C.31. "Non é mai abbastanza"
Gli occhi cerchiati di rosso e gonfi e la strana sensazione di vuoto nello stomaco che aumentava pian piano che si svegliava.
La biondo-fragola aprì gli occhi, rivelando dove si trovava.
Piastrelle grige, porte di vetro scorrevoli e lunghi corridoi grigi.
-No.. - rantoló, ma la sua voce era roca e non riusciva a parlare per il continuo raschiare alla gola che le procurava un dolore tremendo.
-Buongiorno bella addormentata.- disse una voce scettica e femminile.
Lydia roteó gli occhi in cerca della voce e la trovò al suo fianco seduta su una sedia.
Aveva dei capelli castani e lunghi fino alla vita e i suoi occhi risplendevano di un viola perlaceo.
-Bene, Theo ti aspetta nei scantinati. Meglio muoverci, anche lui deve riposare. Sai la botta in testa lo ha rimbambito il doppio. Non so neanche perché è voluto tornare qui! Non ti pare che riportarti ad Echen House sia troppo banale? Cioè i tuoi amici ti ritroverebbero molto in fretta!. BAH non lo capisco.- sbuffó la ragazza prendendo Lydia da un braccio ed aiutandola ad alzarsi.
Parla troppo.
Pensò Lydia tra sé e sé.
-Oh sono Holland Dickenson.- disse la ragazza prendendola sotto braccio aiutandola a restare in piedi.
-No...- ripeté Lydia iniziando a scuotere il capo di quel poco che poteva.
-No cosa tesoro? Dai sorridi! Theo è un ragazzo molto bravo. Vuole solo che tu cerchi il segugio infernale. Tu collabori e ti lascia andare. Facile.- rispose la ragazza aprendo la porta.
Lydia scose di nuovo la testa e Holland fu costretta a fermarsi.
Non sembrava una ragazza cattiva, anzi era un' ingenua che non sapeva quello che faceva, ma soprattutto parlava troppo
-Mi....Ucciderà...- raucó Lydia.
Holland innarcó le sopracciglia.
-Ma figurati! Non lo farà mai. Sei sua amica in fondo.-
Lydia non si sentì le gambe stabili, si guardò in basso e notò che stava indossando il vestito che aveva indossato quando aveva baciato Stiles.
Strinse gli occhi cercando di reprimere la voglia di piangere.
Doveva solo pensare a quello che aveva fatto, aveva finalmente messo a fine a tutti i combattimenti, tutti i litigi... aveva messo fine a tutto.
Holland la trasportò nei scantinati dove ci era stata già una volta... quella volta che Stiles l'aveva salvata.
-Questa volta non mi salverà...- disse a voce bassissima cercando di non farsi sentire dalla ragazza.
-Chi non ti salverà?- chiese Holland evidentemente l'aveva sentita.
-Stiles...Stilinski, questa volta... non mi salverà.- rispose proprio quando Holland aprì la porta
Nella stanza c'era la solita sedia a cui era stata legata un anno fa, soltanto più sporca e davanti a lei sedeva Theo con una busta di ghiaccio in testa.
-Martin...- ringhiò appena la biondo-fragola entrò.
Si alzò dalla sedia e fece cenno a Holland di farla sedere sulla sedia.
-Dickenson, lasciaci soli.- disse in fine buttando la busta di ghiaccio in un cestino.
I capelli biondo scuro erano bagnati e appiattiti sulla nuca per colpa del oggetto tenuto troppo a lungo su di essa.
-Ci si rivede.- bisbigliò mettendo una mano sul volto di Lydia appena la ragazza se nè andò.
-Lo sai che questa volta il piccolo Umano non potrà cercarti? Umano... quello che mi ha accusato di avere il ciclo...- ringhiò Theo stringendo i denti.
-Perc... perchè?- chiese Lydia.
-Perchè ti ho portato qui? Perchè ho bisogno del segugio infernale. Dov'è? so che siete ancora collegati...-
Lydia chiuse gli occhi è scose la testa proprio quando Theo le attaccò due cavi alle tempie.
-Lydia, smettila di fingere. Sei collegata al segugio ne sono certo. Lo eri anche l'anno scorso.-
-no...- grachiò lei.
Theo alzò un sopracciglio.
-Non riesci a parlare? Va bene allora scrivi.- disse porgendole un foglio di carta e una penna.
Lydia prese l'oggetto in mano e se lo rigirò tra le dita, poi scarabocchiò un :
"Mi dispiace.. io non sono più collegata a Parrish."
-Eh a chi saresti collegata?- chiese lui inarcando un sopracciglio.
"Stiles".
Theo rimase immobile dietro di Lydia ad osservare il foglietto, quando la ragazza riportò il capo all'indietro si ritrovò la faccia a neanche cinque centimetri da quella di Theo.
Il ragazzo la scrutò con i suoi occhi azzurri, ma poi scose la testa e si allontanò.
-Lydia piantala di mentire. É impossibile rompere un legame.- disse.
La ragazza fece per scarabocchiare di nuovo sul foglio ma lui glielo strappò di mano.
-Basta, Ora ti darò delle leggere scosse giusto per prepararti, esse ti provocheranno dolore, ma l'ultima quella più potente ti farà evocare il segugio... come lo scorso anno.- disse allontanandosi - ovviamente se non ti distruggerà...- aggiunse avvicinandosi a un macchinario.
Lydia scose la testa cercando di implorarlo a non farlo, ma quanto arrivarono le prime due scosse, si senti invasa dal dolore. La terza fu quella che le fece sanguinare il naso che andò a sporcare il suo vestito.
-Questa è l'ultima! Preparati all'urlo!- esclamò Theo coprendosi le orecchie dopo aver girato del tutto la manovella.
Lydia serrò le mani a pugno, non voleva gridare, ma non c'è la fece a trattenersi.
Si rizzò sulla sedia e gridò, un grido dovuto al dolore, dolore per aver abbandonato Stiles e i suoi amici... dolore per la morte di Allison.
Quando si accasciò sulla sedia riuscì soltanto a veder una porta aprirsi e qualcuno con una ragazza alle spalle sbucare, dopo di che chiuse gli occhi e si abbandonò sulla sedia.
Come aveva detto Theo... quel macchinario l'aveva distrutta.
N.a
Scusate per il capitolo corto.
Non è molto bello come capitolo è mi dispiace. Ma sono in vacanza e il mio cervello è partito... sorry😥
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top