lui.

-Ciao Dazai, so che tu hai previsto il nostro attacco, quindi hai fatto in modo che il tuo amico non fosse nella sala, devo ammettere che sono stupito-

Dazai capì che era dell'organizzazione che cercava Chuuya, quindi approfittò per fargli delle domande.

-So che stavate cercando Arahabaki, ma perché avete preso me?-

-Perché tu sei una preziosa fonte di informazioni. Dato che sei stato sia nella Port Mafia che nell'agenzia, potresti spifferarci tutti i loro segreti. Due piccioni con una fava, no?-.

-E cosa ti fa credere che io vi dirò tutto quello che so?-

-Questo- l'uomo schiacciò un pulsante, che accese uno schermo davanti a Dazai.

C'era l'immagine di Chuuya incatenato, con il sangue che gli gocciolava dalla bocca e da una tempia.

Era privo di sensi, sembrava che lo avevano picchiato.

-Abbiamo provato a farlo parlare, ma non ha collaborato così ci abbiamo rinunciato. Comunque ho una proposta da farti; lui si trova nella sede principale della nostra organizzazione, gli Arahunter, perché cacciamo Arahabaki, capisci?

Tornando al discorso, tu ti trovi a casa mia, nella cantina. 

La mia proposta è la seguente; se tu mi dirai quello che voglio sentire, ti lasceremo andare vivo, e cercheremo di non uccidere il tuo amico arancione nell'estrazione della abilità.

Ma se tu non vuoi dirci niente, uccideremo sia te che Chuuya. Cosa vuoi fare? A te la scelta-

Dazai si trovava in difficoltà; parlando, avrebbero tra le mani i punti deboli di entrambe le agenzie e il potere di Arahabaki, ma non parlando ucciderebbero entrambi e avrebbero Arahabaki.

Era una scelta complicata, ma prima c'erano delle cose che voleva sapere..