Talk me about: Tumblr

PREMESSA: capitolo scritto mesi fa in un momento di 'studio o cazzeggio? Hahahah perché mi faccio ancora queste domande?' quindi non sono sicura che sia del tutto sensato. O in parte.
Ovviamente, qui critico gli stereotipi, so che c'è anche gente intelligente su Tumblr.

Lo sapevate, nel più profondo del vostro cuore si annidava il sospetto, il vostro cervello aveva intuito che prima o poi avrei dedicato un capitolo ad un argomento così importante e fondamentale come tumblr.

E d'altra parte ci sarà pure chi dirà: 'Ma no, dai, magari ha qualcosa di serio da dire'.

Premettendo che io non ho mai qualcosa di serio da dire, e se ce l'avessi non lo scriverei qui, il mio obiettivo è parlare delle cose importanti della vita, quindi quale argomento migliore?

Oggi, allievi, vi insegnerò come essere tambler in cinque pratiche mosse:

1.I Selfie: quando eravate piccoli, forse, i vostri genitori non vi hanno tramandato l'arte del selfie perfetto. E se tra di voi c'è qualche fortunato che ha ricevuto adeguate indicazioni, anche se ne dubito, converrete con me quanto sia importante diffondere il verbo. Per un selfie degno del più esperto tamblerboy, occorre:
·inquadrare metà faccia;
·avere OBBLIGATORIAMENTE una mano che vi copra l'intero viso;
·aggiungere frasi tambler (vedi punto due del manuale);
·NON SORRIDERE
(Ndr://la cosa dell'inquadrare metà faccia e del non sorridere la faccio anche io. Soprattutto quando i miei capelli sono uno schifo e meno li inquadro meglio è e quando la mia vita è mainagioia level Leopardi)

2.Le citazioni: ora, pane quotidiano per un tamblerboy è citare Bukowski più o meno una volta ogni due frasi. Non una frase qualsiasi, nota bene: un'accurata selezione ci aiuterà ad escludere le noiose citazioni di autori sconosciuti come Sciekspir. Bisogna, per prima cosa la mattina appena svegli, cercare su google 'frasi tumblr'. In secondo luogo, si eviterà di considerare frasi scritte grammaticalmente bene o anche con un minimo di senso logico, non sia mai. Infine, postarle su TUTTI i social a nostra disposizione con qualche ashtag forbito. Ah, e non dimentichiamoci le frasi inventate da noi! Mi raccomando, specifichiamolo: il mio consiglio è quello di usare il generatore casuale di parole, ma con quello c'è la possibilità di dare un senso alla frase, quindi evitate.
N.B. State attenti a togliere le frasi dal loro contesto e ad inserirle in un'altro completamente a caso.

3.Le marche: il vero tamblerboy lo sa, l'inquadratura, nelle foto che non sono selfie, di soggetti interessanti, prime fra tutti le marche, è vitale come l'aria che respiriamo. O anche di più. Eh si, miei discepoli, le marche sono meinstrim: Converse, Adidas, McDonald's, ma soprattutto il sempreverde Starbucks. Cioè, chi è il poraccio che non va da Starbucks almeno una volta al giorno?

4.I gatti neri: amici tamblr, il gatto nero è l'emblema. Non si discute. E voi potreste dire: "Ma io che un gatto nero non ce l'ho? Come posso essere tamblr?". Ma come sei ingenuo! La risposta è così semplice! Fai finta. Ovvio, no?
5.AVERE IL MARE DENTRO: Non potrai dire di essere tambler fino a quando non affermerai con convinzione "c'ho il mare dentro!". Fino ad allora, non se ne fa niente. E se qualcuno vorrà sapere il significato di questa tua considerazione, non sarai tenuto a dargli una spiegazione, tranquillo​. Il problema è lui, che non è abbastanza tambler per capire.

Se avete seguito tutte le indicazioni, siete a buon punto dall'essere pronti. Sento il vostro indice di tamblerabilità salire e la sopportazione di chi vi sta accanto scendere. Massimo due giorni, e sarete i re di questa giungla. Cosa state aspettando? Andate, e conquistate!

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