C.39. "Ritorno inaspettato"
Isaac si ritrovava a passeggiare verso casa di Lydia, doveva andare a informare le due ragazze che Theo non era mai arrivato in centrale e che Holland, la ragazza del manicomio non si era più fatta viva da nessuna parte.
Camminava con le mani in tasca e la testa bassa.
Difficile dirlo ma quando era con Liam non voleva essere con lui, ma quando era con lui non voleva essere lì con lui.
Qualcosa lo afferrò dalla spalla e lo fece girare di colpo distraendolo dal suo pensiero di Liam vicino a lui.
Una ragazza dai capelli castani scuri legati in una coda e i lineamenti duri e cosi dannatamente famigliari lo salutò.
-Isaac!- esclamò abbracciandolo, come se fosse felice di rivederlo.
-Cora!? Che diamine ci fai qui?!- chiese il Beta sorpreso e ricambiando lo strano gesto della ragazza.
La sorella di Derek non avrebbe mai abbracciato qualcuno se non stesse succedendo qualcosa di grave e con qualcosa di grave implicava morte.
-Non è che c'è tuo fratello... e vuoi che mi faccia la faccia nera vero?- chiese Isaac staccandosi dall' abbraccio.
-No! E che sono giorni che cerco... Scott.. e trovare te è un sollievo perché tu sai sicuramente dove si trova!- disse la ragazza di fretta.
-Si, ma c'è qualche problema?- chiese il ragazzo grattandosi la nuca.
-Si.- ripose lei abbassando la testa - Un Kanima è in città e mio fratello mi ha mandato ad avvertirvi.-
-Ed è tanto grave?-
-Prende le sembianze delle persone più amate... e le costringe a uccidersi per lei, li fa impazzire, litigare con i propri amici e famigliari. É il peggiore di tutti i mostri con cui avete combattuto- rispose la ragazza.
-Cosa vorresti dire con questo?-
-Scott può rivedere Allison Argent. Quel kanima lo può distruggere, può portarlo alla morte e di conseguenza anche voi. Uno dopo l'altro.-
Isaac sgranò gli occhi, al sol pensiero che Scott potesse vedere Allison al posto del kanima... lo terrorizzava tanto quanto il pensiero che anche lui la potesse vedere, dopotutto l'aveva amata anche lui.
* * * * *
-Liberami.- esclamò Stiles a Theo cercando di avere un tono di voce tranquillo.
-Eh per quale motivo?- chiese il biondo con tono divertito.
-Perché io ti posso aiutare, con lei. Con Malia.- disse Stiles sapendo perfettamente che avrebbe toccato un argomento sgradito dal chimera.
Sul volto di Theo apparve un espressione triste, ma durò talmente poco che il castano si chiese se non fosse un allucinazione.
-Quando finirà sta storia col Segugio, io la porterò via con me, lontano da voi.-
-Hai intenzione di rapirla?!- chiese Stiles alzando un sopracciglio. - Ah giusto. Tu ami rapire la gente, avrai di certo molti fan poliziotti alle tue spalle.-
-Se sarà necessario...- gli diede le spalle e si diresse ad aprire una porta dietro di lui, ignorando l'ultima parte della frase.
-Theo questo non è amore! È ossessione! Razza di bastardino!-
Una voce femminile e molto familiare fece rizzare i peli delle braccia a Stiles.
-Ciao Theo. -
La ragazza si avvicinò e quando fu davanti a Stiles lui sbiancò dall'orrore. Ed iniziò a sudare freneticamente.
Stivaletti col tacco.
Una gonna a quadri e una maglietta viola.
Due occhi grandi e verdi come lo smeraldo e quei capelli biondo-fragola che le inquadravano perfettamente il viso.
-Lydia...- balbettò Stiles più che sorpreso.
- Ma che cos...- iniziò Theo ma la ragazza gli tirò una gomitata tra le costole.
-Si Stiles, sono io. Sorpreso di vedermi qui?- chiese la ragazza incrociando le braccia al petto.
-Non capisco... tu sei dalla sua parte?- chiese il ragazzo corrugando la fronte, con espressione amareggiata.
-Sono sempre stata dalla parte di Theo. Ed è inutile continuare a non dargli quello che vuole, lui vuole fare del bene, non del male, siete voi che non capite... Stiles ti prego dagli quello che vuole è ti lascerà libero, potrai stare con me così...- Lydia sembrò rattristirsi.
Theo con un ghigno si avvicinò alla biondo-fragola e la cinse con il braccio.
-Ti da fastidio Stilinski?- chiese avvicinado a sé la ragazza.
-Theo...non era questo il piano...- iniziò la ragazza cercando di respingerlo, mentre lui prese a baciarle l'orecchio per poi passare al collo.
-Laciala stare! Lei non centra niente! Leva le tue luride mani da lei! Razza di barsardino!- disse Stiles iniziando ad agitarsi sul posto.
Il chimera fece scivolare le mani sui polsi della ragazza bloccandola, ed impedendole di ritrarsi.
-Theo ti prego...- balbettò lei.
Era come stare in un incubo.
Stiles incatenato e Lydia che veniva molestata e lui non poteva aiutarla.
Il biondino prese di colpo il viso di lei tra le sue mani, proprio quando i lunghi artigli da lupo apparivano al posto delle unghie e si andarono a conficcare nelle guance color porcellana della ragazza.
Delle goccioline di sangue iniziarono ad apparire e Stiles si sentì la rabbia montare dentro.
-THEO SMETTILA! LASCIALA ANDARE!- gridò a pieni polmoni.
La scena sembrava essersi completamente catapultata da quando lei era entrata nella stanza e sembrava d'accordo con Theo, ora sembrava che lui volesse farle del male per torturare Stiles.
-Stiles dimmi dov'è il Segugio Infernale e vi lascio andare!- disse Theo guardando il castano con la coda dell'occhio.
Lydia gli lanciò una rapida occhiata nella quale gli parve di vedere due occhi viola, ma fu talmente rapida che pensò fosse un illusione.
-Non capisco! Lei era d'accordo con te!- gridò Stiles dimenandosi.
-Stiles ti prego...- borbottò la ragazza lasciandosi cadere sulle ginocchia.
Gli artigli erano entrati in profondità, facendo in modo che altro sangue uscisse dalle sue ferite.
Mentre le lacrime gli rigavano il viso.
-OKAY OKAY! - gridò Stiles.
-Ma lasciala andare!- aggiunse appena lo sguardo di Theo si riempì di gioia.
Estrasse gli artigli dalle guance di Lydia lasciandola seduta sul pavimento a tenersi le mani sulle ferite.
-Ti dirò tutto quello che vuoi sapere ma non fare del male a Lydia. Ti prego, lei non merita tutto questo dolore...-
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