Se n'erano andati.
Avevano preso ciò che serviva e se n'erano andati.
Senza dare troppe spiegazioni.
Semplicemente, un giorno Karma era uscito da quella stanza con quel piccolo angelo celeste per mano, andando da tutti gli altri uomini e dicendo che se ne andava.
Stringeva forte la mano di Nagisa, mentre guardava i volti stupiti dei suoi compagni con occhi più seri che mai.
Aveva detto che si era stufato di quella vita, che era stanco di tutto quello.
Aveva nominato un nuovo capo, facendo rimanere tutti quegli uomini di pietra.
E, quando uno di loro aveva provato a chiedergli che stesse accadendo, Karma si era voltato verso di lui e, semplicemente, aveva sorriso: sorriso non con sadismo, ironia o cattiveria: un sorriso normale, sincero.
E, dopo avergli detto addio, se n'era andato con Nagisa al suo fianco,
Lasciando tutto nel più totale silenzio, lasciando quel posto per sempre.
Aveva preso una delle tante auto rubate in precedenza e se n'era andato.
Shiota gli era rimasto accanto, approvando la decisione che il compagno aveva preso.
Si era preso un po' di soldi, i suoi vestiti, qualcosa da mangiare ed aveva messo in moto l'auto, sparendo all'orizzonte.
E Nagisa gli aveva sempre tenuto la mano, perché l'ultima cosa al mondo che avrebbe fatto sarebbe stata abbandonarlo.
Karma gli aveva detto che avrebbe fatto un tentativo, che avrebbe tentato di renderlo felice come poteva.
Avevano deciso di lasciarsi tutto alle spalle, di dimenticarsi di gang criminali e matrimoni falsi.
Avevano semplicemente deciso di scriversi loro la propria storia.
E benché i loro destini si fossero incrociati per sbaglio, erano più che contenti che ciò fosse accaduto: perché ora erano certi di non aver bisogno di niente se non l'uno dell'altro. Erano pronti a piangere, consolarsi ed amarsi insieme, sempre.
E mentre vedevano quel paesaggio vuoto passargli sotto gli occhi, si guardarono: si guardarono facendo intendere da soli il loro amore.
E nonostante fossero un angelo ed un diavolo, questo non faceva differenza.
Nemmeno a Nagisa importava più di niente: né di sua madre, né di quel uomo che avrebbe dovuto sposare o quella finta vita che aveva passato. L'unica cosa che gli importava, era che Karma lo prendesse con sé, così da potersi amare,
Felici come mai erano stati nelle loro esistenze.