42.

Quel pomeriggio me ne tornai a casa con la testa confusa, avevo adorato parlare di nuovo con Steve come un tempo, mentre avevo capito che Robin (e non solo lei) doveva avermi rimpiazzata.

Ormai erano diventato un nuovo quartetto e forse l'unico che mostrava ancora un po' di interesse ad essermi amico era Harrington. Scossi la testa decisa a non pensarci, ero troppo nel caos più totale, mi ci ero messa da sola con le mie stesse mani, e come c'ero entrata avrei dovuto uscirci. Ma non volevo assolutamente mettermi a combattere una guerra, quindi decisi di affrontare le cose volta per volta come mi capitavano.

Quel venerdì andammo a scuola come al solito e venni assorbita dal tavolo dei giocatori di basket e dal loro fervore per la festa imminente.

<Ti prego Sinclair, dimmi che non sono l'unica a cui non importa un accidente di questo dannato ballo?!> lo implorai.

<In realtà anche io sono abbastanza indifferente a riguardo, ma sono tutti così eccitati!> ridacchiò, scuotendo la testa incredulo. <Ho saputo che Jason e Chrissy sono andati a comprare i loro costumi a Indianapolis, in un negozio a tre piani specializzato per le attrezzature teatrali!> mi confidò a bassa voce e io cominciai a ridere.

<Cavolo! Ci tengono davvero a vincere quelle corone quei due!> esclamai sconvolta.

<Già!> poi aggiunse. <Sai se Max ci verrà?> gettando un'occhiata al tavolo dove di solito lei era solita sedersi.

<No, non saprei dirti! Tu vai con Dustin e Mike, giusto?>

<Già! Ma non so se loro due sono riusciti a parlarle!>

<Mi dispiace molto, Lucas. Credo che abbia bisogno di capire un po' di cose, ma che abbia anche bisogno di te, cerca di non lasciarla sola!>

<Ci provo, credimi!> mi rispose frustrato, <Ma mi tratta sempre male!>

<E tu non ti arrendere! Io credo che lei tenga molto a te!> gli misi una mano sulla spalla e lui mi sorrise.

<Ehi Sinclair, vuoi rubare la ragazza del nostro amico?> intervenne Jason, interrompendoci e contemporaneamente facendomi saltare i nervi.

<Prego?> domandai.

<Cosa Sally? Non sei forse la ragazza di Nate, cioè sono un paio di settimane che parla solo di te! Devo accompagnare Sally di qua, chissà se a Sally questo piacerà, Sally, Sally, Sally... sembra che non sappia dire altro!> scimmiottò il suo amico, facendolo arrossire.

<Piantala Jason!> lo difesi.

<Va bene, va bene, non prendertela. Non voglio intromettermi in queste cose da innamorati!> alzò le mani e cominciò a ridacchiare.

<Coglione!> dicemmo io e Sinclair all'unisono.

<Però credo che abbia ragione, tu piaci molto a Nate...> mi rivelò a bassa voce quest'ultimo.

<Lucas...>

<Volevo solo avvisarti!> fece spallucce.

Prima di separarci, il mio accompagnatore si preoccupò di ricordarmi tutti i dettagli relativi alla serata.

<Allora ti vengo a prendere per le otto. Il costume te l'ho già portato ieri. Vengo in macchina con Sinclair, così passiamo a prendere anche tuo cugino, ok?>

<Credo che mio cugino si sia già organizzato con i suoi amici.> ammisi.

<Va bene. Allora a dopo.> mi diede un bacio sulla guancia e mi salutò.

(Sally, Sally che stai facendo? E se avessero ragione Carver e Sinclair e il ragazzo si stesse prendendo davvero una cotta per te? Avevi detto basta casini!) Pensai, scuotendo la testa, maledicendomi.

---

Quando tornai a casa mi buttai sul letto, ero piena di pensieri che facevano a cazzotti l'uno con l'altro, per di più avevo anche visto di nuovo Eddie insieme alla tipa. Avrei voluto saperne qualcosa in più. Volevo telefonare a Steve, ma poi temevo che avrebbe detto tutto a Robin, quindi, forse l'unico che mi restava era Dustin.

