°Looks°
Il blu continuava ad incontrare il tramonto.
Facce gentili si scontravano tra di loro.
Era tutto così strano, era diventato tutto così strano.
Nagisa continuava a guardare Akabane da lontano, scambiandosi a volte sguardi calmi, con leggeri sorrisi sul volto e occhi sinceri che facevano trasparire la tranquillità nell'incontrare quelli dell'altro.
Da quant'è che si scambiavano sguardi? Da praticamente due giorni, ormai.
Shiota guardava quel diavolo riuscendo a leggere la serenità che provava con lui: a leggere il suo sorriso sincero e gli occhi di una tranquillità quasi surreale.
Certo: c'erano ancora un sacco di momenti in cui non capiva minimamente ciò che gli passasse per la testa, ma gli andava bene così, anche riuscendo a capire solo il minimo.
Sapeva che il rosso lo difendesse e che cercasse di proteggerlo,come il giorno prima: quei maniaci volevo usarlo anche come domestica personale e, anche se alla fine non era riuscito a convincerli del contrario, Karma aveva cercato di eliminare questa idea e di far lasciare l'angioletto in pace. Nonostante avesse fallito e avesse guardato il celeste con occhi di sconforto, quest'ultimo gli aveva sorriso: come per rassicurarlo e dirgli che andava tutto bene, che sapeva che ci avesse provato.
E poi preferiva di certo di più pulire che restare in mezzo a quei maniaci schifosi tutto il tempo.
Adesso Nagisa stava pulendo un po' in giro, levando via la polvere dai mobili con un semplice straccio, e, ovviamente, osservando quel diavolo: sempre seduto al solito posto a leggere dei fogli macchiati d'inchiostro; Stava proprio pulendo poco lontano da quest'ultimo, Shiota, continuando ad osservare quei tratti affilati di quel volto che tanto aveva guardato.
Aveva deciso di credergli, di dargli una possibilità di fiducia.
Poteva essere una trappola, cavolo se poteva esserlo, ma ormai aveva ceduto ed accettato di ascoltarlo.
"me ne pentirò, o cavolo se me ne pentirò..." continuava a pensare Nagisa, guardando con la coda dell'occhio il diavolo. Karma incontrò lo sguardo di dell'angelo dopo qualche secondo, osservando i lineamenti dolci e delicati di quel ragazzino ed i suoi occhi: profondi e blu come l'acqua marina, pieni di emozioni disordinate e confuse.
Sorrise il rosso, sorrise come aveva fatto qualche sera prima, facendo arrossire di poco il piccolo celeste.
"... Me ne pentirò quando sarà il momento." pensò Nagisa, incantato davanti a quegli occhi ambrati.
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