1-La lotta contro il demone
Sono in una specie di vicolo buio. Vedo una sagoma che continua a muoversi.
-che vuoi? Mi vuoi uccidere?-dico.
-con calma. Ti ucciderò lentamente, forse non hai ancora capito. Ti farò soffrire, ti farò impazzire fino alla morte.-mi dice.
-no, tu non hai nessun potere qui dentro, se siamo davvero nella mia mente ho io il controllo.-
-morirai, ti farò molto male. Adesso ho io il controllo.-
Provo a correre, sono in un corridoio lunghissimo, continuo a correre ma il corridoio sembra allungarsi da solo. Non so che fare mi sembrava una grande idea. Non mi devo arrendere, devo andare da quel mostro e ucciderlo a mani nude.
-ehi tu. Dove sei?- urlo.
-dovunque.-mi risponde.
-fatti vedere vigliacco.-
-come mi hai chiamato?-
-HO DETTO DI FARTI VEDERE VIGLIACCO!-mi spuntano i canini e vedo tutto chiaramente anche se è buio.
Lo vedo, è davanti a me. Mi avvicino e gli tiro un pugno, cado a terra come se me lo fossi dato da solo, gli tiro un altro pugno e anche questa volta cado a terra. Scappo.
-Scoot!-urlo sperando che mi senta.
-Scoot aiuto!- provo ancora. Prendo un respiro profondo e provo a ruggire.
-ROAAAAAAAAAAAARRRRRR!-
Vedo tutto nero.
Sono a casa di Scoot. Credo di essermi svegliato perché il demone non c'è più e davanti a me ci sono i miei amici di sempre, anche Stiles.
-che cosa hai fatto?-dice Stiles.
-ho impedito che ti uccidesse.-
-ma adesso.... .... Scoot dobbiamo trovare un modo per salvarlo.-
-no, non dovete. Se io morirò il demone verrà con me. Come dovrebbe essere.-dico piangendo.
-nessuno morirà.-dice Scoot.
-Scoot, prima che mi svegliassi. Subito prima che cosa hai sentito? Un suono, una sensazione ?-dico.
-in effetti ho provato un brivido freddo.-risponde.
-grazie. Adesso so che mi posso fidare di te.-
-che cosa vuoi dire?- chiede Lidia.
-stavo correndo e ad un certo punto mi ritrovo faccia a faccia con il mostro. Sono scappato e quando non riuscivo più a correre ho provato a ruggire.- dico.
-cioè ogni volta che sentirò un brivido freddo vuol dire che tu stai per morire?-mi chiede Scoot. Annuisco.
Vado in cucina e Scoot e Stiles mi seguono. Prendo un coltello.
-aspetta che cosa vuoi fare?-mi chiede Stiles.
-voglio vedere.-
Prendo saldamente il coltello e comincio a tagliarmi il braccio. Non vedo neanche una goccia di sangue, la pelle si ricuce da sola e non sento dolore.
-questo può essere un buon segno.-dice il veterinario da dietro la porta.
Ci giriamo e lo guardiamo intensamente.
-perché?- dico.
-vuol dire che sei forte. Molto più forte del mostro.-
-hai detto katana?-chiedo.
-cosa?-
-la spada?-
-o si.-
-perché sai dove si può trovare?- chiede Stiles.
-avete presente il numero cinque sulla parete?-
-certo.-rispondono in coro.
-se ogni persona che è stata toccata dagli ioni ha avuto quel simbolo, vuol dire che forse dietro quel muro c'è nascosto qualcosa di utile o di importante.-dico.
-ok. Domani ci andiamo. Adesso è troppo tardi per andare a vedere.-dice il veterinario.
-ok.-diciamo in coro.
Vanno tutti a letto tranne me e Stiles. Io dormirò sul divano.
-Stiles va a letto.-dico.
-no rimango qui. Tu mi hai salvato la vita, è il minimo che possa fare.-
-il minimo che puoi fare è vivere.-dico.
Mi addormento con la mano fuori dal divano.
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