Sapevo benissimo che avrei dovuto evitare domande simili, ma non riuscivo a trattenermi, dovevo capire. Lei sembrava molto presa da lui, mentre lui, bah, era diventato un vero enigma per me, senza tenere conto del fatto che evitavo di guardarlo direttamente negli occhi per non cedere alla tentazione.

Scesi di sotto, dove c'era mio cugino che stava discutendo con zia sul costume da indossare.

<Che cos'è questa tuta? Stai andando a fare qualche autopsia?> lo presi in giro, ricevendo in cambio un'occhiataccia.

<E' perché mamma si è scordata di applicarci le strisce catarifrangenti! In teoria doveva essere il costume di Tron! Con i ragazzi ci vestiamo tutti e tre uguali, ma io come sempre devo avere quello più sfigato!> si lamentò.

<Dai togliti questo coso, provo ad aggiustartelo io!> me ne salii in camera con il vestito e lui mi seguì.

Presi degli evidenziatori e colorai delle striscioline di carta, che poi applicai con la colla, seguendo le indicazioni di mio cugino. Certo non era venuto granché ma meglio di prima, che sembrava una tuta della scientifica.

<Grazie Sally, mi hai salvato!> esclamò lui entusiasta.

<E' un po' una mezza schifezza, ma meglio di prima sicuramente!>

Mi abbracciò e io fui così felice di averlo reso contento.

<Finalmente è tornata la mia cuginetta preferita!> mi confidò, facendomi riempire gli occhi di lacrime.

<Scusami, Dustin, non volevo fare la stronza anche con te!>

<Non preoccuparti, non importa, c'è qualcuno con cui hai fatto la stronza molto di più che con me!> mi confessò.

<Ti prego, non ne parliamo, ok?> sospirai.

Già mi sentivo tremendamente in colpa e terribilmente in confusione, non avevo proprio voglia di affrontare il discorso proprio in quel momento.

<Sally, so che non sono fatti miei, ma voi siete fatti l'uno per l'altra!> insistette.

<Dus...> sbuffai, <Poi talmente fatti l'uno per l'altra che sta frequentando un'altra ragazza.> ammisi delusa, mio malgrado.

<Beh, anche tu mi pare che non abbia perso tempo ,vai al ballo con un altro!> ribatté prontamente.

<Stanno insieme da tanto tempo?> non sapevo nemmeno io perché gli stavo facendo quella domanda, visto che non eravamo più niente l'uno per l'altra.

<Si frequentano da un po'...> mi rivelò lui con una strana voce.

<Dustin? C'è qualche altra cosa che non vuoi dirmi?> domandai incuriosita.

<No! Ma non farmi più domande ok? Parla direttamente con lui! Non voglio fare da ambasciatore!> sbottò e si chiuse in camera sua.

Cavolo, il ragazzino quando voleva sapeva cacciare un bel caratterino.

Ad ogni modo le sue risposte non mi avevano soddisfatta più di tanto, ma non potevo indagare ulteriormente, anche perché si stava facendo tardi e tra poco sarebbe passato Nate a prendermi. Guardavo e riguardavo quel costume sul letto: un body nero con lo scollo a cuore, leggings di pelle nera e giacca di pelle, a chiudere il tutto un paio di decolleté rosse sulle quali una mia rovinosa caduta era quotata al 100%.

Me ne andai in bagno e feci una doccia rilassante, che servì a poco e nulla, dato che per rilassarmi forse sarei dovuta andare in qualche monastero tibetano, poi cercai di fonarmi i capelli con il diffusore, mettendo anche tanta schiuma per renderli voluminosi, cercando di riproporre i ricci di Sandy. Non sarei mai stata bionda, ma quello era un dettaglio trascurabile.

Mi infilai nel costume, sentendomici strizzatissima, e anche un pochino a disagio, vista la profonda scollatura, praticamente ero tutto il contrario di Sandy, lei era super sicura di sé nelle ultime scene del musical, io e la sicurezza in me stessa invece eravamo più due rette parallele destinate a non incontrarsi mai, se proprio avrei dovuto definirlo. Per completare il look aggiunsi un paio di orecchini a cerchio in oro, uno smokey eyes nero e il famoso rossetto rosso.

Quando scesi giù, trovai zia che era intenta a sistemare gli ultimi dettagli al costume di Dustin – entrambi mi fissarono sbalorditi.

