The Cell

Jade si alzò dolorante da un pavimento di pietra freddo e scomodo, guardandosi attorno.
Il crucio di prima l'aveva rispedita nel suo passato e forse facevano più male i ricordi che le ferite  sul suo corpo. Fortunatamente la maledizione non si era prolungata troppo e i danni erano decisamente meno dannosi di una vera sessione di tortura.
Provò a richiamare la sua bacchetta, ma non arrivava. Poteva solo contare sulla magia senza bacchetta e ciò richiedeva un'enorme sforzo emotivo e fisico.
Era in una cella fredda e illuminata solo da una misera lampadina penzolante dal soffitto.
Guardò verso l'angolo non illuminato, aguzzando più che poteva la vista e solo quando vide il corpo scuro di Sherlock spuntare dall'ombra si lasciò cadere a terra disperata.
In qualche maledetto modo era riuscito a prendere il suo Belstaff prima dello smaterializzamento. Jade si sentì quasi nuda nel indossare un paio di pantaloni da tuta, un maglione e delle imbarazzanti ciabatte.
Erano prigionieri del nemico e questa volta il nemico non scherzava e andava oltre la logica del detective.
Jade si mise a sedere con la testa tra le mani.
-Cosa sei?
Disse la voce ancora più baritonale di prima.
La donna alzò lo sguardo verso di lui che intanto la scrutava allarmato e curioso, come in presenza di un alieno mai visto.
Questa volta non esisteva via d'uscita se non appoggiarsi al muro e riposarsi finché si raggiunga la stabilità fisica e mentale per fare una magia senza bacchetta, ma conoscendo i nemici magici dubitava che li lasciasse soli a marcire in cella.
No, di sicuro l'aspettavano giornate di intense torture senza cibo e con pochissima acqua.
Non poteva più mentire.
-....una strega.
Ammise lei dopo intensi tira e molla con se stessa. Scrutò l'espressione incredula e mai vista su quel volto freddo e marmoreo, leggendovi anche la paura.
-Sta accadendo nella mia testa.
Affermò risoluto.
Jade a fatica si alzò e posò le mani sulle guance di Sherlock che istintivamente le circondò i polsi senza però allontanarla.
-Sono reale e le cose stanno per accadere saranno le cose più reali a questo mondo Sherlock, c'è un intero universo oltre la tua mente e oltre le tue conoscenze. C'è un pianeta che vive in contemporanea con il vostro formato da streghe e maghi dove la magia è quotidiana, dove esiste una scuola per studiare le arti magiche che tutti gli esseri magici frequentano o hanno frequentato, me compresa.
Difficile spiegare una cosa così ad una mente così chiusa e prudente rispetto alle novità.
-Sono drogato.
Continuò lui.
-No Sherlock, non sei drogato. Ti ricordi quando cercavi in ogni modo di scoprire cosa nascondevo?
Annuì.
-Ecco. Questo è il mio segreto e ringrazia solo di essere ancora vivo perché nel mio mondo il pericolo si cela in ogni angolo e qua anche la cosa più insignificante può ucciderti.
Jade tracciò il contorno delle sue labbra perfette che socchiuse la fissavano.
Appoggiò la sua fronte contro il petto del consulente e con le braccia gli circondò la schiena per cercare un appiglio al dolore quando la cella si aprì.

*ora si che sono in modalità cattivissima. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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