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"Yoongi? È ora di cena." Seokjin bussò sulla porta della stanza di Yoongi.
"Non ho fame." Rispose Yoongi da dentro la stanza.
"Non hai mangiato neanche a colazione e pranzo! Non stai morendo di fame?!"
"Non ho fame, okay! Lasciami in pace." Yoongi sospirò.
Yoongi si era chiuso nella sua stanza da quando era tornato dal bar. Tutto ciò che aveva fatto era stendersi sul letto e piangere silenziosamente. Aveva pianto fino ad addormentarsi, ma ogni volta che si svegliava, piangeva di nuovo ricordando tutto della notte precedente.
Il suo petto doleva, aveva una sensazione di vuoto allo stomaco, gli faceva male la testa da tutto il pianto e la lista potrebbe andare avanti. Era come se il suo intero corpo fosse immobile, e tutto ciò di cui aveva bisogno era dormire. Cioè, se fosse riuscito a dormire.
"Mi.. Mi spiace Yoongi, ho scelto Jungkook."
Non era pronto. Ricordava ancora vividamente quanto aveva fatto male. Faceva così male che non riusciva a restare sveglio a pensarci. Fisicamente parlando, sembrava come se ci fosse un buco nel suo petto e questa mano invisibile gli stesse stringendo il cuore
e portando a brandelli i suoi polmoni.
Voleva solamente dormire e dimenticarsene, così da poter andare avanti. Ma non ci riusciva. Specialmente con Seokjin che gli diceva di mangiare e sbloccare la porta.
Voleva andare indietro nel tempo e prevenire tutto ciò che era successo così da non sentire così tanto dolore.
Jimin d'altra parte, aveva passato tutto il giorno, senza Yoongi e con Jungkook.
"Hai sentito dello chef Italiano con la malattia terminale?" Chiese Jungkook.
"No, perché?"
"È PASTAto a miglior vita." E con ciò, Jimin ridacchiò, "Bella, bella."
Jungkook di certo amava le battute, perché aveva continuato a dire niente se non quelle per gli ultimi 10 minuti. Non era brutto. A Jimin piacevano.
Anche se, Yoongi non aveva detto a nessuno cosa fare e quindi aveva tutto io giorno di pausa. Il che secondo Jungkook era una cosa buona, perché significava che poteva spendere più tempo con Jimin. Ma sembrava sbagliato. Tipo, tutto ciò sembrava sbagliato.
Beh, dannazione. Non aveva visto Yoongi tutto il fottuto giorno.
Certamente, si stava divertendo con Jungkook. Amava il tempo che passava con lui. Ma qualcosa dentro di lui voleva vederlo e stare con Yoongi.
E non riusciva a toglierselo dalla mente.
"Hai mai mangiato un orologio?? È abbastanza un consumo di tempo."Jungkook rise ma Jimin continuò a stare in silenzio, fissando il vuoto. Ciò finalmente catturò la sua attenzione e chiese, "Hey.. Stai bene?"
"Hm? Oh. Sì." Rispose Jimin, "Non è niente. Cosa stavi dicendo?"
"Niente. Non importa." Jungkook sorrise dolcemente.
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Erano passati due giorni e Yoongi non aveva mangiato niente se non dei duri creckers trovati in stanza. Seokjin andava ogni 3 ore per riempire il suo bicchiere d'acqua e lasciare uno snack. Ma Yoongi non toccava quest'ultimi.
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Erano passati sei giorni.
Yoongi aveva scuri cerchi sugli occhi e le sue guance erano piene di vecchie lacrime, era più pallido e stava perdendo peso rapidamente.
"Yoongi, devi mangiare! Per favore!" Seokjin quasi lo pregò, ma Yoongi rispondeva sempre con un, "Non ho fame, Seokjin."
"Lasciami in pace." Aggiungeva.
Seokjin aveva anche provato ad entrare nella sua stanza e spingerlo fuori dal letto. Ma niente funzionava e Yoongi era sempre peggio.
"È così triste." Disse Namjoon attraverso il telefono.
"Lo so! Che faccio?? Lasciarlo stare e dargli i suoi spazi è ragionabile ma non posso lasciarlo morire di fame!"
"Lo so, lo so.. È solo che non lo so neanche io come farlo mangiare." Namjoon sospirò, "Ovviamente non possiamo forzarlo, e non possiamo lasciargli decidere quando lo vuole lui. Potrebbe morire prima di allora."
"Dio." Seokjin sbuffò.
"Dagli poco cibo per un po', lo mangerà eventualmente."
"Ci proverò."
"Buona fortuna." Disse Namjoon prima di chiudere la chiamata.
Dato che i Nokia avevano un volume alto nelle chiamate. Un certo qualcuno che si stava nascondendo lì vicino, aveva ascoltato tutta la loro conversazione.
Ed era nessun altro che Park Jimin.
E quella conversazione lo aveva fatto pensare. Tutto il senso di colpa e la frustrazione lo colpirono in una volta.
Ero davvero io la causa del perché Yoongi non uscisse dalla sua stanza?
Perché non aveva mangiato per una settimana?
Perché si era ridotto così?
Era stato sbagliato scegliere Jungkook?
Jimin sospirò, poggiando la testa sul freddo e bianco muro. "Oh dio."
(^.^)
eHI CUTIES
ho pubblicato una nuova storia, una vhope|taeseok. si chiama 50 days !
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