<Cavolo Sally, se non fosse per i capelli scuri potresti passare per la sorella gemella di Sandy!> ammise mia zia, ammirata.

<Già! Farai girare un casino di teste così, cara cugina!>

Sorrisi imbarazzata.

<Ma la piantate?> risposi indossando la giacca di pelle a completamento del look.

Dopo pochi minuti, sentimmo suonare alla porta, andai io ad aprire, convinta fosse Nate, dato che quel ragazzo era sempre in anticipo, e invece quasi mi venne un colpo quando mi ritrovai davanti Eddie, vestito come un Sith, con un pantalone e una specie di mezza tunica neri e un mantello scuro a completare il tutto. Dovetti fare appello a tutta la mia calma interiore per non spalancare la bocca.
'Hare hare sei in un monastero tibetano,
hare hare sei uno spirito puro e non sei dominata dai piaceri della carne...
' mi ripetei il mantra in quella manciata di secondi.

In cambio ricevetti uno sguardo indagatore che forse si stava soffermando un po' troppo sulla mia scollatura. Sorrisi internamente, ma inarcai un sopracciglio.

<Sono venuto a prendere Dustin.> sobbalzai interiormente a sentire la sua voce, in un tono che ricordavo vagamente.

<Certo. Entra.> mi feci da parte per farlo passare.

<No, lo aspetto qui.> mi rispose, spiazzandomi.

<Come ti pare.> feci spallucce e me ne rientrai, lasciandolo sulla soglia.

<Dustin, c'è...ehm, il tuo amico.> balbettai imbarazzata, facendogli capire a chi mi stessi riferendo.

Si avviò verso la porta.

<Ehi Eddie, entra, amico!> lo abbracciò e in quel momento quel semplice gesto mi suscitò una leggera invidia.

***

Eddie's POV

<No, no, ti aspetto qui. Non fare tardi che dobbiamo passare a prendere anche gli altri.> gli risposi.

Non volevo entrare, stare in quella casa mi faceva stare male e poi stare così vicino a lei e non poterla toccare, significava stare a combattere costantemente con la tentazione di stringerla a me.

Quando avevo suonato il campanello avevo messo in conto che avrebbe potuto rispondermi lei, ma era talmente tanta la voglia di rivederla che avevo corso il rischio e, in effetti, così era stato, e così me l'ero ritrovata di fronte bella come non me la ricordavo. Cioè con lei la realtà superava sempre la fantasia. Tra l'altro non l'avevo nemmeno mai vista in vestiti così sexy.

Cazzo, ma che andavo a pensare, già la situazione era quella che era, non dovevo assolutamente andare ad aggiungere altri pensieri, tra l'altro poco potabili.

Scossi la testa, incredulo per come quella ragazza riusciva comunque a farmi sentire, e stavo quasi per cedere alla tentazione di entrare quando fui distratto dal rumore di una frenata sul vialetto.

Mi voltai e la riconobbi all'istante: era la jeep di quel coglione di Walsh che stava venendo a prendere Sally. Cambiai totalmente espressione quando lui scese e si avviò verso l'entrata.

Si fermò per qualche secondo nel vedermi lì davanti, ma poi decise di raggiungermi.

<Che cazzo ci fai qui, Munson?>

<Potrei chiedere la stessa cosa a te!> mi appoggiai allo stipite della porta, impedendogli di attraversarla.

<Sono venuto a prendere la mia ragazza.> fece lui fiero. Avrei voluto tirargli un pugno e infatti serrai le dita.

<A quanto si dice non state insieme, se non sbaglio!>

<E tu che ne vuoi sapere, svitato?>

<Sai com'è, noi adepti del demonio sappiamo tutto, abbiamo canali particolari di informazioni.> feci una smorfia diabolica, e lui indietreggiò. Cazzo, quanto lo odiavo quel coglione.

<Cazzone! Fatti da parte comunque.>

Ero tentato di mettermi davanti al campanello, ma non volevo creare questioni davanti casa degli Henderson. Prima che mi decidessi, però, la porta fu aperta dall'interno.

<Ehi, Eddie... oh, che vuoi?> era Dustin, che si rivolse malissimo nei confronti di quel damerino vestito da John Travolta dei poveri.

<Dustin, sono venuto a prendere tua cugina. Puoi chiamarmela?>

Rientrò un secondo e poi riuscì, accompagnato da Sally.

