The Threat
Jade Eyre non riuscì a non abbracciare John quando uscirono da quella stanza divenuta opprimente a causa di ciò che era successo e stava per succedere.
Inconsciamente l'aveva salvata e questo un Grifondoro non lo dimentica.
Il medico per un attimo rimase fermo, poi, con lentezza, ricambiò altrettanto dolce e gentile l'abbraccio per poi darle delle pacche sulla spalla per farla staccare.
Jade si era salvata, John aveva salvato il mondo magico e questo significava molto per la donna.
Sherlock Holmes restava li, austero e impassibile sotto lo sguardo indagatorio del suo amico.
-Che cosa le hai fatto?
Disse il biondo, muovendo un passo rigido verso il detective che rimaneva con le mani dietro la schiena. Jade fissò quello spettacolo di lupi pronti a sbranarsi, del saggio che insegna al ragazzo.
-Niente.
Replicò privo di tatto lui, impossibile non notare una crepa che si era creata sul suo viso di marmo non appena Watson si avvicinò più minaccioso che mai con i pugni lungo i fianchi.
-Sherlock Holmes non dirmi che hai inflitto del dolore fisico ad una femmina!
Mormorò lui per non urlargli in faccia, ma si vedeva, si vedeva la collera che spirava dai denti del soldato stretti tra loro.
Il consulente moro e pericolosamente attraente per la prima volta interpretò un espressione di disgusto e sgomento che fece indurire lo sguardo di Jade nel vederlo mentire.
-Primo: se avessi voluto farle del male l'avrei già fatto molto tempo fa.
Jade socchiuse la bocca per la naturalezza che aveva usato nel pronunciare quella frase che la fece rabbrividire da capo a piedi.
-Secondo: non vedo lividi sul suo corpo o qualche segno che provi il fatto di averla anche solo sfiorata.
John serrò le labbra.
-Terzo: come diavolo ti è saltato in mente questo deplorevole pensiero?!
-Il fatto che non appena mi ha visto si è rifugiata tra le mie braccia? Oppure mi è sembrata grata del fatto di allontanarsi da te?
I due amici si avvicinarono ancora di più, Sherlock che recitava da Oscar e John con il rimprovero in volto. Jade si mise in mezzo prima che scoppiasse una rissa, premendo i palmi delle mani sul petto dei due.
-Non mi ha fatto niente di male, John Watson.
Almeno, non ancora.
Mentì al dottore che solo quando lo sentì dire da me ci crebbe e rimase in silenzio. Jade guardò di sfuggita Sherlock che in una frazione di secondo riuscì a minacciarla senza aprire bocca, il suo sguardo l'avvertì che scoprirà il mio segreto a tutti i costi.
Uscirono dal Bart's e, prima che la donna salisse sul taxi che stava per portarla a casa visto che aveva bisogno di tranquillità, il moro si chinò sul suo orecchio e la istigò.
-Verrò a trovarti.
Soffiò piano come un vento che precede una tempesta. Due brividi corsero lungo il collo e le braccia, lo guardò smarrita ed entrò nel taxi.
L'aveva scampata per un pelo, era il dopo che la spaventava.
*ieri non ce la facevo ad aggiornare,but nau ai em ire. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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