C.50. "Qualsiasi cosa accada"
-Stiles...- la voce di Holland risuonò pimpante nei timpani del ragazzo.
-Ahii.- protestò lui massaggiandosi l'orecchio. -Per caso hai ingoiato un fischietto?!-
-Haha molto divertente.- rise la ragazza in modo acido.
-Ho un' idea...perché non mi dici cosa vuoi da me?- chiese il castano avvicinandosi alla strega.
-Non è così facile... Theo ha bisogno che io gli stia alla larga per un po'...ed io sono così sola...-
-Eh hai preso me come cagnolino?! Se vuoi ti accompagno molto volentieri al canile! Dista venti minuti da qui!- Stiles percepí un prurito alla mano sinistra che teneva lungo il fianco.
-Eh poi...- aggiunse cercando di non sorridere.
Percepiva la presenza di Lydia, era come se la sentisse lì con lui, che gli stringeva la mano. -Con tutti i ragazzi che ci sono perché proprio me?-
Holland sbuffò -Sei così fastidioso quando fai tutte ste domande! Avrei veramente dovuto scegliere un altro! Peró...- si avvicinò al castano. -Ho scelto te perché so che puoi amare una persona in un modo molto profondo. Tu hai amato quella Banshee per molto tempo...-
-Lydi...- iniziò Stiles ma si interruppe di colpo.
Holland fece un espressione arrabbiata. -Cosa stai dicendo Stiles?- ringhiò.
-Lydia...la ragazza morta?- chiese lui pronunciando l'ultima parola senza emozione, meccanicamente.
Si sentiva così male nel dover dire quelle cose... ma doveva farlo.
L'unica cosa che sapeva e che nessuno gli avrebbe mai tolto Lydia Martin dalla testa e dal cuore.
La castana si rilassò.
-Si, proprio lei.- si sedette su una sedia vicino al tavolo. -Ti ricordi qualcosa di lei?- gli chiese dolcemente.
Stiles si sedette davanti a lei. -No.- Rispose secco e diretto.
-Bene...beh, ti posso dire che l'amavi in un modo pazzesco.
Solo che quella piccola...beh troia, lasciami passare sto termine. -
Dentro il ragazzo si incendiò una fiamma e pensò immediatamente a quante gliene vorrebbe sputare dietro, ma rimase in silenzio.
- Non ti ha mai amato abbastanza. Ti ha lasciato quando tu stavi male...dimmi è amore questo?-
Stiles si morse il labbro, non voleva rispondere. Sapeva che se le dava ragione una parte di lui avrebbe perso Lydia, ma se le dava torto la ragazza capiva tutto.
-No.- rispose senza aggiungere altro.
Holland sorrise. -Malia, la tua amica dovrebbe scegliere chi vuole... Non può averne due.-
-Che intendi?- chiese Stiles corrugando la fronte.
-Intendo dire che non può stare sia con Scott McCall che con Theo Raeken.-
-Dipende da ciò che vuole.- rispose Stiles.
-Bhe...sceglierà di sicuro il ragazzo buono. L'alpha. Quello che vuole solo fare del bene. Non vorrà mai uno che cerca dolore, che fa cose crudeli senza neanche rendersene conto.-
-Tu non sai niente su Malia, lei può cambiare una persona.
Theo può cambiare...anche se io lo odio per quello che ci sta facendo...ma so che in fondo lui è solo una tua vittima. Perché mi sembra che nonostante tu faccia la parte della povera ragazzina indifesa che deve obbedire agli ordini di Theo il cattivo ciclato tu sia la cattiva, tra l'altro io penso che tu sia quella che dia gli ordini. Quella che vuole apparire innocente ma in realtà sei te che comanda che da ordini e che sceglie la mossa successiva. Non è vero? Theo è solo una tua pedina, magari gli hai fatto anche qualche piccolo lavaggio del cervello.-
La castana rise. -Non ti stanchi mai Stilinski? Sempre a fare il poliziotto del sovrannaturale...-
-È una passione, sai com'è.
Questa è la mia passione, la tua? Fare la stronza e distruggere la vita alla gente? Sai questa è una passione spettacolare. Sei peggio di Trump con le sue idee.-
Stiles si alzò in piedi.
-Dove vai?- sputó acida Holland, guardandolo in modo torvo.
-Devo andare in bagno...oh aspetta devo anche chiederti il permesso? Posso andare in bagno o ti annaffio mentre fingi o ti trasformi in un albero? Sai puoi farlo sei una strega.-
La castana non rispose. Si alzò dalla sedia e si diresse fuori in giardino.
-Grazie!- le urlò dietro.
Stiles corse in bagno e si chiuse la porta a chiave dietro le spalle.
-Okay...- bisbigliò inspirando forte e chiudendo gli occhi.
-Lydia sei qui?- pensò nella sua mente.
Si sentii pungere alla spalla.
Sorrise.
-Ciao fragolina..- disse.
-Stiles..come fai a percepire che sono qui? Come fai a sentirmi?-
Il ragazzo prima di rispondere aprì gli occhi.
-Perché non ti vedo?- chiese.
-Continua a guardare in questa direzione, mi stai fissando dritto negli occhi.-
Stiles rise. Stava ridendo a vuoto, ma si sentiva così bene.
-La vuoi sapere una cosa?- pensò lui.
Sentii Lydia nella sua mente ridere.
-Ti amo...e giuro che Holland pagherà per questo che ti ha fatto... Soffri lì dove sei?-
Lydia non rispose. Stiles si chiese se fosse ancora lì, ma prima che potesse porre un' altra domanda la sua guancia prese a prudere.
Certo che era ancora lì, ed in quel momento lo stava accarezzando.
-Si e no. Si perché non posso abbracciati...e no perché non sono sola...c'è una persona con me.-
Stiles tirò l'acqua del water.
-Farò di tutto per portati indietro, ma tu promettimi che mi stai accanto. Voglio sentire le tue mani che mi solleticano. Ti voglio vicino a me. Ovunque vada e ovunque sia. Escluso quando devo fare pipì sul serio.-
Ci fu una pausa.
-Scherzo. Vieni anche lì. Mi farebbe piacer..-
-Ti amo Stiles.- rispose Lydia interrompendolo.
-Ti amo anch'io Lydia.- disse il ragazzo.
Sapeva che lei lo avrebbe sentito anche se lo aveva detto a voce alta e sapeva anche che Holland magari lo aveva sentito dire quelle parole, ma non gli importava. Era quello che provava.
Quello che voleva urlare al mondo.
N.a
I vostri bei commenti mi hanno dato la forza nel scrivere questo capitolo.
Grazie mille.
Non so quando posteró... Ma sappiate che vi adoro
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