C.21. "Urla se devi"
-Stiles...come ti senti?- chiese Lydia sedendosi sul gradino al fianco del ragazzo.
-Come mi dovrei sentire?- domandò lui acido girando il capo nella direzione della biondo-fragola.
-Domani c'è la luna piena...hai sentito cosa ha detto Theo?-
Lydia gli posò una mano sulla spalla in modo dolce, per fargli capire che lei era lí al suo fianco, pronta ad aiutarlo.
-Sì ho sentito. Cosa dovrei fare? Sbranarvi tutti? Trasformarmi in un cane da passeggio?...-
La ragazza inarcó un soppraciglio, Stiles era troppo freddo e acido in quel momento.
Sotto la sua mano percepì il corpo del ragazzo rigido e teso.
-Stiles che c'è?- chiese questa volta prendendolo per mano.
Il suo viso si addolcí, come anche la sua voce.
-Lydia...io non mi sento tanto coyote mannaro...o quella roba lì.- fece una pausa nella quale aspetto che la ragazza parlasse, ma lei rimase ferma e zitta a guardarlo.
-E non mi sento tanto meno un Farshee o Banshee, oh come cavolo si chiama. Tanto meno voglio trasformarmi in un cane da passeggio... Forse sono immune...-
-È impossibile. Malia ti ha morso...tu avrai nelle vene un pò di sovrannaturale. E poi ti ricordo che quando io sono diventata una banshee, ancora prima che voi lo sapeste mi credevate immune... ma non lo ero. Dobbiamo solo aspettare un po'.- disse la testa la biondo-fragola cercando di tirarlo sú di morale.
-Vedremo domani. Per ora ho solo mal di testa e una voglia matta di sdraiarmi e dormire.- disse Stiles alzandosi.
Lydia lo afferró per il polso e lo fece risedere.
- È perfetto -
Disse facendo corrugare la fronte al ragazzo.
-Cos...?- iniziò lui ma la ragazza di alzó e lo abbracció attirandolo a sé.
All'inizio Stiles rimase rigido, come se quel abbraccio fosse qualcosa di violento, di sbagliato...ma poi si lasciò adare ed abbracció a sua volta Lydia, realizzando a pieno quel che stava succedendo.
C'era un enorme passione in quel gesto cosí tenero, come se un amore da tanto tenuto nascosto e in quel momento fosse balzato fuori, all'improvvis non riuscendo più a restare nascosto.
-Stiles...-
Il ragazzo si irrigidí di botto, ma non si azzardo a staccarsi dalla biondo-fragola.
-Stiles...tanto lei morira...-
Le voci ritornarono nella sua mente, più potenti e solide che mai.
Risero. Una risata amara e divertita.
Lydia si accorse dell'improvvisa rigidità nel ragazzo.
-Stiles sei di nuovo teso...che hai?- chiese con aria evidentemente preoccupata.
-Le voci...sono tornate.- borbottó lui mettendosi le mani tra i capelli.
-Cosa dicono?-
Il castano prese a barcollare, come se stesse per cadere da un minuto all'altro.
-Non dicono.- sussuró
Ora gli occhi verdi della ragazza si rabbuiarono fino a diventare di un verde scuro.
-Predicono...- bisbigliarono in coro Lydia e Stiles.
-Cosa predicono?!- esclamò la biondo-fragola con voce roca.
Il ragazzo scose la testa, come se non volesse dire un bel niente a Lydia; come se stesse lottando contro di sé stesso per non dirle niente, per proteggerla.
Senza neanche accorgersi Stiles si era inginocchiato a terra e si stava premendo in modo assolutamente fuori dal normele le mani sulla fronte, gli faceva malissimo la testa.
-Stiles! Urla!- gridó la ragazza coprendosi le orecchie.
-STILES URLA!- ripeté Lydia, notando che si stava mordendo le labbra.
La biondo-fragola cadde in ginocchio di fronte all'amico
-Ti prego, fallo per me...il tuo dolore mi sta consumando, é troppo potente....-
Fu in quel momento che il castano non riuscì più a trattenersi, Urlò.
Un urlo semplice, a dire quasi umano, non era l'urlo di un Farshee...
Lydia si tolse le mani dalle orecchie.
-Cos'e questa storia?- domandò la ragazza, con il fiato corto.
Stiles riprese a respirare e dopo un po' riuscì a borbottare:
-Siamo legati... Io sento il tuo dolore...tu il mio...-
Lydia si guardò intorno come se il ragazzo stesse parlando con una figura che le sfuggiva ma purtroppo lei era l'unica in quel luogo.
-Stiles...cosa vuol dire?- domandò la ragazza non capendo.
-Il filo... ti ricordi quando eravamo nella mia stanza a giocare con il filo...è stato lui. Quando i nostri indici si sono toccati...in qualche modo tu hai sciolto il tuo nodo con Malia, lo hai spezzato facendo posto a un altro filo...il mio.-
La biondo-fragola rimase a guardarlo immobile.
Era vero. Aveva spezzato quel legame con Malia, ora non sentiva più niente, neanche ora che lei era con Scott e Isaac nella stanza di Stiles, non percepiva più nessun legame con lei... Nessun dolore.
-Stiles, cosa hanno previsto le voci?- domandò Lydia dopo un po', ricordando il discorso lasciato in sospeso.
-No...non posso dirtelo...- Stiles scose la testa e con le mani cercò di allontanare la ragazza da lui.
-Stiles, ti prego. Ho bisogno di saperlo.-
Lydia cercò di prendere il viso del ragazzo tra le sue mani ma lui continuava a respingerla e a dire di no.
-STILES!- la voce della ragazza diventó dura e severa e fece rizzare i peli delle braccia al ragazzo.
La guardava dritta negli occhi, sapeva che non doveva dirglielo...lo sapeva, ma non poteva non dirle una cosa così importante...
-Lydia...io ho...-
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