Sentii il sangue ribollirmi nelle vene non appena li vidi vicino; a scuola, infatti, evitavo prontamente di guardare dal tavolo degli sportivi perché mi conoscevo e sapevo che avrei potuto fare qualche cazzata. Ma adesso averli proprio di fronte, vestiti come una perfetta coppia del cinema, mi faceva salire una rabbia dal profondo.

<Stai benissimo, sei una perfetta Sandy!> le disse lui, facendola arrossire, e io sbuffai.

Dustin mi guardò male e io lo feci passare come un colpo di tosse.

<Beh, ci vediamo alla festa allora.> le disse il cugino.

<Sì, okay.> rispose lei lanciando uno sguardo ad entrambi.

<Sally?> non riuscii a trattenermi e mi maledissi in quel momento.

Lei si girò.

<Sì?>

<Sei molto più bella tu di Sandy, in realtà!> ed entrai subito in macchina, sotto lo sguardo esterrefatto di Dustin. Misi in moto e non attesi nemmeno la sua eventuale risposta.

<Mi dici che cazzo ti è preso? Ricordi il double-shock? Dobbiamo attenerci al piano!> mi ricordò il ragazzino scuotendo la testa; era arrabbiato.

<Lo so, lo so. Ma non ne ho potuto fare a meno, cazzo sono innamorato di tua cugina lo vuoi capire sì o no? E non riesco a fare finta di niente, o a lasciare che qualcun altro le si avvicini! Mi va il sangue dritto al cervello!> ammisi.

<Sei innamorato di Sally?> sembrava sconvolto. Io annuii.

<Lei lo sa? Glielo hai detto?>

<Sì e no. Gliel'ho detto la notte del suo compleanno, quando era totalmente brilla, quindi, non credo che se lo ricordi!> rivelai.

<Ma tu devi dirglielo, lei deve saperlo!> mi fece lui super eccitato.

<Non credo cambierebbe molto.> anche se speravo che in realtà avrebbe cambiato tutto. Il problema era che l'ultima volta che le avevo aperto il cuore poi era andata a finire malissimo. E ora temevo di fare il bis.

Passammo a prendere Wheeler e poi, prima di arrivare alla festa, tornammo indietro a prendere Max al campo caravan.

Lo decidemmo al volo vedendo Sinclair scendere dalla jeep del coglione insieme a Sally. Non potevamo permettere che Maxine restasse da sola anche quella sera.

Dustin bussò con insistenza alla sua porta. Lei aprì con una faccia scocciata.

<Che c'è?> ci fissò incuriosita uno per uno.

<Max, sappiamo che vuoi startene da sola, ma ti prego per una sera resta con noi, lascia da parte un po' i cattivi pensieri e divertiti insieme ai tuoi amici, ti va?>

Il ragazzino le tese la mano.

<Dai rossa, non puoi dire di no. Ci hai fatto fare dietrofront!> rivelai divertito.

Ci pensò un po' su.

<Datemi un secondo!> sorrise ed entrò dentro.

Noi ci scambiammo il cinque.

Dopo una decina di minuti uscì vestita come una perfetta Marty McFly con uno smanicato colorato e lo skate. La ragazzina aveva stile da vendere.

Rientrammo nel van e corremmo alla festa che era già cominciata da almeno una buona mezzoretta.

Appena arrivati ci dirigemmo subito dietro il campo, dove ci stavano attendendo Harrington, Buckley e Creek.

<Alla buonora!> gridò Buckley.

<Ce l'avete fatta!>

<Abbiamo fatto una piccola deviazione!> e indicammo Max.

<Grandi!>

<Allora pronti per il piano?>

<Ehm, quale piano?> chiesero Wheeler e Mayfield.

<E' una lunga storia, ma vi aggiornerò appena possibile!> esclamò Dustin.

<Comunque, sembrate due fermenti lattici!> disse la rossa ai due ragazzini, e noi annuimmo, ridacchiando.

<E' da Tron!>

<Ma che ne volete capire voi?!> rispose Wheeler offeso.

<Vabbè discuteremo poi dei costumi migliori più tardi. Siamo pronti per il piano?> intervenne Harrington, che era un perfetto Han Solo, a fare coppia con Robin e Isabel entrambe in due versioni della principessa Leia, Robin in quella da combattente e l'altra in quella da principessa.

