C.48. "Testa Calda"

-Io devo aiutarlo.- rispose secca la coyote scostandosi.

Scott alzò gli occhi al cielo.  -Quanto sei testarda da uno a cento?- chiese bloccandola dal polso ,impedendole così di andare via.

-Molto.- ringhiò lei. -Lasciami andare immediatamente - aggiunse guardandolo in modo minaccioso.

-Se ti lascio scapperai, quindi no, non ti lascio andare.- rispose lui stringendo più forte la presa.

-Non te lo ripeto una seconda volta, o lo fai o finirà male per te!-

Era furiosa, i suoi occhi brillarono del solito colore azzurro intenso.

-No.- rispose deciso Scott senza alcuna ombra di timore

-Brutto basta...- non finì neanche la frase che sfoderò gli artigli della mano libera e cercò di graffiare Scott, ma lo manco poiché si era leggermente spostato con il corpo.

Gli occhi dell'alpha diventarono rossi fuoco, Malia gli scagliò un calcio forte, ma lo mancò perché lui mollò la presa e si allontanò di poco.

Ormai c'è l'aveva in pugno.
L'aveva fatta arrabbiare, ed era anche riuscito a distrarla dall'argomento Theo.

Malia ringhiò di nuovo e balzò verso di Scott riuscendo a graffiarlo sul petto.

Lui si ritrasse, coprendosi il punto dolente . Il sangue macchiò la sua maglietta bianca, ma ormai la ferita stava guarendo senza alcun problema.

Un calcio senza preavviso sugli stinchi lo fece barcollare, ma non cadere.

Senza artigli, tirò un pugno sulla pancia della ragazza però la mancancò, dopotutto il suo obbiettivo non era farle male.

Un gancio destro di Malia partì, ma Scott fece in tempo a prendere il suo avambraccio e farla ruotare su se stessa.

L'aveva bloccata.
La schiena di lei contro il petto di lui.

Aveva il respiro irregolare, affannoso e il torace che si alzava su è giù.

La ragazza fece una smorfia di disapprovazione. Cercò di liberarsi ma la presa era fin troppo salda.

-Lasciami.- sbuffò Malia ritornando normale, umana.

-No.- rispose Scott e con un rapido gesto la voltò verso di sé.

Non capiva cosa ci vedeva lei in Theo, non lo capiva proprio e la scusa del fatto che "È un ragazzo dolce" non l'avrebbe mai convinto, ma qualsiasi cosa fosse, faceva sì che lei lo amasse, che volesse a tutti costi portarlo da lei, renderlo felice.

-Malia...lascia perdere Theo.- bisbigliò serio senza smettere di guardarla negli occhi.

Lei lo fissò.

-Non posso...- rispose in fine con voce roca.

-Puoi ma non vuoi!- esclamò lui. -Non ho voglia di vederti soffrire per un cretino come lui!-

Malia fece un sorriso finto, senza metterci nessuna emozione, come se volesse chiudere lì l'argomento.

I suoi occhi brillarono, diventando azzurri, si alzò sulle punte e posò una mano sulla guancia di Scott.

L'alpha non perse l'occasione.
Fece scivolare la sua mano sul bacino della ragazza e la attirò a sé.

Si sarebbe aspettato un bel calcio o una sberla da parte sua, ma mai si sarebbe aspettato quello che stava per succedere.

Le labbra screpolate di lei poggiarono sulle sue, erano calde ma secche.

Quello si che era un bacio vero.
Non c'era niente di finto in esso, era pieno di emozioni e parole che non si potevano dire o spiegare a voce.

Era un semplice bacio a stampo, forse il bacio più semplice che Scott abbia mai dato, ma il più vero.

Malia gli afferrò i capelli e li strinse fra le sue dita.

Gli stava facendo male, ma non gli importava.

Sapeva che lei non era delicata con nessuno, Non lo era con Stiles che era un umano perché lo doveva essere con Scott che era un alpha per di più.

Strinse di più la presa.

Senza approfondire niente, Malia lasciò scivolare la sua mano sulle braccia di Scott.

Le sue labbra si staccarono in modo dolce da lui e i suoi occhi azzurri, sembravano per un millesimo di secondo tingersi di giallo, ma ritornarono più blu di prima quando pronunciò le parole più brutte che avesse mai sentito da parte della coyote.

-Scott smettila di tenerci così tanto a me.- bisbigliò.

Ritornò umana.

-Il bacio che ti ho dato rappresenta la vera me, io così da umana...non sono io -

Malia si allontanò da lui.

-Mi dispiace...devo andare da Theo.-  senza aggiungere altro la ragazza si girò e iniziò a correre.

-PORCAA MAIALA! Questa si che é una FRIENDZONE mannara!- la voce di Liam risuonò nelle orecchie dell'alpha.

-Ha fatto più vittime la friendzone che la guerra...- concordò Isaac.

Scott si voltò e si trovò davanti Cora e i due beta.

-Quando siete arrivati?- chiese cercando di non pensare alla coyote scappata poco fa.

-Quanto tu e hai pomiciato la "ti ammazzo se mi tocchi Maria o Malia".- rispose Liam ghignando. -Guarda.- aggiunse.

Prese Isaac dalla giacca e lo voltò verso di sé.

-Oh Malia Elizabeth Tate o Hale come ti vuoi chiamare, Io ti amo.- recitò il beta.

-Ma che cav...- iniziò Isaac cercando di liberarsi, ma non ci riuscì.

L'altro lo afferrò e lo attrasse a sé.

-Baciami o ti sbatto io al muro.-

-Ma piantatela!- sbraitò Cora spingendo Liam contro Isaac e facendoli cadere a terra.

-Dov'è Lydia?- chiese Scott notando la mancanza della biondo-fragola nel gruppo. -e Stiles?-

Cora corrugò la fronte.
-Stiles è a casa...ma chi è Lydia?-

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