C.2. "Sangue"

Lydia si svegliò. La porta della stanza di Stiles si stava aprendo e il padre del ragazzo entrò.

La ragazza scattò a sedere appena il padre li guardò a bocca aperta.

-che...- borbottò Stiles rizzandosi a sedere.

-Ma che... Sapete una cosa. Non voglio sapere niente... Continuate a fare ciò che stavate facendo..- rispose lo sceriffo e si chiuse la porta alle spalle.

Lydia guardò l'ora sul telefono.

-O mio dio! Sono le 20!! Com' è possibile? - esclamò scattando in piedi.

-Lydia- iniziò lui, ma la ragazza fece finta di non aver sentito.

-Come ho fatto a dormire 4 ore consecutive?! Io non dormo mai dopo scuola!- si lasciò cadere di peso sul letto e si prese la testa fra le mani.

Stiles trottó verso di lei.

-Lydia... non ti preoccupare...- disse posandole una mano sulla spalla.

- Come non ti preoccupare ?! Stiles non abbiamo fatto il compito!- sbottò lei alzandosi in piedi.

-Okay, Okay. - disse lui imitandola.
Le prese le mani fra le sue e la guardó dritta negli occhi verdi.

- Ascolta ... tu adesso siediti- la fece risedere sul letto. -Hai fame? - domandò. Ma lei scose la testa,( le loro mani erano ancora intrecciate.)

-Lydia... - si inginocchiò di fronte a lei
-Da quant'è che non dormi?- chiese preoccupato.

La ragazza si portó una mano sotto gli occhi, e lì tasto. Aveva due leggeri incavi

-Io... Io.. - balbettò, ma il ragazzo le riprese le mani fra le sue e disse. -Okay. Stanotte la passi qui- Lydia scose immediatamente la testa.

-No. Stiles devo fare il compito...devo andare a casa. - si alzò e prese lo zaino da terra, e se lo caricò sulle spalle.

Stiles scattò davanti alla porta. -Lydia, calmati. Sei stanca. Sdraiati sul mio letto...farò io il compito mentre tu dormi- disse.

Spinse la ragazza verso il letto. -Sei sicuro? - domandò Lydia buttando a terra lo zaino.

-Certo. Tu non ti preoccupare. Riposa. - sorrise lui è si sedette davanti alla scrivania.

Lydia si sdraiò sotto le coperte.

-Stiles- boffonchiò.
Il ragazzo si girò e le rivolse un sorriso imbarazzato.

-Mi puoi dare una tua maglietta?- domandò la ragazza sfilando la gonna a fiori da sotto le coperte.

Stiles sgranò gli occhi e balbettò. -Uh... Sì...mh... Certo.. - si alzò e andò verso il cassettone, dal quale estrasse una maglietta blu scuro che Lydia gli aveva visto addosso poche volte. -Grazie- disse rizzandosi a sedere.

Il ragazzo gliela lanciò sul letto e ritornò alla scrivania.

-Dovresti spiegare a tuo padre che non è successo niente. - rise Lydia approfittandone del fatto che lui le desse le spalle per infilarsi la maglietta ; che tra l'altro le stava leggermente grande.

-Oh figurati. Ha visto poche ragazze in camera mia.... E sa che non ho fatto con te... Bhe... Hai capito.- rispose lui continuando a guardare lo schermo del computer.

-Buon per te... - farfugliò Lydia, che ormai si stava addormentando sotto quelle coperte calde.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Lydia si svegliò con la luce del sole che penetrava nella stanza.

Si rizzò a sedere stropicciandosi gli occhi.

Intravide Stiles stravaccato sulla scrivania che dormiva, con la testa appoggiata sul computer spento.

Con uno sbuffò si ordinò di alzarsi a sedere per poter guardare l'ora.

Erano le 6 del mattino.

Con passo dolce e silenzioso, la rossiccia si avvicinò al ragazzo.

-Stiles... - borbottò. Lo scosse leggermente, ma lui continuò a dormire.

-Stiles. - riprovò.

Niente.

-Stiles! - lo scosse più forte.

Niente.

- Stiles!! - gridò.

Il ragazzo caddè giù dalla sedia e si rialzò asciugandosi la bava alla bocca.

-Si? - chiese confuso.

-Hai finito la ricerca? - domandò Lydia indicando il computer.

-Mh... Ricerca? Quale ricerca? - chiese lui grattandosi la nuca.