Annuimmo.

<Isabel?> la indicò, aggrottando le sopracciglia.

<Stai tranquillo, la faremo morire di invidia la ragazzina!> lo rassicurò lei, ma io non ero molto convinto della cosa.

Entrammo e trovammo praticamente più della metà dei nostri compagni che riempivano la palestra. La maggior parte di loro era concentrata sulla pista da ballo, ma molti altri erano impegnati vicino i tavoli con le cose da bere e da mangiare.

Cercai di mettere a fuoco la persona che mi interessava incontrare ma non ci riuscii. Era troppo pieno di gente, con una scusa mi allontanai per cercarla tra la folla, ma inutilmente.

Me ne tornai dagli altri, deciso ad aspettare prima di mettere in atto il nostro piano.

Cominciammo a prendere da bere e i ragazzini si allontanarono, rimanemmo io, Buckley, Harrington e la mia finta accompagnatrice che praticamente se ne stava sempre appiccicata a Steve. Alla faccia della discrezione! Mi sarebbe venuto da ridere se non fossi stato così nervoso, in realtà. Immaginavo che lei stesse ballando con quel cazzone e solo al pensiero mi veniva voglia di spaccare tutto.

Fu Buckley ad indicarmela dall'altra parte della sala, mentre parlottava con alcuni giocatori di basket e alcune cheeleader, mentre quel coglione non le staccava gli occhi di dosso.

<Adesso?> domandai ai due fautori del programma.

Annuirono.

Presi per mano Isabel e con discrezione ci avvicinammo a loro.

<Pronta?> le domandai.

<Sono un'attrice nata. Sta tranquillo.> tentò di rassicurarmi lei.

La abbracciai e cominciammo a ballare un lento seguendo la musica, se non sbaglio si trattava di Fields of Gold di Sting. Scossi la testa, incredulo di ciò che stavo facendo e pregando internamente che sarebbe servito a qualcosa.

Tutto il mio corpo sembrava inadatto e insoddisfatto in quella situazione. Chiusi gli occhi e mi immaginai che al posto di Isabel ci fosse Sally.

Ci riuscii, sembrò andare meglio.

<Credo che la tua ragazza ci stia fissando con un'aria sconvolta.> mi rivelò la mia dama, accendendomi una speranza.

<Dici davvero?> continuavo a tenere gli occhi chiusi.

<Esattamente! E' già da qualche minuto che non ci stacca gli occhi di dosso.>

Sorrisi e feci lo sbaglio di aprire le palpebre per osservare da me la sua reazione. In effetti se ne stava in disparte con lo sguardo che sembrava perso nel vuoto, ma appena lo incatenai al mio, abbassò la testa, come se l'avessi scoperta a fare qualcosa di proibito. Sorrisi.

Eppure, in quel momento, non sapevo dire se per rabbia o per altro, prese la mano di quel coglione con cui si era accompagnata e si misero a ballare proprio accanto a noi.

Lei lo stringeva a sé, appoggiando la sua testa al suo petto.

Non sapevo cosa fare, guardai Steve e Robin che stavano entrambi scuotendo la testa.

Potevo assolutamente dichiarare che quel piano era stato un piano di merda e stavo per andarmene quando assistetti ad una scena che mi fece salire il sangue al cervello: quel coglione di Walsh le aveva preso il viso e la stava baciando. Lì, davanti a tutti, davanti a me.

⚠️ATTENZIONE⚠️: quest'opera è protetta da copyright © - sono vietati plagi, anche in modo parziale.

***

ciao a tutt*, allora sorpresi per questo capitolo serale? <3 siete content* che è anche lunghetto? Che pensate di questo ballo? E cosa credete che succederà dopo la scena finale? ** vi prego fatemi sapere i vostri commenti che sono curiosissima **
per il resto, vi ripeto che stiamo arrivando alla fine di questa storia e spero che continuiate a sostenerla con qualche stellina e/o condivisione e che facciate lo stesso con le mie storie future ** di una vi ho già dato un piccolo assaggio ieri con il capitolo 40 <3 fatemi sapere cosa ne pensate ** 
PS. Vi lascio con il link della canzone di Sting che ha ispirato questo capitoletto**

Grazie brochachos <3 

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