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"Yoongi, è così bello vedert--"

"Che cazzo ci fai qui?" Sibilò Yoongi, YoonSoo rise.

"Non posso venire a far visita a mio figlio?"

"Non sono più tuo figlio e non lo sarò mai." Guardò male l'uomo. Jimin strinse il braccio di Yoongi. "Shh, Yoongi."

"Ah, perché sei così arrabbiato con il tuo vecchio, eh?" Si accigliò, "Dovresti ringraziarmi per averti dato la compagnia. Se non l'avessi fatto saresti morto."

"Mi hai lasciato solo per otto anni, pezzo di merda!"

"Yoongi!" Seokjin lo sgridò, Yoongi mormorò prima di incrociare le braccia. "Calmati, ragazzo mio. Volevo solo sapere come stavi." Sorrise, "Mi sei mancato."

"Ti sono mancato? Potrei vomitare."

"Ah, Yoongi sto provando a legare con te. Dammi una possibilità."

"No." Yoongi sbuffò, "Non ti darò un'altra possibilità. E perciò, penso sia meglio che tu te ne vada prima che faccia qualcosa per la quale ti pentirai di essere venuto." Sibilò prima di andare al piano di sopra.

YoonSoo sospirò e guardò Jimin e Seokjin. "Probabilmente dovrei-" 

"No, no! Non si preoccupi, proverò a parlargli.. Forse è solo un po' sorpreso." Disse Jimin guardando Seokjin, "Mentre parlo con lui, si metta comodo." Seokjin fece un cenno e lo portò al divano. YoonSoo annuì e si sedette, esaminando alcuni dei ritratti e premi di Yoongi.

'Hm... Ha ricevuto più premi di me.'

"Impressionante."

"Yoongi?"

"Da dove se n'è uscito quello?" Sibilò.

"Non dovevi bloccarlo così, dai... Dagli una possibilità."

"Non mi fido, Jimin, non ne vale la pena."

"Ma è tuo padre!"

"Oh, sì? Beh, non è uno dei migliori." Yoongi roteò gli occhi prima di pizzicarsi il ponte del naso, "Ha in mente qualcosa, lo so."

"Sta solo cercando di andare d'accordo con te, forse è per scusarsi per come ti ha maltrattato."

Yoongi guardò Jimin come se stesse per dire qualcosa, ma chiuse velocemente la bocca... "Ancora non mi fido." 

"Prova ad andarci d'accordo, okay? Forse è cambiato." Jimin sorrise, prendendogli la mano. "Forse le cose miglioreranno." Strofinò il retro della sua mano con il pollice.

Yoongi guardò il suo fidanzato con un'espressione insicura prima di sorridere, arrendendosi. "Bene."

__

Il silenzio riempì la sala da pranzo mentre l'atmosfera imbarazzante tra Yoongi e YoonSoo rimaneva.

Yoongi mangiò silenziosamente insieme a Jimin mentre YoonSoo spinse il cibo nel piatto con la forchetta. Sospirò prima di spezzare il silenzio.

"Quindi Yoongi, come va la vita?"

"Benissimo da quando te ne sei and-" Jimin e Seokjin lo guardarono male prima che potesse finire la frase. "Bene. Che mi dici di te, padre?"

"Bene.." Sorrise, "Hai parlato con Seulgi?"

"No." Mormorò inforchettando la carne. "Mai."

"Capisco.." YoonSoo sospirò, continuò a guardarsi intorno e vide il familiare vaso di fiori messo all'angolo della sala da pranzo. "Ancora non te ne sei sbarazzato?" Indicò il vaso.

"È di mamma, perché dovrei?" Disse Yoongi acidamente prima di mettere la carne in bocca.

"Ah.. Ricordo come riempiva sempre quel vaso con delle rose per delle occasioni importanti," Disse, "Io le dicevo di comprarli così da non fare troppo lavoro, ma lei insisteva."

"Si pungeva sempre le dita e io la prendevo in giro per questo." YoonSoo ridacchiò dolcemente. Jimin sorrise, ma Yoongi sospirò e distolse lo sguardo.

"Ricordi la canzone che ti cantavamo?" Disse YoonSoo. Yoongi emise una piccola risata, "Over the rainbow?"

"Oh dio, non ha smesso di cantarla da quando sei nato." Rise, Yoongi ridacchiò insieme a lui. "Era una cantante orribile, ma a te sembrava piacere."

"E quella volta che abbiamo fatto campeggio nel giardino perché Seulgi era troppo spaventata di dormire nel bosco?" Jimin ridacchiò con Yoongi mentre YoonSoo continuava, "Prima eri un ragazzino che aveva sempre sonno. Venivi sempre sgridato dalle insegnanti per questo."

Già.

"Sono.. Solo grato che tu sia arrivato così lontano con la compagnia.. Seulgi sarebbe stata così orgogliosa." Sorrise.

Sorrise anche Yoongi, "Grazie." Jimin lo colpì leggermente sul braccio e ridacchiò. E tutto il giorno, Yoongi e YoonSoo parlarono delle piccole cose della vita e roba del genere. Cercando di sapere di più l'uno dell'altro.

"Beh adesso, tu e tuo padre andate d'accordo, huh." Jimin ridacchiò salendo sul letto accanto a lui.

YoonSoo aveva deciso di passare la notte da loro, (era comunque casa sua) lui avrebbe dormito nella sua vecchia stanza da letto mentre Jimin e Yoongi avrebbero dormito nella stanza di quest'ultimo. Yoongi era già a letto, a fissare il soffitto. Non aveva neanche notato che Jimin fosse al suo fianco finché  Jimin catturò di nuovo la sua attenzione.

"Sì.. Credo di sì."

"Sono contento che voi due state finalmente sistemando le cose. Sembra che tuo padre sia davvero un bravo ragazzo."

Yoongi sbuffò, "Bravo ragazzo?" Jimin sbuffò insieme a lui. "Beh... Diciamo. È spaventoso."

"Certo." Yoongi roteò gli occhi e si coprì con il piumone. "Almeno è tornato per te, giusto?" Jimin sorrise. "Se non l'avesse fatto non mi sarebbe importato lo stesso."

"Tch. Rude." 

Jimin spense la lampada e andò anche lui sotto il piumone. "Ma immagino significhi ti voglia ancora bene." Sbadigliò prima di addormentarsi accanto a Yoongi. Yoongi sospirò mentre fissava il soffitto scuro, ancora una volta. Pensò a YoonSoo per un po'. Non credeva davvero al fatto che fosse tornato dal nulla, solo perché gli mancava. O ... Almeno era arrivato lì senza aver bisogno di nulla da lui. Yoongi sapeva che probabilmente aveva qualcosa a che fare con la compagnia.

Ma non riusciva a capire cosa voleva.

Quindi sospirò e non ci pensò per un po'. Non avrebbe dovuto assumere cose così presto- forse ciò che Jimin aveva detto era vero, forse no.

Non poteva esserne certo.

Ma adesso non era davvero il momento di pensarci. Avrebbe dovuto essere felice perché suo padre era venuto.

...Giusto? 

____
penultimo capitolo ok
+ sapete che non sto correggendo vero

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