-Stiles! La ricerca di economia! - esclamò la ragazza disperata.

-Ah... Quella. Si certo... È proprio..- iniziò a frugare sotto i libri, in cerca del foglio.

-Stiles... È a terra. - rispose Lydia indicando un foglio hai piedi del ragazzo.

Lui sorrise e lo raccolse porgendolo alla ragazza.

-Stiles... Da quando in qua io sono Lymia? - chiese la ragazza indicando il suo nome e quello del ragazzo.

-E tu... Miguel?!-

Il ragazzo sgranò gli occhi e prese il foglio.

-Ups... Ho sbagliato... Rimedio subito. - disse prendendo il bianchetto e cancellando i nomi per riscriverli a penna.

-A che ora l'hai finita? - chiese la ragazza prendendo la sua gonna ai piedi del letto.

-Alle 3 o 4 giù di lì.- rispose lui mettendo il foglio nello zaino.

-Oh... Mi dispiace averti svegliato... - borbottò la ragazza mettendosi la maglia all'interno della gonna.

-Figurati. Ti va di fare colazione fuori? - chiese il ragazzo, acchiappando dei vestiti dal cassettone.

-Umh.. Si. Vado solo in bagno. - disse Lydia e si diresse fuori dalla stanza.

Le sembrava strano aver passato la notte con lui. Da amici.

Soprattutto dopo che lui aveva rotto con una sua amica. Forse si preoccupava troppo per Malia, in fondo avrebbe trovato un ragazzo a breve.

Uscito di casa, Stiles le fece notare che aveva addosso la sua maglia, e lei rispose che si era scordata di togliersela... Ma aveva mentito.

Le piaceva un sacco quella maglia, e voleva portarla per sentire quell' profumo di ragazzo, che le mancava tanto.

Si fermarono in un bar e presero dei cappuccini al volo, per poi passare a casa della ragazza a prendere i libri che le sarebbero serviti per affrontare la giornata.

Arrivati a scuola trovarono Scott, Malia e Theo che si stavano dirigendo in classe.

Stiles andò a parlare con i due ragazzi mentre lei si affrettò a raggiungere Malia.

- Hey - la salutò la castana rivolgendole un sorriso.

-Ieri sono passata a casa tua... Ma tua madre mi ha detto che eri da Stiles... Hai dormito.... - iniziò la castana ma quando notò la maglia esclamò. -Hey! È la maglietta di Stiles! -

-Si... lo è - rispose Lydia prendendo posto in aula.

Malia si sedette vicino a Theo e lei fu felice di invitare Stiles al suo fianco.

-Com'è che sedete vicini? - domandò Scott sedendosi dietro di loro.

Lydia si girò e gli rivolse un sorriso.
-Perché tutti quelli che hanno fatto il compito in coppia sono vicini.... piú tosto tu ... Con chi l'hai fatto? - domandò.

Scott sorrise e scose la testa, per poi rivolgersi a Stiles.

-Come hai fatto a far in modo che lei accettasse di fare una ricerca con te? -

-Fascino- rispose lui per poi guadagnarsi un' occhiataccia dalla ragazza.

Il silenzio calò quando il prof entrò in classe.

-Lydia... - le bisbigliò Stiles all' orecchio.

-Stiles... Basta! - ringhiò lei cercando di ascoltare il prof che spiegava.

-Niente basta Lydia... - controbatte lui.
Con la mano le sfiorò la guancia.

-Ti sanguina l'orecchio-

Con uno scattò la ragazza guardò Stiles che la stava osservando con aria evidentemente preoccupata.

Si portò una mano all'orecchio e quando la guardò era macchina di rosso.

-Prof! Posso accompagnare la Martin in infermeria?! - domandò Stiles alzandosi dalla sedia.

Il professore li guardò con aria curiosa, ma quando vide il sangue di Lydia annuì.

Il ragazzo la prese dalla mano e la trascinò fuori.

-Non ti devi preoccupare...- borbottò la ragazza guardando il suo profilo.

-Piantala di dirmi di non preoccuparmi! Okay!? Devi smetterla! - ringhiò lui, aumentando il passo.

N. A
Ecco il secondo capitolo! Grazie per le 110 passa visualizzazioni al primo capitolo!
Dedicato a AccioHermioneWatson ellixaliah (ha scritto delle storie da urlo!) Pandacorninax03 (una cucciolata di amica ❤) signorastilinski e raduraiamannara (favolosa! ❤)

11 aprile

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