1- Qualcosa oltre l'odio

Sono nella mia stanza con lo sguardo perso fuori dalla finestra.

Il cielo è stranamente luminoso, per essere al centro della città.

Non riesco a prendere sonno, sono persuaso dai miei pensieri, il che è un po' strano dato che è mezzanotte

Penso al precedente conflitto con la Guild, in particolare il combattimento contro quel coso coi tentacoli.

Non che io ricordi un granché, quando uso la corruzione è come se cadessi in un sonno profondo, però al mio risveglio il mostro non c'era più, quindi credo di averlo battuto.

C'era anche Dazai, altrimenti non avrei usato la Corruzione, e un altro tizio della Guild.

Ecco, Dazai non fece nulla. IO sconfissi le guardie, IO uccisi il coso coi tentacoli e, in più, mi lasciò anche lì a dormire.

Lo odio quando fa così, anzi, lo odio e basta.

E' da quando sono entrato nella Port Mafia che mi sta antipatico, anche se con lui ho anche bei ricordi.

Tipo quando l'ho stracciato in sala giochi, o quando un piccione gliel'ha fatta in testa.

Mi viene da ridere anche ora, lui urlava ed io ridevo.

Già, stavo ridendo.

Lui è l'unica persona che mi ha fatto ridere in quel modo, con le lacrime.

E quella non era la prima volta, ce ne furono altre, molte altre.

Una volta beccammo Mori a piangere perché Elise gli aveva tirato uno schiaffo.

Andava tutto bene, ridevamo, litigavamo, facevamo pace, ma senza chiederci scusa.

Poi però morì il suo amico più caro, Oda Sakunosuke, e da lì non lo riconobbi più.

Divenne un'altra persona, non il Dazai di sempre, quello strano, maniaco dei suicidi, pazzo, ma anche simpatico e intelligente.

Era diventato scontroso e solitario, ma quando finalmente trovai il coraggio di andargli a chiedere come stava, di propormi di aiutarlo, di essere un po' più gentile con lui, non lo trovai più.

Appena mi informarono che se n'era andato, ero talmente felice che aprii una bottiglia del mio vino più pregiato.

Solo che, dopo una settimana, cominciai a sentire la sua mancanza.

Quando spiegavo i miei piani nessuno che mi correggeva, o che mi prendeva in giro per aver trascurato dei dettagli, o che, semplicemente, mi diceva la sua opinione.

Nessuno si prendeva gioco di me per via della mia altezza, nessuno che veniva alla sala giochi con me.

Per quanto lo odiavo, per quanto non lo sopportavo, una parte in me ripiange di non averlo mai ringraziato, di non esserci stato quando lui non aveva nessuno.

E mi maledico perché ho paura, non so di cosa, ma ho paura.

Forse perché avrei potuto macchiare il mio orgoglio, o rovinare il nostro rapporto di amore-odio.

Adesso, ripensando a tutte queste cose, mi rendo conto di quanto Dazai sia importante per me, di tutte le volte in cui mi ha salvato dalla corruzione invece di andarsene e lasciarmi morire, della volta in cui mi aiutò quando la mia organizzazione, le Pecore, mi tradì, e molte altre volte in cui, senza di lui, sarei morto.

Ora che ci penso, lo odio davvero così tanto? Vorrei davvero ucciderlo? 

E se così non fosse, e se quella è solo una personalità che mi creo?

E se, nonostante tutte le volte in cui mi faceva imbestialire, tutte le volte in cui provavamo ad ucciderci, io mi sia innamorato di lui?

E se il mio odio fosse solo una maschera che nasconde la mia effettiva insicurezza?

E se cerco di odiarlo per nascondere il fatto che mi sia sempre piaciuto?

Con tutti questi pensieri ancora in testa, mi addormento, sperando che io mi sia sbagliato o che arrivi qualcuno a darmi certezze, o forse entrambe.

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