The Lady

-Oh cielo cara, ti ha lasciata sotto la tempesta per tutto questo tempo?!
Sbottò incredula la cara anziana, togliendo il cappotto di Jade e appendendolo vicino ad uno simile ma molto più grande. La donna, si scoprì, era bagnata anche sulle spalle del maglione e lungo i pantaloni per non parlare delle scarpe totalmente zuppe.
Si sentì in leggere imbarazzo a presentarsi conciata così in casa altrui, bagnando la moquette.
-Ah questa volta non la passerà liscia quel maleducato!
Continuò la nonnina.
-Vieni cara, ti preparo una tazza di tè e delle pantofole per stare più al caldo e per il maglione non ho nessun cambio, mi dispiace.
Jade si stupì di tutta quella gentilezza da parte della signora e con un sorriso di gratitudine la seguì verso la porta del piano terra, evitando momentaneamente le scale che portavano al covo di colui che doveva incontrare.
Entrarono nella graziosa sala della nonnina e Jade si sedette sulla sedia davanti al tavolo, sfilandosi le scarpe che finirono davanti alla stufa per asciugarsi.
-Spero siano della tua misura.
Esordì la signora porgendole un paio di pantofole rosa shock alquanto discutibili.
-Grazie.
Mormorò lei, infilandosi le buffe ciabatte per sentire un calore piacevole avvolgerle i piedi.
-Sono rientrata pochi minuti fa dal retro, non oso immaginare quante ore sarai rimasta ad aspettare che quell'uomo ti aprisse la porta! Oh, da quando John ha ripreso a lavorare al Barts è diventato così irritante.
Iniziò a gesticolare per i fatti suoi lamentandosi in continuazione e senza tregua del suddetto detective del piano di sopra, appoggiata al piano lavoro per fare il tè e le parole che scorrevano a fiumi dalla sua bocca.
Jade iniziò a sentire mal di testa da quella parlantina curiosa ma insopportabile, ma non se la sentiva di zittirla dopo che l'aveva ospitata così caldamente in casa.
Appoggiò un gomito al tavolo e con una mano si massaggiò la fronte, chiudendo gli occhi per distrarsi da quelle parole che le entravano nella testa.
Per distarsi si assicurò di avere ancora  in tasca il foglio lasciato nella sua casa e tornò a cercare di ascoltare tutto tranne la nonnina chiacchierona.
-Cara stai bene?
Jade con un sussulto riaprì gli occhi e fissò stralunata la nonnina che ora la guardava preoccupata con una tazza di tè fumante in mano.
Iniziò a farfugliare frasi di scuse.
-Ho parlato troppo, vero?
Lei sorrise enigmatica.
-Solo un pochino.
Afferrò la tazza fumante e soffiò piano sul liquido chiaro, un profumino alquanto invitante usciva da quel tè. La signora si sedette di fronte a lei.
-Ho notato la tua sciarpa prima ed è molto particolare, voglio dire, i colori non sembrano casuali.
Per poco Jade Eyre non si strozzò con il tè che aveva appena iniziato a bere, deglutendolo tutto d'un fiato. La sua sciarpa rossa e oro, la sua vecchia sciarpa. Un moto di nostalgia la travolse e cercò di non darlo a vedere anche se il suo mondo le mancava da morire, ma non voleva tornarci.
Pensò alla sua vecchia scuola di magia, la bella Hogwarts.
I suoi compagni, la sua casata, i professori. Aveva trovato il suo posto nel mondo...finché non successe quel che successe.
-Non volevo offenderti.
Si scusò la signora.
-Oh non mi ha offesa.
La nonnina attese che lei finisse di bere il tè in silenzio, capendo di non dover toccare quel tasto dolente per la donna. Si alzarono in contemporanea e Jade con il cuore in gola si lasciò guidare verso le scale, salendo fino a trovarsi davanti a una porta che nascondeva la tana del detective più bravo in circolazione.
Si sentiva in ansia senza sapere il perché.
-Se inizia ad esagerare urla e verrò ad aiutarti.
Jade guardò allarmata la nonnina.
-Perché?
-Beh diciamo che non è molto...esperto con le persone. Lo capirai quando lo vedrai. Non ti preoccupare però, non è cattivo.
Con un ultimo sorriso rassicurante le passò accanto e tornò al piano di sotto, lasciandola sola in balia della tensione.
Non appena accennò ad alzare la mano e bussare la porta davanti a lei si aprì velocemente, lasciandola quasi a bocca aperta per la sorpresa e incontrando un paio di occhi di un verde acqua luminoso.
-S-salve.

*la signora Hudson è leggenda, ricordatevelo. Per i più curiosi avviso che la storia è ambientata appena dopo la quarta stagione (da cui non mi sono ancora ripresa) quindi se non volete spoiler votate ma non leggete il testo, anche se vi avviserò io quando ci saranno vari spoiler. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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