Il ricordo di max
....paura.-lo dico a bassa voce.
-cosa?-domanda Scoot.-
-ho paura.-continuo a parlare a bassa voce.
-non sento.-
-HO PAURA OKEY.-grido.
-non sono come voi. Io sono debole, si la prima volta che un licantropo si ritira perché ha troppa paura di continuare.-continuo a parlare.
-tutti abbiamo avuto paura e...-
-no ma non capisci io sono terrorizzato al pensiero che ogni luna piena mi ricopro di sangue. Non voglio vedere persone morte, quel mostro vuole ucciderci e io sono impotente. Ho troppa paura credimi.-
-ti credo, lo sento.-
-cosa?-
-il tuo battito. Hai paura.-
-voglio sapere che cosa mi è successo l'altra notte durante la trasformazione, voglio imparare a conbattere fino a che non imparerò a controllare la trasformazione. Aiutami.-
-ok certo sarò il tuo alfa.-
Mi avvicino e lo abbraccio, lui mi appoggia e mi accompagna a casa. Ho le lacrime agli occhi e il viso mi brucia.
-che cosa hai fatto?- mi chiede Stiles.
-niente.-
Vado in cantina per vedere ancora una volta la stanza piena di sangue. Entro ma il sangue è sparito.
-Scoot vieni.-
-che c'è?-
-dove è il sangue?-
-mia madre ha pensato che forse sarebbe meglio che non vedessi nulla.-
-grazie.-
Mi avvicino alla tavola e provo a pensare che cosa posso aver fatto uscire tutto quel sangue dal mio corpo.
-sei sicuro di voler sapere?-mi chiede Scoot.
-si, perché?- chiedo.
Scoot esce dalla stanza in silenzio e torna con un barattolo di legno, so cosa c'è dentro ma non so come delle unghie possano farmi ricordare. Si avvicina al tavolo e butta le unghie sopra. Queste ultime si mettono sulla punta.
-vieni, ora scoprirai tutto.-
Mi avvicino e lascio che Scoot mi prenda la mano. La posiziona sopra le unghie e con una mossa decisa conficca le unghie nella mano. La vista si annebbia, vedo.
La vista ritorna. Sono pietrificato da me stesso. Non ho parole per esprimere la paura che ho per quello che sono diventato. Credevo che i lupi fossero più neutri e calmi.
-Scoot.- lo guardo e gli faccio capire il mio terrore. Sento le lacrime che cadono sul pavimento.
-vieni.-
Mi porta al piano di sopra, mi fa mettere a sedere sulla sedia più vicina al camino. Stiles, malia, Lidia, Derek, il veterinario e la madre di Scoot sono intenti ad ascoltare.
-che c'è?-chiedo.
-allora che cosa hai visto?-mi chiede Lidia.
-sensa offesa ma non voglio che lo sappiano tutti.
Tutti tranne ovviamente me si alzano per uscire.
-no!-dico.
-Scoot, Lidia e malia possono restare.
Stiles mi guarda e io abbasso lo sguardo. Credo di averlo ferito tantissimo ma non so ancora se è veramente lui.
-sono un mostro Scoot.-
-dicci che cosa hai visto.-
-ok. Vedevo tutto giallo ma non so perché. Le mani mi facevano male e le unghie erano lunghissime, stavo mordendo il tavolo quando una lepre è entrata dalla fessura in cima alla parete verso l'esterno. Ho fissato allungo quella bestiolina e poi l'ho presa e l'ho squarciata viva per poi mangiarla cruda.-
-da solo per questo sapessi quante volte ho dovuto uccidere un cinghiale.-dice malia.
-ma io non lo ho fatto solo con la lepre. Quando ho finito di mangiarla......... .........ho cominciato a mangiamo la gamba. Mi sono squarciato lembi di pelle da solo, e solo perché avevo 'fame'. E se la prossima volta lo facessi a voi?-
-no. Non accadrà mai. Ti aiuteremo a controllarla.-dice Scoot.
-ascoltatemi da quando sono arrivato in questa città siete stati gli unici che mi sono stati vicini. Non voglio perdervi, piuttosto preferirei morire io stesso. Non voglio che per causa mia voi.... insomma avete capito?-
-ti aiuteremo a controllarti intanto mancano sempre 30 giorni.-dice malia.
-grazie. Grazie. grazie. Grazie. grazie.-dico
Gli altri rientrano e Stiles non mi guarda nemmeno per un secondo. Lo so perché è in effetti non lo biasimo. Mi dispiace.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top