'Il disagio psichico nell'ambito di una storia d'amore' di LiviaSnow
Il disagio psichico nell'ambito di una storia d'amore di LiviaSnow
Sono prima di tutto una lettrice (del tutto compulsiva), adoro le storie horror e i thriller ma anche le storie d'amore (specie se belle tormentate).
Amo alla follia la serie La torre nera di King, l'ho letta un milione di volte e tutte le volte mi ha rubato in cuore (e ancora deve restituirmelo!)
Non mi considero una scrittrice però scrivere mi piace, è qualcosa che va oltre l'hobby o il passatempo, per me. È semplicemente parte della mia vita.
Scrivo perché amo farlo, senza nessuna velleità particolare.
Sono incostante di natura, per questo sento, a volte, la necessità di prendermi i miei tempi e rispettarli: sono lenta a scrivere in modo quasi vergognoso e ho blocchi paurosi (ma ormai ho imparato a gestirli). Il mio umore è un'altalena continua, quello che scrivo riflette sempre questa mia variabilità.
Ho un lavoro, convivo da un bel po', ho un buon numero di gatti (tanti) e un cane. Vi risparmierò i nomi (e soprannomi) dei suddetti.
Per finire... adoro le parentesi, in tutte le loro forme... credo si sia notato!
Perché supporto LinkS?
Perché LinkS pone lo scopo di promuovere la bella scrittura, il piacere di scrivere e l'amore e la passione che tutte noi mettiamo quando decidiamo di dare vita ai personaggi che popolano la nostra fantasiosa testolina. Tutto questo a prescindere da odiosi occhietti e deleterie stelline.
Il progetto è aperto a tutti i tipi di storie, nella convinzione che non esistano generi migliori o più validi di altri. Ognuno ha le sue preferenze, come ovvio che sia, ma è anche bello essere aperti a ciò che è nuovo o che non si conosce bene. Frequentando questa piattaforma io, che fatico a appassionarmi al genere fantasy, ho trovato storie fantasy davvero belle, ben scritte e che mi hanno coinvolta alla stessa misura delle storie che leggo di solito.
Diciamocelo, non si può negare che faccia molto piacere quando qualcuno decide di dedicare un po' del suo tempo alla letture delle nostre opere, ancora meglio se poi dovessero piacere. Però io sono del parere che sarebbe importante distaccarsi dal concetto 'più stelline/occhietti ha la mia storia più è valida', perché wattpad ci ha già abbondantemente mostrato che non è affatto così.
Per promuovere la scrittura, un mondo che amiamo e nel quale mettiamo cuore e anima, non servono voti o visualizzazioni, serve l'interazione con chi legge, serve saper ascoltare le critiche e i suggerimenti degli altri, serve sapersi mettere in gioco e in discussione.
Nessuno di noi è uno scrittore professionista, siamo qui per pura passione e credo che, se lo scopo resta questo senza inutili e sciocche gare a chi risale per primo la classifica, tutto l'ambiente possa guadagnare in salute e proficuità.
Per tutte queste ragioni, quando mi hanno proposto di sponsorizzare la campagna Links_IT non ci ho pensato due volte, ho accettato subito e con entusiasmo di fare parte di questa grande e nuova famiglia.
Spero che il progetto possa interessarvi e che sarete con me in questa avventura!
Mi piace trattare temi 'difficili', spesso al di fuori degli standard, col rischio che possano non essere apprezzati da tutti o che possano mancare di 'potere commerciale', così come non raggiungere i grandi numeri. Le cose complicate sono le sfide più interessanti, no?
Non esiste un motivo specifico alla base di questa mia scelta, quando scrivo mi baso quasi esclusivamente sul mio istinto e i miei personaggi, coi loro problemi, le loro caratteristiche e le loro stranezze si plasmano da sé, senza la necessità di costruirli in base a schemi predefiniti. Di solito scrivo storie d'amore, ma cerco di dare sempre un'impronta thriller (per quanto io ne sia capace), vista la mia passione per il genere. E basta con 'ste storie d'amore, penserete!
Wattpad ne è pieno, spopolano ovunque, milioni e milioni di storie su questo noto sentimento sul quale si è ormai detto tutto, scritto tutto; le trame sono state declinate in ogni modo possibile, i personaggi pure, per non parlare dei cliché che purtroppo ancora vanno per la maggiore qui e fuori di qui. Allora, siamo così certi che non si possa provare a scrivere qualcosa che vada al di fuori dei soliti standard ormai fin troppo noti?
Io ci ho provato, non so se il risultato è buono, diciamo che tentare non nuoce... forse!
Trattare il disagio psichico nell'ambito di una storia d'amore è complicato. Purtroppo mi sono spesso imbattuta in storie nelle quali questi temi vengono strumentalizzati per fare 'audience' o sviluppati in modo estremamente superficiale, senza un minimo di conoscenza.
