°He's Strange°
I giorni seguenti furono minimamente più "leggeri": di giorno era sempre tutto uguale, con quei maniaci che lo importunavano, ma la sera poteva rilassarsi un pochino, mangiando e riprendendo fiato, autorizzato da Karma. Nagisa aveva osservato molto quel ragazzo dopo l'accaduto di qualche sera prima: sembrava soffrisse di qualche disturbo bipolare: di giorno si comportava in modo indifferente nei suoi confronti, come se neanche lo vedesse, mentre la sera, quando lo faceva sedere al tavolo con lui, gli parlava, lo guardava e ci scherzava, come per spezzare quella pungente atmosfera in quel luogo d'inferno.
Quel tipo era strano.
Al momento, il celeste era seduto sul freddo pavimento di mattonelle, a osservare con la coda dell'occhio il rosso: era seduto sulla sua solita poltrona nera, osservando la suo solita pistola con macelata attenzione. "ma è innamorato di quella pistola?" pensò il ragazzino.
Karma inserì due proiettili all'interno dell'arma, per poi mirare in un punto non definito. Uno degli uomini del gruppo guardò il diavolo rosso, dipingendo un furbo sorriso sul suo volto <<cos'è, capo? Vuoi un bersaglio da colpire?>> chiese scettico l'individuo <<come idea non nuoce... >> rispose Akabane, senza guardarlo, levando la sicura dalla pistola.
Gli uomini si misero a ridere, mentre Shiota distoglieva lo sguardo, stringendosi le ginocchia al petto. <<beh, capo: allora perché non usi il bambolino?>> disse ridendo il più grosso del gruppo, tirando Nagisa dalla catena che gli legava i polsi. Il ragazzino sgranò gli occhi, cercando invano di allontanarsi. <<sì capo: sparagli ad una rotula, così non lo danneggerai così tanto >> rise un altro, seguito a ruota dagli altri uomini che lo incoraggiavano. Il celeste guardò Karma e notò che anche egli lo stava guardando: il rosso guardò negli occhi terrificati e velati di lacrime del ragazzino, con le risate di quei maniaci in sottofondo. Akabane abbassò lo sguardo, per poi iniziare a ridere anche lui, sadicamente, tenendo salda la pistola in mano; Nagisa iniziò a tremare di paura, lasciando che una lacrima scendesse sulla sua morbida guancia.
<<già, ho bisogno di un bersaglio... >> fece sadico, per poi puntare la pistola verso il grande e possente uomo che teneva Nagisa <<ma che ne dici di diventarlo tu?>> disse, con un inquietante sorriso in volto. Il silenzio calò e tutti i presenti rimasero di stucco, il celeste compreso. Gli uomini iniziarono a sudare freddo, mentre il diavolo rosso si alzava dalla poltrona <<potrei usare te e riempirti di pallottole così tanto da farti ballare come se fossi la mia puttana!>> esclamò divertito, tenendo sotto tiro l'uomo, per poi arrivargli davanti e guardarlo con occhi vogliosi di sangue <<che ne dici? >> chiese alla fine, ridacchiando. L'individuo deglutì, per poi mollare la catena che legava Nagisa. Karma sorrise soddisfatto, abbassando l'arma, guardandola con la coda dell'occhio. Il celeste lo guardò sorpreso, ma spaventato allo stesso tempo: lo aveva anche salvato, ma non poteva negare che quel ragazzo fosse il diavolo in persona.
Il rosso guardò di nuovo negli occhi il membro del suo gruppo, sorridendo con macelato sadismo <<la prossima volta... Tieni la tua fottuta bocca chiusa, mh?>> disse piano, ridacchiando poco dopo ed avviandosi di nuovo verso la sua sedia.
Tutti rimasero zitti, come Nagisa: a guardare il diavolo rosso tornare una pecora.
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