C.24. "Gusto Lampone..."
Le labbra screpolate si staccarono da quelle pallide e serrate di Stiles, passarono secondi prima ancora che il povero ragazzo riuscisse ad aprire gli occhi e rendersi conto di quello che era successo.
Le coperte del suo letto erano ricadute a terra, le sue braccia erano chiuse a pugno, la maglietta del pigiama era leggermente alzata fino a scoprire l'ombelico.
Scott e Isaac erano immobili davanti all'entrata con lo sguardo fisso sui due.
-Ho fatto un incubo...- bisbigliò Stiles con voce più roca che mai.
-Si era notato...Che tipo di incubo?- domandò Scott facendosi avanti.
Gli occhi color cioccolato del ragazzo fissarono Lydia che lo guardava con quei occhioni verdi pieni di preoccupazione. Stiles le fece un debole sorriso e lei capì che poteva lasciar andare i suoi polsi.
Si alzò a sedere con un respiro profondo.
-Ho sognato la morte di...di Lydia...- bisbigliò Stiles.
La biondo-fragola, invece di sgranare gli occhi come si era aspettato Stiles, annuì e si guardò i piedi.
-Anch'io ho sognato di morire....morire tra le tue braccia per colpa di una freccia...- disse in fine.
-La freccia di Allison, quella che aveva scoccato prima di morire...- dissero in coro Stiles e Lydia dopo una lunga pausa.
I due licantropi sbiancarono di colpo.
-Impossibile...-borbottò Scott scuotendo la testa.
-Ascoltate.- Isaac per la prima volta parlò.
-Io credo che il nostro problema principale sia Stiles... Non so tu Scott ma io sento già la luna piena...Ci penseremo poi a questo...- borbottó il biondo/castano.
-Ha ragione.- rispose Lydia.
-E cosa volete fare? Se Stiles si trasforma sbranerá tutti...- disse Scott.
-Conosco il posto perfetto dove andare, però prima voi portate Malia all'ospedale, poi andiamo a scuola.- rispose la biondo-fragola.
-Cosa?! A scuola?- domandarono in coro i due licantropi.
-Si. A scuola. Non fate storie. Muovetevi, ci incontriamo lì.-
-Ma io sto bene!...ho solo un po' di mal di testa!- protestò Stiles alzandosi in piedi.
-E del casngue sulle lenzuola che esce da chissà dove.- il ragazzo fece per aprire bocca e obbiettare ma le lo anticipó.
-Zitto e vieni con me!-
∆∆∆∆∆
Arrivati nello spogliatoio della squadra di Lacrosse i due si sedettero sulle panche in attesa di Scott e Isaac, che dopo aver portato Malia all'ospedale sono andati a recuperare Liam a casa.
-Mi vuoi spiegare cosa ti succede?- gli domandò Lydia.
Stiles la fissò. -Tu credi che io lo sappia?- chiese in tono brusco.
-No. Ma vorrei sapere cosa ti senti...come ti senti.-
-Ho mal di testa. A volte o delle ricadute, ma poi sto bene. In questo momento mi sto preoccupando.- rispose lui attorcigliandosi le dita.
-Stiles non ti succederà niente. Scott sarà qui a momenti.-
-Non mi preoccupo per me.- rispose lui.
La sua mano destra scivolò verso quella di Lydia stringendogliela.
-Mi preoccupo per te.- bisbigliò.
-Mi ricordo quello che ha detto la ragazza dagli occhi rossi quella volta che sia usciti a prendere un gelato. Ti vogliono morta. Sei un fallimento.-
Lydia scose la testa alzandosi in piedi.
-Stiles piantala, okay? Sei infantile. Smettila di preoccuparti per me, io sto bene! Sei tu quello che ogni due per tre sviene e sta male!-
Il castano si alzò in piedi.
-Non me ne frega un cavolo se io sto male. Non vuol dire niente stare male, questo non è male. Il male sarà quello quando tu morirai e io rimarrò solo, senza averti mai detto che in questi giorni trascorsi insieme non ce ne sia stato uno in cui non ho pensato a quanto cazzo ti amo. Già volevo baciarti ogni singolo giorno, volevo farti mia...ma so che non succederà. E va bene.
Non sempre le cose vanno a favore, ma ti giuro che non me lo perdonerei mai se tu morissi per causa mia, in particolare perché non ho fatto il possibile per salvarti.-
Stiles fece una pausa nella quale aspettò che la ragazza parlasse ma niente.
Rimase immobile a fissarlo con i suoi due occhioni verdi.
- Lydia io ti amo. Ti amo sempre di più. Ma è ovvio che tu non ricambi, perciò ti prometto che non dirò mai più questa stupida frase, e so di avertelo giá promesso e mi dispiace.-
Il viso del ragazzo si rattristò, mentre il suo sguardo si andò a posare sulle scarpe della biondo-fragola.
Le aveva dette.
Erano giorni, mesi e persino anni che cercava di trattenersi dal dire quelle parole. Ma ora lo aveva fatto.
E si sentiva sollevato, ma la cosa che lo rattristava era Lydia ferma e zitta davanti a lui che lo fissava.
-Okay....-
La voce roca della ragazza irruppe il silenzio.
Con tocco delicato portò una mano sul mento del ragazzo, per innalzarlo verso il suo viso.
-È ora di finirla qui con le messe in scena. Bisogna essere sinceri- disse accennando un sorriso.
La biondo-fragola si avvicinò a lui.
E Stiles capì che quella volta tutto sarebbe andato bene, tutto sarebbe cambiato e in particolare Isaac non li avrebbe interrotti.
Due labbra rosse, dal gusto lampone eliminarono la distanza e premetterò con delicatezza contro le sue.
E bastò quel tocco per mandarlo in tilt....
N.a
Adesso sarò cattivella. No okay.
Ci chiedo solo di passare a lasciare un commento o una stellina alla mia nuova storia The Street Of Hell.
Grazie a chi lo farà| o lo ha già fatto❤😄
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