Ci addentriamo in un campo minato, dunque, che richiede il giusto rispetto, la giusta delicatezza e le opportune competenze.
Per come la vedo io è impossibile trattare questi temi senza avere una base; la prima cosa che mi sento di consigliarvi se vorrete trattare questo tipo di argomento è: studiare!
Informarsi, leggere, eventualmente anche confrontarsi con chi queste problematiche le vive sulla propria pelle è importante per svolgere un buon lavoro che non porti i lettori a pensare: ma questa, cosa diavolo sta dicendo?
Rispetto e sensibilità sono l'altro punto focale: stiamo parlando di problemi reali, che coinvolgono moltissime persone in una continua e strenua lotta quotidiana, cerchiamo sempre di tenerlo a mente.
Dunque, bando alla superficialità, alla spettacolarizzazione, alle nozioni evidentemente errate, solo così saremo sicuri di aver dato la giusta importanza a un tema così complesso.
Un altro consiglio che vorrei darvi riguarda la coerenza della trama e dei rapporti fra i personaggi in relazione al problema trattato.
Una trama che viaggia sui binari di una narrazione che tratta di problemi psichici non deve mai perdere di vista l'argomento principale che, essendo nella realtà estremamente impattante sulla vita di chi ne soffre, avrà un peso su tutte le vicissitudini e sui rapporti che tale personaggio vivrà con chi lo circonda.
Impostare il rapporto d'amore fra personaggi dove uno di essi soffra di disagio psichico ci impone di mantenere, anche in questo caso, una forte coerenza col tema trattato.
Ad esempio, se abbiamo una protagonista che soffre di afefobia (forte disagio/fobia del contatto fisico), questo disturbo non svanirà come per miracolo quando lei incontrerà il ragazzo dei suoi sogni; la nostra protagonista dovrà fare un percorso di 'crescita' e 'guarigione' che la vedrà cadere e rialzarsi innumerevoli volte, che la vedrà passare da momenti positivi a momenti di sfiducia completa, fino, si spera, a raggiungere un nuovo equilibrio e una nuova consapevolezza di sé e del suo rapporto d'amore.
Allo stesso modo, l'afefobia della nostra protagonista dovrà avere una causa reale, che giustifichi la presenza di tale disturbo.
In definitiva, tutto ciò che accadrà nella storia, ogni reazione, ogni pensiero, ogni gesto non dovrà mai prescindere dall'argomento di base.
Nella realtà, rapportarsi a persone con questi problemi è spesso difficile e la sofferenza psichica si riflette, oltre che in ogni aspetto della vita di tale persona, anche su coloro che gli stanno vicino e che gli vogliono bene. Destabilizzazione, senso di impotenza, incapacità di gestione, insicurezza, ognuno di questi aspetti deve sempre essere tenuto ben presente e reso ben visibile nel co-protagonista della nostra storia.
In tal modo riusciremo a rendere 'vivi' i nostri personaggi e a evitare ogni stereotipo; questo inoltre consentirà a chi ci legge di entrare in compartecipazione coi nostri protagonisti, di affezionarsi e di provare empatia fin quasi, a volte, ad arrivare a pensare di 'conoscerli', di essere con loro, di 'essere loro'.
Ho provato a descrivere una crisi psicotica sia dal punto di vista di chi la vede dall'esterno che usando il punto di vista di chi la subisce, un tentativo che era più una sfida con me stessa che altro. Che dire, sono state 'esperienze' completamente diverse ed entrare nella mente del mio personaggio in un momento in cui a stento capisce cosa stia succedendo e smarrisce la propria identità è stato strano ma educativo. Che io sia riuscita a rendere le due cose al meglio è tutt'altra storia... :-P
Ognuno di noi quando scrive deve, in qualche modo, trasformarsi nei propri personaggi, a maggior ragione quando decidiamo di trattare temi di questo tipo. Va da sé che l'introspezione psicologica inserita nella narrazione dovrà essere quasi 'esasperata', cercando al contempo di non risultare pesanti (cosa difficilissima quando si ha a che fare con temi già di per sé non leggeri). Alleggerire la trama con parti più 'easy' può aiutare a rendere maggiormente fruibile la storia e, se interessa, a raggiungere un pubblico più vasto.
In definitiva, qualunque sia la patologia di cui si vada a parlare, quando scegliamo di trattare questi argomenti entriamo nel campo delle 'diversità', un ambito spinoso, difficile, da trattare coi guanti nel vero senso della parola, che richiede il massimo rispetto e la massima considerazione.
E non dimenticate che alcuni di questi argomenti, se trattati nel dettaglio (autolesionismo, disturbi del comportamento alimentare, suicidio...) richiedono, in base alle regole di watt, un bel Tag Adult!
Grazie per avermi letto e spero di non essere stata troppo 'pesante'!
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