6
Percy conosceva Mirabilandia, c'era stato varie volte.
Pensava di conoscere anche Annabeth... ma non pensava che avesse anche un lato avventuroso.
La giornata era splendida.
Avevano già fatto varie giostre, ed Annabeth non aveva smesso un attimo di sorridere.
Percy avrebbe voluto baciarlo, quel sorriso.
-La prossima attrazione?- domandò Annabeth.
Percy osservò la mappa che aveva in mano.
-Eh... Niagara.
Arrivarono, osservando i carrelli che salivano, per poi precipitare, facendo impatto con l'acqua e bagnando le persone all'interno.
-Forse è meglio se ti togli la maglietta...- suggerì Percy.
Annabeth se la tolse, rimanendo in pantaloncini e pezzo superiore del costume.
Percy fece lo stesso, prese Annabeth per mano e iniziò a fare la fila.
***
Annabeth non si era mai sentita meglio.
Percy era appoggiato alla barriera di legno che formava il canale in cui c'erano loro a fare la fila.
Le prese la vita, tenendola stretta a sé.
La fissò negli occhi, ma lei non distolse lo sguardo.
E lui fece altrettanto, stupendosi della luce che emanavano, stupendosi del mare che quel giorno non appariva così tanto in tempesta...
Arrivò il loro turno, Annabeth scivolò al suo posto.
-Hai mai violato le regole?- disse Percy.
La ragazza scosse la testa.
Percy lesse il cartello dei divieti.
-Durante la discesa, alza le braccia- disse Percy.
Annabeth non voleva farlo.
Ma, insomma, cosa poteva mai succedere?
Aveva visto molte persone ignorare quel divieto.
Sorrise.
Percy tirò giù la sbarra.
Iniziarono la salita, il cuore a mille.
Le prese la mano e le sorrise:-Alziamole insieme.
E poi iniziò la discesa, con le mani in aria e il respiro bloccato in gola.
Annabeth non pensava che la sensazione di precipitare fosse così bella, così liberatoria.
Il carrello fece imbatto con l'acqua e vennero travolti da un'onda.
Annabeth sentì Percy ridere, e lei lo imitò.
Lo guardò, con i capelli neri perennemente disordinati, che invece adesso ricadevano sulle sue tempie, troppo bagnati.
Le si accostò all'orecchio, indicandogli la strana coppia che, vestiti elegantemente, ora erano troppo arrabbiati di essere stati bagnati.
Annabeth rise, rise talmente forte da far girare la strana coppia, che inevitabilmente la guardò male.
Ma a lei non importava.
***
Arrivarono all'albergo in cui Percy aveva prenotato una stanza.
Avrebbero passato lì la notte, poi il giorno dopo sarebbero andati a Mirabilandia Beach.
La camera aveva due letti singoli da una piazza e mezza, una portafinestra e un bagno enorme.
P
ercy posò le valigie a terra.
Guardò Annabeth, che stava osservando il panorama, con un sorriso sulle labbra che, il ragazzo ne dubitava fortemente, sarebbe scomparso troppo presto dal suo viso.
***
Stavano passeggiando nel piccolo paese dove avevano l'hotel.
Soffiava una leggera brezza, i capelli di Annabeth venivano scossi leggermente.
Erano mano nella mano.
Percy sapeva che, forse, quella stava diventando un'abitudine.
E sapeva anche che non si sarebbe mai stancato di tenerle la mano, di farla ridere, di far calmare la tempesta nei suoi occhi.
-Domani cosa facciamo a Mirabilandia Beach?- domandò Annabeth.
-Ci sono molti scivoli...- sorrise Percy, stringendole un po' di più la mano.
Andarono in spiaggia, in riva al mare.
Annabeth si tolse le ballerine che aveva ai piedi, per bagnarseli nel mare.
Percy la guardò, desiderando averla per sé, almeno un poco.
La raggiunse e la prese per la vita, baciandole la guancia.
Annabeth si rilassò sul suo petto.
Ma Percy la fece voltare, così Annabeth appoggiò le mani sul petto del ragazzo, sorridendo.
Percy aveva il cuore a mille, e Annabeth se ne accorse.
-Che c'è?- gli sussurrò all'orecchio.
Percy sorrise, enigmatico:-Vorrei baciarti, ma...-Annabeth non gli permise di finire la frase.
Percy sorrise, i loro denti si scontrarono.
Annabeth si allontanò leggermente, ma Percy non le permise di andare troppo lontana.
***
Annabeth non si sarebbe mai stancata di baciarlo.
Mai.
Sapeva che donare il suo cuore a qualcuno era pericoloso.
Ma Percy... il modo in cui la coccolava, come le accarezzava i capelli, il suo volerla tenere sempre per mano...
Dopo quel week-end a Mirabilandia, le cose erano cambiate.
Non erano una vera coppia.
Non lo erano affatto.
Ma Annabeth sapeva che sarebbero potuti diventarlo.
Ogni volta che era con lui, sentiva uno strano bisogno di sorridere.
Ma soprattutto si sentiva protetta.
Già.
Se qualcuno glielo avesse detto due mesi prima, lei si sarebbe fatta una sana risata.
Lei, che era sempre fuori posto in ogni luogo.
Lei, l'eterna insicura.
Sentiva che, in qualche modo, si stava innamorando di Percy.
***
Ma poi l'estate finì.
***
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